martedì 5 ottobre 2010

Toh, il conflitto di interessi

[Il pezzo di oggi è di Francesca]

Il tema su cui mi vorrei concentrare è la nomina del nuovo ministro dello sviluppo economico, Paolo Romani, avvenuta dopo oltre 150 giorni dalle dimissioni del precedente titolare del dicastero. Un tempo lunghissimo che tanti commentatori economici hanno regolarmente e ossessivamente scandito per tenere vivo l'interesse su un tema cruciale (se Giuseppe Cruciani non ci crede faccia due chiacchiere col suo collega Sebastiano Barisoni, uno che di temi economici almeno un po' pare intendersene) verso il quale il governo evidentemente non prestava sufficiente attenzione.

Perchè, mi chiedo, il premier, che dice di lavorare per il bene di quel Paese che gli tributa tanto consenso e che attende da 16 anni di veder realizzate le sue mirabolanti promesse di rivoluzione liberale, non dimostra con i fatti concreti di non essere impegnato a perseguire unicamente il proprio interesse personale, così come viene spesso accusato di fare dai suoi avversari?

Perchè ogni qualvolta si tratta di procedere a nomine in posti chiave del potere pubblico il cavaliere preferisce scegliere tra i propri ex-dipendenti o partner in affari anziché persone lontane dal suo entourage e al di sopra di ogni sospetto in materia di conflitto di interessi? Sì, gente, conflitto di interessi. Che sarà un argomento vecchio e noioso, trito e ritrito, ma che rappresenta dopo tanti anni ancora e sempre un vero e proprio vulnus alla democrazia, per dirla con un termine in voga. Un vulnus che condiziona pesantemente le regole del gioco, quelle che dovrebbero essere le stesse per tutti gli attori in campo, in un settore strategico come quello delle comunicazioni (vedi la già criticabile legge Gasparri, scritta proprio con il contributo di Paolo Romani).

Già aveva lasciato perplessi la nomina di Antonio Martusciello a capo dell'AGCOM. Ora il premier ci ricasca di gusto assegnando il Ministero dello Sviluppo Economico, dove peraltro due ottimi sottosegretari come Saglia o Urso potevano ben ricoprire la carica, ad un soggetto, Paolo Romani appunto, perfettamente organico alla corazzata Mediaset, come spiegato molto bene oggi da Massimo Giannini su Repubblica.

Pierferdinando Casini ha commentato ironico: "A questo punto era meglio Confalonieri". Come dargli torto?

13 commenti:

Viola ha detto...

Vivit sub pectore vulnus,cara Francesca

e i dispiaceri si sprecano

Pale ha detto...

Ottima Francesca! Suggerisco anche la lettura dell'apprezzabile Gilioli sul suo blog sulla storia di Rotondi.

http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2010/10/04/chi-e-il-nuovo-ministro-romani/

Zecca ha detto...

Ormai il modus operandi di SB ha sdognatato quasi tutto.
Non ci si scandalizza piu di nulla di quello che fa, e chi osa farlo non e' che un comunista strumentalizzatore che invece di portare sul tavolo argomenti politici, si appiglia solo agli scandali.
Come ne si esce? bo.

x ha detto...

Pare anche che per una certa contrarietà del Colle, la nomina sia rimasta in stand-by per mesi....ma poi il premier l'ha spuntata, forse prendendo per sfinimento Giorgino O'Presidente!

A quell’età… un braccio di ferro protratto potrebbe essergli letale!

"Sia fatta la sua volontà"
.... e poi si vien pure criticati perchè denunciamo la deriva verso il regime!

Michele R. ha detto...

Pienamente d'accordo con te Francesca su quanto affermi sul conflitto d'interessi. Ma pierfurby che per 5 lunghissimi anni è stato compagno di merende di B. non ha diritto di parola sul tema, visto che si è sempre girato dall'altra parte vedi legge Gasparri e tutto quello che concerne la pubblicità, ovvero quello che stimola gli appetiti del PDC.

Per quanto riguarda l'utilità di questo come di altri ministeri per una volta son d'accordo con quanto sostiene Cruciani sullo spacchettamento delle competenze.

Il punto è che i ministeri dovrebbero essere fissati per legge, cosicche chi deve formare la squadra di governo non si deve sforzare troppo di inventarsene di nuovi per soddisfare la fame di poltrone.

x ha detto...

Dopo il plotone di avvocati, segretari, artisti, medici e fisioterapiste portati in Parlamento grazie alla vigente legge elettorale (voluta da Casini come ci ha ricordato il sapiente ministro Rotondi) è la volta ora di un altro ex non meglio definibile dipendente come Paolo Romani; ma qui l'amnesia di Rotondi è stranamente totale, lui che ha vissuto da giovane tutta la Prima Repubblica, oggi dice di non sapere dei trascorsi lavorativi di Romani che di certo pero', su temi come Digitale, Sky e la guerra con Murdoch, e poi la banda larga, (un tema cruciale per finanziamenti e interessi di tante aziende, senza l'avvento della quale addio ripresa!) almeno per riconoscenza, non potrà esimersi dal tener conto degli interessi del Biscione!

Michele R. ha detto...

stasera il nostro parla del nulla...

E intanto della nomina di P. Romani, come accennato da Barisoni, de nada. Niente.

Puntata incentrata sulle cazzate.

x ha detto...

Ragazzi, vi lancio una proprosta!

Facciamo una colletta per comprare un Devoto-Oli o uno Zingarelli subito!
urge a Cruciani che ignora il significato del termine "afrore"

ahahhahah!!

Giuseppino, che puntata memorabile!!

!Non mi divertivo cosi tanto dall'epoca in cui l'imbelvito fece la sua apparizione al teatrino della Zanzara!!

x ha detto...

Ricordando una vecchia pubblicità di Denim..... la fragranza maschile....per l'uomo che non deve chiedere mai.....

"Borghezio, perchè l'omo padano a da puzzà"!

a zozzone, emmenomale ch'avevate dato dei porci a li romani!!

francesco.caroselli ha detto...

Incubo di una notte di mezz’autunno.

Immaginatevi che Berlusconi vinca le prossime elezioni
-ok on serve l’immaginazione –
Ovvero continui a governare fino al 2016. Sarà sulla soglia degli 80…
Non vi mette terrore quest'eventualità?

Anche se lui morisse (e ne dubito seriamente) state sicuri che un suo familiare prenderà il suo posto. Magari sarà Marina.
E sarà senza i suoi difetti, e quindi molto meno attaccabile. Magari potrebbe diventare la Tatcher italiana.
Già me li vedo i giornali di destra a fare editoriali sul fatto che la Donna destra ha più palle di tutta la sinistra. E già che ci siamo aggiungiamoci anche i Tg delle tv commerciali…
Eh si perché a menare le danze ci sarà sempre un B, anzi magari stavolta una B.
Montanelli diceva che Berlusconi crede alle bugie che dice. Ed è vero, per questo è cosi dannatamente credibile.
I suoi figli CREDONO realemnte a quel che dice?
Penso proprio di si, perchè l'uomo è capace di grandi prestazioni. (vedere le degnissima canzone che ha scritto di recente)
Magari MB non avrà i difetti del papino, ma probabilmente avrà tutte le sue ossessioni, per la magistratura tanto per cominciare. Anche se non avrà bisogno di proteggere se stessa, ma qualcosa forse anche di piu prezioso: l’onore e la memoria del padre…
E tutto rimarrà sarà come ora, se non peggio…
Poi finalmente mi sveglio.
Basta peperoni la sera.

francesco.caroselli ha detto...

Siamo tornati all’asilo
Se la gestione dello paese sarà tenuta dal Cavaliere la macchina dello Stato sarà tutta intenta a salvaguardare lui e i suoi interessi.
Ma lo Stato ha nel suo complesso dei meccanismi di salvaguardia,un sistema immunitario democratico.
Per ora ha retto, ma per quanto potrà reggere agli attacchi di una persona caparbia e determinata come B?
La tracotanza e la sfacciataggine con cui ha nominato Romani ministro mi fa pensare che certe barriere stiano cedendo. La causa è l’insofferenza della gente orami annoiata dalle solite polemiche. Sta cominciando a nascere nei cittadina una enorme e crucianesca noia. Le persone comuni vengono travolte dalla solita marea mediatica ogni volta che un lodo Alfano giudicato incostituzionale o un ministro inadatto alla carica. Mi sembra giusto. Ogni qual volta ci sarebbe da vagliare una notizia o un fatto invece di portare chiarezza e sangue freddo i media vengono inondati da una sterminata di serie di dichiarazioni e grida di indignazione che hanno il solo scopo di annoiare, allontanare e ammorbare (le tre A) la gente.
Questo lo fa anche Cruciani, anzi è un vero artista in quest’arte (e si ci vuole talento).
Con tutto quello che c’era da dire su >romani ministro… a QUEL ministero!
Ah si è vero, non sono sul pezzo: Borghezio puzza.
In che altro modo si può miglirare la trasmissione?
-signora maestra Parenzo mi tira i capelli!
-non è vero signora maestra! E’ Cecchi Paone che ha cominciato
-Ma signora Maestra, Borghezio ha detto che sono una cacca!

Siamo tornati all’asilo

Michele R. ha detto...

Sei unico Caroselli ma come dici te

"La tracotanza e la sfacciataggine con cui ha nominato Romani ministro mi fa pensare che certe barriere stiano cedendo"

A me sembra che le barriere siano già cedute da un pezzo. Ieri sera sono riuscito a vedermi Otto e Mezzo con Adolfo Urso e Sandro Bondi il soave, ed anche un pezzo di Ballaro tra i presenti c'era Antonio Di Pietro. Dai discorsi fatti (e che per la verità si vocifera da un pezzo) sembra che ci sia accordo tra il PD, UDC, IDV, e FLI per un governo tecnico per fare la riforma elettorale in cui metterci le preferenze.

Potendo esprimere le preferenze anche per i paracadutati della politica è un altro paio di maniche

Paolo Rosa ha detto...

Io non seguo Cruciani da tanto tempo ma quello che più mi preoccupa il suo continuo "che barba che noia" quando si parla di situazioni e problemi che si presentano da tanto tempo senza avere soluzione.

Faccio un esempio che non centra con Berlusconi, del disastro di Ustica si parla da 30 anni senza essere giunti a soluzione, "che barba che noia" tutti i 28 giugno?

Cruciani, per favore, limiti i suoi "che barba che noia". Se il conflitto di interessi, del Pres, del Cons. ma non solo suo, è un problema che si protrae da 16 anni, ok non sarà una novità parlarne, ma fortunatamente è un problema sentito da molti ascoltatori.
E comunque lo trovo un atteggiamento molto ineducato nei confronti di ospiti quali sono coloro che vogliono intervenire, con qualunque titolo, con qualunque argomento, nella treasmissione.

Comunque, riferendomi alla trasmissione di ieri adesso ho un motivo in più per temere la domenica mattina... oltre ai testimoni di geova, oltre a venditori di aspirapolvere dovrò anche mettere alla porta anche gli apostoli della libertà ..... siamo un paese sempre più ridicolo ... "che barba, che noia"