giovedì 28 ottobre 2010

La gogna mediatica del garantista dalla corda saponata

E pure oggi due post (troppa grazia). Qui sotto Paolo, a parte Authan.

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[Paolo]

Buongiorno,

ieri sera la notizia del lavoratore licenziato per aver partecipato alla recente contestazione a Bonanni (quella del fumogeno) mentre era in mutua ha innescato un Giuseppe Cruciani già pesantemente alterato ed aggressivo con gli ascoltatori per altri motivi, mostrando una volta di più come su temi sindacali la sua posizione sia estremamente, acriticamente e aprioristicamente padronale (*) e come il suo garantismo sia assolutamente a senso unico.

Il licenziato era stato visitato il giorno stesso vedendosi confermare lo stato di malattia in attesa di un intervento chirurgico, e nulla è trapelato sinora rispetto ad eventuali limitazioni al movimento che il suo stato comporterebbe. Insomma, secondo me, la situazione non ha ancora dei contorni sufficientemente definiti per poter dire con certezza se vi è stato da parte sua alcun abuso, per quanto appaia anche a me molto strano ed improbabile (se non sospetto) il suo comportamento.

Non è stato così invece per Cruciani, che ha ritenuto di dare immediatamente risalto alla notizia stessa, presentandola come se fosse scontata ed assodata la malafede del lavoratore licenziato, facendone un caso esemplare, sostituendosi preventivamente ai giudici ed esponendo l'operaio ad una indebita gogna mediatica. Credo che questo basti a incasellare il conduttore della Zanzara tra i liberali de noantri e tra i garantisti dalla corda saponata di cui parlo nel titolo: un Feltri in DO minore.

Solo quando David Parenzo (ormai l'unica voce di buonsenso della trasmissione) ha fatto notare l'assenza di certezze, Cruciani si e' messo a simulare qualche dubbio cominciando a ripetere sostanzialmente “Sarebbe incredibile se chi lo ha licenziato lo avesse fatto senza certezze, quindi … dev'esserci anche dell’altro”. Uno pseudo ragionamento che per me, ma evidentemente non per Cruciani, ha la stessa validità di "Sarebbe incredibile se uno rischiasse il licenziamento per partecipare ad una manifestazione non potendolo fare, quindi … dev'esserci la persecuzione".

Entrambi gli pseudo ragionamenti sono evidentemente puttanate non sostenute dai fatti, che partono dall'idea preconcetta che una delle due parti abbia ragione. Attorno ai sei anni, di solito, i bambini raggiungono una capacità logica sufficiente ad evitare affermazioni come "Ho ragione perché ho ragione": forse invece della Zanzara sarebbe meglio condurre "Chiedo asilo"?

Per Cruciani il padrone ha ragione perché è lui il padrone: lavora sicuramente nella radio giusta per sostenere una posizione simile, quindi non ci sarà nessuno a metterlo in purgatorio, ma questa è propaganda, non informazione, né intrattenimento, né ragionamento. All'orgia del luogo comune crucianiano è mancato ieri (o forse me lo sono perso io) solo il "tanto i giudici danno sempre ragione al lavoratore", che spesso è stato pronunciato in trasmissione.

Ma ho una notizia per Cruciani: per potersi considerare liberali e garantisti bisogna esserlo con la parte avversa, perché è molto improbabile trovare chi sia forcaiolo nei confronti dei propri amici...

Ciao

Paolo

(*) tratto da un comunicato rivoluzionario degli anni '70 :-)

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Ancora uno spassoso sketch di Camera Café. Paolo? Sei licenziato! :-))





16 commenti:

x ha detto...

Su garantismo a targhe alterne del sedicente liberale Cruciani sono completamente d'accordo con PaoloVE con cui mi complimento per l'usuale precisione e dettaglio.

A margine della vicenda io noto che
il fastidio e la sufficienza con cui Cruciani tratta sempre, o per meglio dire, liquida sbrigativamente, i temi del lavoro, lo qualificano ad un livello di insulto.
Ogni volta che si tratta di una protesta, cosi come di uno sciopero, di un blocco o semplicemente di un intervento in trasmissione da parte di qualcuno che soffre una condizione di precarietà et similia, non vuol sentire ragioni, solo capace di bollare come catastrofista con disprezzo e quanto egli non possa condividere.

Io ricordo che mentre c'era chi, per due anni un giorno si e l'altro pure, negava tutta l'evidenza della crisi, e intanto regalava farfalline e gingilli ai festini, i lavoratori difendevano disperatamente il posto di lavoro arrampicandosi sulle ciminiere.... da Cruciani MAI un monosillabo di comprensione.

Al punto che scrissi anche a Luca Telese dicendogli ma che te ne fai di uno che sfancula anche i "tuoi" cassintegrati??

F®Ømß°£ ha detto...

@Paolo

vedo che non sono l'unico ad aver notato che ieri Cruciani era particolarmente nervoso e maleducato.

Sulla sua incapacità assoluta di argomentare autonomamente seguendo regole logiche, abbiamo discusso sin troppo e francamente non vale neanche troppo la pena.

T.

Michele R. ha detto...

“Sarebbe incredibile se chi lo ha
licenziato lo avesse fatto senza certezze, quindi …
dev'esserci anche dell’altro”.


Mi sono perso un pezzo della trasmissione di ieri...

Per la serie parto in quarta e poi mi caco sotto.

francesco.caroselli ha detto...

Questo si che è un bel post!
Concordo su tutto.


Quello che mi manda in bestia è la metodologia con cui sminuisce chi gli sta sulle palle.
Non cerca mai controbattere punto su punto... piu che altro cerca di inquadrare l'obbiettivo del suo disprezzo in una certa categoria.
Dopodiché non si affatica a prendere in considerazioni i ragionamenti o le informazioni nuove.
Tanto per lui la nuova voce "replica" soltanto la litania della sua categoria.
I grillini,
gli antiberlusconiani, gli ambientalisti etc...
Per lui non esiste mai una novità, una notizia nuova che potrebbe "spettinare" le sue idee.

Io cmq vorrei tanto sapere che malattia aveva quest'operaio che non poteva lavorare ma poteva andare ad una manifestazione...

x ha detto...

OT - OT - OT - OT

@ PaoloVE

scusa se mi permetto, ma siccome so che sei un ammiratore del ministro dell'interno, ritengo utile, qualora non lo avessi letto ancora, inviarti il Buongiorno di oggi di Massimo Gramellini!


Virtuoso fuori luogo

Ogni volta che vedete i roghi di Terzigno, prima di arrabbiarvi pensate a Vincenzo Cenname. Dopo vi arrabbierete molto di più. Cenname è un ingegnere ambientale, eletto sindaco di un Comune di duemila anime della provincia di Caserta, Camigliano. Alle spalle non ha né la destra né la sinistra, ma una laurea. Sulle spalle una testa. E dentro la testa un sogno: trasformare il suo borgo in una Svizzera col sole. Mette le luci a basso impatto energetico al cimitero e i pannolini lavabili all'asilo nido. Si inventa una moneta, l'eco-euro, spendibile solo in paese, con cui ricompensa i bambini che portano a scuola il vetro da riciclare. Giorno dopo giorno, senza alcun aumento dei costi, cattive abitudini inveterate si trasformano in comportamenti virtuosi, mentre la raccolta differenziata raggiunge percentuali scandinave.

E i luoghi comuni sul Sud immutabile e inemendabile? Rottamati dal sogno di un sindaco casertano che ha meno di quarant'anni. Ci si aspetterebbe la fila di notabili alla sua porta: la prego, ingegner Cenname, venga a insegnarci come si fa. Arriva invece una legge assurda che solo in Campania toglie ai Comuni la raccolta dei rifiuti per affidarla a un carrozzone provinciale. Il sindaco si ribella, sostenuto dall'intera popolazione, ma il prefetto segnala il suo caso al ministro Maroni. In dieci giorni il consiglio comunale viene sciolto e Cenname rottamato neanche fosse un mafioso. Da allora sono passati tre mesi, ma non lo sconforto per l'ottusità di uno Stato che per far rispettare una brutta legge ha sporcato quel po' di pulito che c'era.

PaoloVE ha detto...

@ francesca:

tra me ed un ammiratore del ministro dell'interno c'è molta differenza, credimi;-).

Lo considero comunque uno degli elementi migliori di questo governo, ma il fatto che gli altri stiano a livelli bassissimi non fa di lui un gigante.

Ciao

Paolo

x ha detto...

Ieri sera il giovane ex-sindaco di Camigliano era anche da Santoro e si è preso sotto con l'harrypotter Castelli!
Per chi lo ha sentito, anche De Luca fa sempre un figurone....
Berto-liso invece si è preso un sacco di insulti!

Michele R. ha detto...

Ho visto la parte conclusiva di annozero, mi ha fatto specie che quando quel napoletano, rivolgendosi a Bertolaso, gli ha gridato che ha fallito in Sardegna, ha fallito in Abruzzo, ha fallito a Napoli, e il sottosegretario non ha fatto una piega.

Insensibili a qualsiasi critica e accusa sono questi uomini che ci governano.

F®Ømß°£ ha detto...

@Michele Reccanello

Uno dei motivi per cui trovo rivoltante seguire Santoro, è il tasso di gente che grida nella sua trasmissione.

x ha detto...

Non si trattava di qualcuno presente in studio, ma di uno dei cittadini campani sul posto delle proteste.
E Santoro lo ha lasciato parlare invitandolo subito dopo a moderare i toni per non passare dalla parte di chi aggredisce sempre.

Pero' vorrei ricordaste che lo stesso martire di Arcore quando condusse in prima persona la campagna elettorale per il figlioccio (ora governatore) in Sardegna lo scorso anno, inviò all'indirizzo del governatore uscente epiteti quali "fallito" ed "incantatore di serpenti"....

Dopo quello che si è scoperto sulla gestione dei grandi eventi se aveste visto il candore con cui Bertolaso ha definito la "sua" Protezione Civile il Pronto Soccorso per l'Italia che chiama aiuto.......

Quella di ieri sera è stata un'ottima puntata di ANNOZERO.

Michele R. ha detto...

@Tommaso,

sono d'accordo con te sull'episodio, anche Santoro infatti ha ripreso il personaggio. Spesso accade che poi parlino in troppi (vedi Castelli vs il giornalista di repubblica di cui non ho capito niente di cosa voleva dire) è spesso una pecca su cui Santoro spesso non fa abbastanza.

Michele R. ha detto...

@Francesca

Mi è piaciuto l'editoriale di M. Travaglio (che ho visto stamani in podcast) che si è rivolto a Bertolaso. Mi sono purtroppo perso la diretta fino alle 22:30 con, presumo, la replica del sottosegretario.

PS stasera Telese è vicino a Cascina, vicino casa mia, per presentare il suo libro.

x ha detto...

Antonello Caporale ieri sera è stato fantastico!

Vuoi mettere con quell'ingegnere della polenta concia che ha perso pure le elezioni a sindaco di Lecco?!?

michele penzani ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
michele penzani ha detto...

...Se dovessi controbattere come vorrei ai post, mi dovrei prendere io un giorno di malattia dalle mie attività...
In sunto: bene il licenziamento, d'accordo con Cruciani (anche se la troppa corsa a piedi lo rende palesemente irascibile ed acido).
@Francesca: Gramellini -come sempre- ha fatto il suo solito pezzo "tanto bello e carino"...Una perfetta "epidermide", con tanto di crema idratante profumata, dimenticandosi di scrivere la cosa più importante ai fini della mera decisione politica, vale a dire che il bravo sindaco non poteva continuare a coltivare la sua perla in un mare di merda che lo circondava (l'amara realtà del buono "segato" per quieto vivere).
Le pulci a Bertolaso, ormai, oltre alle scimmie di coalizione non-in-esecutivo, si fanno anche in massa dagli asini "votanti", ebbene: sfugge la sottigliezza che vien visto come "il diavolo" perché maneggia gli unici soldi nazionali che non passano per la frammentazione parlamentare. E quegli appalti farebbero gola a tutti.
...In conclusione, mi associo con chi ha scritto che la ragione è difficile trovarla da una sola parte, figuriamoci nelle trasmissioni di Santoro.

PaoloVE ha detto...

@ MP:

"In sunto: bene il licenziamento, d'accordo con Cruciani (anche se la troppa corsa a piedi lo rende palesemente irascibile ed acido)."

Ammiro come hai sintetizzato le motivazioni :-)

Ciao

Paolo