giovedì 14 ottobre 2010

Quando "sicurezza" era la parola d'ordine

Diciamo la verità. Se i fatti di due sere fa allo stadio di Genova, con i disordini provocati dagli ultras serbi, avessero avuto luogo durante il governo Prodi sarebbe successo il finimondo, mediaticamente parlando. Altro che le timide richieste di dimissioni rivolte al ministro dell'Interno Roberto Maroni da parte di qualche esponente dell'IdV. I TG delle reti Mediaset e le corazzate di carta dell'esercito del bene avrebbero martellato per giorni e giorni utilizzando la parola "sicurezza" come una clava.

Ivan Bogdanov, il capo-tifoso serbo (definito più di una volta “ciccione” da quel Giuseppe Cruciani che dice di odiare gli epiteti basati sulle caratteristiche fisiche, tranne quando a pronunciarli è lui medesimo, ma lasciamo perdere) che dentro e fuori le mura dello stadio ne ha combinate di tutti i colori, sarebbe diventato un'icona del male a cui non doveva essere permesso di varcare la frontiera del paese. Il ministro dell'interno sarebbe stato tacciato di inettitudine, di inadeguatezza, di incapacità e le sue difese del tipo “evitata una strage” fatte oggetto di scherno (e non a torto, aperta e chiusa parentesi).

Ora, intendiamoci, tutto questo sta succedendo, oggi, nella realtà. Ma in piccolo, con un'intensità infinitamente inferiore rispetto a quanto sarebbe capitato a parti politiche invertite. Tra tutte le televisioni e tra tutti i giornali esistenti, l'unico, l'unico a titolare a nove colonne contro il Viminale e a pubblicare un articolo di apertura che prende specificatamente di mira il ministro Maroni è il Riformista, il quotidiano di opinione diretto da Antonio Polito avente una tiratura di poche migliaia di copie.

Com'è che dice quel tale? "In Italia non c'è alcun problema di informazione, e la tv non sposta un voto". Certo, certo, come no...

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Paolo Conte, "Genova per noi" (1975)




Ma quella faccia un po' così
quell'espressione un po' così
che abbiamo noi prima di andare a Genova


Ivan

29 commenti:

x ha detto...

Bravo Authan!

figuriamoci come, proprio a me, stia simpatico l'avvocato di Lozza in salsa verde prestato al ministero degli interni e i leghisti che han fatto dell'ossessione per la sicurezza il loro cavallo di ...ehm.... troja!

Pero' oggi trovo STRE-PI-TO-SA (come direbbe il Direttorissimo) la prima de IL MANIFESTO che abbina le due vicende clou del momento!

http://www.ilmanifesto.it/il-manifesto/in-edicola/numero/20101014/pagina/IMMAGINE/

F®Ømß°£ ha detto...

Non so se ho capito male io, ormai Cruciani lo ascolto con un orecchio solo, ma mi è sembrato che, mentre commentava in diretta le immagini da Marassi, la sua soluzione sarebbe stata una carica dentro lo stadio. Qualcuno ha ascoltato meglio di me?

Saluti

T.

PaoloVE ha detto...

@ Authan:

ti trovo ingiusto in questa valutazione.

Prova a pensare a cosa accadeva solo tre anni fa, quando la destra vinse le elezioni raccogliendo con la battaglia per la sicurezza le richieste degli elettori impauriti dalle violenze commesse a Roma o altrove dagli immigrati rumeni.

E adesso invece pensa all'infermiera di Roma o al tassista di Milano entrambi ridotti in coma in questi giorni da aggressioni brutali in città dove continuiamo ad utilizzare l'esercito per affiancare le forze dell'ordine.

Non vedi la differenza? In questi casi i responsabili sono italiani (ed in un caso la vittima è rumena), non ti pare molto meglio?

Ciao

Paolo

P.S. C'era un modo semplicissimo per affrontare gli ultras serbi: bastava far finta che si trattasse del corteo della rete lilliput al G8, a Genova dovrebbero saperlo bene...

Authan ha detto...

x Tommaso.

Crux non lo ha detto esplicitamente, era piu' su un generico "qualcuno faccia qualcosa".

x tutti.
Io mi rifiuto di parlare dell'ennesimo caso Santoro. Chi vuole farlo, si accomodi pure, e' in topic. Idem per i test anti-droga di Giovanardi, non se ne puo' piu' dell'ennesimo riciclaggio di questa boutade.

Authan ha detto...

x Paolo.

Mi sembra che le tue valutazioni (che sottoscrivo) siano complementari alla mia.

PaoloVE ha detto...

@ Authan:

già, purtroppo hai ragione: credo che lo slogan che riassume meglio la situazione suia "Criminali a casa nostra", così facciamo contenti anche i leghisti. Chissà se qualche elettore di destra ha intenzione una buona volta di confrontare promesse con risultati, oppure se (come Calearo) preferiranno continuare a temere che i comunisti cosacchi portino i loro cavalli ad abbeverarsi nelle fontane di S. Pietro...

Ciao

Paolo

PaoloVE ha detto...

@ Authan:

uno che mette l'incit di Genova per noi sopra la faccia di "Ivan il terribile" Bogdanov è un maledetto fottutissimo genio :-). Complimenti pubblici.

Ciao

Paolo

x ha detto...

ah meno male, volevo proprio dire qualcosa anch'io su Sant'Oro, specie dopo aver letto il pezzo di Aldo Grasso che ha un titolo spettacolare:

"NUOVO AUTOGOL COSÌ L’AZIENDA PUNISCE SE STESSA"
e
"FENOMENOLOGIA DI UN MARTIROLOGIO
CHI LAVORA PER BEATIFICARE SANTORO"

e infatti io dico, va bene tutto, ma gli sponsors, che avevano prenotato e magari già pagati gli spazi accaparrati a suon di soldoni visto che il programma maledetto è alla fine un campione di ascolti, chi li rifonde ?
Anche se Annozero andasse in onda, ma con un altro conduttore, credo che non sarebbe proprio la stessa cosa.

Scrive Grasso:

Nel martirologio di Michele Santoro, che qualche mano amica starà di certo componendo, un posto d’onore spetta a Mauro Masi. Non si sa se in veste di persecutore o di benefattore, questo è da vedere. L’ennesimo cartellino rosso che il direttore generale della Rai ha sventolato davanti agli occhi del conduttore comporta dieci giorni di sospensione e di mancata retribuzione. Dieci giorni sono più di una settimana e a rischio ci sono ben due puntate di Annozero.
Com’è noto, il provvedimento disciplinare è scattato in conseguenza del «vaffan... bicchiere» rivolto a Masi, al termine di una lunga e un po’ macchinosa similitudine che Santoro aveva stabilito tra il suo lavoro e un’ipotetica industria vetraria. La prima conseguenza è che Santoro è di nuovo martire. Che poi è la sua condizione ideale di lavoro, il terreno su cui si muove meglio, il clima che lo tonifica e mette in secondo piano la qualità del suo lavoro. Come Masi mostra il cartellino (provvedimento autopunitivo per la Rai, con un vago sospetto di vendetta personale), la polemica s’infiamma, si grida alla censura, scatta la solidarietà del popolo santoriano, due vasi di coccio come Paolo Garimberti e Paolo Ruffini alzano la voce per dire che così di danneggia il pluralismo. Santoro non chiede di meglio. Provoca per essere martirizzato. Sfida l’autorità per essere mandato al supplizio. Vive per trasformare il patimento in sacrificio. E ogni volta Masi ci cade: invece di punire Santoro punisce Annozero in una sorta di harakiri aziendale.

Le ipotesi che gli esperti di martirizzamento fanno sul caso Masi sono due. La prima presume che il direttore generale sia vittima, a sua volta, di qualcun altro. Di chi gli ha chiesto la testa di Santoro, e non solo. Come molte vittime, reagisce «vittimizzando» altri. Ed è questa la condizione psicologica che gli fa perdere lucidità, e lo fa agire da ingenuo. La seconda suppone invece che Masi sia complice di Santoro, volontario o meno non importa. Tra i due si sarebbe instaurato uno di quei legami misteriosi e indefiniti, esplorati da molta letteratura, per cui non si sa mai chi è la vittima e chi il carnefice o come la stima si trasformi nel suo contrario. P.S. Una delle violazioni che Masi contesta a Santoro è l’uso del mezzo TV a fini personali. Giusto. Ma quando un conduttore insulta per ritorsione qualcuno che non è presente non dovrebbe valere lo stesso principio, per tutte le trasmissioni?

Authan ha detto...

Troppo buono, Paolo

francesco.caroselli ha detto...

cmq sto ivan piu che ciccione mi pare una montagna di muscoli..
ma GC l'anoressico vede tutti grassi se non si possono contare le costole?


CMQ da ieri sappiamo una cosa in piu su Cruciani:
Parla sempre del mondo dell'informazione ma senza seguirlo per niente.

Capisco se fosse un giornalista d'inchiesta, che va alla ricerca di notizia in esclusiva, ma lui invece commenta solo le chiacchiere altrui.
E allora perdindirindina ascoltatele queste chiacchiere.

Lui la mattina arriva in ufficio e c'è un tipzio "preposto" che gli fa ascoltare gli estratti piu interessanti.
Insomma lui ci inonda di pareri e impressioni su annozero (e altre trasmissioni) senza nemmeno guardarle....

Beh ora faccio un "copia-incolla" delle solite frasi che usa il Crux:
"ma sentire solo degli spezzoni di frasi de-contestualizzate dal discorso generale, può portare a delle conclusioni sbagliate".

Solitamente usa questa frase per giustificare i Saccà" o i "Porro" che vengono beccati al telefono con B.
Invece se la dimentica quando c'è da farci sentire un "vaffanbicchiere" di Santoro.
E dopo aver sentito la terribile parola di Michelone si dimentica delle intercettazioni Trani...
Insomma se c'è un fumoso, misterioso e astratto contesto attorno che "ipoteticamente" potrebbe giustificare certo comportamenti (ancora devo capire quali contesti potrebbero giustificare certe intercettazioni) allora va bene, se invece il contesto c'è ed è sotto gli occhi di tutti non lo cita nemmeno...


PS-nel post di ieri ho scritto un commento MOOOOLTO polemico...

@ Autan
l'idea di fare un post off-topic ma cmq di grande interesse si è dimostrato vincente. Lo dimostra la discussione che n'è scaturita. Attendo altre operazioni del genere.

Unknown ha detto...

ottimo authan.
talmente vero che mi suggerisce un'ulteriore chiave di lettura: il popolo italiano è ancora lontanissimo dallo scaricare il grande prestigiatore e voltarte pagina; è ancora talmente legato a filo doppio a quel tipo d'ipocrisia conservatrice da tenere la testa ben ficcata sotto terra. a parti invertite sarebbe stato un massacro, mediatico e popolare (che tanto ormai è la stessa cosa).

ps: ma nessuno e i suoi infiniti panegirici che fine hanno fatto?

Neon+Atlas ha detto...

Ho visto delle foto dei teppisti serbi in centro a Genova. Alcuni avevano delle buste di acquisti appena fatti. Max Mara ecc...ecc...non erano propriamente tutti dei Black Block.

E' sempre la solita roba. Durante il gov. Prodi i tg mandavano spesso immagini di gente povera, derelitta.
Oggi in piena crisi economica non se ne vedono mai.

Con buona pace del Crux ridicolo sul ruolo della tv in Italia..

Unknown ha detto...

mi permetto di postare un pertinentissimo intervento di gad lerner sul suo blog:

Intervengo (con ritardo, causa viaggio) sul vergognoso assalto cetnico allo stadio di Genova, innanzitutto da titolare di una tessera del tifoso: ci ho messo delle ore per farla -senza non avrei potuto rinnovare l’abbonamento all’Inter- con file in banca e maledizioni di chi aspettava dietro di me. Che siano stati ammessi in curva tanti energumeni armati, in barba ai proclami securitari del ministro Maroni, conferma che il pugno duro è un messaggio ideologico e retorico che non migliora la nostra esistenza pratica.
Mi ha impressionato che ieri Umberto Bossi abbia sentito il bisogno di ribadire la sua simpatia nei confronti del nazionalismo serbo, così come aveva fatto all’Infedele di lunedì scorso Gian Paolo Gobbo (”noi eravamo lì a Belgrado, sotto le bombe, di fianco ai fratelli serbi”). Naturalmente è la chiave anti-islamica a spiegare questa fedeltà a coloro che per primi disseppellirono dal suolo balcanico ossessioni identitarie minacciose negli anni Ottanta: la retorica di una patria reazionaria, intesa come appartenenza non condivisibile.
Quando parlavamo di balcanizzazione delle tribù del calcio, e denunciavamo il pericolo che questa logica di clan contaminasse la politica e distruggesse il sentimento nazionale, ci riferivamo proprio a questa lezione storica inascoltata proveniente dalla ex jugoslavia.

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

certo che il cruciani de "la zanzara è una casa di vetro", de "la censura non esiste", de "l'informazione più libera dle mondo è in italia" che poi al dunque non se la sente nemmeno di spiegare perché telese è scomparso dalla zanzara... che figura barbina signora mia! bastasse sempre la coglionella (vedi siparietto/confessione pro-berlusconiana) per buttarla in caciara...

x ha detto...

grandissimo Cruciani!

è riuscito a dribblare il guaio..... mandando in Purgatorio il castigato LT!!

clap clap clap!!

x ha detto...

veramente la massima sarebbe:
Tutti utili, nessuno indispensabile

mica

Tutti indispensabili, nessuno necessario

ma che cacchio dice Direttore?????

x ha detto...

Ebbravo il Direttore!

stasera va proprio forte!

E' il mercato che decide..... infatti gli ascolti del TG1, grazie a quella "devota" conduzione..... sono letteralmente in picchiata!!

:-D

x ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Michele R. ha detto...

Buonasera,

Authan
Diciamo la verità. Se i fatti di due sere fa allo stadio di Genova, con i disordini provocati dagli ultras serbi, avessero avuto luogo durante il governo Prodi sarebbe successo il finimondo, mediaticamente parlando

Paolo
P.S. C'era un modo semplicissimo per affrontare gli ultras serbi: bastava far finta che si trattasse del corteo della rete lilliput al G8, a Genova dovrebbero saperlo bene...

Superlativi.
A proposito del commento di Paolo anche per il sottoscritto la mente era corsa al G8 ma, mi hai preceduto. E li non si sono fatti tanti scrupoli di possibili stragi. A MANGANELLATE.

Devo dar ragione a Cruciani, parlando con l'inutile ministro Giovanardi che criticava (blandamente) il fatto che questa gente è entrata allo stadio con fumogeni, tronchesine e chissà che altro.
Succedono le stesse cose anche la domenica quando ci sono i vari campionati?

mariolino ha detto...

Una curiosità:
Mentre Francesca scriveva all’Antizanzara sull’adagio enunciato solennemente da Cruciani in maniera errata a proposito di Santoro ....
e mentre Cruciani, avvisato dai collaboratori della cavolata detta in diretta, si giustificava affermando di aver “reinterpretato” il concetto ....
stavo inviando sullo stesso argomento all’indirizzo della Zanzara e a Crux per conoscenza la seguente mail:

“Tutti sono indispensabili ma nessuno è necessario?????????????”
Gio 14 ottobre 2010, 20:31:25
Da: mariolino442000@yahoo.it
A: lazanzara@radio24.it
Cc: gcruciani@radio24.it
"Tutti sono utili ma nessuno è indispensabile"
non: "Tutti sono indispensabili ma nessuno è necessario!"
Tu non hai "reinterpretato", hai pattato e basta.
Comunque non è grave! Fra le 10.000 parole che dici ogni giorno, ti puoi anche sbagliare!
Salve
mariolino

Nella fretta avevo scritto male (“pattato” anziché “toppato”).
Cruciani si sarà fatto un sacco di risate alle mie spalle.

Verso la fine della trasmissione Crux, dopo aver cazzeggiato per tutta la sera con Parenzo, ha letto una notizia d’agenzia pervenuta dall’Ansa: “Suicida imprenditore coinvolto in presunte tangenti” …. poi ha continuato …. “bene …. anzi male” .… e dopo averci pensato un po’ su, senza commentare oltre, è passato ad altro argomento.
Ora mi chiedo: perché l’ha fatto? E’ un notizia in tema con il cabaret e l’attuale linea editoriale della Zanzara? È una informazione che induce al sorriso? O forse il supergarantista Crux voleva riallacciarsi al tema forte berlusconiano tanto urlato da Vittorio Sgarbi ai tempi di Mani Pulite, quello dei “giudici assassini”?
Credo che Crux in un primo momento abbia pensato di commentare ulteriormente l’accaduto in tal senso (gli assassini), poi dopo aver considerato i pro e i contro, in un turbine vorticoso di pensieri (perché obiettivamente i riflessi di Crux sono velocissimi) ha deciso diversamente.

Comunque …. e qui Crux non c’entra …. perché quando si suicida un lavoratore licenziato con moglie e figli a carico e mutuo da pagare non gliene frega niente a nessuno e quando invece capita ad un imprenditore per la vergogna di aver pagato tangenti la notizia fa subito il giro delle agenzie in tempo reale?

(È terminata ora Anno Zero….La libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione)

francesco.caroselli ha detto...

Per B la libertà è poter parlare al telefono con la certezza di non essere intercettati.
Perchè è il suo spazio libero.

Ma come dice Gaber:
la libertà non è uno spazio libero
(anche perchè se ad esempio nel tuo "spazio libero telefonico" assoldi un sicario per uccidere qualcuno.. non è proprio libertà)


Mi accodo al commento di Mariolino:
"quando si suicida un lavoratore licenziato con moglie e figli a carico e mutuo da pagare non gliene frega niente a nessuno e quando invece capita ad un imprenditore per la vergogna di aver pagato tangenti la notizia fa subito il giro delle agenzie in tempo reale?"

Cruciani ce l'ha con i giudici. In cuor suo ha già incolpato il magistrato per questa morte.
Ma il tipo era in libertà, mica in carcere.
Che deve fare un magistrato quando trova un caso di corruzione? Far finta di niente perchè senno ci scappa il morto?

L'altra sera Crux ripeteva ossessivamente che non è normale che un giudice decida la messa in onda di Santoro.
E no caro Cruciani l'anormalità sta nell'ossessione di B che vuol tappare la bocca a tutti quelli che non la pensano come lui...
e non si può fare!.


Ragazzi guardatevi ingrandita l'immagine del mio profilo perchè è uno spasso!

x ha detto...

@ caroselli

la conoscevo già da mo' quella saga dell'involuzione della specie!

e la mia l'hai vista?
Domani a quest'ora saro' già in viaggio per Roma.....un po' di paura ce l'ho a partire questa volta, ma il delegato sindacale che ci accompagna ha detto che Maroni dice solo minkiate e che il servizio d'ordine sarà attentissimo.
La polizia ci sarà e tanta ma tutto filerà liscio....Kossiga è morto e gli agenti infiltrati son tutti pensionati!

Sperùma bin!
Ma se per caso.... vi saluto ora, ricordatemi sempre, abbiate cura di voi!

:-((

francesco.caroselli ha detto...

a proposito di sicurezza.
Omicidio a sangue fredo di un poliziotto.
L'arrestato era faccia a terra e immobilizzato.
L'agente non pagherà per il danno.
La storia di Aldrovandi è a lieto fine se paragonata a questa.
(c'è pure lo shockante video ripreso con un cellulare)
anche il sito in se contiene notizie interessanti.
ecco il link

mariolino ha detto...

Riguardo al mio post di ieri sera ed al riferimento a Gaber (la libertà), per chi non avesse visto eri sera Anno Zero, l'antefatto è questo:
Come sempre sul finale della trasmissione, il bravissimo Vauro ha presentato le sue vignette.
Ieri sera il tema era chiaramente "la libertà".
Vauro ha analizzato la canzone di Gaber e per ogni verso ha disegnato una vignetta, sempre con Santoro protagonista. Da morir dal ridere. Alla fine tutti nello studio hanno cantato la canzone di Gaber.

“La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche avere un’opinione,
(non è neanche il volo di un moscone)
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione.”

Finale ad effetto ma anche commovente.

francesco.caroselli ha detto...

sta quasi per cominciare la trasmissione è come volevasi dimostrare ancora nessuna risposta.

Secondo me la rabbia e il fastidio per l'incalzante sequela di domande hanno impedito al crux di arrivare alla fine del post.

Cmq se conosco il mio pollo fra 3-4 giorni farà un commento nel blog per non sembrare troppo spocchioso e "snob".

Ovviamente su queste domande farà orecchie da mercante... a meno che stasera non ci stupisca tutti dicendo qualcosa in trasmissione, sarebbe un bel colpo di scena!

x ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Michele R. ha detto...

Buonasera,

e consentitemi un applauso per mariolino per questo commento
Comunque …. e qui Crux non c’entra …. perché quando si suicida un lavoratore licenziato con moglie e figli a carico e mutuo da pagare non gliene frega niente a nessuno e quando invece capita ad un imprenditore per la vergogna di aver pagato tangenti la notizia fa subito il giro delle agenzie in tempo reale?


E anche a Caroselli:
E no caro Cruciani l'anormalità sta nell'ossessione di B che vuol tappare la bocca a tutti quelli che non la pensano come lui...
e non si può fare!.


Cruciani prenda nota la prossima volta che deve dire le sue bischerate.

x ha detto...

Le cifre: DENUNCE AUMENTATE RISPETTO AL 2009
«A Milano uno stupro al giorno»
A rischio separate e divorziate


http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_novembre_17/stupri-uno-al-giorno-famiglia-separate-divorziate-1804188437300.shtml