[Il post di oggi è di Paolo]
Buongiorno,
nelle scorse settimane, sui media, prima durante e dopo l'evento, quanto si è parlato di Mirabello? E quanti sono stati i partecipanti e quali i contenuti del meeting che avessero un impatto concreto e reale nella vita di tutti i giorni degli italiani?
Ancora, più o meno nello stesso periodo, quanto giornali e televisione si sono dedicati ad Atreju? E, anche in questo caso, quanti sono stati i partecipanti e quali i contenuti del meeting ad avere importanza nella vita di tutti i giorni?
Bene, ora facciamoci le stesse domande relativamente alla Woodstock 5 stelle, e ci accorgeremo che esiste una sproporzione colossale tra l'attenzione dedicata dai media a questo evento e quella dedicata ai due precedenti, ovviamente a favore dei primi. La sproporzione rimane, rovesciata, quando invece si va a guardare (specie se in rapportando al battage pubblicitario – propagandistico) la partecipazione o, per quanto mi è dato sapere, l'interesse e la concretezza dei temi trattati.
Non voglio farne una questione di informazione prona nei confronti del potere costituito (anche se devo constatare che di Grillo si parlava molto di più prima che dimostrasse con il successo delle raccolte di firme per i referendum di iniziative popolare il suo appeal politico) e non sono un grillino (anzi ho moltissime riserve su Grillo e molte sul suo movimento), ma credo che questo sia un esempio di pessima informazione.
In particolare penso che sia particolarmente grave che, in una realtà in cui le possibilità di ricambio politico sono molto limitate da una legge elettorale (che, imponendo contemporaneamente uno sbarramento e le liste bloccate) di fatto costringe chiunque voglia accedere alla politica a riferirsi alle segreterie degli attuali partiti, la quasi totalità dell'informazione ostracizzi quanto si muove al di fuori delle segreterie stesse, aggiungendo handicap ad handicap.
E di questo mi piacerebbe che rispondessero i molti articolisti che discettano di riforme e rinnovamento della classe politica, ma tacciono di quanto avviene di nuovo sulla scena politica, nel bene e nel male, di fatto sostenendo l'idea che nulla si muove e che nulla si possa muovere.
Ovviamente a questa situazione non si sottrae Cruciani, né Parenzo, che saranno forse tra i pochi (con il Fatto Quotidiano) che in questi giorni hanno dedicato un po' di spazio all'iniziativa, ma l'hanno fatto unicamente ironizzando e sostanzialmente senza contraddittorio, trattando Grillo ed i grillino come un fenomeno esclusivamente folkloristico da sbeffeggiare e dipingere come massimalista. E non riesco a credere che l'invito ad essere intervistato in trasmissione declinato in malo modo da Grillo (che personalmente credo abbia sbagliato a sottrarsi all'intervista), sia una scusante per Cruciani, la cui chiusura e preclusione verso il comico genovese è conclamata e schizofrenica, se si pensa che approva l'adesione carismatica al berlusconismo, ma sfotte quella al movimento di Grillo, con tanto di riferimento (pronunciato da Parenzo a dire il vero, ma condiviso dal Crux) nientemeno che alla setta di Scientology e al fideismo dei suoi adepti.
Ciao
Paolo
mercoledì 29 settembre 2010
Nuovi sussurri e vecchie grida
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16 commenti:
Oggi sono super busy. Grazie a Paolo per la sua solita generosità.
Un saluto speciale a bart.
Caro Paolo, hai ragione. Non è una questione di Grillo o di qualcun altro. Il problema è che con questa legge elettorale più che con altre la possibilità di accesso ai media deve essere garantita. Se ciò non avviene nella massima correttezza e trasparenza, allora otteniamo una costante protezione di chi sta al potere (o Parlamento) per non lasciare agli altri la possibilità di ottenerlo.
Pale
Vero.
Se i seguaci di Grillo sarebbero degli automi lobotomizzati urlanti,
non si è mai sentito Cruciani chiedere con tanta insistenza ad un ascoltatore ed elettore del centro dx cosa pensasse dell'anacronistica ossessione berlusconiana anticomunista e omnicomprensiva degli avversari politici.
O del fatto che autorevoli esponenti adoranti come Stra-guadagno, con il massimo candore affermino di essere a favore delle leggi ad personam per il premier, o che il Senatore Dell'Utri, che non voleva entrare in politica per sua stessa ammissione, abbia confessato di aver intrapreso questa strada unicamente per (meglio) difendersi dai processi.
:-D
l'inglese della Mussolini è peggio di quello di Cruciani!
http://tv.repubblica.it/copertina/l-inglese-della-mussolini-we-ll-give-fiducia/53871?video=&ref=HREA-1
Buongiorno, gli sfottò di Parenzo a Grillo, con tanto di modesta imitazione, sono incomprensibili se si considera il fatto che fui lui stesso a implorare Grillo di scrivergli la prefazione-marchetta al libro "Banca Rotta" scritto da Parenzo insieme a Eugenio Benetazzo.
Zapatero sullo scipero:
Non lo condivido ma lo rispetto.
Buona educazione civica
Cruciani c'è rimasto malissimo quando una "fan"di Grillo intervenuta a sorpresa dal tel di Parenzo ha parlato in maniera pulita ed educata.
Ha completamente smontato l'idea crucianesca che i grillini siano degli esagitati...
Ho iniziato a conoscere la personalità dell’esimio senatore ciellino Gaetano Quagliarello quando, saputo della morte di Eluana Englaro, in un moto di indignazione ha sbattuto con forza il telefonino per terra, fracassandolo. Intanto pagavamo noi.
L’ho riascoltato oggi discettare a Otto e Mezzo su Di Pietro. Ha affinato l’arte della indignazione. Lui e il collega Maurizio Lupi fanno a gara a sembrare in TV sempre indignatissimi. Sbavano, alzano la voce, diventano rossi per la collera, sputacchiano, fanno di no con la testa.
Chissà che ne pensa Cruciani.
Sputazzando indignato verso Franceschini, Quagliariello l’ha accusato di essere troppo blando verso l’alleato Di Pietro, uno che è capace solo di urlare, inveire, offendere e non costruire nulla. Si riferiva all’invettiva di oggi alla Camera, quando Di Pietro ha accusato Berlusconi di essere un corruttore, evasore fiscale, mafioso, possedere società off-shore nei paradisi fiscali, ecc. ecc.
Franceschini gli ha replicato, in verità un po’ timidamente perché era rauco, che il PDL fa peggio con l’alleato Bossi: ogni volta che Bossi straparla, minimizzano tutti dicendo che sono solo battute gogliardiche.
Dimenticando però di aggiungere, ma forse a Otto e Mezzo non è consentito, che mentre Bossi spara becere cazzate (per parlar sotto metafora) indegne di un Ministro della Repubblica, Di Pietro, pur urlando, dice verità di dominio pubblico.
grande mariolino!
A me non piacerebbe vedere beppe grillo entrare in parlamento, ma sarei possibilista con coloro che aderiscono al suo movimento. In fondo se abbiamo perso 17 anni per non fare "i tagliandi" di cui il paese ha bisogno, perché allora non provare con qualcuno nuovo e diverso? In fondo il M5S dove si è presentato alle elezioni di primavera un messaggio diverso, mi pare, l'ha già dato rinunciando ai rimborsi elettorali. Visto che poi a CRUCIANI piace ironizzare, ridacchiare, prendere per il culo, vorrei sottoporre alla sua attenzione alcuni fatti:
i nostri parlamentari sono nominati e non eletti.
il ricambio dei parlamentari è assai limitato e per questo Grillo parla di Gerontocrazia.
c' è un alto tasso di corruzione nell' amministrazione della cosa pubblica.
...
Al di là dei toni usati da Grillo, mi pare che che questi fatti, come altri temi di cui parla spesso, debito pubblico, energia, rifiuti, sono problemi concreti del paese, ma nella agenda della politica l'unica cosa centrale sono solo i guai di una persona sola. E dopo 17 anni è l'ora di farla finita e cominciare invece a cercare di dare risposta ai problemi che interessano alla gente.
O forse pensa che si possa risolvere tutto a risatine, musichette e un pò di cabaret?
Altri particolari sulle votazioni di fiducia di ieri nell’aula di Montecitorio.
Di Pietro accusa Berlusconi di essere piduista e “stupratore della democrazia”.
Berlusconi, rosso in viso e con gli occhietti strabuzzanti d’odio si alza voltandosi verso Fini per sollecitarlo, in qualità di Presidente della Camera, ad attivarsi per interrompere la sequela delle verità sacrosanti che Di Pietro sta snocciolando “davanti a tutti gli italiani”.
Fini allarga le braccia con le palme rivolte verso l’alto in segno di sconforto e dice di aver già richiamato Di Pietro a non usare certi toni e che di più non può fare.
Ma mentre Berlusconi sempre più incazzato si rimette a sedere rassegnato alla gogna mediatica … Fini … già sputtanato durante tutta l’estate per la casa di Montecarlo … Fini che, per averle provate sulla propria pelle, di gogne mediatiche se ne intende … approfittando delle telecamere che inquadrano solo Berlusconi … con un sorrisino sadico … mentre abbassa le braccia … rivolto verso Berlusconi che gli gira le spalle … fa il gesto dell'ombrello … TIÈ.
Come ha detto Parenzo, quello che ha detto ieri B sul passaggio dei parlamentari al PDL è una vero e proprio ribaltamento della realtà..
E' inutile che Cruciani faccia riferimento a fatti del 98 (caspita ma allora la memoria ce l'ha).
La differenza fin'ora è stata una sola:
Di B abbiamo ascoltato la voce che prova a convincere Saccà a far lavorare la donna din un parlamentare dell'opposizione per convincerlo a "tradire".
Ve le ricordate quell'intercettazione?
Io molto bene.
Cruciani prenditi qualche pastiglia di Acusil-fosforo.
Una Ola al primo post di Mariolino e all'ultimo di Michele.
Pefetti.
@ Michele
Io OLO con te ai due post ;)
@ mariolino
Hai mica il video di quel che racconti nell'ultimo tuo post?
Vi segnalo un bell'articolo di Mattia Feltri dal titolo "Silvio e l'inutile mercoledì da doroteo" su La Stampa.
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201009articoli/58979girata.asp
@ Pale
I video di Berlusca che si lamenta con Fini e di Fini che sconsolato, allarga le braccia, sono un po' dappertutto.
Il particolare di Fini che, TIÈ, fa il gestaccio dell'ombrello, è un volo pindarico della mia morbosa fantasia.
Ma immagino che c'eri arrivato da solo.
Ciao.
Senza video, ma provate a immaginare la situazione!
PER LA SERIE CHESSADAFA' PER CAMPA'
Scena tra il drammatico e il raggelante in Transatlantico durante il voto di fiducia. Gianfranco Fini solca il corridoio seguito dai cronisti pronti a prendere una sua dichiarazione.
Anna La Rosa lo segue pure.
Prova a chiamarlo da qualche metro ma lui non se la fila.
Allora chiama "Fabrizio, Fabrizio...", rivolta al portavoce del presidente della Camera, Fabrizio Alfano.
Finalmente Fini si ferma a parlare con Silvano Moffa e Anna La Rosa riesce a raggiungerlo.
Si lancia verso la terza carica dello Stato e provando ad abbracciarlo dice: "Presidente posso darle un bacio?".
Fini la gela:
"La prego, stia al suo posto."
@Francesco: Non è che Cruciani abbia memoria, è che ha ripetuto a pappagallo l'incipit dell'intervento di Fabrizio Cicchitto..Riguardo a Di Pietro, ovviamente sono solo sfottò e indignazione da parte di Cruciani, non entrando mai nel merito di quanto detto di vero: non mi è parso di sentire smentite sulle società off-shore del Cavaliere.. E' lo stesso atteggiamento che Cruciani e Parenzo tengono nei confronti di Grillo, stando sempre attenti solo alla forma e non alla sostanza, proprio loro che fanno un programma di discutibile forma e ancora più discutibile sostanza..
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