[Il post di oggi è di Paolo]
Buongiorno,
nei miei post ho spesso stigmatizzato le modalità con le quali viene selezionata la classe dirigente italiana, allineandomi in fondo ai luoghi comuni più diffusi: che si tratti di pubblico, politica o privato familismo, fedeltà e cooptazione nel nostro paese sono criteri ben più utilizzati della meritocrazia.
Non voglio parlare del privato, ma in ambito politico negli anni recenti il fenomeno è risultato parossistico: alla Zanzara di ieri David Parenzo ricordava l'elenco dei "padri nobili" del PDL, elenco che segnava una distanza siderale dalle attuali candidature infarcite di volti noti di sport e spettacolo, di amici personali, di amanti e collaboratori aziendali (e Giorgio Straquadanio, ospite telefonico, rimarcava: “Perché, pensate che Martino o Colletti portassero voti?”).
A sinistra il problema esiste in termini forse leggermente minori, ed era sicuramente meno visibile sino a quando non è subentrato il meccanismo delle primarie, che ha reso palese come il PD stia operando una serie di scelte politiche al ribasso e talvolta suicide, volte a garantire una rendita ai membri dell'apparato prima ancora che un buon risultato politico ed elettorale.
Stamattina Luca Telese a Prima Pagina, la rassegna stampa mattutina di RadioTre, citava una serie di evidenti errori commessi dal PD nell'interpretare i desideri del proprio elettorato: si va dal candidato sindaco Rutelli che perde prendendo meno voti (nel comune di Roma) del presidente della Provincia del suo stesso partito, a candidati osteggiati alle primarie dal PD come Vendola, Renzi ed adesso Giuliano Pisapia, che però vincono largamente le primarie e, spesso, anche il confronto con l'avversario politico di altra estrazione.
Ieri sera, per la prima volta, mi è sembrato di vedere in questa materia il concretizzarsi del più normale dei comportamenti in queste situazioni: di fronte alla sconfitta del candidato del PD (Stefano Boeri, battuto da Pisapia) alle primarie per il comune di Milano, i dirigenti locali del partito hanno tratto le conseguenze del loro errore e, ammettendo di non essere in grado di interpretare le richieste dell'elettorato di centro sinistra, hanno dato le dimissioni. Che qualcosa cominci a muoversi anche nel PD? Devo forse aspettarmi che il PD voglia svoltare scegliendo i candidati sulla base delle capacità politiche? E magari devo anche aspettarmi che un domani i candidati si presentino, oltre che sulla base di una faccia e di un curriculum, a fronte di un programma politico concreto e realizzabile? Perché se è così, c'è il rischio che io li voti…
Lo so, sono un inguaribile sognatore…
Ciao
Paolo
martedì 16 novembre 2010
La selezione della classe dirigente
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17 commenti:
mi piacerebbe portare un mio pensiero ma oggi sono KO. Comunque vi ho letto sia ieri che oggi. Ottimi come sempre tutti,grazie ad authan per il post sulla RAI con un punto di vista insolito ma valido.
No comment, ma spero vi strappi un sorriso come è capitato a me leggendo:
L'AMACA di MICHELE SERRA
Il Pd, che in genere è sfortunato come Paperino, un paio di mesi fa ebbe un colpo di fortuna degno di Gastone. A Milano, una delle città italiane dove la sinistra è in costante declino, senza che il Pd dovesse fare sforzo alcuno si candidarono per correre da sindaco, contro la Moratti, ben tre autorevoli cittadini, poi diventati addirittura quattro. Per le precedenti elezioni, il Pd aveva faticato a racimolare candidati di fama incerta e di carisma impalpabile: ora se ne trovava davanti ben quattro, almeno due dei quali con buone possibilità di aspirare a Palazzo Marino.
Che cosa avrebbe dovuto fare, il Pd improvvisamente Gastone? Dire: «Evviva! Finalmente un sacco di gente che si fa avanti e ci mette la faccia! Li benedico tutti e tre, e perfino il quarto anche se non ha eserciti. Vinca il migliore, io lo appoggerò sicuro di appoggiare chi ha ricevuto l´incarico di rappresentare la sinistra (dunque di rappresentare anche me) direttamente dai cittadini». Avrebbe vinto comunque, il Pd, mettendo quanto resta delle sue armate (poco, ma non pochissimo) al servizio di un leader dal mandato indiscutibile. Invece si è ricordato, il Pd, di essere Paperino. Ha detto: «Io appoggio Stefano Boeri!». Ha vinto Giuliano Pisapia, che aveva il non secondario vantaggio di non essere appoggiato da Paperino. Quak e squaraquak.....
ps: quasi dimenticavo......bravo PaoloVE!
Anche il professor Ilvo Diamanti, uno dei maggiori studiosi del Nord, si chiede con ironia: «Non è che il problema di Boeri sia stato proprio l’essere appoggiato dal Pd?». Ma aggiunge che la questione non riguarda solo il Nord: «Il candidato del Pd ha perso anche a Firenze, ha perso in Puglia... A Venezia ha vinto solo perché l’ha scelto Cacciari, non il centralismo del partito». Insomma è un problema generale, e non solo nordista, del Pd: «È un partito che non sa più che cosa vuol essere e che cosa vuol fare.
Se guardiamo ai sondaggi a livello nazionale, il Pd va peggio del Pdl, che in sostanza ha perso solo i voti di Fini».
L’avviso per i prossimi candidati è dunque questo: ormai avere l’appoggio del Pd è diventato un handicap!
toto-zanzara....del vincitore!
anche se il ghost writer che ha preparato i discorsi di 3-minuti-3 di Fini e Bersani puo' essere lo stesso, il risultato è che in my opinion è finita 6 a 0 per Fini!
praticamente Bersani ha fatto un promo di autorottamazione!
La vittoria di Pisapia, a scapito dell' "archistar" Boeri, rende ormai palese, anche ai profani della politica, quanto "secolarizzato", burocratizzato e diviso in "fortezze locali impermeabili alla società civile" il PD...Tanto che anche da parte veltroniana, la trombata dell'uomo di Bersani per la poltrona di sindaco della città meneghina, si ipotizza -forse- l'abbandono dell'utilizzo delle primarie in futuro. Se tale scelta fosse operata (forse no considerata l'inesauribile "faccia tosta" della strategia politica dalemiana) dimostrerebbe definitivamente quanto tale strumento sia stato, in realtà, lo specchietto per le allodole utilizzato dai burocrati del maggior partito di opposizione, per far credere nell'apertura democratica del regime partitocratico. La verità è che tutti i signori dei partiti "graziati" da "mani pulite", hanno voluto mascherare tale apertura democratica, ma in realtà si è sempre cercato di veicolare la scelta di candidati decisi dall'alto della segreteria...Un comportamento storicamente ipocrita, ma che ora porta a galla le miriadi divisioni interne delle coalizioni della SX (ben ridicolizzate e messe a nudo onestamente nel definitivo addio del sig. Prodi)...
...Erano scontate le dimissioni del "povero" Penati, che dopo aver perso le ultime amm.ve per la poltrona provinciale di MI, ha visto pure la disfatta interna prima ancora di arrivare alle elezioni...Una cocente umiliazione, la sua, che ha condannato il PD dell'ala maggioritaria bersaniana ad essere deriso pure dalla maggioranza di governo alle prese con l'erosione interna del FLI (giusto in queste ore si segnaalano altre 2 defezioni di finiani che ritornano nel PDL).
...ho dimenticato di segnalare un'altra recente scelta sbagliata molto importante del PD: quella di non appoggiare con convinzione la Bonino in Lazio. Tra Bonino e Polverini è finita testa a testa e probabilmente se il PD avesse spinto di più su una candidata che non amava, ma accettava suo malgrado solo per indisponibilità di altri candidati propri, probabilmente avrebbe potuto mantenere il governo del Lazio, persino malgrado il fatto che dopo lo scandalo Marrazzo fosse folle anche solo sperarlo.
Chissà che così tante sberle una dopo l'altra faccian svegliare qualcuno. magari la prossima volta evitano di scegliere un candidato perdente ed in procinto di lasciare il partito come è stato per Rutelli... :-)
Ciao
Paolo
Molto interessante. Nicola Porro era invitato oggi da Oscar Giannino a "9 in punto", ma Fabio Tamburini lo ha stoppato. Porro non l'ha presa bene, come egli stesso spiega sul suo blog.
Porro incazzato
@ Authan:
che ne diresti di mettere nella spalla del blog una finestra dei caduti sul fronte della libera informazione a Radio 24? Telese, Cugia, Porro, Santalmassi, ...
Magari con la sigletta di radio londra se ci clicchi su :-)
Non ti preoccupare, è solo una provocazione (che è come i politici definiscono le loro cazzate).
Ciao
Paolo
Stamattina ho visto l'ex-viceministro Urso a Omnibus che replicava da elegantone a quella improponibile onnipresente madrina Jole Santelli (una della cricca delle feste a Tor Crescenza) che lo accusava di tradimento dopo l'uscita dal governo della pattuglia finiana:
"Le dimissioni sono irrevocabili.
La crisi di governo è ufficialmente aperta, chi ha tradito il programma del PDL è Berlusconi e con esso le promesse agli elettori di un rinnovamento della destra italiana"
E quella a replicare che sono i finiani in stato confusionale dopo aver detto di voler comunque appoggiare il governo per mantenere il patto con gli elettori e aver votato la fiducia sui 5 punti a fine settembre.....
La Santelli aziona il meccanismo autodifensivo della memoria selettiva che cancella tutto quello che non fa comodo.... ciò che di vomitevole è successo in queste ultime settimane non conta niente!
Pero' tornando a Porro..... non capisco.... al massimo Urso poteva lamentarsi di non esser stato promosso ministro dello sviluppo economico con Giannino ....
@ MICHELE PENZANI
per quanto abbia scartabellato... non trovo alcuna notizia circa il ritorno al PDL di due di FLI.... son curiosa!
Chi sono?
(eheheheh! capisco il tuo comprensibile compiacimento!)
Dal Blog di Dino Amenduni
Primarie: cosa è successo a Milano?
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/11/16/primarie-cosa-e-successo-a-milano/77169/
utile analisi IMHO.
Basta.
Ma che dice Cruciani?
Pure Cacciari si è unito al coro!
Cacciari ha detto:
"Bisogna andare dal magistrato quando si è conoscenza di fatti cosi gravi"
La mia impressione è che non abbia visto la trasmissione.
Anzi se devo dire la mia Cacciari è proprio il tipico rappresentante del PD "intellettual-snob" che Cruciani tanto odia.
"Saviano eccede, trascende"
Dove? Quando?
Parole, solo opinioni niente critica "puntuale".
Cosa può aver dato fastidio a Maroni?
Le parole di Miglio? Ma quella è un'intervista reale. Nono si può smentire. Fu rilasciata da Miglio nel 92. Perchè la contestano solo ora? Perchè qualcuno PER LA PRIMA VOLTA se ne parla in televisione al grande pubblico?
Le infiltrazioni nel nord in Italia sono Storia.
Scritte in centinaia di Sentenze.
Infatti Saviano non inventa niente,. Legge, si informa.
Questo blasfemo legge sentenze.
Come l'odiato Travaglio.
Forse il problema è proprio questo.
Non è fascismo delle idee.
Si possono criticare, ma sul punto.
Non questo generico "non può andare in Tv a fare politica".
Questa non è politica è cultura, è mondo.
Ma è cosi difficile da capire?
Saviano ha pure detto che la Lega è una forza legalitaria che contrasta le organizzazioni criminali. Non è un'attacco politico.
Chi sa qualcosa di Mafia (come me nel piccolo, che dico, piccolissimo) sa anche che l'anno scorso un consigliere comunale leghista è stato l'unico ad opporsi a voleri politici-mafiosi, tant'è che nel silenzio di tutti i media gli hanno bruciato la macchina e spedito proiettili..
Insomma l'esempio di Saviano che si riferiva proprio a quest'inchiesta (secondo me non priva di ombre come mi ha spiegato Roberto Gallullo all'inizio di quest'estate) serviva proprio a spiegare che le Mafie sono infide e si infiltrano ovunque PERSINO nella Lega.
Il riferimento all'intervista di Miglio è la cosa piu dolorosa da ricordare, ma quella è tutta un'altra storia
PS-se volete avere qualche info sull'inchiesta di cui ha parlato Saviano li trovate nell'archivio del Blog di Galullo (se volete ve li trovo subito)
qui un link ad un articolo dell'espresso.
@Francesca: scartabellare non basta, a volte è sufficiente sintonizzarsi su SKY nel salotto della Sallusti quando si occupa di politica (vedi la puntata di oggi)...In ogni caso all'interno del PDL (perché è bene ricordare che FLI è composto da gente che è entrata in Parlamento nelle liste programmate del PDL, che se si fossero presentati autonomamente, il 90% dei dissidenti finiani quasi sconosciuti al pubblico, avrebbero veicolato voti irrisori) non passa giorno in cui passano e ripassano "osmoticamente" da una parte all'altra in funzione delle loro aspettative di scambio.
A questo proposito non è un caso che che Fini è forte finché erode senza schierarsi apertamente con l'opposizione: del resto, per tenersi i suoi dissidenti, è costretto a prommetere qualcosa, e diventa difficile poter promettere di meglio delle briciole, In ogni caso, come è debole l'attuale Esecutivo, è altrettanto debole un'alternativa che si metta d'accordo su questioni di interessse economico, figuriamoci trovarlo per una legge elettorale...nel caso di un governo alternativo di larghe intese.
Lei è un frigorifero
Cruciani all'angolo ridotto a parlare dello sport ahahaha!
Roberto, ascoltatore dell'anno :D
@Francesca: pardon..."Saluzzi" e non Sallusti.
@ Michele Penzani
Sallusti era stasera da Floris, coi soliti Bocchino & Gasparri!
Non ho l'abbonamento a Sky e comunque la risposta non me l'hai data, perchè un nome effettivamente oggi è stato fatto e si tratta di un successo della Santa che ha proprio la mission di riportare all'ovile le pecorelle smarrite in vista del voto di fiducia alle Camere.
Si tratta di Giuseppe Angeli, 79 anni originario di Chieti, deputato eletto in America Latina.
L'annuncio è stato dato in una conferenza stampa a Montecitorio dallo stesso Angeli assieme ai coordinatori del Pdl Denis Verdini e Ignazio La Russa e alla Santa che con somma soddisfazione asserisce di essere contattata da molti finiani che assicurano non voteranno la sfiducia al grande illusionista!
Sul PD .... esilarante il pezzo di Diego Bianchi stasera dalla Dandini, da vedere assolutamente!!
Esatto Francesca, quando non so essere specifico è perché non ho tempo per cercare in rete, ma quando fornisco notizie sono attendibili.
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