giovedì 1 aprile 2010

Le particelle elementari

[Dopo questo post il blog va in stand-by per qualche giorno. Ci si risente dopo Pasquetta.]

"Bisogna saper perdere", diceva una vecchia canzone di fine anni '60 della quale ieri Giuseppe Cruciani ha mandato in onda a ripetizione il ritornello, durante la Zanzara, per sottolineare la sua disapprovazione verso il modo con cui molti candidati sconfitti hanno addossato ad altri ogni colpa (Bresso-Grillo, Brunetta-Lega, Bonino-Berlusconi/Bagnasco, ecc) senza assumersi alcuna responsabilità diretta.

E va bene. Poi però il discorso inevitabilmente è scivolato sul PD nel suo complesso e su Bersani che non ha accettato di interpretare il risultato alle regionali come una disfatta. Facendo secondo me benissimo, tutto sommato, almeno dal suo punto di vista. Non si può trasformare in uno psicodramma ogni risultato elettorale sfavorevole, specie quando la sconfitta e arrivata sul filo di lana. L'autoflagellazione non è un viatico per ripartire. Lo sono invece la riflessione, il confronto, l'analisi e la definizione di una strategia precisa che porti a un cambio di passo.

Quale poi sia la strategia più raccomandabile è difficile a dirsi. Sia quella dalemiana delle ricerca delle alleanze (per sommare aritmeticamente i voti anche senza una reale base programmatica comune) che quella veltroniana fondata sulla vocazione maggioritaria (volta ad avocare a sé l'intero elettorato di centrosinistra come accadrebbe in un sistema a tendenza bipartitica, che però l'Italia ad oggi non c'è) non hanno portato buoni frutti.

Forse è il caso di provare una terza via: studiare senza preconcetti il successo di altre formazioni politiche e imparare a vincere. Bisogna cioè prendere i migliori case study, scomporli, analizzarli, e passarli al microscopio al fine di individuare quelle particelle elementari che fungono da costituente della materia solida. In altre parole, trovare gli ingredienti giusti.


Particelle Elementari


Proviamo, per gioco, e in piccolo, a dare un'occhiata noi a questi case study.

- Le basi del successo di Berlusconi: leadership super-carismatica, individuazione del nemico contro il quale ergersi baluardo (la sinistra illiberale). Lasciamo perdere le televisioni in questa fase.

- Il successo della Lega: radicamento nel territorio, concetti chiari (roma ladrona, federalismo, sicurezza), individuazione del nemico (gli immigrati).

- Il successo (relativo) di Di Pietro: concetti chiari (democrazia in pericolo, legalità), individuazione del nemico (Berlusconi).

- Il successo (relativo) di Beppe Grillo. Leadership carismatica, concetti chiari (rifiuti zero, no grandi opere, energie alternative, ecc.), individuazione del nemico (la vecchia politica).

Ecco, per intercettare il consenso il PD deve assimilare e fare propri tutti i fattori basilari: leadership carismatica (oggi manca), radicamento nel territorio (manca), concetti chiari (mancano, i PD è un pot-pourri di tutto e niente) da tradurre ovviamente in proposte concrete, individuazione del nemico (c'è a intermittenza).

Nota: è fondamentale sottolineare che i fattori basilari di cui sopra non sono in mutua esclusione l'un l'altro. Sono invece complementari e più si amalgamano tra loro più grande è il consenso che se ne ricava. Mi fanno ridere coloro che, come Cruciani, dicono che la sinistra perde per via dell'antiberlusconismo, il quale è invece una delle colonne portanti dell'attuale livello di consenso (comunque elevato in termini assoluti, sebbene minoritario in percentuale). Senza antiberlusconismo, la distanza tra destra e sinistra non sarebbe di una decina di punti, ma di venti o trenta. Il problema nasce quando l'antiberlusconismo non è accompagnato dagli altri ingredienti basilari citati sopra.

So di non avere scritto concetti particolarmente originali, ma a volte mettere nero su bianco certe osservazioni aiuta a definire un punto di partenza. Da cui incamminarsi lungo un percorso. E questo è il percorso che io, osservatore sulla rupe, suggerisco alle alte sfere del PD. Lavorare – e parecchio – sui tre ingredienti mancanti e poi dopo – ma solo dopo – andare a cercarsi gli eventuali alleati compatibili, se ne esistono. Facile a dirsi, meno a farsi, dirà qualcuno. Ah beh, fosse stato facile, non saremmo neppure qui a parlarne. Buona Pasqua.

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"Learning to Fly" mi sembra un bel titolo che riassume le osservazioni avanzate in questo post. Peccato che di canzoni così intitolate io ne conosca ben due, entrambe davvero graziose. Una dei Pink Floyd (1987), e una di Tom Petty (1991). Quale mettere? Ma entrambe, che domande...




A soul in tension that's learning to fly
Condition grounded but determined to try
Can't keep my eyes from the circling sky
Tongue-tied & twisted just an earth-bound misfit, I

(Pink Floyd)





I'm learning to fly, but I ain't got wings
Coming down is the hardest thing
I'm learning to fly, around the clouds
But what goes up must come down...

(Tom Petty)

116 commenti:

stephane ha detto...

@Authan
ottimo post, come sempre con in piu il fatto che concordo per + di 95% :)

"Ecco, per intercettare il consenso il PD deve assimilare e fare propri tutti i fattori basilari: leadership carismatica (oggi manca), radicamento nel territorio (manca), concetti chiari (mancano, i PD è un pot-pourri di tutto e niente) da tradurre ovviamente in proposte concrete, individuazione del nemico (c'è a intermittenza)."

Vorrei aggiungere una mia personale opinione sui punti da te giustamente individuati
* leadership carismatica, la ritengo molto importante perche in questo modo il partito mette qualcosa in gioco : la faccia di qualcuno. Un po come avviene con i marchi dei prodotti commerciali.
* concetti chiari di nuovo e' molto importante perche si tratta ancora del partito che mette in gioco qualcosa: un programma. Se poi non viene rispettato l'elettore puo' scegliere di non votarlo piu.
* radicamento nel territorio, qui a mio avviso si scende un po di livello per diventare un po piu populisti, ma comunque c'e' un avvicinarsi all'elettore che gli permette di sentirsi un po piu a tiro di schiaffo dell'uomo che ha votato
* individuazione del nemico, puro populismo e fideismo.

Detto questo analizzo il PD
*leadership carismatica: quando le cose si mettono male cambia la faccia (Prodi, D'alema, Bersani, Veltroni, Franceschini) quindi la mancanza e' anche comoda oltre che inevitabile per mancanza pratica di carisma
*concetti chiari, causato dal punto precedente e' anche qui una comodita' non sentirsi mai dire: " ma avevate promesso che.."
*radicamento nel territorio, penso che per un grande partito sia sempre un po difficile, non vedo nessun tentativo anyway
*individuazione del nemico, come dice Authan, gli riesce a meta' e scusami di nuovo se insisto Authan: questo punto non e' affar nostro che siamo un po piu intelligenti di cosi! O no? A noi "intelettuali" tocca guardare la sostanza, le proposte e le promesse, NON gli slogan. Non frintendetemi, e' giusto che il PD faccia anche quello altrimenti e' vero perderebbe ancora di piu' ma io non ne andrei fiero.
uffff :)

x ha detto...

Personalmente sono molto pessimista sul futuro di questo paese di furbi e scrocconi.
I dati resi noti ieri del 2009, riferiti ai redditi del 2008, sono sconfortanti.
Mentre ci sarebbe bisogno di condurre una lotta senza quartiere per fermare il danno che provocano gli evasori, in campagna elettorale abbiamo anche sentito che se vincesse la sinistra si instaurerebbe uno stato di polizia tributaria!
Quasi che non sia cosa buona e giusta contrastare la disonestà.
Ma siamo matti??
Come fai a combattere contro l'ignoranza di chi ci crede perchè non legge, non si informa, si lascia imbottire di balle? E crede che meglio di cosi nessun altro potrebbe fare??
Il nuovo cammino da percorrere e con quali alleanze per il PD.
Il PD deve continuare a rivolgersi al suo elettorato di riferimento nell'area dei moderati allargandola quanto piu' possibile.
Con Di Pietro c'è sintonia, è stato dimostrato con la candidatura contrastata in Campania.
Credo che con Grillo, malgrado degli intenti condivisibili, non ci potrà mai essere intesa, fintanto almeno che i M5S continueranno ad irridere e rimproverare di essere il "PDmenoELLE".
La battaglia del PD dovrà essere quella di ribadire con forza che occorre tornare a far prevalere l'interesse collettivo e pubblico sacrificato per gli interessi personali ormai da troppo tempo.
Nell'ottica di un miglioramento generale dello sviluppo del ns. Paese e della crazione di prospettive di futuro specie per i giovani.
Avete viste le percentuali di disoccupazione giovanile tra i 15 e 24 anni? Terrificanti.
La tanto predicata meritocrazia si è ridotta alla distribuzione di poltrone di compensazione, alla moltiplicazione degli incarichi e all'aggravio della spesa dello stato.

Queste cose vanno dette.

x ha detto...

se volete contribuire alla battaglia contro l'evasione.....

cliccate :

www.evasori.info

e....DENUNCIATE, DENUNCIATE, DENUNCIATE!!!

Io l'ho fatto!!

x ha detto...

OT

Dopo le uscite di Cota su RU486 e del papa sull'aborto, anch'io sono per per l'OBIEZIONE DI COSCIENZA.

Se fossi un medico e avessi davanti un leghista o un berluscone vorrei potermi rifiutare di curarlo.

Care donne piemontesi ... torna la santa inquisizione... han deciso per tutte voi, ma non sono nemmeno la maggioranza!

Michele R. ha detto...

A proposito di saper perdere.
Non so chi ha avuto la possibilità di leggere l'editoriale di Travaglio sul Fatto di ieri che accusava di incapacita il PD, e che ne ha fatto un quadro desolante (Cercherò magari di inserire qualche brano domani), vi segnalo sempre sul fatto questo articolo di Brancoli, inserito in una serie di 10 editoriali.

Anticipatamente, auguri di buone feste a tutti i frequentatori del Blog.

nessuno ha detto...

Le strategie (e le tattiche) - aspetto ancora che qualcuno mi spighi la differenza tra questi due termini - del PD per tentare la "risalita", non mi appassionano.

La "risalita" del PD non ci sarà e non ci potrà mai essere perché non c'è mai stata una "salita"; Il PD con i suoi predecessori è da decenni fermo al 25% e da lì non si sposta nè si sposterà.

Questo potrà anche essere il tema della interminabile campagna elettorale dei prossimi tre anni, portata avanti dagli illustrissimi (ormai li so a memoria) Folli, Gramellini, Padellaro, Mieli, Travaglio, Padellaro, Santoro, Gruber, Lerner, Annunziata, Floris... eh bèh, malgrado la mia memoria da Pico della Mirandola me ne dimentico tantissimi, dei quali il diligentissimo Authan quotidianamente fornirà i relativi link su questo blog,
ma io a questo sterile esecizio non mi appassiono.

Ciao a tutti, buona Pasqua (speriamo in una bella sorpresa nell'uovo, o la sorpresa l'avete avuta già?) e, soprattutto, buona pasquetta.

Authan ha detto...

Ma che si vota a fare allora, se tanto il risultato è già scritto? Tanto vale abrogare i partiti (tranne uno) e le consultazioni elettorali. Come ai bei vecchi tempi.

Dio santo cosa mi tocca leggere. Basta, questa è davvero l'ultima volta.

nessuno ha detto...

ad Authan

In Italia, per colpa mia (che questa volta non ho votato) e di tutti gli altri elettori che la pensano come me e che insieme fanno la metà degli elettori più una piccola quota che fa la differenza, si vota per mantenere un tipo di società come quella attuale.

"Un'idea di società alternativa
a questa" per usare l'espressione della Bindi Rosa, non attrae noi, e viene respinta da altri, anche possibili interlocutori del PD.

Se il PD vuole fare un'analisi, parta da questo dato storico più volte confermato e riconfermato da decine di elezioni.

Gabriele, Monza ha detto...

Caro Authan,

a proposito della ricerca da parte del PD di un "candidato con i contro-coglioni" (post del 30/3), mi piacerebbe approfondire il tema.
L'argomento é molto interessante e io vorrei condividere con te e con tutti i partecipanti l'identikit che segue:

Se nel 2013 sarà ancora Berlusconi a guidare la destra, il PD dovrà presentare una figura proveniente da esperienze professionali o manageriali, quindi non un politico di professione.
E dovrà trattarsi di un buon comunicatore, una personalità forte capace di riempire anche "fisicamente" gli spazi mediatici.

Se si presenterà Tremonti, il candidato della sinistra dovrà avere competenze economiche, dovrà essere un esperto ma non un accademico, piuttosto un pragmatico abituato ad affrontare
situazioni concrete.

Per fronteggiare Fini, invece, occorrerà una figura carismatica, credibile, ben conosciuta sul piano internazionale.

Se invece l'avversario sarà un leghista, occorrerà candidare un uomo del Nord, stimato dal mondo imprenditoriale e abituato a gestire il cambiamento e a portare a termine i progetti.

Esiste un candidato così? Nella Casta, no, fuori di essa forse sì...

stephane ha detto...

@nessuno e Authan

credo che tu abbia fatto una previsione. Magari sbagliata e magari con aria vagamente alla "fatima", comunque non cosi' folle. Semmai non ho capito a quale tema tu ti riferisca esattamente quando dici

"Questo potrà anche essere il tema della interminabile campagna elettorale dei prossimi tre anni"

Authan ha detto...

Gabriele,
un nome che racchiude tutte le caratteristiche da te elencate, indipendentemente dal candidato di cdx, esiste.

stephane ha detto...

@authan
chi? Ahh ho capito, e' un pesce d'aprile :)

x ha detto...

@ Authan

fuori il nome!

o dobbiamo gicare a "indovina chi?"

Io butto lì.... LCDM!

stephane ha detto...

@Monza

non nego la tua analisi, anzi. Pero' spero che non sia per forza il pd a dover scegliere il candidato in base a quello scelto dalla dx, e mai il contrario.

Michele R. ha detto...

LCDM
Per piacere, No.......!
Un'altro giro per favore.

x ha detto...

già...impossibile!

allora diciamo..... Drago Draghi??

nessuno ha detto...

Authan,
avere consenso e lodi dai compagni, involontari adulatori, è facile.

Ma è con gli avversari che ci si deve misurare.

Gabriele, Monza ha detto...

@tutti

E certo che esiste quel nome, non é un pesce d'aprile!
Per me quell'identikit corrisponde ad un unica persona.
Ma vorrei verificare se quel profilo suggerisce ad altri qualche nome alternativo.
E comunque, per me vale il principio delle primarie, é lì che il PD deve fare le sue scelte, alla luce del sole.

Clem ha detto...

Tipo Sergio Marchionne?
In alternativa... imprenditore... carismatico... fisicamente riempitivo dei media...
EHI, CI SONO!!
BRUCE WAYNE!!
:D

Michele R. ha detto...

Una perla del Cruciani pensiero di ieri sera. Uno stralcio dell'intervento di Sergio da Monza in merito al M5S:

Sergio: ...Si magari nessuno fa l'osservazione fondamentale
Cruciani: E quale sarebbe questa osservazione fondamentale?
Sergio: Che magari c'è gente che chiede un po più di onesta e un po più di legalità,
Cruciani: Guardi non credo l'elemento fondamentale sia questo, l'onestà e la legalità.

Michele R. ha detto...

Io invece penserei a Mario Monti, che tra l'altro oltre ad essere un "tecnico" preparato (meglio dei politici visto i risultati),
non credo che sia da ascrivere ad una parte in particolare.

Gabriele, Monza ha detto...

A quanto pare, il mondo FIAT é in testa nel proporre candidati premier per il PD, seguìto dalla Banca d'Italia.

Aggiungiamo allora un requisito: la persona in questione deve quantomeno essere un simpatizzante del centro-sinistra.
Marchionne, Montezemolo e Draghi, si sono mai sbilanciati in questo senso?

x ha detto...

....una figura proveniente da esperienze professionali o manageriali... un buon comunicatore, una personalità forte capace di riempire anche "fisicamente" gli spazi mediatici....un uomo del Nord

ci sono!!!

Lapo Elkann

Clem ha detto...

No, ma Batman è chiaramente di sinistra, anche se veste di nero.
Quello di Tim Burton con Michael Keaton eh, non quello degli gli ultimi due con comesichiama, lì, Coso Incazzoso.

nessuno ha detto...

a Ste76
"Questo potrà anche essere il tema della interminabile campagna elettorale dei prossimi tre anni"

Per "questo" (tema) intendevo il dibattito sulla "risalita" del PD.

Quando il PD. dicevo io, non è mai "salito".

Infatti, quando il PD ha mai vinto una elezione?

E mi prepccupavo e mi preoccupo che questo tema della risalita possa diventare l'argomento di una campagna elettorale che durerebbe tre aani, da oggi fino all'aprile 2013.

Io dico: da decenni il PD con i suoi predecessori è fermo al 25%, non sale e non scende. La fusione con la Margherita la reputo numericamente ininfluente.

Qualcuno mi dirà: Ma il PCI aveva raggiunto il 30%.

Sì. Prima della scissione bertinottiana di Rifondazione Comunista che gli ha eroso un 7-8% che adesso si è ridotto al 6$ di Vendola, Ferrero, Di Liberto et similia.

I numeri complessivi, qualche voto ai grillini, qualche voto a Di Pietro, sono sempre quelli.

E non li cambia un leader ma il popolo votante che però non ha nessuna voglia di modificare le proprie scelte, anche se i capi cambiano.

Bertinotti o Vendola? L'uno vale l'altro per quanto riguarda il partito nato dalla scissione con Ferrero.

Per quanto riguarda l'elezione a governatore, nel recipiente ci stanno anche i voti del PD.

Gabriele, Monza ha detto...

Grande Francesca!

Se invece delle primarie, il PD organizza un Rave Party, Lapo sarà la mia prima scelta.

E siamo a 3 per la FIAT...

Michele R. ha detto...

Che ne dite di Andrea Ichino, fratello di Pietro.
Ho dato un occhiata alla sua biografia che è brillante, anche se mi sembra manchi di esperienza politica

x ha detto...

ora vi stupiro'....

uno dei rampolli De Benedetti... RUDY Rodolfo??

ehm... non ci dimentichiamo MAI che Cidibbì ha la tessa no.1 del PD

francesco.caroselli ha detto...

Sono proprio felice che per tre anni non si voterà...
almeno per tre anni non si perde!
Sob

Cmq Nichi Vendola sarebbe il mio favorito al momento.
Certo è che non c'entra niente con l'identikit tracciato da Gabriele...
che fra l'altro non condivido affatto.
Un imprenditore?
Ma deve essere proprio un Berlusconi 2?
Io sono per la differenziazione.
Bisogna creare il personaggio.
Bisogna che abbia una sua storia.
Diversa se possibile da quella standard.

Cmq in tre anni l'Italia potrebbe benissimo crollare (se ci pensate non è poi cosi impossibile)...
a quel punto andrebbe bene chiunque..
e li mi preoccupo davvero, perchè potrebbe essere un moderato, ma anche un pazzo.
Si sa che le società allo sbaraglio non si scelgono dei leader "equilibrati".

x ha detto...

@ TUTTI

vi è mai balenata l'idea che SB potrebbe accettare quale unico successore.... solo e solamente un altro B, carne della sua carne???

Magari Piersilvio???
Un'altra trota!!

Michele R. ha detto...

"Si sa che le società allo sbaraglio non si scelgono dei leader "equilibrati".

Già. Uno gia c'è. E non è B. Ma il suo socio Verde.

Michele R. ha detto...

PierSilvio, meglio (dal punto di vista di B.) mi sembra Marina.

Gabriele, Monza ha detto...

@Francesco Caroselli

A mio parere, allo sbaraglio ci siamo già, di leaders non equilibrati (di destra e di sinistra) ne abbiamo già a iosa.

Comunque, restiamo sul tema: chi potrebbe essere un candidato vincente contro la destra nel 2013?

x ha detto...

Orsoni!

se ce l'ha fatta a battere anche Ufo Robot!

no scherzo, dai, pero' magari Bortolussi si!

francesco.caroselli ha detto...

Secondo me è molto pertinente al discorso che stiamo facendo.
In sintesi: l'importante è che sia simpatico (e furbo)
leggete quest'articolo
(in cui ci sono molte cose che non condivido, in primis la conclusione)

Agli elettori non interessa premiare o punire i candidati
di Beppe Severgnini

Posso immaginare come si sentono Santoro, Travaglio, Luttazzi e Grillo (non Di Pietro, però): vittime di un pesce d’aprile anticipato. Sono passati tre giorni dall’ennesimo successo elettorale di Berlusconi (referendum confermativo, buon risultato, colpo di coda, esercizio di sopravvivenza: insomma, è ancora lì) e pensano: gli italiani sono plagiati! Succubi! Disinformati! Se sapessero certe cose, non lo voterebbero! Né lui, né gli alleati che lo sostengono.
Dietro questo pensiero sta un’illusione: che l’elettore voti, come in altri Paesi, per premiare e punire. Che l’indignazione stia alla base della scelta. Che la croce sulla scheda sia (anche) la conseguenza di un giudizio morale. Non è così. È accaduto nel 1992 — ne beneficiò la Lega — poi più. Noi italiani, a differenza di altri europei e degli americani, non votiamo per punire. Votiamo per altri motivi.

Per veder perdere chi ci sta antipatico. E i grandi maestri dell’antipatia applicata, in Italia, stanno a sinistra: li ho incontrati al liceo, negli anni ’70, e sono ancora in pista. Ogni tanto salta fuori qualcuno simpatico (Vendola, Renzi, Chiamparino): o non lo candidano o cercano di farlo fuori. In passato l’ho chiamato «effetto Palio» (ogni contrada vuole la vittoria, ma più ancora la sconfitta della contrada rivale). Il fenomeno è però più vasto. L’antipatia militante, in Italia, non muove solo la politica; muove tifo calcistico, arti e professioni.

Per veder vincere chi ci sta simpatico. E il grande artista della simpatia, chi è? Simpatia di facciata, con battute e comportamenti che ci danneggiano all’estero? Simpatia levigata giorno per giorno da riviste colorate e programmi del pomeriggio? Simpatia protetta in prima serata dalle notizie sgradite? Certo, anche: ma simpatia rimane. Umano, troppo umano; e utile, molto utile per raccogliere il consenso nelle società emotive.

Per interesse e convenienza. Non conosco cultura tanto idealista in teoria e così realista in pratica. Per quella che ritiene essere la sua convenienza vota il cittadino onesto, preoccupato della sicurezza. Ma anche l’evasore fiscale, occupazione part-time di buona parte della popolazione: non vota per arrivare all’equità e all’equilibrio dei conti pubblici, ma per minimizzare il rischio di controlli e sanzioni. Aggiungete il fatto che, tra i politici che parlano di morale e lungimiranza, molti sono degli ipocriti; e il quadro è completo.

Simpatia, antipatia, interesse e convenienza: chi sa interpretarle, vince. È una constatazione, non una denuncia. So bene come gli elettori di un altro Beppe non siano d’accordo con quest’analisi. Li muove una comprensibile indignazione, ma li danneggia un’incomprensibile illusione: che la maggioranza degli italiani, se solo fosse informata, voterebbe diversamente, mossa da senso della giustizia e indignazione. Non è così, e qualcuno l’ha capito molto bene.

x ha detto...

@caroselli

mah, se ho capito bene da una prima lettura veloce, mi pare che BSEV dica cose molto condivisibili invece....

x ha detto...

per tornare al TOTO-SFIDANTE

Moretti ... quello dei treni??

Gabriele, Monza ha detto...

@Francesca

Dai, non tirare ad indovinare.
Secondo te Moretti é carismatico, credibile, ben introdotto a livello internazionale ???
Non gli affiderei neanche un trenino della Lego....

x ha detto...

già Gabriele

...e magari nemmeno tifa per noi!

ce ne sarebbe uno, invero un po' in la con gli anni eh.... ma .... ottime referenze....e ha già battuto SB un paio di volte!!

ahahhahaha!!

Gabriele, Monza ha detto...

@tutti

Se Authan ce lo consente, riprendiamo il ragionamento dopo Pasqua.
Magari con un po' di relax verrà fuori qualche nome interessante.

Buona Pasqua!

bart27 ha detto...

A me ha fatto molto riflettere questa tabella

Rappresenta l'effettiva percentuale (colonna verde) raggiunta da alcuni partiti rispetto alla totalità degli elettori.

E' vero che non si raggiungerà mai il 100 per 100 di affluenza, ma sono dati impressionanti.

Questi dati ci dicono che esistono immense praterie dove non c'è neanche l'impronta di uno zoccolo.

Noi discutiamo delle mille ricette per conquistare il voto di chi di solito vota.

Ma se invece girassimo la testa e ci domandassimo come raggiungere questa enorme miniera che nessuno raggiunge?

(buona pasqua e pasquetta a tutti!)

x ha detto...

ciao a tutti!
buon relax

nessuno ha detto...

Aggiunta al post delle 15,56 a Ste76 che ho dovuto interrompere.

Lo slogan di "partito a vocazione maggioritaria" sono parole scritte sull'acqua, sogno liquido basato su fondamenta di polvere, il quale, non realizzandosi, diventa incubo.

La sinistra, dal Pd a Ferrero Vendola Di Liberto, si spartisce un costante 30% dei votanti che rappresentano quello stesso 30% dei tempi di chi era? Berlinguer? E sono sempre quelli.

Gli astenuti, sono nati tali.

Se io sono scettico ed escludo cambiamenti (che poi dovrebbero essere vere e proprie mutazioni) gli astenuti sono convinti trenta volte più di me che in Italia nulla cambia.
E non li smuove nessuno.

Del resto, quanto a percentuali di votanti, credo che gli italiani, alle elezioni locali (comuni) e alle elezioni politiche
(governo del paese) esprimano percentuali tra le più alte al mondo.

In ogni caso, il PD potrebbe tentare la carta di ingaggiare Andreotti come election manager.
Lui sì, che se ne intendeva.
Ma forse è superato anche lui.
Chi resta? Cirino Pomicino? Mmmm.

Prodi? Gli mancherebbe Mastella e non ce la farebbe nemmeno lui.

Conclusione.
O ti mangi sta minestra o ti butti dalla finestra.

Ciao e buona Pasqua.

nessuno ha detto...

a Francesco Caroselli

Sono proprio felice che per tre anni non si voterà...
almeno per tre anni non si perde!


E' quasi meglio di quella di Vergassola: il mogio di Venezia.

Anzi, te lo dico in un orecchio: per me è meglio.

Ciao

nessuno ha detto...

Impressioni di uno di destra

Ho visto a 8 1/2 il sindaco di Firenze Renzi.
Mi è rimasta la sua frase.
Seguire i nostri ideali senza ideologie.
Mi ha colpito la sua energia.
E' un convinto uomo di sinistra che non condivide comportamenti e scelte operative di suoi compagni di partito.

Sono passato su Annozero.
Ho percepito immediatamente animosità pignola, rivendicazionismo inutile perché improduttivo di un qualsiasi risultato concreto per la sinistra come hanno dimostrato i recenti risultati elettorali ed una palpabile lumaconisità, ammantati di vantata professionalità.

Sono sicuro che, per fortuna della mia destra, nella sinistra prevarranno le qualità del conduttore di Annozero.

silvia ha detto...

Dopo aver sofferto quel che abbiam sofferto in cabina elettorale, è tempo di mettere in cabina qualcun altro e goderci una serata davanti a un quiz vecchio stampo, chiamato "lascia (la politica) o raddoppia (la strategia)"
Il conduttore ha la voce del fu-Mike, ovvio
- Bersani, metta la cuffia: busta a, bi o ci? -
- ... -
- Uno, due tre, tempo scaduto. La vedo indeciso, allora se le cucca tutte e tre. Cominciamo con la busta A: perchè in lombardia il pidì ha candidato Pena-ti, che aveva perso le provinciali l'anno scorso, e non aveva ancora smaltito la pena della sconfitta? -
- Ehm....-
- Risposta errata, signor Bersani. la risposta esatta era: per far pena-re gli elettori-
- Forza, non si scoraggi, ci metta un pò di entusiasmo, passiamo alla busta B : perchè i dirigenti pidì amano candidati perdenti e odiano i vincenti tipo Vendo-la?
- Mah, vede, il punto è... -
- risposta errata, signor Bersani. La risposta esatta era: per far dire al tesserato: ora vendo-la tessera-
- E passiamo all'ultima domanda, signor Bersani: perchè dopo le elezioni ha detto "Non abbiamo vinto e non abbiamo perso?"-
- Perchè, vede, se si osserva ...
- Risposta errata, signor Bersani. La risposta esatta era: per non dire che abbiamo fatto cagare-
- Si tolga la cuffia, ora può uscire dalla cabina, ma prima ci dica: lascia o raddoppia?-
- Non c'è un'alter-na-tiva?-

francesco.caroselli ha detto...

nessuno ti svelo un segreto:
la prima comparsa in tv il signor Renzi l'ha fatta ad annozero, prima di diventare sindaco...
e Santoro spese belle parole per lui...
santoro fa il giornalista, renzi il politico.


Bella Fuma.
Mettine altre!

Per gradire: Beppe Grillo che gliele suona e canta a De Magistris.
Non ci credo.

francesco.caroselli ha detto...

Authan per il contributo multimediale ci sarebbe anche Leran to fly dei Foo Fighters
molto bella

Unknown ha detto...

Scegliere un candidato in base al candidato avversario è veramente una vaccata.
La gente sceglie sempre l'originale, mai la copia.
Una leadership non nasce dal nulla, è come sperare che nasca un Federer italiano senza investire energie nella diffusione del tennis tra i giovani.
Secondo me l'unica speranza per il PD non risiede in una nuova leadership, semplicemente bisogna aspettare che chi si nutre di informazione non filtrata dalle tv abbia l'età per votare.

nessuno ha detto...

a Francesco Caroselli
la prima comparsa in tv il signor Renzi l'ha fatta ad annozero, prima di diventare sindaco...

Anch'io ti svelerò il mio segreto che spero, per il bene della destra cui tengo molto, resti tra me e te.

1* Il parallelo Renzi-Santoro lo faccio io e Renzi non ne ha nessuna responsabilità.

2° Se il signor Renzi è comparso in TV per la prima volta nel programma "condotto" da Santoro e non "di" Santoro, era un diritto del politico Renzi comparire in TV ed un dovere del giornalista Santoro ospitarlo in un programma da lui "condotto" e che sarebbe stato "arricchito" dalla presenza di una faccia nuova di politico.

Fatte queste precisazioni, il senso delle mie considerazioni non cambia.
Renzi mi è parso originale e pieno di energia positiva.
Santoro mi ha dato l'impressione di lumaconismo giornalisto pseudo"tutto" già provata altre volte.

L'idea negativa sulla sinistra di molti moderati di destra è alimentata dal negativo (per la sinistra) antipatico sinistrismo di Santoro e simili.

E tra l'antiberlusconismo e l'antisantorismo, elettoralmente vince il secondo.

stephane ha detto...

@bernard
bisogna aspettare che chi si nutre di informazione non filtrata dalle tv abbia l'età per votare.


Scusa ma quella volta non pensi che in Italia, ci sara gia' la dittatura come in Cina? :)

Unknown ha detto...

@ste76
"Scusa ma quella volta non pensi che in Italia, ci sara gia' la dittatura come in Cina? :)"

eh eh, dici che ci vorrà tanto?
no, non credo che le cose possano andare molto peggio di adesso, niente dittatura ;-)
Anche se lentamente, il consenso di Berlusconi è in calo, presto non avrà il potere di fare altri danni.
Berlusconi tratta gli elettori come degli idioti, e penso che in fondo abbia ragione.
A parte le ideologie che sono diventate una specie di tifo calcistico (molti votano a sinistra o a destra senza per motivi che esulano dalla politica), tanta gente è quantomeno distratta.
Si crea delle convinzioni per sentito dire, senza avere il tempo di approfondire, si lascia influenzare.
Lo so perchè per un certo periodo sono stato un idiota anch'io.
Le nuove generazioni non avranno questi problemi perchè, se pur distratti, verranno travolti dal clima che si respira in rete.
E magari saranno comunque degli idioti, ma si faranno influenzare da persone in grado di sostenere, con le loro parole, il giudizio e le critiche di altri, senza la possibilità di mentire o fare demagogia.
A quel punto i valori dei partiti diverranno piu' importanti delle leadership proporranno.
Sono ottimista alla lontana :-)

Pale ha detto...

TOTO-ZANZARA venerdì: "Massimo Fini e le donne"

F®Ømß°£ ha detto...

Massimo Fini re delle generalizzazioni.

Dopo averci squassato i totani per interposta persona con quell'articolo sui berluscones cui il nostro nessuno ha attinto con insistenza, oggi l'ho sentito da Milan su Radio24 e dopo aver ribadito i concetti, che in parte sono anche condivisibili del suo articolo, ma che rivelano un certo livore personale, se n'è uscito con Condoleeza Rice "pseudodonna e pseudonera".
Perché pur essendo donna, non è come Massimo Fini vuole che siano tutte le donne e non è "ironica (ma con un fondo di tristezza)" come Massimo Fini vuole che siano tutti i neri.

Cruciani questa sera gongolerà un sacco con l'intervista a questo personaggio.

Saluti

Tommaso

nessuno ha detto...

a Bernard
Ipotesi interessante la tua.

Non so quanto valida dal punto di vista numerico.

Attualmente gli input che provengono dal web - popolo viola, grillini - pur essendo innegabili, dal punto di vista numerico hanno inciso poco sul piano elettorale.

In particolare i grillini più che venire in soccorso della sinistra ne hanno ostacolato e scompaginato i risultati attesi o sperati.

I nuovi giovani che arriveranno al voto, stante la crisi delle nascite da circa 20 anni, corrisponderanno all'incirca al numero dei decessi dei votanti oggi vecchi.

In ogni caso, Berlusconi - che non apprezzo, ma è sempre per me preferibile ai lumaconi tipo Santoro - si è già affacciato su Facebook.

Anche questa sarà una bella lotta.

E' un fatto incontestabile che il futuro è dei giovani.

Il problema è: dei giovani di sinistra o dei giovani di destra?

Unknown ha detto...

Giovani di destra o di sinistra, che importanza puo' avere?
L'importante è che siano giovani informati e coscienti.
Tuttavia al momento è difficile non associare la destra con Berlusconi, percio' in un primo momento sarà la destra a soffrirne.
Poi un po' alla volta la destra potrà finalmente diventare qualcosa di serio anche qui.
A quel punto staremo tutti meglio, indipendentemente dai risultati delle elezioni.
Nessuno, lascia stare le ultime frasette che avrebbe scritto su facebook, prova a respirare l'aria che si sente in rete: ti sembra filo-berlusconiana o anti-berlusconiana? Prova a vedere quali video vengono maggiormente visualizzati su YouTube, per esempio.
Per ora tutto questo non ha avuto gran peso, ma è un processo esponenziale, non lineare.
Vedremo.

F®Ømß°£ ha detto...

@bernard

Mi permetto di rovesciarti addosso un po' del mio pessimismo.

- Ignoranza diffusa da una scuola in cui si è chiuso il cerchio e sono gli insegnanti stessi ad appartenere a una generazione scarsamente preparata.

- Stupidità diffusa su internet, molto di più della cultura.

- Incapacità crescente di approfondire, causata dall'eccesso di informazioni disponibili. Wikipedia non è sufficiente, specialmente la mediocre versione in italiano.

- Sopravvalutazione della cosiddetta "informazione libera" su internet, troppo spesso gestita da persone tendenti più al fanatismo che all'obiettività.

- Siamo sicuri che "la rete" sia anti-B? La rete non sono solo i blog, che peraltro sono sia di orientamento a dx sia a sx. "La rete" è anche FB, dove l'utente medio è solo un pelo sopra il teledipendente, "la rete" sono i siti porno e via dicendo...

Io ho 30 anni, mi sento molto ignorante rispetto quello che dovrei essere, ma mi trovo spesso più informato e preparato dal punto di vista della storia o dell'attualità rispetto ai miei coetanei.

Io di ragioni di ottimismo a lungo termine non ne vedo.

Detto ciò

Buona Pasqua

Tommaso

Michele R. ha detto...

Le ideologie comunismo, socialismo, capitalismo, liberismo, sono morte il secolo scorso e l'inizio di questo ci hanno insegnato che sono tutte fallite, anche se qualcosa di buono in ciascuna ideologia ci sia, destra e sinistra sono ormai un vecchio retaggio. Indica solo il lato del parlamento dove i papaveri siedono.

Passando ad'altro:

In un articolo sul corriere:
«Fare luce sui capitali mafiosi in Europa e sui finanziamenti europei in Italia. Attraverso la Rete, ogni giorno. Un lavoro che fatto a tempo pieno non consentirebbe neppure di vedere la famiglia. È stato eletto come indipendente e poi ha preso la tessera Idv. Parla a nome del Movimento 5 Stelle senza averne l'autorità. Dice di aver intenzione di fare passi politici e concreti: i passi, se li faccia da solo»

E poi:
«La legge è uguale per tutti, tranne che per Pdl e Pdmenoelle - scrive -. Gestiscono una Regione per 15/20 anni nonostante la legge italiana lo vieti: uniti nell'inciucio»

francesco.caroselli ha detto...

annozero è di santoro per quanto tu possa ribattere il contrario...è una sua creatura.

Renzi non aveva nessun diritto di andare ad annozero.
Santoro invita chi vuole.
E renzi non era ancora nessuno, solo un candidato alla carica di sindaco di firenze, che incredibilmente aveva vinto le primarie contro in candidato ufficiale del PD.


Non capisco perchè quelli di destra sono tanto ossessionati da santoro...
la contrapposizione non puo essere santoro- berlusconi.
Non ha senso.

L'entità politica che subbisce di piu Santoro è il PD.
E' una continua critica (molto ben argomentata del PD).
Se non si parla di B, la trasmissione è il nemico numero 1 del PD.
Perchè è l'unico che da spazio a grillo e da voce e visibilità ai candidati non ortodossi del PD (Renzi ne è un esempio vecchio, ma anche Vendola)


Mi dispiace che non riesca a vedere Santoro l'ultima puntata è stata veramente godibile.
5 milioni di telespettatori e 22% di share.
Non sono elezioni.
Santoro non sfida B.
Santoro sfida altri giornalisti.. ed è per questo che gli altri rosicano.. nessuno puo vantare questi numeri!


Bernard ha ragione scegliere il candidato rispetto l'avversario mette già in soggezione.
Bisogna avere una prposta originale, non una risposta ad uno stimolo dell'avversario.

francesco.caroselli ha detto...

i grillini hanno avuto il loro maggiore successo nella regione piu rossa che ci sia.
L'emilia.
Vorra pur dir qualcosa.


Mi potete linkare l'articolo di Fini?
L'ho sempre trovato molto arguto e molto eccessivo...
ma se a sparato a zero su condolicia rice sono proprio felice.
Una fascista pazzesca.
senza cuore e umanità.

Ma qualcuno sa che fine a fatto Colin Powell?
Sparito dopo avere bruciato un'itera vita politica... per aver detto il falso all'ssemblea dell'ONU.
Portando dati e informazione manipolate (e lui lo sapeva) sulle armi di distruzione di massa di Saddam.
Anche lui uno pseudonero.
Come sono degli pseudo-ebrei quasi tutti gli israeliani..
ma questo è un lungo discorso.




Io sulla questione di Internet ho letto un articolo fantastico, che in effetti è una collezione di piccoli articoli di filosofi, politici scienziati, industriali etc...
Era su internazione, il mio preferito...
questa è la copertina.
http://www.internazionale.it/sommario/?issue_id=423

Auguri a me di buon onomastico

nessuno ha detto...

a Bernard

A quel punto staremo tutti meglio, indipendentemente dai risultati delle elezioni.

Tutti sono convinti che "a quel punto" cioè in futuro, si starà tutti meglio.
Poi scoprono che si stava meglio quando si stava peggio.

a Michele Reccanello
Le ideologie comunismo, socialismo, capitalismo, liberismo, sono morte il secolo scorso e l'inizio di questo ci hanno insegnato che sono tutte fallite

Ognuno è libero e padrone di imparare o meno qualcosa dalle ideologie di secoli che sono trascorsi e dall'inizio dei nuovi secoli che vive.

Sta di fatto (secondo me) che le ideologie del secolo scorso sono state generate da menti umane ed hanno convissuto con milioni di esseri umani in decine di paesi diversi, esseri umqani che per quelle ideologie hanno dato la vita o da quelle ideologie hanno ricevuto la morte.

La Soria dell'umanità è fatta da secoli che si susseguono con culture e ideologie che hanno caratterizzato quei determinati secoli e gli esseri umani che in quei determinati secoli hanno vissuto le loro esperienze di vita.

Il Cinquecebto ha visto il Rinascimento vissuto in modo diverso a Firenze, Roma, Parigi e Londra.
Oggi noi non viviamo più le ideologie e la cultura del Rinascimento del XVI secolo.
Ma il Rinascimento è dentro ognuno di noi.

Altrettanto dicasi dell'Illuminismo del XVIII secolo che ha regalato all'umanità la Rivoluzione Francese e la Nazione Americana.

Così è e sarà anche per le ideologie del Novecento nelle debite proporzioni storiche.

Dire che il capitalismo è morto è come dire: io posso vivere coi prodotti del mio orto di 50 mq.

Michele R. ha detto...

Mettiamo da parte la (presunta) faziosità di Santoro, di Minzo e altri,
voglio porvi delle questioni (Authan permettendo) e spero che chiunque legga questo mi dia una risposta magari motivata.

- E' giusto che il ceto politico (classe dirigente) sia composto da persone oneste, al di sopra di ogni sospetto, e che sia sempre trasparente con chi l'ha eletto?
- E' giusto che la classe politica, dal momento che fa le regole (leggi), sia la prima a dare il buon esempio sul rispetto di esso?
- E' giusto secondo voi che - può succedere visto la baraonda di leggi, leggine, commi, sottocommi che abbiamo da noi e che quindi può essere che si cada in errore - quando qualcuno all'interno della classe politica ha dei problemi con la giustizia si faccia da parte perchè è nell'interesse di tutti che chi è chiamato a incarichi di responsabilità deve garantire di operare con la massima onestà e serietà?

Michele R. ha detto...

@Nessuno

Mi sono spiegato male, ma sei riuscito bene a correggere il mio pensiero. Pienamente d'accordo.

PS Per la cronaca si potrebbe anche vivere con un orto. Magari non di 50 mq.
I miei nonni l'hanno fatto (altri tempi!):P

Auguri a te ai tuoi cari

nessuno ha detto...

a Michele Reccanello

PS Per la cronaca si potrebbe anche vivere con un orto. Magari non di 50 mq.

Ti va bene un orto di 150 mq? 200?
Prova a camparci.
Licenziati dalla multinazionale per cui lavori (del morto capitalismo) e campa come i tuoi nonni, senza automobile e con un asinello e senza internet.
Poi vedi cosa ti dice tua moglie.

Poi mettici tutte le faccine che vuoi.

Ah, il parlare tanto per parlare! :-))

francesco.caroselli ha detto...

Ah sono sicuro che questo sia un contributo sulla democrazia che apprezeranno tutti, nessuno escluso (nel senso che piaceà anche a nessuno!)

Questo invece è un'intervista a Civati...
che ne dite?

nessuno ha detto...
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francesco.caroselli ha detto...
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nessuno ha detto...
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francesco.caroselli ha detto...

la potenza di Berlusconi
Il potere piu castrante per l'opposizione è quello per il quale B, tramite i suoi giornali, attribuisce alla sinistra l'anima di Annozero.
Quella è solo una trasmissione giornalistica, non è la sinistra.
Giornalista signidica svegliarsi e dare un dispiacere a qualcuno, se fai bene quel lavoro.
Annozero critica perhè è il suo dovere, che servirebbero sennò le trasmissioni di approfondimento? A battare le mani?

La sinistra per ora ha un'anima cosi debole che non riesce a darsi un'identità e allora alla destra è facile proporre l'equazione sinistra=Annozero (ma anche Repubblica o altre entità)
E' ovvio che la sinistra apparià come capace soltanto di criticare.
E' ovvio è il lavoro di giornalista!
(che però deve riportare fatti e non soltanto accuse vaghe o opinioni contrarie. E questo mi pare che Annozero lo faccia)

B è stato capace di scegliersi l'avversario.
Prodi è stato mandato in esilio perchè non ha dovuto far fronte solo alle ovvie battaglie interne.
D'Alema ha sempre avuto l'appoggio di B.
Memorabile una dichiarazione in cui B lodava Baffino come l'unico possibile e degno capo della sinistra....


anch'io avevo delle "cose" (definirle poesie mi sembra eccessivo, anche perchè poi cosa sarei ? Un poeta?
ahahaaha)
ma poi nel frastuono di una vita aggittata finirono disperse per negare me stesso...
vabbe... non le ho piu in sostanza.
Erano molto diverse dalle tue.
Erano scritte d'impeto e poi corrette da "sobrio".
Il mio riferimento era Rimbaud e il suo battello ebbro. Ovviamente un esempio troppo alto per le mie limitate capacità.
Ma era bello, liberatorio è da un po che non lo faccio..
chissa in futuro..

nessuno ha detto...

a Francesco Caroselli
Ho comprato un uovo di Pasqua.
Tu hai comprato l'agnello di marzapane?
Qui non usano, non se ne trovano.
Fa niente, si vive anche senza.

Non capisco perchè quelli di destra sono tanto ossessionati da santoro...

E' una fortuna per noi di destra che quelli di sinistra non lo capiscano. A noi di destra Santoro ci serve per contrapporre all'antiberlusconismo dei sinistri l'antisantorismo dei destri, così vinciamo le elezioni. L'ha spiegato Porro. Vista l'inconsistenza dei vari D'Alema, un antidalemismo non ci servirebbe. Un antisantorismo invece sì, ci è utilissimo.
E questo viene a fagiolo sia a te che voterai Generazione Italia di Fini, sia a me che voto La Destra di Storace.
Giusto?

Ed ora ti posto questa mia poesia.

ANCORA LA'

Verde di sole
l’erba bagnata di primavera.
Uova di cioccolata
e agnelli di marzapane.
E’ Pasqua.
Schiamazzi di bambini,
urla di donne che si va a tavola.
Così rivivo altre cinquanta Pasque.
E’ la vita che scorre
diversa e uguale.
“Ti ricordi com’era?
Adesso così non è”

Ma le due palme africane
altissime, ondeggianti,
son sempre là.
Vicino al loro fiore,
sempre più alto sul fusto esile
che sembra stelo,
i nidi dei passeri
sono ancora là, sulla cima.
Ancora cadono
da così in alto i piccoli
che volare non sanno.
E i gatti giù, ad aspettare
il facile boccone.

Ancora là la casa rosa antico
a pianta di croce greca
col tetto acuto e la rotonda torre
alla cui cima il gallo segnala i venti:
dal mare, che è lì, dai monti,
e il grecale impetuoso
e l’africano scirocco.


Ancora là è la casa
adesso vuota e disfatta.
L’erba alta, arruffata,
verde ora in aprile,
secca e gialla tra un mese,
copre la terra delle antiche gentili aiuole.

Ancora là sono le palme e la casa
dove, bambino, esploravo
stanze vietate di mistero
e di taciute domande.
Ancora là. Ancora là.

Per quanto ancora?
Quando la ruspa le svellerà?
Quando accadrà lo scempio
ancora un po’ di più inaridita
sarà l’anima mia,
se non già morta prima.

Io vado via, su ali di alluminio,
verso straniere brume.



20 Apr 92 sul volo Catania-Milano

nessuno ha detto...

a Francesco Caroselli
E' ovvio è il lavoro di giornalista!
(che però deve riportare fatti e non soltanto accuse vaghe o opinioni contrarie. E questo mi pare che Annozero lo faccia)


Francesco, fammi un piacere, guarda fuori dalla finestra di casa tua, guarda un po' sulla strada. Vedi telecamere di Canale5?
Nemmeno telecamere del TG1? e di Studio Aperto o del TG4, ci sono telecamere fuori di casa tua a spiarti?
No? Non ce n'è nemmeno una?
Ma guarda! Ero convintissimo che ve ne fossero?

Non è che sulla strada dove c'è la tua casa c'è un cantiere edile per la ristrutturazione di un casa o dove ne stanno costruendo una?

Sì?
E ci sono dei magrebini che vi lavorano? Magari in nero? O dalle tue parti sono onesti (è risaputo) e sono tutti messi in regola? Allora, se è così, non ci sono per caso due magrebini che salgono su una gru alta 60 metri e da lassù gridano aiuto perché non sono stati pagati (ma non è possibile perché dalle tue parti cose così non succedono) mentre giù c'è - per caso, per puro caso, solo perchè passava di là casualmente - una postazione televisiva di Annozero che sembrano le telecamere per Inter-Milan o Roma-Juventus.
Per fortuna che poi tutto finisce bene ed è bene così e cosissia.

Ciao, Francesco, difensore del giornalismo che dimostra quel che sostiene, costruendosi opportunamente la necessaria documentazione a spese del contribuente, mentre altri lavoratori, non dipendenti RAI, sono in cassa integrazione quando gli va bene.

Evvai, Silvio!

Neon+Atlas ha detto...

Sono fazioso verso me stesso, verso le mie idee che non sono catalogabili nè da una parte nè dall'altra.

Seh.. Crux.. ti piacerebbe.

Michele R. ha detto...

Fatti concreti
Da repubblica.it

Una (Fra le tante) cose che la politica ha il dovere di fare, Ovvero costarci meno.

Michele R. ha detto...

@Nessuno

Non ho voglia di iniziare una flame war, perciò dopo questo non replicherò e, visto che sei cosi acido con chiunque, ti invito a prendere un bel bicchiere di bicarbonato.
Per la cronaca, è evidente che non sarebbe fattibile, soprattuto perchè siamo abituati così bene. Infatti tra parentesi ho scritto altri tempi. Se poi le faccine, che fanno parte del gergo di internet, ti danno fastidio, se anche wikipedia - riconosciuta come una enciclopedia assai democratica - non ti piace, mi sa tanto che internet non è cosa per te.

Per la cronaca visto che sei un tifoso di Storace, cercatene un altro perchè anche lui è un impresentabile. Quando vuoi ragionare sulle cose ognuno può anche dire tutte le ca...te che vuole, la verità è una cosa sempre molto relativa. Però cerca perlomeno di non far passare ciò per cui scrivi per oro colato, visto che ne spari tante.

x ha detto...

Bellissima puntata di Ottoemezzo stasera.
Il filosofo Cacciari e la bella Sofia Ventura di Ff.
....e la ricetta sorprendente dell'ormai ex sindaco di Venezia per il PD!
Da vedere assolutamente!

francesco.caroselli ha detto...

mumbel mumble...
magrebini sulle gru non ce ne sono...
per compensare ci sono calabresi..
Hai mai sentito paralre della vallecrati?
E' la società per il ritiro della nettezza urbana.
Sono anni che non vengono pagati...

Mentre di fronte casa mia stavano costruendo un palazzo.
E' stato tirato su in pochissimo.
Tutta manodopera dell'est.
Un giorno è arrivato un ispettore del lavoro.
Voleva controllare i documenti.
Panico totale.
alla fine gli immigrati che lavoravano in nero sono stati nascosti in un piano ed è cominciato un balletto...
E' arrivato il capo dell'ispettore che guarda caso è amico del costruttore.
Un po di maratta (volanti e tanta gente fuori ad assistere) ma poi si è fatto finta di non vedere.
Come al solito.
Alla fine non so se quei disgraziati sono stati pagati...


Quei due magrebini hanno visto le telecamere e hanno capito che era la loro occasione.
Quei due avevano lavorato.
Ma erano senza documenti, quindi non avevano diritti.
Erano "sotto schiaffo".
La loro fortuna è stata che ci fossero le telecamere.

Quanti altri disperati come quelli ci sono?
Quante sono gli immigrati clandestini che lavorano gratis?
E chi ci guadagna?
Il datore di lavoro..che alla fine non era il tizio italiano...lui è furbo.
Subappalta all'albanese che poi materialmente schiavizza (Senno come lo chiami lavoravre gratis?... truffa?)

Ti ricordo che quando c'era Prodi la tv trasmetteva solo due cose:
-la gente disperate perchè le tasse la stavano strozzando (con chiaro riferimento al governo "che non fa niente")
-gli stuèpri degli immigrati.

La Rai in questi anni ci sta dipingendo un mondo idilliaco...ebbene si sta molto peggio di prima (intendo governo Prodi)...
no, la colpa non è di Silvio, ma i giornalisti perchè adesso non la fanno vedere la realtà?

Sembra che le uniche cose di cui si discuta in tv sono la leggittimità delle leggi ad personam che si fa il buon silvietto.


io mi costruisco la mia informazione a spese del contribuente?
Beh forse ma quelli della rai sono li proprio per quello: informare i contribuenti.


Michele
nessuno non è acido... è proprio cosi. Brusco ma autentico.
Ormai mi sono abituato a scambiare opinioni con lui e quando scende sul personale escludo quella parte del suo commento e provo ad andare al sodo.

massimo.zanardi ha detto...

@nessuno

interessante l'analisi sulla "stasi" elettorale del voto a sx, che ha il pregio di portare un punto di vista "insolito", ma che, nei termini in cui l'hai posta, è infondata dal punto di vista anzittutto numerico... il picco del PCI alle politiche fu il 33% del 1974 , quello assoluto il 34% delle europee del 1984 sulla scia dei funerali di berlinguer (tanto x deludere chi a sx si è rassegnato ad attendere la dipartita di B. x provare a vincere). Tra queste date, e in maniera ancor più significativa dopo, le percentuali del PCI-PdS-DS hanno subito variazioni di lungo periodo anche singificative. Se vogliamo fare una comparazione tra il potenziale percentuale odierno e quello che lo stesso bacino elettorale avrebbe espresso negli anni '70 e nella prima metà degli anni '80, poi, al 30% del PCI (che a sx aveva partiti e movimenti con peso elettorale paragonabile all'arcipelago della sx odierna) va aggiunto parte dell'elettorato del PSI, parte dell'elettorato della sx DC, parte dell'elettorato PSDI, i radicali e parte dei repubblicani. Credo di non sovrastimare dicendo che all'epoca il bacino elettorale dell'attuale PD aveva un potenziale del 40/45%, che allora come oggi garantiva, con qualche alleanza strategica, il governo. Così come credo che sullo spostamento a sx del baricentro parlamentare nei primi anni '70 abbia pesato (più di berlinguer, del '68, delle stragi di stat e dell'avvio al tramonto dell'epoca industriale), l'accesso al voto della generazione del baby boom, altrettanto penso che il riassestamento a dx sia conciso con la maturità politica (in molti casi la disillusione, per i maligni il rincoglionimento...) di quella stessa generazione, l'ultima numericamente in grado di spostare le percentuali in maniera significativa e quella alle quali la politica tutt'ora si rivolge... Ad oggi il potenziale elettorale del PD è stimabile nel 30/35% ad esser generosi, percentuale che ti permette di governare solo se trovi alleati che aggiungano un 10% almeno. Allo stato attuale un PD al 35% si sarebbe quasi sicuramente fagocitato Di Pietro (l'alternativa è l'intercettazione di una buona fetta di astenuti), che quindi non potrebbe aggiungere nulla e resterebbe soltanto Casini, ma da un'alleanza di questo tipo nascerebbe un'offerta politica povera... se la via delle alleanze è scivolosa, la pretesa di sottrarre voti alla dx, almeno all'interno di questo quadro politico, è addirittura impraticabile. Nel lungo periodo giocano fattori difficilmente governabili come quello demografico e dell'estensione del suffraggio (cosa succederà quando gli immigrati di 2° generazione accederanno al voto?), mentre nel breve periodo condivido la tua teoria del "voto assegnato", soprattutto perchè in italia la collocazione politica viene vissuta in maniera paragonabile alla fede sportiva in occasione di un derby (e Berlusconi lo sa perfettamente, tant'è che ormai da 10 anni la sua comunicazione politca è si limita quasi esclusivamente ad evitare i travasi di voti, attraverso il mantenimento delle trincee interposte tra i due elettorati). Nella sostanza mi sento quindi di condividere la tua previsione, anche se le motivazioni che porto sono lievemente diverse e soprattutto ammettono la "variabile imprevedibile" del materializzarsi del messiah democratico, capace di miracoli che soverchino le regole algebriche di questo mondo o che con minor sforzo sappia aumentare il valore di alcuni addendi... è venerdì di pasqua, però: in giro molti sbirri, molti ubriachi, qualche mignotta e, come comprensibile, manco un messiah...

nessuno ha detto...

a Francesco Caroselli

Se la situazione del palazzo in costruzione è quella, cosa ci fa da quelle parti Marco Minniti?
Non fa nulla perché è un servo di D'Alema che non ama l'ispettorato del Lavoro con all'interno tanti CGIllini?
Chiama Vendola.
Vedrai che viene e risolve tutto.
Tieni presente che dalle tue parti è venuto addirittura il presidennte della Repubblica.
Gli avete offerto un buon "cafè"?
Se ne è tornato a Roma contento dell'accoglienza?
E allora?
Contento lui, contento tu, contenti tutti.

Quanto ad Annozero:
Va bene a te?
Va bene anche a me.
Vada avanti così e saremo tutti soddisfatti (dei risultati elettorali che ci procura)
Ciao

nessuno ha detto...

A Massimo Zanardi
Finalmente uno preciso coi numeri e con le date.
Non che io sia il giudice di tutti, ma non mi piace parlare di aria fritta.
Tu invece sciorini dati e date, e sei sicuramente più preciso di me.
Sono perfettamente d'accordo che il futuro presenta molte incognite e variabili numeriche legate a tantissimi fattori.
Ma credo che siamo d'accordo che attualmente, nella migliore delle ipotesi,il PD con gli alleati possibili "avrebbe" un potenziale del 40/45%.

PdL e Lega (un mese fa dati Paglioncelli a Ballarò) disporrebbe
del 48-50%.

E' quella la differenza

Dicono che tra uomo e donna c'è una piccola differenza.

E' quella, la differenza, che fa la differenza.

E, scusa se insisto (dicono tutti che sono provocatorio perché inserisco numeri, spero che non lo deduca anche tu)) da 88 anni.

E' sabato di pasqua e spero che in giro ci siano meno sbirri, molti ubriachi, qualche mignotta e, come comprensibile, manco un messiah... di ieri.

Ma scusa, la domanda è d'obbligo: dove vivi? A Verona? a Padova? a Treviso? Stando alla TV, sono quelle le città dove...

Ciao

nessuno ha detto...

Una cavolata letta e ripetuta da qualche miliardo di persone resta una cavolata.

Su internet girano colossali balle.

Leggere l'intervento di Formba (Tommaso) a Bernard del 2/4 h 14,54

nessuno ha detto...

a Francesca
Bellissima puntata di Ottoemezzo stasera.
Il filosofo Cacciari e la bella Sofia Ventura di Ff.
....e la ricetta sorprendente dell'ormai ex sindaco di Venezia per il PD!


E' come quando Veronesi mi suggerisce la ricetta di un piatto, poi quando lo cucino io viene fuori una cosa immangiabile.

Ma mi chiedo: perché a Cacciari chiedono cosa pensi del sindaco Renzi di Firenze come possibile dirigente del PD - come qualche mese fa chiedevano cosa pensasse del sindaco di Torino Chiamparino -e si dimenticano di chiedergli cosa pensi dell'ex sindaco di Vebezia Cacciari come dirigente PD?

Cacciari deve dare valutazioni su altri sindaci ed escludere sé stesso?

Non è un po' indelicato da parte della Lilli?

Escludere il Cacciari, il quale fin dal 1985 o giù di lì, assieme all'attuale presidente della Repubblica, proponeva già, filosoficamente, le giuste soluzioni per l'allora PCI?

Buona Pasqua.

massimo.zanardi ha detto...

Cacciari è l'unico del PD ad essere più intelligente di D'Alema. E questo è già un problema... l'altro problema, anche maggiore, è che è anche l'unico ad essere più antipatico... d'altronde come diceva un mio concittadino, non c'è gusto in italia ad essere intelligenti :)

per quanto riguarda una leadership PD capace di sfidare seriamente la dx, non credo servano, indipendentemente da chi sarà l'avversario nel 2013 (se non fosse più antipatico di Cacciari doppiato da D'Alema, direi Tremonti con Fini già al Colle...), nè dei premi nobel in economia, nè dei manager col culto dell'efficenza, nè dei diabolici strateghi... serve, secondo me, qualcuno che sappia far sognare... Timothy Leary è morto per davvero, oppure lo è in un isola della Polinesia assieme a Jim Morrison?

nessuno ha detto...

qualcuno che sappia far sognare... Timothy Leary è morto per davvero, oppure lo è in un isola della Polinesia assieme a Jim Morrison?

E rieccoci coi sogni.
I am a dream.
Campa cavallo...

Timothy Leary e Jim Morrison: non conosco.

Sono fermo a Garibaldi, Francesco Baracca ed Enrico Toti.
Sorry. :-)))

francesco.caroselli ha detto...

Quanto ad Annozero:
Va bene a te?
Va bene anche a me.
Vada avanti così e saremo tutti soddisfatti (dei risultati elettorali che ci procura)


ame va bene, a te va bene
a b no, quindi...

nessuno ha detto...

a Massimo Zanardi
Cacciari è l'unico del PD ad essere più intelligente di D'Alema. E questo è già un problema... l'altro problema, anche maggiore, è che è anche l'unico ad essere più antipatico...

Caro Massimo, è logico che i più intelligenti siano i più antipatici.

Perché, se no, io sarei antipatico a tutti?

Battutaccia, cancella, cancella....:--))(( :--))((

nessuno ha detto...

a Francesco Caroselli

Ma B. fa finta.
Non lo hai ancora capito?

Fa finta per incassare di più, riuscendoci.

Michele R. ha detto...

@francesco

nessuno non è acido... è proprio cosi. Brusco ma autentico.
Ormai mi sono abituato a scambiare opinioni con lui e quando scende sul personale escludo quella parte del suo commento e provo ad andare al sodo.


... Dopo un pò magari mi pento anche di aver usato certi toni, però mi infastidisce il suo volersi mettere su un piedistallo, come se fosse in possesso di verità assolute. Alla fine ognuno ha la sua verita...
E poi quando dà inserisce i suoi commenti (acidi) ho l'impressione che sia così arrabbiato, offeso con chi qui scrive, e talvolta mi faccio prendere dall'istinto...

con qualche dispiacere, perchè comunque ritengo interessanti i alcuni suoi punti di vista, meglio ignorare.

Va beh... pazienza!

francesco.caroselli ha detto...

nessuno
Non puoi dire che fa finta.
Nelle intercettazioni fa delle pressione spaventose per far chiudere annozero.

Quello che dici è fuori dalla realtà oggettiva.

Quando B si infuria con Innocenzi e Masi (come se fossero le sue scimmiette) non fa propaganda, sta avendo una comunicazione privata e non sa di essere intercettato.

Poi se tu vuoi credere che B abbia piacere ognuno puo credere quel che gli pare...

Michele R. ha detto...

@Francesco

Se non hai visto la puntata di 8 e mezzo, con bono letta e bonaiuti, te lo segnalo

Il PD perde perchè c' è gente nel partito come letta.
Ciao

massimo.zanardi ha detto...

@nessuno

ad oggi PD e alleati sarebbero + vicini al 40 che al 45%. per il 45% occorrerebbe recuperare una buona parte di astenuti... cosa tutt'altro che facile quando porti una proposta politica debole, frutto di mille compromessi e sacrificata alle logiche di alleanza.
La distanza dal PdL + Lega è maggiore del 3%, altrimenti le alleanze potrebbero anche rappresentare una strategia sensata... ma proprio perchè il vuoto da colmare è più grande, occorre essere più creativi, provare strade diverse... ad esempio l'idea di veltroni di correre da solo e far terra bruciata a sx non era, secondo me, del tutto sbagliata; il problema anzi è stato non perseguita con sufficiente coerenza e radicalità:
1) avremmo dovuto correre realmente da soli, sacrificando magari qualche seggio in più ma smarcandoci e ridimensionando Di Pietro, impedendogli di proporsi poi come "opposizione alternativa"
2) evitando psicodrammi post elettorali, perchè con questa legge e questo assetto politico è evidente che se corri da solo perdi. Ma di fronte a una sconfitta inevitabile, credo sia meglio perdere preparandosi alla prossima vittoria, piuttosto che perdere accontentandosi di limitare i danni...

gli 88 anni sono una cazzata.
a meno che le coalizioni di csx nel dopoguerra non rappresentassero la continuità rispetto al regime fascista, affermazione che, anche agli occhi del più convito dei comunisti, diffama il PSI (compreso quello di Craxi) e buona parte della DC...

Il problema non è una carenza strutturale di voti, anzitutto perchè 35 anni fa il bacino elettorale del PD avrebbe permesso di governare ( altrimenti il compromesso storico non sarebbe neanche mai stato concepito), ma proprio che il PD è una proposta politica vecchia di 35 anni (nella forma e nel contenuto), che si rivolge ad un'italia che sta scomparendo, diventando altro.
Fra 10 anni questo PD non sarà al 25%, ma al 15%, perchè la rappresentatività della formula del compromesso storico sarà ulteriormente diminuita.
Se invece il PD saprà ricollocarsi rispetto al Paese, riallacciare il dialogo con i cittadini che lo abitano oggi, anno domini 2010, allora potrà pensare a vincere e non più a perdere nel modo meno umiliante possibile...

massimo.zanardi ha detto...

@nessuno

ad oggi PD e alleati sarebbero + vicini al 40 che al 45%. per il 45% occorrerebbe recuperare una buona parte di astenuti... cosa tutt'altro che facile quando porti una proposta politica debole, frutto di mille compromessi e sacrificata alle logiche di alleanza.
La distanza dal PdL + Lega è maggiore del 3%, altrimenti le alleanze potrebbero anche rappresentare una strategia sensata... ma proprio perchè il vuoto da colmare è più grande, occorre essere più creativi, provare strade diverse... ad esempio l'idea di veltroni di correre da solo e far terra bruciata a sx non era, secondo me, del tutto sbagliata; il problema anzi è stato non perseguita con sufficiente coerenza e radicalità:
1) avremmo dovuto correre realmente da soli, sacrificando magari qualche seggio in più ma smarcandoci e ridimensionando Di Pietro, impedendogli di proporsi poi come "opposizione alternativa"
2) evitando psicodrammi post elettorali, perchè con questa legge e questo assetto politico è evidente che se corri da solo perdi. Ma di fronte a una sconfitta inevitabile, credo sia meglio perdere preparandosi alla prossima vittoria, piuttosto che perdere accontentandosi di limitare i danni...

gli 88 anni sono una cazzata.
a meno che le coalizioni di csx nel dopoguerra non rappresentassero la continuità rispetto al regime fascista, affermazione che, anche agli occhi del più convito dei comunisti, diffama il PSI (compreso quello di Craxi) e buona parte della DC...

Il problema non è una carenza strutturale di voti, anzitutto perchè 35 anni fa il bacino elettorale del PD avrebbe permesso di governare ( altrimenti il compromesso storico non sarebbe neanche mai stato concepito), ma proprio che il PD è una proposta politica vecchia di 35 anni (nella forma e nel contenuto), che si rivolge ad un'italia che sta scomparendo, diventando altro.
Fra 10 anni questo PD non sarà al 25%, ma al 15%, perchè la rappresentatività della formula del compromesso storico sarà ulteriormente diminuita.
Se invece il PD saprà ricollocarsi rispetto al Paese, riallacciare il dialogo con i cittadini che lo abitano oggi, anno domini 2010, allora potrà pensare a vincere e non più a perdere nel modo meno umiliante possibile...

francesco.caroselli ha detto...

bella michè!
e tu beccati questo:
B in Spagna

nessuno ha detto...

a Massimo Zanardi
gli 88 anni sono una cazzata.
a meno che le coalizioni di csx nel dopoguerra non rappresentassero la continuità rispetto al regime fascista, affermazione che, anche agli occhi del più convito dei comunisti, diffama il PSI (compreso quello di Craxi) e buona parte della DC...


Tu pensala come vuoi sulla continuazione nel csx (che fino al 1961 fu cdx) del fascismo.
Dovresti vedre i film di Zampa "Anni facili" e " Anni difficili" del 1948 e del 1953.

Tutti i sindacalisti fascisti corporativisti passarono nella CGIL.

Tutti i principali esponenti DC compresi Moro e Fanfani, il repubblicano Spadolini, il socialdemocratico Preti provenivano dai GUF (Gioventù Universitaria Fascista) e si erano segnalati nelle gare storico-letterarie dei Littoriali.

Adesso non li posso ricordare tutti, ma 50 anni fa il "Borghese" di Leo Longanesi ne pubblicava vita e miracoli.

Per finire ti riporto quanto disse alla Camera Giuliano Amato il 21 aprile 1993 - genetliaco di Roma, 40 anni dopo la caduta del fascismo - annunciando le dimissioni del suo governo nato 9 mesi prima: E' la fine di un regime. A seguito del referendum muore dopo 70 anni quel modello di Partito-Stato che fu introdotto in Italia dal fascismo e che la Repubblica aveva finito per ereditare, limitandosi a trasformare un singolare in un plurale.

Ti faccio notare che Giuliano Amato è annoverato tra "gli intelligenti" d'Italia assieme a D'Alema e Cacciari.

Ragioni per cui, io continuo a sostenere che il centrodestra governa in Italia dal 1922 (88 anni), salvo qualche brevissima interruzione di centrosinistra (non considero i governi DC-PSI di centrosinistra) e sempre di straforo, non avendo la sinistra mai conquistato il governo in una libera elezione da sola.

Io la penso così

nessuno ha detto...

a Massimo Zanardi 04/04 h 02,04
Ripetutamente fai riferimento al compromesso storico e par di capire, consideri compromesso storico la fusione di due anni fa tra quel che restava del PCI e quel che restava – una minima parte – della DC. Non so se questo è il tuo pensiero quando parli di compromesso storico vecchio di 35 anni.

Il compromesso storico proposto da Enrico Berlinguer nell’autunno del 1973 aderendo alle tesi della destra comunista allora rappresentata da Chiaromonte ed Amendola, in coincidenza con il colpo di Stato contro Allende in Cile, parte dalla constatazione dello stesso Berlinguer che una ipotetica vittoria del PCI con la conquista del 51% dei voti – molto ipotetica e di là da venire – non avrebbe consentito di governare contro il 49% di un’ipotetica opposizione DC e persegue l’unificazione delle rappresentanze del mondo comunista (classe operaia) con quelle del mondo cattolico interclassista e di quelle socialiste, come avvenuto in campo sindacale tra CGIL, CISL, UIL.
Il tutto in chiave antifascista 30 anni dopo la fine del fascismo forse perché anche dopo 30 anni i fascisti non erano ancora tutti morti ed il fascismo condizionava ancora la politica all’interno dei partiti dell’arco costituzionale.
Dopo alterne vicende tra cui il referendum sul divorzio ed il Concilio, la teoria del compromesso storico trova la sua realizzazione nel governo di solidarietà nazionale del 1978, costando la vita di Aldo Moro ad opera delle brigate rosse che lo avversano (il compromesso storico) e l’esperienza si conclude nel 1980.
E’ di quel periodo il massimo consenso elettorale per il PCI col 34% dei voti – molto lontano dal 51% preconizzato da Berlinguer - ma la DC prenderà il 38% ed il PSI il 10%.

A che punto siamo dopo 35 anni?
Che l’insieme del compromesso storico di 35 anni fa – DC+PCI - disponeva dell’82% dei voti, mentre il compromesso storico del 2010 – stando a quanto dichiari -dispone del 25% dei voti che con gli alleati – IDV - può raggiungere il 40%.

Si può ragionevolmente parlare di partito a vocazione maggioritaria?
Dici: Forse era meglio andare da soli come sosteneva Veltroni per ridimensionare Di Pietro.
.
Sta di fatto che la maggioranza dei voti la prende sempre la destra, oggi, come 35 anni fa nel massimo splendore del PCI, come domani cioè fra 10 anni quando la società sarà ancora più cambiata di oggi e la classe operaia, adesso diventata leghista – la classe operaia esiste soltanto al nord – chissà come si sarà ancora di più trasformata.

Mi sembra che questa sia anche la tua conclusione, dal mio punto di vista condivisibile.

Ciao.

francesco.caroselli ha detto...

nonostante ieri fosse pasquetta ho aswcoltata la zanzara, condotta da Maurizi (se non sbaglio).
E' stata molto diversa da quella di Cruciani.
Lo stile è molto diverso.
Maurizi lascia molto piu spazio agli ascoltatori.
Si espone in prima persona dicendo chiaramente come la pensa.
Un bel cambiamento non c'è che dire.

Spero che sia cosi per mooolto tempo, anche se già oggi ricomincia Cuciani...
chissa in fututo...

Authan ma quando torni?

Authan ha detto...

Oggi ero sommerso di lavoro. Domani probabilmente pure. Non posso scrivere sempre, vi ho abituati troppo bene.

Fabio Giampaoli ha detto...

@nessuno

la tua analisi secondo me trascura troppo il fenomeno Lega, un fenomeno politico, guarda caso, la cui ascesa coincide con la fine della prima repubblica e influisce in maniera profondamente strutturale su qualunque aspetto politico elettorale della seconda.

La consideri parte integrante della destra ma secondo me è un grosso errore, visto che si parla del primo vero partito post ideologico in Italia che ragiona per aree tematiche precise e concrete.

Bossi oggi è il fedele alleato di Berlusconi, ma non sempre è stato così (e infatti in quei tempi Berlusconi era sperso nel deserto e lì sarebbe rimasto assieme a tutto il centro destra se la lega non rientrava in coalizione).

Nella prima Metà della prima repubblica Bossi ha sempre cercato un' accordo con la sinistra. La sinistra però i cui dirigenti e militanti non sanno neanche se è giorno o se è notte, ha sempre preferito lasciare i Leghisti alla destra, con i risultati che ben conosciamo.

Il giorno in cui la sinistra capirà che l'unica cosa da fare è abbandonare una volta per tutte il sud (elettoralmente parlando si intende) e dare alla Lega quello che ha sempre voluto ovvero un concreto federalismo fiscale (che forse da Berlusconi non avrà mai) in cambio di toni un pò meno sguaiati su immigrazione e sicurezza, allora le cose realmente cambieranno.
Forse è Tardi ma la Padania di Bossi e Miglio inizialmente includeva le regioni Rosse, era questo da fare sin da subito. Il Blocco di centro nord contro lo sperpero del sud, che deve cominciare ad essere padrone del proprio destino, questa è la chiave, Bossi questa cosa la sà e non se l'è mai scordata credo, se solo quegli altri "cervelloni" lo capissero.......

Cmq al solito, parlare di destra e sinistra come si intendono classicamente in questo paese non significa proprio nulla.

nessuno ha detto...

a Fabio Giampaoli
Cmq al solito, parlare di destra e sinistra come si intendono classicamente in questo paese non significa proprio nulla.
Comincio dalla tua ultima frase.
Sarà. Sta di fatto che dal 1946, e anche prima del 1922 fino alle recenti elezioni regionali, la battaglia elettorale si è sempre svolta tra due schieramenti contrapposti che si sono sempre chiamati destra e sinistra, anche prima della nascita del PCI nel 1921 a Livorno (se non vado errato).
Le due definizioni non sono chiare e precise da sempre.
Anche Mussolini nasce socialista di sinistra, ma chi più destra di lui?

Cmq, non ti va destra e sinistra? Chiamali/e "sopra" e "sotto" o come vuoi tu.

Quanto alle considerazioni che fai sulla Lega, posso concordare con te sul piano teorico.
Però, praticamente, tra le idee di Miglio, bibliotecario direttore dell'Archivio di Stato di Milano e storico, e Bossi, studente fallito di medicina, c'è un abisso culturale, il secondo però essendo un animale politico con grande fiuto.
E' possibile che Bossi personalmente abbia pulsioni verso la sinistra (D'Alema è giunto a considere la Lega una costola della sinistra), ma non i suoi colonnelli e, soprattutto il suo elettorato che precedentemente votava DC, PSI, PLI, PSDI (ed anche PCI).

Per cui personalmente considero la Lega parte integrante della destra o, se preferisci, del "sopra".

Cosa poi avverrà in futuro riguardo ai possibili posizionamenti dell Lega, non sono in grado di prevederli. Ma resto convinto che il suo elettorato non virerà verso la "sinistra" (o il "sotto" se preferisci questa definizione)

Quanto al PD “riformista” (di destra? Di sinistra?) ho trovato molto interessante questa parte tratta da uno studio di Costanzo Preve.
Non si capisce mai quando il PCI-PDS-DS avrebbe “cambiato colore”. Si va sempre verso la liquidazione, ma non si dice mai quando la liquidazione sarebbe irreversibilmente avvenuta, ed in questo modo ovviamente, si legittima l’opportunismo e l’"almenismo" elettorali (se non comunisti, "almeno" socialdemocratici) . Se proprio si vuole invece scegliere una data, a mio avviso questa non è certo il 2003 e l’irrilevante pagliacciata del partito unico Rutelli-Prodi-Fassino-D’Alema (che comunque ritengo estremamente improbabile), ma il 1999, con la criminale guerra contro la Jugoslavia orwellianamente ribattezzata “operazione di polizia internazionale” (come se le bombe “guerresche” fossero diverse dalle bombe “poliziesche”), fatta dal cinico baffetto e pulcino togliattiano D’Alema contro le Nazioni Unite (che non la consentivano) e contro la Costituzione italiana (che non la consentiva). In ogni caso, 1991, 1999 o 2003 che sia, bisogna pure decidersi, e i due paradigmi dell’”almenismo” e dell’”infinito interminabile” non si decidono mai
Cordialità.

Authan ha detto...

Fabio, standing ovation, analisi super.

nessuno ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
nessuno ha detto...

ad Authan
Fabio, standing ovation,

Authan, guarda che sei un individuo solo, non sei una moltitudine da stadio.
Come fai a parlare di "standing ovation"?
Quella sarà la tua isolata approvazione.
Giusta o sbagliata?
I risultati elettorali dicono...
Malgrado che Bersani dalla Lilli Gruber in questo stesso momento si arrampichi sugli specchi.

stephane ha detto...

@Fabio
mi accoda ad Authan per la standing ovation e ci aggiungo una ola (da solo).
Ma perche dici che forse da Berlusconi non avrà mai [il federalismo].

francesco.caroselli ha detto...

La puntata di oggi è stata particolarmente fastidiosa.
Cosa diceva Travaglio di Cruciani nel suo articolo?
qualcosa che faceva riferimento alla brutta abitudine di parlare di qualcuno senza invitarlo a esprimere la sua opinione...

beh oggi è stato un continuo sparare sul "fatto Quotidiano" senza mai interpellare qualcuno che li ci lavori.
Certo c'è stato qualche ascoltatore che ha difeso quel giornale..
ma lui gli ha contrapposto il duo Facci /Belpietro (a sorpresa) che essendo giornalisti hanno ben rintuzzato ogni parola.

Cmq Cruciani è stato molto scorretto.
Il Fatto non prende finanziamenti pubblici come altri giornali...
prende solo il rimborso per le spedizioni.
Tipo sconto comitiva.
E' molto diverso che far risultare partiti "fantaccio" che sostengano tutta quella marea di giornali inutili come Europa o Il Campanile... o il riformista....
quelli sono gironalo che prendono fior di Milioni di Euro spacciandosi per orgnai di partito che nemmeno esistono!

Michele R. ha detto...

Hai ragione Francesco,
Fastidiosa... come una zanzara!
Mi ha fatto ridere - perchè è riuscito a mettere in difficoltà il crux che ad un certo punto balbettava - quell'ascoltatore (mi pare di Pistoia) che sosteneva che il rimborso sulle spedizioni in abbonamento non è assimilabile ad un contributo statale in quanto le Poste sono state privatizzate.

Sono andato a controllare ma ha detto una cappellata.

Mi ha anche fatto arrabbiare Cruciani quando ha fatto intervenire Facci (Il Giornale) e Belpietro (Libero), ma nessuno del Fatto, mi sembrava corretto chiedere il loro punto di vista. O no?

Oltretutto il Giornale e soprattutto a Libero - che dal Fatto è stato superato nelle vendite da quello che mi risulta - dovrebbero abbassare la cresta visto i notevoli contributi pubblici che prendono.

Mi associo solo al "timido" pensiero di Useppe secondo il quale i giornali dovrebbero vivere con le loro forze (pubblicità, copie, abbonamenti e iniziative editoriali). Ma sò già che si troveranno altri appigli nel futuro per sparare contro il Fatto.

PS Nel misfatto, l'inserto satirico domenicale de Il Fatto, c'era un articoletto che parlava di Papillo e della volta che è intervenuto alla zanzara "fregando" il nostro conduttore con lo stratagemma dell'amica. Se mi riesce recuperare la copia posterò l'articolo perchè è gustoso.

PS1 Curiosità: La voce Filippo Facci su wikipedia per qualche ragione è bloccata.

nessuno ha detto...

a ste76
Poi dice che sono "gli altri" "le masse informi" che fanno politica come fosse tifo calcistico.

Clem ha detto...

Dopo aver ripreso l'ascolto della Zanzara in un intorno delle elezioni regionali, per avere un'ulteriore fonte di informazione, oggi ho ascoltato la puntata del due aprile (credo).
Sono l'unico che ha riso istericamente (ed ero in metro e mi han guardato tutti male) quando cruciani ha sostenuto che Santoro si paragona a Obama?
Come commento al successo oggettivo di Rai per una notte, cruciani non trova di meglio da fare che prendere un commento di Santoro ad argomento Twitter (che probabilmente coso non sa nemmeno cosa sia), e inventarsi un paragone da parte di Santoro tra se stesso e Obama basato unicamente sul fatto che la parola "Obama" compare nella frase di Santoro.
Tra l'altro, anche se fosse, c'è qualcuno che si è paragonato a Napoleone, l'archetipo dei pazzi con camicia di forza. Ma si sa, l'uomo è fatto così.
Il risultato è ovviamente che ho ri-cancellato la sottoscrizione al podcast.

Viola ha detto...

a dire il vero il paragrafino del Misfatto che riguarda La Zanzara è solo questo..

"Cruciani invece l'ha tenuta in diretta per
una puntata: ormai tra voi è amore.
Cruciani mi ha censurato, insultato, bloccato,
dette di tutti i colori. Ma tre settimane fa l'ho
fattochiamare da una miaa mica, perchè al
centralino riconoscono la mia voce. A lei han-
no passato la linea e invece sono spuntato io...
Cruciani ci resta secco e mi fa parlare."

Cruciani ieri estremamente disonesto e scorretto verso Il Fatto, la falsità di quest'uomo dà da pensare

E' l'esempio vivente di come usare le parole per intortare la gente. Tra l'altro non gli veniva nemmeno bene, era tanto lo sforzo ieri appena iniziata la diretta con Facci che è dovuto venire Facci in soccorso con la parolina giusta.

Ho visto un promo di Tetris. Può essere che abbia visto Sgarbi prendersi del "Capra, capra, capra!" da Telese?? Suona molto di stacchetto di crucianiana memoria

bart27 ha detto...

ieri sera mi è toccato sentire la trasmissione "a coriandoli"...

qualcuno sa come evitare le sante interferenze di Radio Maria !?!?!?

cappero

Fabio Giampaoli ha detto...

@ nessuno

Beh ma infatti ho detto che forse ora è troppo tardi e mi viene pure il dubbio che la Lega oggi punti su posizioni diciamo così xenofobe, che ad ogni modo al giorno d'oggi pagano, proprio perchè il suo obbiettivo originario (ovvero: se paghi le tasse in un posto hai il sacrosanto diritto di vederle reinvestite principalemente lì dove le hai pagate) è difficilmente raggiungibile con il PDL, alleato che soprattutto ora che pareggia con la Lega al Nord e ha il suo principale Bacino di voti al sud, difficilmente vorrà fare realmente qualcosa, apparte la solita fuffa.

@ ste76

Ora con tutto il rispetto verso Silvio, ma quando non è direttamente chiamato in causa, vuoi per i sui guai, vuoi per le emergenze che danno subito un certo lustro e immagine, ti pare uno che ha voglia di impegnarsi davvero in roba complicata che magari non ha neanche un grande ritorno di immagine immediato?

Poi, mettiamo che sia vero quello che si dice di Cosentino e Dell'Utri e di certi diciamo così "legami" (oh.. non ho detto che sò che è vero, ma al momento non si può neanche scartare il contrario). Ecco se fossero veri certi legami, che interessi avrebbero questi personaggi ad una reale chiusura del rubinetto di liquidità verso il sud?

E cmq vale il solito discorso macroregionale che secondo me ha solide basi logico-razionali (oltre che socio-culturali), se le macro aree dell'Italia sono 3: nord centro e sud e si vuole fare un vero federalismo fiscale, un'alleanza tra una forza politica molto forte al nord e una molto forte al sud come fà a produrre una riforma, diciamo, REALE?

francesco.caroselli ha detto...

a fabio giampaoli
"se le macro aree dell'Italia sono 3: nord centro e sud e si vuole fare un vero federalismo fiscale, un'alleanza tra una forza politica molto forte al nord e una molto forte al sud come fà a produrre una riforma, diciamo, REALE?"

mmm
mi azzardo in un ipotesi:
il sud rinuncia alla pioggia di soldi pubblici provenienti dal ricco, laborioso nord se nelle loro aree ci sarà un po piu di "libertà".
E' cosa risaputa che cosa nostra stava cercando di creare un partito "sicilia libera" che aveva come principale obbiettivo l'indipendenza dal continente.
La Mafia quindi non ha nessun problema con il federalismo fiscale, devolution e queste idee in genere.
In cambio dei soldi nel nord il sud (quello peggiore) chiede di avere le mani piu libere.

Questa lettura mi è molto chiara quando sento i discorsi sulle riforme di questi giorni:
La Lega vuole il federalismo fiscale
B (ovvero il PDL) vuole la legge (anti)intercettazioni e mettere mano alla giustizia.

Permettimi di puntualizzare una cosa: se su Cosentino ancora non c'è verdetto su Dell'Utri qualcosa di piu sappiamo. Una condanna a 9 anni per mafia non puo essere presa sottogamba, anche se solo in primo grado.

Non sarebbe la prima volta che si scopre che la mafia è penetrata nelle istituzioni, ora però con alle porte tutte queste "riforme" bisogna stare molto piu attenti che i lobbisti di cosa nostra non chiedano un pezzo della torta anche per gli amici degli amici.

stephane ha detto...

@Fabio

condivido i primi due paragrafi che mi hai dedicato in risposta alla mia domanda. Potremmo riassumere tutto con la domanda retorica "a che pro B. dovrebbe volere il federalismo se nessun potere forte ci guadagna e quindi gli puo restituire il favore?".
Forse neanche la chiesa non vede troppo di buon occhio il federalismo.
Anche se una motivazione ora B. c'e l'avrebbe: la Lega che e' + forte che mai e lo vuole.
Rimane il terzo paragrafo che parla in concreto di realizzabilita del federalismo (mi sembra). Pero' non riesco a capire che cosa intendi dire esattamente. Mi puoi spiegare per favore? Grazie.

Authan ha detto...

"un'alleanza tra una forza politica molto forte al nord e una molto forte al sud come fà a produrre una riforma, diciamo, REALE?"

La frase di Fabio (e mi rivolgo a ste) mi sembra di una chiarezza assoluta e corrisponde alla mia analisi post elezioni regionali. L'alleanza PDL/Lega si basa su un equivoco assoluto, sul far finta che la questione nord/sud non esista. Ma ci sono interessi e visioni contrapposte (paragonabili per intensita' a quelle cattolici/laici nel PD) che prima o poi, quando si parlera' di federalismo fiscale, non potranno che deflagrare. E li' sara' interessante osservare gli sviluppi. Credero' alla riforma federalista solo quando la vedro'. Forse mai.

stephane ha detto...

@authan

io invece spero tu viva abbastanza da vederla :)
Il "federalismo" certamente creera' problematiche tra nord e sud. Lo capisco. Ma cattolici e laici sono contrapposti per definizione.

Il problema si presenta se ci si ferma alla superficie del problema. Se per esempio si considera che chi vuole il federalismo e' un partito che si chiama "lega NORD" allora si sarebbe portati a pensare che la riforma deve essere fatta da e per il nord. Questo e' vero solo se il PD fa muro e costringe la lega nord a giocare da sola (o peggio con B.)

La svizzera e' cantonale e ci sono alcuni cantoni, molto poveri (senza banche e poca agricoltura come per esempio il cantone di Uri, uno dei tre primi cantoni della confederazione Svizzera). Questi cantoni poveri hanno saputo approffitare dell'"indipendenza fiscale" per attrarre nel loro cantone societa' che volevano pagare meno tasse. Si tratta di una forma naturale di libera concorrenza tra cantoni che giova a tutti.

stephane ha detto...

Piu precisamente:

Canton Uri (Wikipedia):
2008: entrata in vigore di una riforma fiscale che introdurrà una flat tax del 7,2% nel cantone di Uri

la flat tax avantaggia i ricchi. Quindi la riforma vuole attrarre i ricchi a pagare le tasse nel proprio cantone.

nessuno ha detto...

"un'alleanza tra una forza politica molto forte al nord e una molto forte al sud come fà a produrre una riforma, diciamo, REALE?"

Il sud è unito al nord solo da 150 anni e per effetto di una annessione "manu militari" che di per sé significa "sottomissione".

Il sud è sopravvissuto in questi 150 anni lucrando sul concetto di "unità" della Nazione, ma non sapendo costruirsi e difendere una propria configurazione economico-sociale di autosufficienza. Contemporaneamente ha mantenuto inalterate le proprie caratteristiche secolari sia preservando gli altissimi livelli economici delle proprie "classi dirigenti alias dominanti" e la struutura autoreggentesi criminale mafioso-ndranghetoso-camorristica.

A un certo punto (circa 25 anni fa), il nord ripensa il suo rapporto col conquistato sud.
Reputa giunto il momento di interrompere il rapporto di sfruttamento-mantenimento del nord nei confronti del sud.
Gli conviene detenere solo il rapporto di sfruttamento, il sud rappresentando un "mercato non concorrente" per il nord.

Se questo comportamento perseguito dalla Lega nord rappresenterà un fattore di deflagrazione nelle sue attuali alleanze politiche, è problema per lei secondario.

Ma in questo programma "federal-scissionistico" sono convinto che è implicata, per motivi che non saprei esporre, anche la sinistra, esistendo anche in lei una sinistra del nord ed una sinistra del sud.

A processo federalista compiuto, il sud dovrà trovare al proprio interno altri equilibrii.

Che il programma della Lega nord sia concreto oltre che fortemente voluto, lo dimostra la tenacia con cui lo persegue da un quarto di secolo durante il quale non sono mancati momenti folcloristici ed iniziative apparentemente fuori dalle righe (l'occupazione del campanile di Venezia, gli episodi sul tricolore, i battesimi alle fonti del Po, il Parlamento padano ed altre), da non confondersi con la sostanza.