Possiamo dirlo? E diciamolo. Le autentiche colonne portanti della Zanzara sono ormai Luca Telese e David Parenzo, in assenza dei quali la trasmissione precipita nel girone della noia assoluta. E anche ieri è stato così, di fronte a due temi di scarsissima rilevanza come la battuta(ccia) di Bruno Vespa, con conseguenti polemiche, sul décolleté della giovane scrittrice Silvia Avallone premiata al Campiello, e della frase di Michele Placido riguardo l'ex bandito Renato Vallanzasca (sulla figura del quale ha girato un film), che secondo il regista sarebbe “meno peggio di gente che siede in Parlamento”. Temi che, senza il contraddittorio fornito dalle due "spalle" di Giuseppe Cruciani, avrebbero fatto “ammosciare anche una commedia di Molière” per citare la famosa battuta di Giuliano Ferrara sulle notizie del traffico.
Per la cronaca, sul caso Vespa ho condiviso le parole di Parenzo. Il conduttore di Porta a Porta ha banalmente “mancato di bon ton e di eleganza”, come uno che “non sa stare a tavola”. Nulla di più, ma neanche nulla di meno (per Crux non era successo niente di niente).
Sulla sparata di Placido, ci sarebbe da fare un lungo discorso per inquadrarne e contestualizzarne le parole, che è ciò che ha provato a fare Luca Telese. In realtà, però, in questo caso viene difficile avallare l'idea della figura retorica dell'esagerazione, visto che il regista ha chiuso il suo concetto proponendolo come “un dato di fatto assoluto”. Placido sarà pure legittimato a ritenere che in Parlamento ci siano stragisti mafiosi (perché è questo che il regista evidentemente pensa), ma non può sostenere che ciò sia un dato di fatto.
E poi c'è stata la solita diatriba su Fini, che per Cruciani è privo di contenuto politico mentre per Telese e Parenzo vale esattamente il contrario (io ovviamente la penso come questi ultimi). Non sono però d'accordo con Parenzo quando prevede l'imminenza di elezioni anticipate come sbocco della crisi del PDL. Se Berlusconi ritenesse questa una soluzione a lui congeniale, l'avrebbe già adottata. L'ennesima minaccia dell'al-voto-al-voto non è più credibile. E', come si suol dire, una pistola scarica, e lo è per due ordini di motivi:
1) Berlusconi è terrorizzato dalle elezioni per i motivi che spiega molto bene Antonio Polito nel suo editoriale sul Riformista di oggi. In sintesi, anche lasciando da parte la per nulla improbabile ipotesi del governo di transizione, non c'è nessuna garanzia per il cavaliere di ottenere la maggioranza dei seggi in entrambe le camere.
2) Andare ad elezioni farebbe (parole di Oscar Giannino tratte da un suo pezzo sul Messaggero di oggi) “ripiombare l'Italia nel girone dei Paesi di cui partner e mercati diffidano. Il conto sarebbe salato, per milioni di imprese italiane, per tutti i loro dipendenti, per ogni italiano e per le future generazioni”. Un incubo di cui nessuno, evidentemente, vorrà assumersi la responsabilità.
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La vicenda Vallanzasca mi ha ricordato una splendida canzone di Francesco De Gregori, "Il Bandito e il Campione" (1993).
Fu antica miseria o un torto subito
a fare del ragazzo un feroce bandito
ma al proprio destino nessuno gli sfugge
cercavi giustizia ma trovasti la Legge...
22 commenti:
Soggetto interessante e contesto sociale denso di spunti per un film, un rapinatore pluriomicida che ha lasciato una traccia nella memoria di questo Paese, unicamente per l'efferatezza dei propri delitti.
Ma è tutto.
Concordo che quella di Placido sia stata una gran puttanata come ha detto con forza (e anche ripetuto) il mite Alessandro Milan nella rassegna stampa di stamattina!
Buongiorno,
E' vero che SB non ha alcuna garanzia di poter portare a casa un successo, in caso di elezioni anticipate, però l'analisi delle alternative mi pare che gli prospetti esiti ancora più infausti.
Andare alle elezioni subito significa per SB affrontare con un partito organizzato e definito un PD allo sbando ed un terzo polo ancora tutto da inventare o quanto meno molto immaturo. E magari potrebbe inaugurare una "politica dei due forni" del PDL cercando di sostituire l'ex alleato Fini con Casini.
Restare invece al governo significa lasciarsi logorare e dare tempo agli avversari di prepararsi allo scontro elettorale.
E credo che siano questi i conti che il presidente del consiglio sta effettuando, non certo quelli dell'interesse nazionale.
In questo momento mi pare che la decisione sia già presa e l'unica preoccupazione sia fare in modo di apparire il meno responsabile possibile dell'attuale fallimento, addossando tutte le colpe al traditore Fini, al comunista Napolitano, all'informazione di parte,...
Non mi meraviglierei se, allo stato attuale delle cose, SB operasse per ottenere la fiducia dei finiani su una qualche forma di immunità personale (che, come ha rcordato è assolutamente prioritaria), per poi farla mancare al provvedimento successivo, con i suoi o attraverso la Lega come è stato ventilato, in modo da andare ad elezioni a marzo (quando per i parlamentari sarà maturato il diritto alla pensione).
In definitiva le elezioni gli danno una opportunità di giocare in attacco, come ha già dimostrato di saper fare molto bene, mentre continuando a governare sarebbe costretto a rischiare un rafforzamento degli avversari ed ancora minori opportunità di successo.
Ciao
Paolo
Segnalo che stasera Gianfranco Fini sarà ospite di Enrico Mentana in diretta al TG de La7 delle 20.
Dopo aver già triplicato gli ascolti, Chicco Mitraglia si appresta a stabilire un nuovo record di ascolti, con grandissima invidia di Giuseppe Cruciani che puo solo rosicare!
@ francesca:
me lo immagino: "Ditemi adesso dov'è lo strapotere mediatico di Berlusconi, eh? No, perchè Fini è sempre in televisione, non si potrà certo dire che..."
:-)
Ciao
Paolo
"Questo può anche darsi, ma il punto è un altro!".
St'estate facevo zapping sull'autoradio della mia macchina e d'imporvviso m'imbatto nell'ineffabile cruciani che pronunciava la sua frase-chiave. Dal suo punto di vista, B potrebbe per assurdo sodomizzare persino dei bambini; il "nostro eroe" minimizzerebbe a prescindere, per poi puntare il dito sempre altrove ("il punto è un altro!"), magari dalle parti di qualche minchiata antiberlusconiana da 2 soldi, polemiche che non hanno alcun peso nel dibattito politico attuale (la bavosità senile di vespa, le boutade estreme di placido), che però lo appassionano come un bambino, perché funzionali all'esposizione della sua tesi implicita: l'anomalia italiana è la sinistra, la sua retorica del politicamente corretto, l'insopportabile enfasi sulla questione morale, ecc...
Sono un "fan" dei post di authan: scrittura asciutta, lucida, profonda, lineare. continuo però a domandarmi il senso dell'esegesi quotidiana di un giornalista (?) così sfacciatamente di parte.
E qui mi ricollego più direttamente al post di ieri: le parole di fini, in qualsiasi paese occidentale del mondo, sarebbero state accolte per quello che sono: puro buon senso conservatore. evidentemente non per la nostra destra, evidentemente non per il "nostro" cruciani, tipologia antropologica per nulla rara di questa destra culturale italiana; totalmente neo-ideologica, nella misura in cui - prima ancora delle proprie idee - pone come priorità assoluta il cinico disperezzo di quello che a loro appare come pura retorica sinistroide (giustizia sociale, conflitto d'interessi, eco-sostenibilità, informazione, etica politica, ecc...).
Questo è cruciani, uno che si pensa bastian contrario e che invece a me appare banale e prevedibile come un bigliettino dei baci perugina. ogni volta so esattamente cosa dirà, cosa minimizzerà, cosa e chi attaccherà.
Buondì,
Cruciani sempre peggio, come ben scrive authan. Ieri ho passato su Zapping: se devo sentire parlare di Vespa e Placido o del fatto che al discorso di Fini o a una di quelle schifose convention con le nuvolette e il cielo azzurro si può respirare la stessa passione politica, meglio assopirsi alla guida con il buon Forbice.
Non concordo sulle due motivazioni che, per authan, rendono scarica la pistola dell'"al voto al voto".
La prima è LA causa.
La seconda, vale a dire la responsabilità per un eventuale "assalto speculativo" al Paese, a mio parere non ha alcun valore per il Cavaliere. Se avessero buone possibilità di vittoria schiacciante, spingerebbero per il voto senza passare dal via.
Saluti
Tommaso
@ mauro
tutto vero!
se pensi che è quasi venuto alle mani (radiofonicamente parlando) con Telese per difendere l'Enterogelmini sulla zavorra umana dei precari della scuola.
Disgustoso!
Per quanto riguarda il presunto terrore di Berlusconi delle elezioni, mi sa che Authan, in genere sempre preciso e profondo nelle sue argomentazioni, in questo caso ha preso un granchio. Concordo parola per parola con quanto scritto sull’argomento da Paolo.
Aggiungerei che, con l’attuale PD allo sbando, l’Italia dei Valori che abbaia abbaia ma non morde, il partito di Rutelli appena nato, FLI ancora nella pancia della mamma, i competitori di PDL e Lega hanno poca speranza di farcela. Con l’aggravante dell’attuale legge elettorale che ha segato anche un Prodi sulla cresta dell’onda.
È chiaro che Berlusconi e Bossi vogliono le elezioni. Ma siccome ciò esporrebbe (forse) l’Italia ai rischi delle speculazione finanziaria, cercano di farlo addossandone agli altri la responsabilità.
Comunque….Dopo l’uscita del gruppo FLI dal PDL, il governo che pretende di governarci è composto da corrotti e corruttori (Berlusconi & C), beceri (Bossi & C) e ciellini estremisti talebani (Lupi, Quagliarello & C).
Governo sorretto e puntellato da TV di parte e schiere di giornalisti senza dignità e morale, incapaci di indignarsi, senza alcun rispetto per se stessi, che hanno venduto l’anima al diavolo o al dio padrone col miraggio di una vita agiata costellata d’oro e d’argento. Lancia in resta contro chiunque osi criticarli (il nostro giullare del re Crux in testa).
Non essendo credente, non posso neppure consolarmi immaginandoli mentre bruciano tutti all’inferno per l’eternità.
Siamo messi male ragazzi!
Mariolino, leggi Polito. Se B non avesse paura delle elezioni si sarebbe gia' dimesso. Semmai e' dell'economia che se ne sbatte, ma il cerino accesso ce l'ha in mano lui e non sa a chi mollarlo.
"Questo è cruciani, uno che si pensa bastian contrario e che invece a me appare banale e prevedibile come un bigliettino dei baci perugina. ogni volta so esattamente cosa dirà, cosa minimizzerà, cosa e chi attaccherà."
Perfetto finale di commento, mauro.
oggi siete tutti perfetti, condivisibili in tutto
questo blog è di una qualità superiore, è quasi un peccato che la linearità e fondatezza delle argomentazioni spicchi per mancanza di spessore della controparte (GC). E' fin troppo facile...
Ciao,
d'accordissimo con Authan per la battuta di Vespa.
A proposito di Telese e Parenzo, vorrei ricordare lo strepitoso lapsus di Parenzo quando, nel ridicolizzare gli sfondi e le atmosfere dei comizi del Cavaliere, ser n'è uscito con un "meno male che Otelma c'è".
Momento fantastico!!
Un wil forse a corto di idee si è dedicato oggi alla zanzara, quindi
Vi segnalo il post di nonleggerlo con guest star il mago otelma. A proposito di O. Giannino la puntata di ieri di nove in punto è stata dedicata a Mirabello e le possibili conseguenze, e che ha ripreso gli argomenti del pezzo citato da Authan. Ho trovato la puntata, sia di Giannino, sia della Zanzara assai interessanti, quest'ultima per merito soprattutto grazie ai commenti ironici di Parenzo.
Anche io ho apprezzato la chiosa di mauro sulla prevedibilità del sedicente originale Cruciani.
Vuole talmente essere originale da essere conformista.
E soprattutto si sa già ciò che pensa prima che lo dica. Tanto argomentazioni non ce ne sono se non riesce a scopiazzare Ferrare.
Viola ha ragione. Avete detto tutto voi. In questo periodo scrivo poco ma vi sto leggendo...
@ Giuseppe Cruciani
una sgangheratissima imitazione dell'immensa Margherita Hack che nemmeno al Bagaglino!
La Hack non verrebbe alla Zanzara manco morta, conoscendo il Suo anti-antiberlusconismo a farsi prendere per il cool da Lei!
Un po' di rispetto, almeno per l'età!
E per la citazione del Blog, rimane comunque sempre in sospeso la risposta su Tremonti dai dai!!
TINTO BASS!!!!
Povero Cruciani, ormai è davvero ridotto a fare le imitazioni, quest'ultima davvero di bassa lega...
E la svolta, o la caduta, qualsiasi cosa ne dica o ironizzi Cruciani, è veramente pesante.
Prima riusciva a fare cabaret anche con gli ascoltatori, adesso evidentmente gli ascoltatori lo metterebbe con le spalle al muro e non riuscirebbe più ad arrampicarsi sugli specchi ad ogni telefonata... sai che fatica e che figure...
E così... non si sente più un ascoltatore in diretta, solo siparietti con amici e conniventi...
Cruciani, non c'è nulla di male, basta che poi non dici che stai parlando di politica... tu stai alzando una cortina fumogena per evitare di parlare realmente di politica...
E potrai ingannare qualche sprovveduto che pensa che un parlamentare che canticchia sia parlare di politica... ma non puoi ingannare tutti... e, se vuoi fare una trasmissione leggera, sappi che non sei affatto Fiorello, nemmeno lontanamente...
caro Giuseppe Cruciani,
Citazioni del blog, sketch con Parenzo e mr. Magoo, imitazioni ridicole della Hack a parte, quella di stasera è stata la trasmissione più deludente e più vuota di contenuti, se si esclude l'intervista di Mentana a Fini ripresa da la7, da quando ascolto la tua trasmissione, con un dato di fatto inoppugnabile: zero interventi degli ascoltatori, il sale della tua trasmissione. Visto il trend in caduta libera credo che mi dedicherò all'ascolto di buona musica dalle 18:30 alle 21:00. Questo blog, che volevi irridere, è interessante come mezzo di confronto e scambio di opinioni, quello che appunto è mancato stasera in trasmissione.
PS le opinioni di Sgarbi non sono vangelo (anzi), rimangono solo SUE opinioni. Sono convinto che larga parte degli italiani la pensa esattamente come la Murgia sulla vicenda di Vespa, nel caso di un premio letterario (si va li per quello) l'interesse è per un'opera e non per una scollatura, per quello c'è il concorso di miss Italia!
sempre a GC
Mi ricordo ancora, prima del raduno del pdl di qualche mese fa con lo scontro in diretta tra Fini e B., sostenevi che secondo te il presidente della camera si doveva dimettere se voleva fare politica. Stasera, da Mentana, hai avuto una risposta alla tua osservazione, ma non credo ti sia piaciuta. Vero?
Son stata a votare il sondaggio di Milan su sito di Radio24 e mi è cascato l'occhio su un nuovo programma!
Giuseppe Cruciani conduce "La Caciara", l'attualità senza tabù, senza censure, senza alcuna importanza per le vostre opinioni. Alla fine della giornata, con i titoli dei telegiornali in diretta, inchieste, voci catturate dalle tv di tutto il mondo e ospiti che non avreste mai voluto sentire.
"La Caciara" diventa la zona off limits per gli ascoltatori, uno spazio amico della banalità, l'arena dove il primo comandamento è parlare in maniera scontata e sempre prevedibile.
A proposito di Milan, sto ascoltando in podcast l'intervento di Piercamillo Davigo.
Quando il cdx parla di riforma della giustizia mi vien da ridere!
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