Secondo post del giorno, by Authan. Il primo era di Paolo.
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Tutto quello che c'è da dire sull'esito del voto per l'uso delle intercettazioni nell'indagine Cosentino lo dice in un suo articolo sulla Stampa il sempre ottimo Michele Brambilla, di gran lunga l'editorialista più lucido sulla piazza. Ne cito un passaggio significativo.
E' perfino superfluo precisare che il parlamentare in questione, Nicola Cosentino, può benissimo essere innocente: anzi lo è finché non si dimostri il contrario. Ma per dimostrarlo occorrerebbero delle indagini, e la politica ieri ha detto che su un politico non si può indagare. Rinverdendo una tradizione che ci eravamo illusi fosse ormai sepolta, la nostra classe politica ha deciso di autogiudicarsi e, naturalmente, di autoassolversi. Si esulti pure, insomma, ma si abbia il buon gusto di farlo di nascosto.
Poi, come dice Cruciani, sarà innanzi tutto stato un voto politico, per contarsi, che esulava dall'oggetto del contendere. Ma è stato anche – non v'è dubbio – un voto di casta. I due aspetti non sono mutamente esclusivi.
Lo stesso Brambilla, poi, sembra quasi invocare pietà (e come dargli torto) sul “tormentone Montecarlo” che ieri si è arricchito di una nuova puntata con una presunta lettera (sulla cui autenticità molti dubitano, e non senza buone ragioni) del governo dell'isola caraibica di St. Lucia in base alla quale si sancisce che la proprietà della società off-shore che comprò il famigerato appartamento monegasco è riconducibile alla persona di Giancarlo Tulliani, "cognato" di Fini.
Se è vero che nel gioco sono entrati i servizi segreti al soldo del premier, come paventano i finiani, l'Italia, scrive Brambilla, è “un letamaio”. Se invece i servizi vengono tirato in ballo a sproposito allora siamo in “un manicomio”. Sarebbe davvero il caso che “Fini e suo cognato ci dicessero finalmente a chi hanno venduto quella benedetta, anzi maledetta casa”. Basterebbe in effetti poco per tagliare la testa al toro e chiuderla lì, potendo farlo.
Io mi sono fatto questa idea. Considerando che, per stessa ammissione di Fini, fu Tulliani a trovare il compratore della casa (cito dalla famosa nota in otto punti con cui Fini ricostruì la vicenda dal suo punto di vista: “Nel 2008 il Sig. Giancarlo Tulliani mi disse che, in base alle sue relazioni e conoscenze del settore immobiliare a Montecarlo, una società era interessata ad acquistare l'appartamento”), che il Tulliani possa aver architettato tutto fin dal principio (le società off-shore per far perdere le tracce, l'affitto a se stesso) è molto più che probabile. Ma che ciò possa essere avvenuto all'insaputa di Fini è assolutamente plausibile, e che la sua reticenza nel discutere la vicenda nasca da un lato dall'imbarazzo per essere stato turlupinato come un qualunque babbeo, e dall'altro dalla voglia di non inguaiare più di quanto già non sia il fratello della compagna, sebbene questi sia il responsabile di tutto il casino. Sia come sia, che Fini fosse a conoscenza di tutte le mosse del Tulliani e che non fosse al contrario vittima inconsapevole degli intrallazzi del cognato va dimostrato.
Ricordo bene le discussioni di un anno fa sul caso Berlusconi/D'Addario. La differenza tra un premier libertino e un premier puttaniere la faceva la consapevolezza o meno (e ricordo distintamente il Crux insistere molto su questa linea di demarcazione) dello status di escort delle signorine con cui si intratteneva sessualmente. Se tale consapevolezza non era provata, il premier non aveva nulla di cui rispondere. E infatti il premier non rispose di nulla, a dispetto della lunga campagna stampa di Repubblica e dell'Espresso.
Lo stesso principio ora deve valere per Fini. O si dimostra inequivocabilmente che lui è complice consapevole fin dall'inizio della vicenda Montecarlo (e neppure il documento di St. Lucia, posto che sia vero, lo dimostra, tanto per capirsi) oppure ci si rassegna al fatto che il presidente della Camera non è tenuto a rispondere di nulla né tantomeno a dimettersi dalla sua attuale carica, e la si finisce di scartavetrare i coglioni agli italiani su una vicenda nella quale, dopo tutto, non balla neppure un euro di soldi pubblici.
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Mi levo un sassolino dalla scarpa, se permettete.
Dal sito Dagospia, riferendosi al documento di St. Lucia: “IL CASO FINI E' CHIUSO”.
Domanda di Cruciani a Roberto D'Agostino ieri alla Zanzara: “Ma 'sto documento è autentico sì o no?”
Risposta di D'Agostino. “E io che ne so!”.
A buffone...
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Francesco De Gregori, "Santa Lucia" (1976)
Santa Lucia, per tutti quelli che hanno gli occhi
e un cuore che non basta agli occhi
e per la tranquillità di chi va per mare
e per ogni lacrima sul tuo vestito
per chi non ha capito...
19 commenti:
Bel post anche questo.
Mi chiedo che credibilità possa avere un giornalista che risponde "Ma che ne so se il documento che ho pubblicato è vero".
Letamaio è poco a mio parere, se siamo a questo punto.
Ieri ho ascoltato la sgradevole voce di Marina Salamon da Forbice. Almeno non urlano. Mi chiedo peròperché sono tutti proni a mettere l'accento sulla prima "a", quando probabilmente si pronuncia Salamòn come i vari Trevisàn e Badoèr.
Non c'entra niente lo so, ma era bello dirlo.
Saluti
Tommaso
Buongiorno,
... qualcuno è per caso riuscito a trovare copia del famoso documento? Perchè in effetti da qui http://www.ilgiornale.it/foto-id=679849-x=800-y=800/caraibi.jpg non si vede nulla, è tutto sfocato ed il testo è tagliato, mentre qui http://www.slugovprintery.com/samples.php?sample=printingServices/letterHeads/AttorneyGeneral.jpg c'è come stampare la carta intestata, ma ovviamente manca il testo del tutto... :-)
Ciao
Paolo
Sull'epiteto proferito con scarso rispetto dal governatore toscano Rossi all'indirizzo del Berlo, che tanto ha disturbato l'inindignabile Cruciani......
sbaglio o un attento ascoltatore ieri ha ricordato al nostro entertainer che fu lo stesso avvocato del premier ad indicarlo come "utilizatore finale" e dunque puttaniere?
Usando un po di photoshop, un pò di fantasia, e alcune immagini si riescono a fare miracoli...
Come si fa a dar credito a queste immagini senza altri riscontri?
Anche questo articolo di Gomez-Polito è molto interessante, una delle risorse informative che spesso vale la pena di consultare e che sulla vicenda Cosentino si dà la pena almeno di citare i commenti di ieri del think tank di LCDM.
http://www.ilriformista.it/stories/Prima%20pagina/264445/
@Francesca
Non sbagli, e lo ha ricordato aanche Enrico Rossi.
E poi a Cruciani vorrei ricordare che se le secchiate di merda le tirano i Berlusca, i Bossi tutto va bene, e il nostro si limita a fare spallucce.
Invece se lo fanno gli altri allora è subito pronto con l'elmetto e la bomba a mano innescata. Il solito doppiopesista!
...e son perfettamente d'accordo con Brambilla che dei parlamentari che di fatto si autoescludono da indagini per associazione mafiosa (e per di più festeggiano) non sono un bello spettacolo.
Ciao
Paolo
Ma poi il punto centrale è un altro secondo me (e ci ritorno). Anche se fosse vera tutta la sceneggiata di Libero e il Giornale, si potrebbe parlare di appropriazione di un bene privato, di un partito.
I La Russa, Gasparri, Melchiorri ecc... dove sono stati finora? Forse si sono trasferiti sulla luna oppure vigilavano sui beni del partito? Se c'erano delle irregolarità avevano il dovere di denunciarlo e invece tutti zitti, segno che o sono colpevoli o è tutta una montatura. Io pendo per la seconda.
O forse sbaglio in qualcosa?
in merito al tuo confronto tra la condizione di Berlusconi libertino o puttaniere e di Fini consapevole o ignaro delle manovre del cognato (perchè la penso anch'io come te, che è stato il Tulliani ad orchestrare il tutto) devo però dire che non mi trovi d'accordo.. alla fine (anzi fin dall'inizio) tutti (trovamene uno contrario) pensiamo che SB sapesse benissimo chi fosse la D'Addario, mentre su Fini c'è ancora un bel punto di domanda.. anche ho sentito altre indiscrezioni - non so + se al Caffè di Mineo o su omnibus - in merito al fatto che Fini sapesse bene che la casa valeva molto di + dato che aveva sentito una precedente quotazione di € 800.000
e se è così, qui casca anche l'asino Fini e il punto di domanda diventa esclamativo
come già scritto: non leggerò + Dagospia
Nello stesso gruppo di Sardelli (fin'ora l'intervento in trasmissione è stato abbastanza inutile) c'è Vincenzo Scotti.
OH MIO DIO.
Sempre gli stessi...
Dal famoso papello di Riina per la trattativa come politici c'erano Manicno e Scotti.
Embè... buon sangue non mente.
Cmq a nessuno interessano gli assegni di B a Vito Ciancimino?
A nessuno interessa il flusso indegno di soldi (in un verso e nell'altro) fra B e mafiosi?
Anche B dovrebbe rispondere a delle belle domande..
Ma certo se il TG1 e il TG5 non ne parlano in maniera approfondita e martellante come del caso della casa di Montecarlo è come se questi interrogativi non esistessero e invece....
PS- il "papello" e le lettere di Ciancimino nel frattempo sono state giudicate "autentiche".
E nessuno dice niente
ahahahhah!!
Marco da Torino spettina Cruciani col vestitino di Controcampo che piace a Parenzo, gli dice che il suo inglese fa cagare e lo accusa di cabaret!!
Ma non sarà Authan sotto mentite spoglie??
bah, ieri ho ascoltato per caso la trasmissione e il tuo Cruciani s'è prodotto in notevole esempio di doppiopesismo: Cosentino è nel suo diritto nel volere che le intercettazioni non vengano usate nel processo, Fini deve dare spiegazioni sulla compravendita dell'appartamento di Montecarlo. Insomma, ma mi pare che siamo a livello di un Minzolingua solo un po' più pudibondo (s'è sottratto a un ascoltatore che lo voleva portare a dire che la Moroni è una figlia degenere).
@ Fra:
il siparietto in inglese è nella prima parte della trasmissione? questa non posso perdermela...
@ Viola
dal minuto 22
http://www.radio24.ilsole24ore.com/popup/player.php?filename=Thu19.mp3&archivio=1
@ Francesca
grazie, appena sentito, .. meraviglioso :-)
Gelo ieri fra Parenzo e Cruciani.
Parenzo sollecitato a dare un'opinione sulle parole di Apolloni Ghetti lasci absito il buon Cruciani.
In sintesi le parole di Pareenzo sono le stesse che diciamo sul blog da molto.
- Le casse dello Stato non sono minimamente intaccate dalla questione Fini-casa di Montecarlo-Tulliani, al massimo chi si dovrebbe interessare delle questione sono gli ex-iscritti ad AN. Questa questione NON HA NESSUN INTERESSE GIORNALISTICO E PER IL CITTADINO ITALIANO.
Cruciani dopo questa esternazione prova a giustificare tutto questo "interessamento" su questo tema con delle argomentazioni che non fanno che marchiare con il fuoco quello che ha sempre negato come determinante nella vita politica, pubblica e sociale del paese: il controllo dei media.
Cruciani infatti dice che si occupa della casa monegasca perchè ne parlano Giornali e TV....
BECCATO!
Allora Cruciani, visto che le TV e i giornali riescono ad imporre gli argomenti di cui dobbiamo parlare, come anche tu hai ampiamente ammesso, non ce la menare piu dicendo che non contano nulla.
Per favore abbi pietà delle nostra "scarsa" intelligenza!
Annozero all'esordio (nonostante il pistolotto di MS che mi tentava a spegnere la TV) ha realizzato il 19,62% con oltre 4 mio.
Rosica Cruciani, rosica!!
FLASH! FELTRI SI è DIMESSO DALLA CARICA DI DIRETTORE DE "IL GIORNALE" A FAVORE DI SALLUSTI PER ASSUMERE QUELLA DI DIRETTORE EDITORIALE. COME AI TEMPI DI "LIBERO". A PREMERE SUL CAMBIO, LA SOSPENSIVA DALL’ALBO DEI GIORNALISTI DELL’ORDINE NAZIONALE DELLA STAMPA....
@ tutti i friends
A tutela del mio buon nome e onorabilità, posto quanto sopra, specificando di non conoscere nè la fonte nè la fondatezza della notizia, commentando unicamente che francamente....fosse per me, l'ODG lo abolirei!
:-D
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