venerdì 22 ottobre 2010

Il dobermann

Secondo post cagnesco del giorno, by Authan. Il primo era di Paolo.

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Non è servito molto a David Parenzo lisciare il pelo a Vittorio Sgarbi, nel momento in cui il critico d'arte è entrato in collegamento ieri alla Zanzara. Ha chiamato Sgarbi “professore” (beccandosi del “lecchino” da Giuseppe Cruciani, ma con simpatia, eh!) e ha spiegato di avere un “rapporto speciale” con lui, ma il buon Parenzo ha dimenticato che il sindaco si Salemi non è un beagle blandibile con le moine, quanto piuttosto un dobermann non ammaestrato capace di azzannare chiunque gli capiti a tiro. E così, non appena ha osato contraddire il dobermann dopo che quest'ultimo aveva abbaiato qualcuna delle sue solite enormità, il mite Parenzo è stato morso senza pietà. Fossi in lui correrei in ospedale per un trattamento antirabbico.

(Aperta parentesi. Ma Sgarbi capirà mai che Cruciani lo usa come un fenomeno da baraccone, uno che qualunque sia l'argomento in discussione prima o poi un'intemerata buona per destare il radioascoltatore distratto o semiaddormentato la spara? Una specie di Mago Otelma con l'optional del ringhio. Un cicciobello che quando gli premi l'ombelico anziché dire "mamma" dice "capra" o altra espressione colorita. Non importa quello che dice, ma come lo dice. Chiusa parentesi.)

Giusto per la cronaca, spieghiamo cosa è successo di preciso per chi non avesse seguito ieri la trasmissione. Quando Sgarbi ha sbraitato sui compensi di Roberto Benigni per l'imminente trasmissione di Fabio Fazio e Roberto SavianoVieni via con me”, Parenzo ha ribattuto sostenendo che tale polemica era “una cazzata megagalattica. Come può un liberale come Sgarbi polemizzare sui cachet di un grande artista che fa ascolto e porta soldi in pubblicità nelle casse della Rai?”. E in un secondo momento, di fronte a uno Sgarbi che, in un delirio di onnipotenza, paragonava la propria vita da scortato a quella di Roberto Saviano, Parenzo ha pazientemente provato a spiegargli che il livello di rischio per la vita dello scrittore campano è su tutto un altro piano. A quel punto il dobermann non ci ha visto più ed è esploso con un sonoro “Imbecille!”.

Eh sì. Questo succede a chi prova arditamente ad interloquire con il "professore", anziché recitare la parte della scimmietta appollaiata sulla spalla. Comunque, David, grazie. Di cuore. A questo giro ti sei proprio guadagnato una medaglia. La banana invece la teniamo per qualcun altro, così come l'osso :-)

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Francesco De Gregori, "Dr. Dobermann" (1989)




Se sei buono andrai all'inferno, Dr. Dobermann
Ti stanno già a aspettare
C'è il tuo nome nell'elenco, puoi scommetterci
Prova a bussare


20 commenti:

Paolo Rosa ha detto...

Aggiungo, soprattutto nella speranza che Cruciani legga questo blog, la maleducazione del conduttore nei confronti dell'ascoltatore da Bari (mi sembra) che è stato interrotto e tacitato per lasciar parlare subito il sopravvenuto Sgarbi.

Purtroppo, o perfortuna, sulla mia strada ci sono parecchie gallerie e mi son perso buona parte dell'intervento di Sgarbi ma mi pare di aver capito che il ragionamento sia: chi fa politica non riceve compensi se va in tv, quindi Saviano e company fanno politica ( e su questo punto Cruciani e Parenzo hanno tentato di far capire a Sgarbi che non è proprio così ma esprimono idee politiche) e quindi non dovrebbero prendere nulla. Mi trovo incredibilmente d'accordo con l'articolo di Celentano letto all'inizio dell'intervento da Cruciani: possibile che dopo 20 anni abbiamo ancora questo signore che esprime le sue idee con veemenza, usando la forza delle urla prioprio perchè sostiene idee insostenibili .... ma chi ne ha bisogno di Sgarbi?

Authan ha detto...

Purtroppo, PaoloR, ne ha bisogno Crux per fare ascolti. Fosse per me Sgarbi lo getterei fuori dal finestrino senza pensarci due volte.

PaoloVE ha detto...

@ PaoloR:

l'elenco degli ospiti indegni che partecipano alla zanzara è molto lungo, ma Sgarbi è sicuramente il più assiduo ed uno tra i più molesti: evidentemente a Cruciani piace, il che è comprensibile se pensi che è uno di quegli ospiti che ti fanno sentire intelligente perchè palesano chiaramente la propria mancanza di argomenti supplendovi con artifici dialettici, urla ed insulti personali. Per Cruciani è incontrare un'altra persona che sostiene le proprie idee con ancor meno argomentazioni di lui. Un piccolo massaggio dell'ego.

Ciao

Paolo (che stamattina deve aver mangiato yogurt)

x ha detto...

Sui compensi nelle trasmissioni TV, per ospiti di vario genere che presentano proprie produzioni letterarie o cinematografiche, tipicamente quelli che vanno da Fabio Fazio, lo ha spiegato bene ieri sera il capo-struttura di RAI3 Loris Mazzetti ad ANNOZERO: ci vanno tutti aggratis!
Poi ci sono personaggi di grosso calibro (vedi Blair di recente) dove si decide caso per caso e il compenso o rimborso spese che vogliasi attribuire è comunque stabilito dall'azienda.

La puntata di ANNOZERO, che credo sarà oggetto di discussioni stasera alla Zanzara, per la cronaca ha registrato 6 milioni ed oltre....

http://www.leggo.it/articolo.php?id=86521&sez=ITALIA

Se posso segnalare anche il sempre ottimo BILL EMMOT (ex de l'Economist ed editorialista de LA STAMPA) ieri sera accomodato sul divano della Dandini.... molto divertente!

F®Ømß°£ ha detto...

Sono lietissimo di essermi perso Sgarbi, e faccio mia la domanda: "ma chi ne ha bisogno?" Mi sembra nocivo a chiunque, tranne che a se stesso.

Una nota un po' slegata dal contesto: ci sono dei giorni in cui Cruciani proprio non si sa trattenere e maltratta gli ascoltatori ben al di là del lecito. Il migliore di tutti è stato quello che gli ha attaccato il telefono.

Saluti

T.

x ha detto...

nella classifica degli ospiti piu' insopportabili della trasmissione, secondo me Sgarbi si contende il primato insieme a Don Fanzaga, ma anche Borghezio anche se personaggi su piani totalmente diversi.
Pero' Don Fanzaga è letteralmente scomparso....e a Borghezio il Crux ha almeno la spina dorsale di reclamare che "la Padania non esiste"!

Unknown ha detto...

Sgarbi è ciò che Crux vorrebbe essere: un polemista dannunziano che si diverte a demolire i (presunti) luoghi comuni della sinistra politicamente corretta.
Se Sgarbi è un demente (e lo è), cosa mai potrà essere un suo piccolo e inadeguato emulo?

OT
Titolo forte di Repubblica.it:
Rifiuti, Berlusconi minimizza
e se minimizza B, figurati se non minimizza C, suo tappetino nonché re indiscusso della minimization

PaoloVE ha detto...

E adesso, dopo aver accolto giovialmente l'ennesimo ringhioso intervento di Sgarbi (e probabilmente aver fissato la prossima ospitata a quando a Parenzo si saranno riemarginate le ferite infertegli dal maleducato critico), a Cruciani non resta che preparare una severa reprimenda contro Bersani, che ha osato profferire "Siamo alle chiacchiere finali di chi non ammette fallimenti" rivoltandosi tra un ronf ed uno snort (per la cronaca la moglie ha risposto a Bersani "Dormi caro, dormi: veh, da domani dimezziamo ciccioli e bonarda che fai fatica a digerirli!").

E' evidente che in quelle parole c'è un chiaro riferimento alla barbarie della soluzione finale auspicata anche per SB! E' mai ammissibile che il leader (?) dell'opposizione si faccia veicolo di simili messaggi forieri di violenza e dispensi odio antiberlusconiano a destra e a sinistra in questo modo? E' ovvio che poi qualche esaltato arma la mano con qualche souvenir de milan in un clima così avvelenato. Potrebbe persino succedere che in preda a questa escalation di violenza, dopo l'attentato a Belpietro, qualcuno suoni di notte il campanello a Feltri (dlin - dlin, dov'è la ciotola? a no, di pavlov parlavamo nell'altro post...).

Una cosa da fare indignare persino un'imperturbabile come il conduttore della zanzara.

Ciao

Paolo

x ha detto...

sissì!
so di gente che è pronta a riempire di letame la cassetta delle lettere di Emilio Fede.... ah questi mandanti morali, queste fabbriche d'odio!!

Comunque la cosa che mi ha sconvolto letteralmente (io non ho sentito quel pezzo di trasmissione) è sapere che il re dei maleducati ha la scorta!

Michele R. ha detto...

Buonasera,

Fosse per me Sgarbi lo getterei fuori dal finestrino senza pensarci due volte.

Io pure. E mi associo per la medaglia a Parenzo, ma la prossima volta (xké tanto ci sarà :-(!) mi auguro che non gli lisci troppo il pelo, ma lo tratti come fece con Otelma.

PS: per chi ha visto report domenica nei minuti successivi, da tenere ben presente quanti incarichi ha Mr. Sgarbi. E poi ha anche il coraggio di parlare.

A casa mia si chiama faccia a c...

Michele R. ha detto...

Si, me lo immagino cruciani un bosco su un cumulo di spazzatura. A parte che verrano su degli alberi deformi con tutti gli inquinanti che ci sono, te lo immagini che puzzo!

Michele R. ha detto...

Veramente Saviano non ha detto proprio cosi come dici...

francesco.caroselli ha detto...

Rispetto al presentatore che in America è stato licenziato a causa del suo diventare nervoso se sul suo aereo ci sono musulmani non voglio fare commenti su queste sue idee.
No Come al solito voglio commentare come c'è la sparata Cruciani.
ovvero:
"avete visto? in America i presentatori vengono licenziati senza problemi, anche se sono dei pezzi grossi".
Bene Cruciani continua a seguire la logica.
Il tipo in questione ha subito avuto un'altra offerta di lavoro (della ultra-fascista-forcaiola-reazionaria FOX).
In Italia se Santoro viene cacciato dalla RAI chi lo assumerebbe? Mediaset?
Cruciani la differenza la devi fare notare.


AD_____________
Cruciani ma quante volte il David letterman Show? Penso zero volte visto che hai detto è sempre "politicamente corretto"...
e allora taci

francesco.caroselli ha detto...

ah Crucià!
Sta storia che "Il Riformista" non è un giornale sicuramente di destra ERGO quando muove delle critiche a sinistra allora è piu credibile ha veramente stufato.

Voi condividete?

francesco.caroselli ha detto...

Grande la Meloni...
Può interessare agli ascoltatori cosa mangierò stasera?

Parole sante

Michele R. ha detto...

@FC
Condividere?!

Mi è bastato vedere per l'ennesima volta Polito a ottoemezzo martedì per avere conati di vomito... Secondo me è anche peggio di Belpietro

francesco.caroselli ha detto...

Francesca stasera ha fatto una sporadica apparazione...
beccato fosse l'ultima è il buon crux l'ha scaricata...
Beh fossi stata in lei avrei chiesto di poter parlare lunedi..

Paolo Rosa ha detto...

Un applauso a Francesca da Varese. .. chissà chi è? :-) che è riuscita a far dire a Cruciani che B. ha sbagliato a querelare Gabanelli.

x ha detto...

tenete presente che mi ha tenuta a rosolare per piu' di un'ora il maledetto!
.....e manco credevo che mi avrebbe sentita, visto che l'argomento che avevo annunciato alla gentile Micol era appunto il servilismo servile di certi conduttori radiofonici!
Poi ho sentito un sacco di interventi e la Meloni che mi ha fatto cascare le braccia, con quella cantilena da borgatara del mercato del pesce.....e prima che Parenzo se ne andasse ed ha parlato dello spinello...ecco li ho deciso di cambiare, richiamando la puntata di ieri!
E mi ha preso alla sprovvista quando ormai la trasmissione era praticamente finita!
:-D
Pero', come dice Paolo Pink alla fine qualcosa di buono l'ha ammesso!

ciao!

Unknown ha detto...

Ma questo l'ho notato solo io?

Per quasi due anni, tutti i giorni, sono stato un cliente fisso de “La Zanzara”, il programma di punta di Radio24. Per due anni, insieme con Giuseppe Cruciani e David Parenzo, mi infilavo in questo spazio di etere un po’ anarchico e fuori dalle regole, che, come diceva un ascoltatore che poi è finito persino nella sigla, “è come sedersi al bar dopo il lavoro con gli amici”. “La Zanzara” non ha regole, va in onda accompagnato dal grido ribelle di Rita Pavone, animato da un conduttore liberale con qualche simpatia nel centrodestra, a cui facevano da contrappunto voci diverse come la mia.

Per due anni ne abbiamo dette di tutti i colori e su tutti. Un mese di dibattito, solo per l’epiteto “orchicefalo” che avevo rifilato al sindaco Oscar Lancini, quello che marchiava i bimbi con il Sole delle Alpi e ci voleva raccontare che era un simbolo druidico. Per quasi due anni io e Giuseppe discutevamo di tutto, dividendoci quasi su tutto, ma poi ritrovandoci come nel terzo tempo del rugby. “La Zanzara” mi inseguiva nel mio mestiere di inviato, in Sardegna dietro ai cassintegrati, nei cortei che raccontavo, nelle sedute cruciali di Montecitorio, persino nel gabinetto di un treno, dove Giuseppe in un empito di radio-reality, mi chiese di mandare in onda anche lo scarico dello sciacquone. La sera, quando scrivevo in redazione, combattevo tra le necessità della scrittura e il piacere del cazzeggio meta-giornalistico, Cruciani scherzava sul fatto di avere un orecchio al “Fatto”, qualche volta mi chiedeva persino di intervistare i colleghi avvicinando loro il telefonino.

Da due settimane, invece, stop coi Beatles stop. La radio non mi chiama più, mi dicono che sono finito in “Purgatorio”. Con affettuoso amarcord Cruciani manda frammenti di registrazioni d’epoca, litigi memorabili, cazzate dal sen fuggite e, persino una mia non memorabile performance in cui da Victoria Cabello canto Eros Ramazzotti.

Se è una penitenza, ha qualcosa di bello e terribile, l’affetto che si riserva agli amici, ma anche la spettralità che si ritrova nei necrologi. Mi hanno raccontato perché e, quasi non ci volevo credere.
Pare che Johnny Raiotta – quello che ha fatto perdere il 10 per cento al Sole 24 Ore in un anno e che quando fa la rassegna stampa su Radio Tre mette i voti ai colleghi come se fosse a scuola, definendo Marco Travaglio un “collaboratore di Michele Santoro ” – abbia chiamato il direttore di Radio 24 per dirgli che era accaduto un fatto vergognoso, che la radio non poteva far finta che non fosse successo nulla. E cos’era successo? Io, il reprobo, avevo commesso un peccato di lesa maestà, avevo detto, in un programma che va in onda sulla radio della Confindustria, che “Emma Marcegaglia è una cretina”. Ora, se il signor Riotta avesse chiamato me, gli avrei spiegato anche perché. Trovavo incredibile, infatti, che la presidente della Confindustria e il suo geniale portavoce (che poi infatti è stato licenziato), invece di rivolgersi al direttore de Il Giornale o alla polizia, credendo di essere stati minacciati da quella testata, si appellassero a Fedele Confalonieri.

Avendo detto peste e corna di chiunque, in questi anni, mi sembrava assolutamente ragionevole che una radio liberale mi consentisse di dire altrettanto della sua proprietà. Ma siccome l’Italia è un paese in cui i liberali sono alle vongole e i democratici all’amatriciana, le regole del gioco le decidono i Gianni Riotta, quelli che negli anni Settanta sul Manifesto insultavano la polizia quando arrestava i terroristi.

Ecco perché al pari di uno degli idoli della “Zanzara”, Carletto Mazzone, non faccio la vittima e non mi strappo i capelli, ma sono contento di prendermi la squalifica, se questo è il prezzo da pagare per dire quello che penso di una delle signore più sopravvalutate dall’informazione italiana.

Da Il Fatto Quotidiano del 24 ottobre 2010