Quel che Filippo Facci, ospite alla Zanzara, ha detto ieri sulla prescrizione (“non è un terzo status giuridico; ci sono solo la colpevolezza e la non colpevolezza”) grida vendetta, perché una tale considerazione avrebbe senso solo in un sistema nel quale i termini di prescrizione decadono con il primo atto giudiziario (la prima udienza del processo di primo grado, per capirsi), che è quel che accade in tutti i paesi del mondo occidentale. L'Italia è l'unico paese civile nel quale un procedimento giudiziario può, una volta cominciato, finire su un binario morto. Altrove, quel che comincia viene portato a termine con una sentenza, che – lì sì – può essere solo di due tipi, non essendo possibile alcuna terza via.
Ma se con uno sforzo titanico riusciamo ad ignorare queste capziosità che Facci tira fuori spesso e volentieri solo per rinverdire la sua immagine dell'antigiustizialista e dell'anti-Travaglio per antonomasia (ricordiamoci sempre che, esattamente come Travaglio, anche Facci vive dell'immagine che si è ritagliato addosso, e quando dico "vive" mi riferisco a soldi, quattrini, denari, din din) bisogna ammettere che su diversi altri punti il lungocrinito collaboratore di Libero ha detto cose condivisibili.
Potrei citare la “il rischio della camicia di forza” che sempre di più diventa associabile alla figura di Berlusconi per via delle “cazzate a raffica” che quest'ultimo continua a sparare in Italia e in giro per il mondo (lo vede, caro Cruciani, che non è difficile? Read my lips: "caz-za-te a raf-fi-ca" non è poi così tremendo da pronunciare in radio, o da scrivere su Panorama…), ma sarebbe troppo facile.
Preferisco invece concentrarmi su un aspetto più serio, messo in luce da Facci, che tutti quanti volenti o nolenti dovremmo metterci bene in testa: l'equivoco verdetto di appello al processo Dell'Utri (colpevole un po' sì e un po' no, che non soddisfa né scontenta pienamente nessuno) emanato ieri, non avrà alcuna conseguenza politica concreta, neppure in termini di consenso. Zero. Nada. Nothing. Piaccia o non piaccia, ciò che eventualmente può incidere sull'esecutivo è solo (ancora Facci) “la questione economica”, “l'opinione espressa col portafoglio”, a seconda che i cittadini percepiscano quest'ultimo come “più magro o più grasso”. Tutto tristemente vero, ma di buono c'è almeno che quando si va su quel piano non ci sono "giudici politicizzati" a cui eventualmente addossare le peggiori colpe.
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Black Sabbath, "Guilty As Hell" (1995)
Deep inside you know
you're guilty as Hell...