venerdì 12 novembre 2010

L'inventore di favole

Sia chiaro, quello che Vittorio Feltri ha fatto a Dino Boffo è semplicemente vergognoso dal punto di vista umano innanzi tutto, oltre che deontologicamente inqualificabile. E per quanto militirazzata e guerrigliera sia oggi la stampa cosiddetta "d'opinione", di casi accostabili per gravità e per carenza di etica alla vicenda Boffo, anche solo alla lontana, non ne ricordo neppure mezzo.

Ciò detto, però, se si pensa che l'ordine dei giornalisti non abbia ragione d'esistere, e anche da queste parti lo si pensa, non si può poi inneggiare agli atti che tale ordine produce solo perché magari essi colpiscono un direttore di testata di cui si disapprova l'operato. Non c'è modo di scappare da questo ragionamento. Ecco perché la sospensione di tre mesi per l'ex direttore del Giornale, sancita ieri proprio in conseguenza della vicenda Boffo, non può essere accolta con entusiasmo.

Feltri meriterebbe una punizione, certo. Ma il mestiere del giornalista non è come quello del calciatore, per il quale esiste una commissione disciplinare avente titolo per infliggere tot giornate di squalifica. Qui c'è di mezzo un bene superiore: la libertà di stampa. Anche quella di fare pessima stampa.

In altri lidi, un giornalista che violi così palesemente i principi basilari dell'etica professionale verrebbe allontanato dal proprio editore, tentando così di porre rimedio al danno d'immagine subito dalla testata e alla conseguente perdita di lettori. Una sorta di condanna sociale. So bene che nell'assortimento delle italiche anomalie questo semplice scenario nel caso di Feltri non trova applicazione, ma se la possibile cura risulta peggiore del male, alla fine, forse, è meglio tenersi il male.


Favole



Read between the lines lies


30 commenti:

Neon+Atlas ha detto...

A 'sto giro dissento. Si può non essere d'accordo con una cosa come l'ordine dei giornalsti (ne è membro gente come Fede, figurarsi) ma non per questo è obbligatorio condannarne tutte le azioni.

E non credi che il licenziamento o sanzione da parte dell'editore sarebbe altrettanto scandaloso allora?

E' un terreno scivoloso.

Personalemente trovo scandaloso il carcere per un articolo di giornale ma non una sanzione.

Perchè allora diventa condannabile tutto. Il ritiro della patente per 3 mesi allora sarebbe altrettanto scandaloso.

E via così..

winston ha detto...

Ciao Authan,
tu scrivi giustamente che "non si può poi inneggiare agli atti che tale ordine produce solo perché magari essi colpiscono un direttore di testata di cui si disapprova l'operato".
Tale inneggiare sarebbe solo un ingiustificato partigianismo, deprecabile secondo me come tutte le faziosità e le posizioni aprioristiche non basate per l'appunto sui fatti ma sulle opinioni ante-facto.
Non sono d'accordo con il tuo post di oggi, perchè mi sento di inneggiare alla sanzione. Non perchè colpisce una persona opposta alla "mia" parte politica, ma perchè colpisce un giornalista che ha consapevolmente pubblicato notizie false per screditare un altro giornalista reo di aver criticato il Capo del Governo.
Esulterei anche se il puntio fosse Travaglio che avesse inventato storie finte contro Berlusconi.
Perchè se da un lato, come dici tu, c'è in gioco la libertà di stampa, dall'altro c'è in gioco la libertà d'informazione da parte dei cittadini.
Hai ragione tu che dovrebbe essere una condanna sociale a porre il freno a personaggi come Feltri, Sallusti o Belpietro, ma evidentemente in Italia la condanna sociale non esiste.
Piccola estremizzazione esemplificativa: In Germania, per fare un esempio, nessuno butta l'involucro di plastica delle sigarette appena aperte per terra... E se qualcuno lo fa si sente picchiettare sulla spalla da un cittadino che gli ricorda che così non si fa. In Italia nessuno invece si sogna di redarguire che butta la plastica per terra. E allora che facciamo, diciamo "pazienza"? No, diciamo che è giusto che ci sia eventualmente un vigile che ti multa, dato che non esiste una "condanna sociale".
E lo stesso vale per Feltri. Perchè è inammissibile che una testata giornalistica inventi di sana pianta le peggiori nefandezze e tutto finisca con delle mezze scuse 3 mesi dopo.

Ciao
W

winston ha detto...

p.s: mi ha incuriosito il file della locandina, mi sa che stasera lo guarderò! ;-)

x ha detto...

Si badi oltretutto che il provvedimento disciplinare è stato anche mitigato dalla divisione esatta al 50% tra i giudici, 66 a 66, dunque come previsto si adotta la sanzione piu' favorevole all'imputato!

Non si puo' pensare di ledere il buon nome di qualcuno a mezzo stampa e passarla liscia, oltretutto nella posizione importatne di direttore di un quotidiano che la deontologia la dovrebbe avere sulla punta delle dita, solo perchè chi è stato offeso molto caritatevolmente non sporge denuncia per diffamazione!

E' successo in azienda, un dipendente ha pesantemente insultato un collega di reparto, nemmeno suo sottoposto, per una divergenza inerente il lavoro.
Quello che ha subito l'offesa ha lasciato perdere, l'azienda ha comminato due giorni di sospensione all'altro e relativa mancata retribuzione.
Nessuno ha pensato a metodi fascisti, del resto le sanzioni disciplinari sono anche a norma di CCNL.

Pertanto sono d'accordissimo con Winston, compresi punti e virgole.

Authan ha detto...

E' uno splendido film! Grazie a te e Neon per i commenti molto ben argomentati.

x ha detto...

sulla condanna sociale.....
ci ho provato una volta a riprendere, educatamente, un tizio che avevo dietro in auto, fermi al semaforo, lui apre la portiera e scarica per terra il contenuto del posacenere.....
vi lascio immaginare le gentilezze che ho avuto in risposta, ma non per questo se capitasse una situazione analoga mi esimerei dal reagire allo stesso modo.
Non posso accettare che l'indifferenza prevalga, anche se i rischi (talvolta) per l'incolumità possano essere presenti.

winston ha detto...

Eh Francesca, mi immagino le gentilezze che ti ha riservato l'automobilista fumatore.
Purtroppo secondo me l'unica speranza è da riservarsi nelle nuove generazioni, perchè chi ormai ha l'età dell'automobilista e ha determinati comportamenti non lo si recupera più!

francesco.caroselli ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
francesco.caroselli ha detto...

Nel punire Feltri credo che si sia anche giustamente tenuto conto che Boffo non è -o era - "celebre".
Insomma chi lo conosceva?
Io No, sinceramente.
Penso di far parte del "five milion club", eppure lo ignoravo.
Pensate al popolino; se chiedete chi è il Presidente della Rupubblica risponde berlusconi...

Boffo non è un personaggio pubblico Celebre come un capo-partito o un supergiornalista TV (vespa, Santoro,Fede, Mentana).
Per questo motivo trovo che accanirsi contro di lui sia stato molto simile al pedinamento di Mesiano dal turchese e riprovevole calzino...
Feltri non poteva sperare che i lettori si catapultassero in edicola a comprare Il Gironale per leggere delle disavventure di Boffo.
"Boffo chi?"
avrebbe risposto un normale cittadino prima della campagna di stampa.
Questo è molto importante dal mio punto di vista.
Più un personaggio è pubblico meno grande è il suo spazio privato.
Ma per una persona semisconosciuta la protezione deve essere molto alta

Cruciani dice che i giornali quotidianamente pubblicano notizie false e campagne stampa politicamente scorrette.
Non è proprio esatto.
Molte notizie pubblicate, come ad esempio le lunghissime (e iperboliche) interviste/dichiarazioni delle Escort che si vantano di aver "festeggiato" insieme a B, sono assolutamente non verificabili.
In buona parte potrebbero definirsi spazzatura, ma non sono false.
Attenzione: non verificabili o non confermate.
Ma non sono false!
Le parole che le signorine hanno pronunciato sono li registrate e messe nero su bianco.
I giornali le pubblicano per quello che sono: interviste o dichiarazioni di tizia o caia...
se poi dicono la verità spetta al lettore farsi un'idea.
(certo che il comportamento di B ci suggerisce che le sue feste siano molto, molto festose)
Il Giornale è stato punito per aver spacciato una lettera anonima per un atto ufficiale della magistratura.
Questo è assolutamente falso.
Inequivocabilmente falso, e va punito.
Se Feltri si fosse premurato di pubblicare quel pezzo di carta per quello che è, una denuncia anonima, probabilmente non sarebbe stato punito.
(Ma se si cominciano a pubblicare pure le lettere anonime stiamo freschi...)
Moralmente il suo comportamento sarebbe stato comunque deprecabile, sia chiaro.


I giornali che spalano merda su B hanno un bel po di materia prima, di ottima qualità: atti giudiziari autentici.


Winston complimenti bel commento, mi trovo d'accordo sul 90% delle cose ma anch'io trovo fastidioso l'ordine dei giornalisti, pensa cosa potrebbe succedere se fosse piena di berluscones, saremmo alla censura.

Marco ha detto...

Non è che uno necessariamente è o per l'ordine dei giornalisti o contro. Ci sono argomenti pro e argomenti contro l'esistenza di quest'organo. Uno degli argomenti a favore dell'esistenza di questo ordine professionale è la possibilità che alcuni comportamenti che vanno contro l'etica della professione del giornalista possano essere sanzionati anche se non sono penalmente rilevanti.

Nel caso specifico a me sembra che sia in atto una notevole mistificazione mediatica: la voce comune che si sente in giro è che Feltri sia stato "censurato" o "azzittito" e questa misura viene contestata in nome della "libertà di stampa". Questo modo di dscrivere la cosa mi semvra assolutamente falso e fuorviante. Nessuno sta concretamente impedendo a Feltri di scrivere, l'unica cosa che può succedere a Feltri se dovesse pubblicare o firmare articoli è una ulteriore sanzione da parte dell'ordine, nella peggiore delle ipotesi la radiazione. Ma nessuno potrebbe comunque impedire a Feltri di scrivere anche dopo essere stato radiato dall'ordine.

L'ordine (se fosse stato una cosa seria) avrebbe dovuto semplicemente radiare Feltri. In quel caso nessuno avrebbe potuto parlare di censura o di "libertà di stampa", e la sanzione sarebbe stata notevolmente più pesante di quella attuale.

Michele R. ha detto...

buona domanica,

vi segnalo, dal blog di Alexander Stille, questo passaggio:

Diversi lettori in questi ultimi mesi hanno fatto la seguente osservazione, come se avessero scoperto l’acqua calda: “ Lei non è obbiettivo, lei è schierato, lei è contro Berlusconi e tifa per i Democratici negli Stati Uniti”. Ma quando mai ho detto di essere obbiettivo?

Michele R. ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
x ha detto...

Sono assolutamente d'accordo con G. D'Avanzo e il suo pezzo di oggi in cui definisce il lavoro del sanzionato: "giornalismo degradato a tecnica di intimidazione che
mostra un letale dispositivo di potere che si alimenta di menzogne distruttive a fini politici.
Chi si muove in nome e per conto di un meccanismo di questa violenza può invocare la libertà di stampa?
Questo lavoro può dirsi giornalismo?

Feltri si accontenti dei tre mesi di sospensione. Gli è andata bene. L'informazione non sentirà la sua mancanza. E' vero, mancherà alla comunicazione politica di Silvio Berlusconi, sempre che quello non si consoli con il veloce Sallusti."

F®Ømß°£ ha detto...

Buonasera,

non conosco le problematiche legate all'ordine dei giornalisti, tuttavia non posso dirmi d'accordo con il post.

Sono d'accordo che la punizione di Feltri dovrebbe venire dai lettori e da una condanna sociale come dice authan.

Ma visto che questo non avviene, non vedo perché non devo essere soddisfatto di una condanna ufficiale da parte di un organo di cui ripeto ignoro quali siano le deficienze.

Feltri non fa giornalismo: più volte è stato colto a raccontare balle con intenti e un referente politico piuttosto palesi.

La libertà di stampa per qualcuno che ne abusa in questo modo, mi pare dunque veramente un'istanza debole.

Saluti

Tommaso

Unknown ha detto...

Anch'io dissento.

feltri avrebbe dovuto essere RADIATO dall'ordine dei giornalisti. A vita.

Unknown ha detto...

@Marco:

Sto cercando di farmi un'idea sull'argomento (e su come funziona l'Ordine dei giornalisti) e c'è un punto che non ho compreso:

"Nessuno sta concretamente impedendo a Feltri di scrivere, l'unica cosa che può succedere a Feltri se dovesse pubblicare o firmare articoli è una ulteriore sanzione da parte dell'ordine, nella peggiore delle ipotesi la radiazione. Ma nessuno potrebbe comunque impedire a Feltri di scrivere anche dopo essere stato radiato dall'ordine."

La non appartenenza all'albo dei giornalisti non impedisce di esercitare la professione di giornalista? In che senso "nessuno potrebbe impedire a Feltri di scrivere" se, non facendo parte dell'OdG, Feltri non potesse esercitare la professione?

Probabilmente mi sto perdendo qualche pezzo di ragionamento io, oppure ignoro altre possibilità.

PaoloVE ha detto...

Buongiorno,

Provate a fare uno sforzo di immaginazione: siete un bravo chirurgo, ma i vostri colleghi di reparto sono due bestie senza scrupoli. Di conseguenza i pazienti muoiono come le mosche quando si spruzza Raid ed anche voi siete molto mal considerati in quanto parte del reparto denominato "la macelleria".

Non vi pare che il fatto che esista un Ordine professionale che tuteli i pazienti ed il vostro buon nome, con una competenza specifica in materia ben superiore a quella che può avere un carabiniere, sia una buona cosa?

Ecco, questa è la logica per la quale io resto a favore degli ordini professionali (non realizzati negli aberranti modi in cui si sono concretizzati in Italia, il mio per primo), in quanto possono essere il migliore strumento per tutelare ex ante clienti e professione. Perchè la tutela ex post non è sempre la più adeguata...

Ovviamente, di conseguenza, credo che un ordine dei giornalisti abbia il dovere di sanzionare chi, recidivo, utilizzi la professione a scopi diffamatori, come è stato per Feltri.

Ciao

Paolo

francesco.caroselli ha detto...

Consiglio spassionato:
leggetevi l'intervista di Luca Telese a Sallusti.
Sta sul suo blog.
Quello è un essere inquietante.

x ha detto...

Una ola per PaoloVE...evviva l'ODG!

c'è qualcuno che invece ha il dente avvelenato con l'ODG per esempio a causa della squalifica a vita dell'agente Betulla....

Adesso il povero Nosferatu dovrà fare tutto da solo, a cominciare da un bel dossier a carico del PM Fiorillo dopo la Mezzora di ieri dall'Annunziata, a dire che il superministro Boss-buster racconta balle (padane)!

Se Mesiano portava calzini azzurri.... forse inventeranno che la lungocrinita magistrato va in giro senza mutande o una volta ha dato uno schiaffo al figlio e che quindi non ne puo' sapere di affidamenti!

Authan ha detto...

x francesco e tutti

Per chi sente la mancanza di Luca Telese, questa settimana il trichecone conduce Prima Pagina su Radio Tre, ogni mattina presto.


x Paolo e gli altri pro sentenza Feltri

Chirurgo e giornalista sono due mestieri diversi... Nel primo caso la competenza/bravura/capacita' sono elementi oggettivi. Se i pazienti muoiono il chirurgo e' un incapace. Nel caso dei giornalisti una divisione oggettiva non e' possibile. E' tutto soggettivo. Oggi e' stato colpito Feltri per ragioni a noi condivisibili, ma un domani potrebbe capitare a un altro per ragioni non condivisibili. Bisogna ragionare su un piano piu' alto.
L'ordine dei medici ha molto senso, perche' solo un vero medico puo' fare il medico. Non e' che uno si sveglia al mattino e decide di fare il medico a partire dal giorno stesso basandosi sulle antiche terapie usate della vecchia zia. Invece uno puo' (o dovrebbe potere) svegliarsi al mattino e decidere di fare il giornalista, perche' per fare il giornalista l'unica cosa che serve e' avere delle opinioni. Invece oggi per fare il giornalista bisogna riuscire ad entrare in una casta che non ha ragion d'essere.
Qui non e' in discussione la giustezza della punizione di Feltri, ma la sensatezza dell'esistenza del tribunale che lo ha punito.

Per capirsi. Se un tizio commette un grave reato, viene catturato, processato da un tribunale autoconvocato di semplici passanti e condannato a passare tot anni chiuso nella cantina del signor Bianchi che abita al terzo piano per me questa non e' una cosa normale, fermo restando che quel delinquente rimane un delinquente.

x ha detto...

mah Authan....
Di comportamenti deprecabili come quelli di Feltri, innalzando il vessillo della notizia da pubblicare comunque, anche se palesemente falsa o quanto meno non verificata nella sua fondatezza e riscontrabilità di atti e conseguenze, non ne son mai capitati a me sembra.
E questo è un fatto.
E si è trattato di un calcolo preciso, di un'esecuzione sommaria in piena regola!
Io poi la mia opinione l'ho già espressa, ovverossia a fine agosto 2009 (io mi trovavo in Mugello e lo ricordo bene) era talmente l'urgenza di trovare una bombetta puzzolente che rendesse irrespirabile l'aria in vista dell'incontro tra il Berlo, appesantito dallo scandalo Noemi-D'addario , alla festa della Perdonanza con il card. Bertone, dove proprio non ci voleva andare, visto che secondo lui non aveva da chieder scusa o perdono ad alcuno!
E infatti non ci ando' grazie al solerte direttore cosi servizievole!!

A maggior ragione, visto che l'ODG ci terrà un minimo al proprio buon nome e onorabilità, fa benone a sanzionare comportamenti cosi disgustosi.

Michele R. ha detto...

Buongiorno,

Non sono molto d'accordo con quanto diceva Paolo in merito all'ODG. Mia moglie, laureata in giurisprudenza, ha deciso anche se non avrebbe praticato la professione di avvocato, di dare l'esame (poi passato) a Firenze, con tutti i balzelli ridicoli annessi. Mi viene in mente qualcun'altro (la Gelmini) che per evitare la selezione e la difficoltà dell'esame è scesa a Reggio Calabria.

Allora non posso pensare che gli ordini non danno un esempio di serietà, e che servono per mantenere le caste.

Se un dottore sbaglia e uccide un paziente ha chiuso la carriera. Se un Ingegnere non è capace di fare progetti, e una casa viene giù, ci si rivolge ad altri e lui ha chiuso.
Non riesco proprio a capire a che servono gli ordini.

Per quanto riguarda Feltri, da come si evince dall'intervista a Lutel, è Sallusti che ha (volutamente?) toppato sull'informativa di Boffo, Feltri ha chiesto una verifica a Gabriele Villa, e se hanno toppato, dal momento che il direttore del giornale è Feltri è lui il primo responsabile se vengono pubblicate delle stronzate, e quindi vale lo stesso discorso fatto per il medico o l'ingegnere.

Saluti.

Michele R. ha detto...

Dice Authan
L'ordine dei medici ha molto senso, perche' solo un vero medico puo' fare il medico. Non e' che uno si sveglia al mattino e decide di fare il medico a partire dal giorno stesso basandosi sulle antiche terapie usate della vecchia zia

Per come la vedo io, di solito per fare il medico devi avere una laurea in medicina, e poi dovrebbe essere valutato il percorso formativo fatto (tirocinio). I concorsi li fai solo se presenti la laurea, e lì dovrebbe essere valutato anche il tirocinio.

Quindi l'ordine dei medici non serve a un tubo.

Authan ha detto...

Michele,
impedire ad un medico incapace di esercitare la professione dopo essere stato radiato si deve e si puo' (se viene beccato a farlo c'e' la galera). A questo serve l'ordine dei medici. Impedire ad un giornalista, per quanto bastardo ed infame possa essere, di esercitare la professione non si deve e non si puo'. Ecco la differenza.

PaoloVE ha detto...

@ authan:

dal mio punto di vista potresti aver ragione, ma, per un giornalista, propalare intenzionalmente il falso fa parte del mestiere o è abusare della credibilità che ti dà la professione? Perchè, nel secondo caso, trovo la sospensione una pena dovuta.

Ciao

Paolo

Authan ha detto...

E' tutto borderline Paolo. Un terreno scivoloso. Non credo che i poveri cittadini ingenui debbano essere "protetti" da Feltri, come possono dover esserlo da un medico disonesto o incapace. Non e' la stessa cosa. Chi legge Feltri sa cosa legge e chi e' che scrive. Per chi viene realmente danneggiato c'e' poi la magistratura ordinaria.

Michele R. ha detto...

@Authan

Infatti salta fuori spesso di falsi medici che esercitano. Dove sta l'ordine?

Rimango del parere che gli ordini sono inutili. Dovrebbero essere le forze dell'ordine, gli ispettorati, vari a controllare che non avvengano questi abusi. E non certo gli ordini che, lo ripeto, servono solo a mantenere le caste.

PaoloVE ha detto...

@ MR:

che i professionisti tendano ad utilizzare gli ordini quasi esclusivamente a tutela della casta è purtroppo vero, e quasi sempre questo finisce con l'annullare l'utilità dell'Ordine.

L'esempio che fai (esercizio senza essere iscritti all'ordine) è però sbagliato: ovviamente l'ordine non può far nulla contro chi non vi è iscritto, se non segnalarlo alle autorità. Cosa che normalmente fa con discreta solerzia quando si accorge di queste situazioni, devo dire. Normalmente è invece poco solerte nel perseguire i propri iscritti "diversamente ortodossi" :-), proprio come l'esser casta vuole...

Se devo essere sincero mi spaventa un po' pensare che sulla uqalità del mio operato di ingegnere possa essere chiamato ad effettuare valutazioni un carabiniere, piuttosto che un altro ingegnere...

Ciao

Paolo

Michele R. ha detto...

Infatti un carabiniere non ha certo la capacità di giudicare la bravura di un ingegnere, ma almeno di chiedergli, e verificare il possesso di una laurea...

Sta poi all'onesta e capacità di questo di farsi strada. Ma se fai cadere una casa io, autorità giudiziaria, ti faccio un culo così...

x ha detto...

“Quella del Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti e’ una decisione che ribadisce e sancisce, una volta per tutte, l’assoluta scorrettezza di chi, con l’alibi del diritto di cronaca, ha deliberatamente calpestato ogni regola deontologica del nostro mestiere”,
fa sapere l’indipendentissimo Cdr di Tv 2000 riguardo la sanzione comminata a Vittorio Feltri.
E non puo’ certo la riduzione da sei a tre mesi della sospensione comminata cambiare la sostanza di quanto accaduto: l’aggressione mediatica a Dino Boffo, uno scoop tarocco messo a segno a colpi di false informative e illazioni infamanti, resta una delle pagine piu’ vergognose nella storia dell’informazione italiana”.

E nonostante un comportamento al di là di ogni etica Feltri ha pure trovato ben 66 voti a favore!