Immaginatevi ospiti di un talk-show televisivo. State avanzando un ragionamento, che può piacere o no ma che di certo non è né reazionario né sedizioso. In tutta risposta un altro degli ospiti inizia a urlarti contro “Fascista! Fascista! Fascista!”. Voi come reagireste?
Io credo che mi avventerei sull'urlatore, gli strapperei una ciocca di capelli e la porterei di volata a Giovanardi, quello fissato sui test antidroga. Ma chiaramente sarebbe un errore. La reazione più appropriata, anche a costo di mordersi la lingua e e stringere coi pugni i braccioli della sedia, è quella di rimanere impassibili. Complimenti a Peter Gomez per esserci riuscito. L'urlatore Vittorio Sgarbi – quale altro elemento può mettersi ad urlare “Fascista!” in diretta tv? - non è mai sembrato così tanto piccolo e patetico.
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Nei giorni scorsi, sia Pierluigi Bersani che Italo Bocchino hanno ricevuto minacce di morte. A tutti quelli che blaterano di violenza nell'aria frutto di clima d'odio intendendolo sempre come unidirezionale, io vorrei sommessamente suggerire di cominciare a pensare un po' meno all'odio che si riceve e un po' più a quello che si dispensa.
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C'è stato un tempo in cui avevo l'hobby della borsa e della finanza. Un giorno, su un forum, lessi un post di un tizio che, per tornaconto personale, e cioè per veder salire le azioni nel suo portafoglio, si augurava lo scoppio di una guerra. La cosa vi fa orrore? Anche a me lo fece allora e continua a farlo adesso.
Ebbene, questo ricordo mi è affiorato sul finire della scorsa settimana, quando si avvicinava l'ora X del corteo della Fiom. Come degli sciacalli, certi ambienti (giornali di centrodestra, alcuni ministeri) fremevano di desiderio, con le bottiglie di spumante in fresco, di vedere il sangue scorrere sul selciato, i cassonetti dati alle fiamme, le vetrine infrante, le auto ribaltate, solo per riceverne un tornaconto politico/editoriale favorevole. Un atteggiamento miserabile, rivelatorio della qualità dei sentimenti che albergano in certi cuori "liberali".
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The Smiths, "Heaven Knows I'm Miserable Now" (1984)
In my life
Why do I give valuable time
To people who don't care if I live or die?
14 commenti:
Non mi verrebbe mai in mente di vedere Paragone, ma grazie per il link sull'ennesima gazzarra dell'urlatore.
E' tempo che penso che Gomez sotto molti punti di vista sia, come giornalista, migliore di Travaglio e questo video lo dimostra. Alle provocazioni di Sgarbi lui risponde con sangue freddo e il commento finale: "...fate finta di niente, tanto lo sapete che ho ragione!" è da applausi.
Anche il sottoscritto quando ha letto degli allarmi di Maroni, non ho potuto fare a meno di pensare male. E pensare che sulla stampa di Maroni, Michele Brambilla ne parla anche bene...
@ MR:
non sono del tutto convinto che Maroni con quelle dichiarazioni avesse intenzione di soffiare sul fuoco: tenderei ad interpretarle come un modo per "sgonfiare" la partecipazione alla manifestazione da parte di chi non vuole essere coinvolto in casini e contemporaneamente mettere le mani avanti: "Io vi ho detto dov'è il problema, adesso sono affari vostri".
Comunque, al di là della caduta di stile, anch'io lo considero un dei migliori ministri di questo governo e l'unico decente espresso dalla Lega negli ultimi 15 anni...
Ciao
Paolo
hai commentato bene Authan..
e pensare che il nostro conduttore preferito considera noioso Peter Gomez, chissà perchè..
@PaoloVE
Beh, io ho avuto questa brutta impressione. A dirla per sabato avevo il timore che, visto l'uso che viene fatto dei servizi segreti, venisse infiltrato qualcuno nel corteo per far confusione.
Sai che considero la CGIL, e ancor di più la FIOM, una delle poche voci di opposizione a B e tutti i suoi lacchè, tra i pochi a infastidire il PDC e il ministro Sacconi, che infatti fanno di tutto per far apparire l'organizzazione sindacale come composta da un manipolo di terroristi.
a proposito del tema di oggi c'è anche l'articolo di Gomez sulla vicenda e anche l'opinione di Sgarbi che sostiene l'idea di difendere i partiti dentro la RAI.
@Viola: perchè è difficile attaccare qualcuno che si comporta in modo inappuntabile. A meno di non cominciare a parlare del colore delle sue calze, rendendosi ridicoli.
Sono curioso di leggere qui domani come il Nostro questa sera commenterà la notizia secondo la quale un suo collega di Panorama riceveva informazioni riservate da un militare della guardia di finanza, informazioni alle quali seguivano direttamente - a quanto leggo sul fatto - attacchi a mezzo stampa.
@ Viola e B:
Nel giornalismo di uno che cita molti fatti si restringono gli spazi per le opinioni diverse ed originali, per cui quello di Gomez, anche se meno virulento di quello di Travaglio, anzi proprio per questo, si presta poco a finire in una trasmissione come la Zanzara, dove l'importante sembra essere l'originalità dell'opinione, più che la sua fondatezza...
Quanto a stasera, innanzitutto bisognerà che si arrivi al terzo grado di giudizio per poter affermare che Panorama ha beneficiato di informazioni riservate provenienti da database statali, quindi, per ora, molto meglio il silenzio: siamo liberali e garantisti, non dimenticatelo, magari rubiamo qualche informazione, redigiamo qualche falso dossier e ricattiamo qualcuno (tutte cose da dimostrare e comunque lievi), ma rimaniamo liberali e garantisti.
Ciao
Paolo
Ahahaha UP per l'ultimo commento si PAoloVE.
Cmq, ragazzi, il nostro ci scrive su Panorama, prepariamoci ad un Crux in stile geom. Calboni davanti al megadirettore naturale. "E' un bel direttoreee!!!"
A proposito di Sgarbi, mi sono riguardato un pezzetto di REPORT di ieri dedicato anche al manierista. A contestargli che ha i piedi in troppe staffe si rischia di sentirsi chiamare capra.
Si comincia bene.
Buongiorno,
questo mi pare scritto per Cruciani:
http://www.libero-news.it/news/512994/Infotainment_nero.html
Dissento solo quando Facci dice che "i nostri telegiornali, che dovrebbero attenersi solo a fatti di pubblico interesse, stanno lasciando che a stabilire i confini di questo interesse sia appunto soltanto il pubblico, o meglio la percezione che ne abbiamo noi boriosi giornalisti."
In realtà vi sono anche forti condizionamenti da parte degli editori e, a destra un po' più che a sinistra, dalla politica.
Ciao
Paolo
Ieri un cruciani semplicemente scandaloso. Ho sentito solo l'inizio e la fine e mi è avanzato.
Mi dispiace aver letto solo ora questo post perché era perfetto. E mi dispiace, ma devo proprio mettere il crux nell'alveo degli sciacalli che aspettava con la bava alla bocca scontri, incidenti e sangue dalla manifestazione di sabato. Sentirlo in apertura di trasmissione, con quella voce da snob altezzoso, soffermarsi per l'ennesima volta sugli slogan anti-padronali intonati, mi ha veramente fatto salire il sangue al cervello. Per altro, dinanzi ad un Parenzo assai perplesso, rimarcava il tutto con un agghiacciante "C'è da settimane un assoluto clima d'odio nei confronti di Bonanni".
Sembrava starci male il cruciani... ma non del tono degli slogan (pesanti neanche la metà di quelli urlati nella mitica manifestazione anti-Prodi), ma che non ci fosse scappata nemmeno una vetrina rotta. Lui, il wannabe bastian contrario, in realtà perfettamente conforme a questa destra neo-ideologica tutta orgoglio e pregiudizio, aspettava come un avvoltoio il casus belli che dimostrasse la sua tesi implicita: Di Pietro, Travaglio e la Fiom stanno alimentando un clima d'odio e una lotta di classe che sfocerà presto nel terrorismo.
Che pena il cruciani che a fine puntata esaltava il suo totem Marchionne e ribatteva alle osservazioni di puro buonsenso di Parenzo (Disparità crescente e altamente iniqua tra salari e profitto) dandogli giocosamente dell'operaista.
Come si fa a tollerare tanta faziosità, tanta stupidità, tanta arroganza?
Authan, dacci un senso sul continuare a seguire queste giaculatorie a senso unico spacciate per terzismo che io non riesco più a vederne la ragione.
Aggiungo sconsolato: c'erano mille spunti per parlare dell'ennesimo cono d'ombra emerso attorno alle attività del premier, ma su cosa ha puntato i fari l'ineffabile cruciani?
Un tema a lui del tutto nuovo: le contraddizioni del PD sulle manifestazioni.
Se po dì, CHE DUE PALLE?
@ mauro:
concordo con te, l'approcio di Cruciani al tema della manifestazione è stato deleterio, tutto teso a vederne solo gli aspetti negativi, cercando anche di metterli in bocca agli ospiti.
Quello che rimproverava a Bersani l'uscita sul fatto che SB stava portando la politica italiana "alla fogna" perchè ricordava (!) secondo lui il vecchio "fascisti carogne tornate nelle fogne" ieri sera trovava fantastico lo slogan "1, 100, 1000 Pomigliano". Pena assoluta. Nemmeno Parenzo è riuscito ad arginarlo, anzi si è beccato dell'operaista, che, a casa della confindustria, ha il suono di un insulto.
Ciao
Paolo
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