lunedì 19 aprile 2010

La materia di cui son fatti i sogni

Sostiene Cruciani che lo strappo di Fini con Berlusconi nasce da una questione di potere, di posizionamento, di ambizione personale. Non è bella politica, ma solo un gran tramare e complottare. Questo il conduttore ha detto durante la Zanzara di venerdì e questo ha scritto commentando qui nel blog il post precedente. Non si spiega diversamente - ha anche aggiunto - perché si stia prospettando addirittura la costituzione di nuovi gruppi parlamentari quando invece dovrebbe essere sufficiente il dibattito interno al partito e la possibilità, che a nessuno è negata, di propugnare le proprie idee, presentare proposte, disegni di legge alla Camera e al Senato. Di tutto il Paese ha bisogno, ha concluso Cruciani, tranne che il ritorno in auge del frazionismo, del dividersi, del far nascere piccoli partiti dal consenso residuale, i quali possono mettere in pericolo la governabilità senza dare alcuna reale alternativa.

Sempre molto pragmatico, il vecchio Crux, che pur condivide, per sua stessa ammissione, molte delle recenti prese di posizione (su immigrazione, temi etici, ecc.) dell'attuale presidente della Camera: un conto sono le preferenze personale sulle singole questioni, un conto è la direzione in cui va la maggioranza del consenso dell'elettorato, che oggi come oggi è molto chiara. Soluzioni per la guida del paese diverse da quelle dell'asse Berlusconi/Lega semplicemente non esistono.

E' un disamina plausibile, quella enunciata qui sopra. Ammettiamolo pure. Tuttavia in quest'analisi io ci trova qualcosa di sgradevole, di fastidioso, cha faccio fatica a tradurre in parole. In sostanza, anche se sembra un controsenso, io percepisco nel crucianesco "realismo totale" una sorta di estremismo. Sembra paradossale dirlo, ma trovo che ci sia qualcosa di ideologico in questa ricerca del pragmatismo assoluto, nell'autocastrazione di qualunque sogno per una politica migliore. Decidere di non sognare alcunché e di vivere ancorati alla quotidianità è quasi peggio che sognare tutto il tempo senza guardare in faccia la realtà manco per un istante.

Quello di una destra diversa (che lo stesso Crux sotto sotto gradirebbe, anche se il suo pragmatismo assoluto gli fa irridere tale prospettiva) è un sogno da alimentare, non da tarpare. E per alimentarlo bisogna provare a guardare il bicchiere mezzo pieno, piuttosto che mezzo vuoto. Ad esempio apprezzando chi nel centrodestra sta provando a battere un nuovo sentiero, e magari sforzandosi di comprendere che giocare sul mero piano el dibattito interno al partito è, per i finiani, una partita persa in partenza, in un movimento così spiccatamente personalistico e "proprietario" com'è quello di Berlusconi.

Ha scritto Antonio Polito sul Riformista del 17 aprile: “L'unica strada che Fini può dunque seguire è quella della grande politica. Giocata nel Paese più che in Parlamento, alla Sarkozy, e avendo come target tutto lo spettro dell'elettorato, compreso quello che oggi non vota per il Cavaliere o non vota affatto. Il che comporta non solo avere un grande coraggio, ma anche un'idea generale di che cosa si vuole fare dell'Italia e del suo sistema politico, un progetto che finora non è stato ancora disegnato fino in fondo da Fini. Si tratterebbe cioè di smettere di vivere di luce riflessa, seppur da oppositore, di Berlusconi. Di parlare di sé, più che di lui.

Poi magari scopriremo, questa "idea generale" non esiste, e che tutto può davvero essere ricondotto, come ipotizza Crux, ad una futile questione di potere. Ma adesso mi sembra ancora presto per dirlo. Chi non è soddisfatto della qualità dell'attuale centrodestra una chance a Fini la deve concedere. Qualche volta la materia di cui son fatti i sogni si rivela più solida di quella di cui è composta la realtà apparente.

-------------------------------------------

L'articolo di Polito citato sopra era, nel suo complesso, un lungo incitamento a Fini a dare un senso a quanto sta avvenendo. Il pezzo di conclude così: “Se il presidente della Camera ha fatto tutto quello che ha fatto per produrre questo scossone nella politica italiana, evviva. Se l'ha fatto per altri motivi minori e più futili, la pagherà. Ora bisogna dare un senso a questa storia, come canta Vasco Rossi. Perché, altrimenti, questa storia un senso non ce l'ha”.

E il contributo multimediale del giorno è servito.

Vasco Rossi, "Un senso" (2004)




Sai che cosa penso
Che se non ha un senso
Domani arriverà
Domani arriverà lo stesso...


33 commenti:

Authan ha detto...

Ringrazio la nostra francesca per alcuni spunti suggeritemi via mail, tra cui il richiamo al pezzo di Polito e il contributo multimediale. Troppo avanti :-)

x ha detto...

@ Authan

ma è sempre un piacere immenso e un gran divertimento anche!

ciao
F.

Clem ha detto...

Okay, non e' chiaro quale sia il programma di Fini. Condivido con Authan, sarebbe piacevole capirlo. Non e' ben chiaro il senso della presa di posizione, al di la' di una incipiente reazione cutanea a Berlusconi, anche perche' mentre bevo il caffe' leggo il Corriere e ci trovo un titolo emblematico "La conta di Fini", ancora una volta focalizzato piu' sulla scissione e sui numeri che sui motivi della scissione stessa. Tocca ravanare nell'archivio online come dei disperati per trovare qualcosa.

(incidentalmente, sono convinto che i giornalisti non rileggano mai i propri articoli. Magari in sequenza. Dal punto di vista del lettore.)

L'argomentazione, invece, che Di tutto il Paese ha bisogno, tranne che il ritorno in auge del frazionismo. e' pericolosina. Ammesso e non concesso che in questa precisa situazione sia appropriata, in altre situazioni potrebbe avere delle spiacevoli retroazioni positive: se e' questo che vogliamo, allora non ci opponiamo nemmeno, lasciamolo lavorare, senza fiatare. Gia' noialtri contiamo politicamente meno di zero, ci manca solo che i parlamentari non si oppongano perche', insomma, destabilizzare il governo fa tanto Pvima Vepubblica, caVa.
(uso il termine opporsi nel suo senso lessicale)

x ha detto...

Segnalo anche:
Dall'intervista a Bocchino (quello che all'indomani delle regionali diceva "SB è un genio" - come ci ricorda ogni 2x3 Cruciani!) sul quotiditiano apprezzato dal nostro conduttore preferito:

Berlusconi dice: avanti senza Fini. Lo strappo è inevitabile?
Io sto all’ultimo atto ufficiale: il comunicato letto dal premier dopo l’ufficio di presidenza. E dico che sia il suo atteggiamento collaborativo sia la discussione affrontata hanno consentito l’apertura di uno spiraglio di dialogo. Nella discussione è emersa la volontà di evitare una frattura tra il fondatore e il co-fondatore del Pdl anche se in molti, vicini a Berlusconi, sembrano avere interesse alla rottura. Io continuo a credere che si deve arrivare a un chiarimento.

Lo ripetete da giorni, ma Berlusconi ha tirato dritto su molti temi.
Per ora c’è stata una certa tendenza a minimizzare, a dire che il problema politico con Fini non c’è, che abbiamo vinto le elezioni e non si capisce che vuole Fini. Ora si deve entrare nel merito: chiediamo una svolta su più temi. Vediamo come si svilupperà la discussione di qui alla direzione di giovedì.

Primo tema, la Lega.
La Lega fa il suo mestiere. Noi dovremmo fare il nostro, e non andare al traino come accaduto sulle riforme istituzionali. Per questo il rapporto va reimpostato. Prima si deve discutere nel partito, poi, elaborata una proposta, ci si confronta con la Lega. E poi magari, se si tratta di riforme istituzionali, si va al Colle. Sul metodo, le cene di Arcore sono dannosissime.

Sta dicendo: basta cene?
Sto dicendo che se hanno un significato amichevole e ludico non mi permetto di giudicare, ma visto che sono diventate dei vertici impropri di maggioranza ho forti perplessità. Mi spiego: Silvio Berlusconi è allo stesso tempo leader del Pdl, capo della coalizione e capo del governo. È chiaro che nelle cene di Arcore con la Lega dà priorità al governo, saltando i passaggi precedenti, cioè il partito e la coalizione.

Dov’è l’errore?
Il risultato è che al termine della cena Calderoli parla coi giornalisti e comunica a tutti l’agenda del successivo Consiglio dei ministri. Occorre sostituire questa prassi con dei vertici di maggioranza dove il Pdl arriva con delle sue proposte, frutto di discussione e confronto.

Unknown ha detto...

Si, concediamola questa chance a Fini.
E speriamo che sia cambiato veramente, perchè se rimaniamo al Fini che ha cofondato il PDL, ben sapendo che sarebbe stato "roba" di Berlusconi, e che per mille volte ha rinnegato i principi che da qualche tempo esprime, pensare che sia tutto un gioco di potere viene spontaneo.
Certo, l'uomo ci ha abituati negli anni ad un radicale cambiamento del proprio essere politico, compiendo anche scelte difficili (mi riferisco ad esempio allo smarcamento dalla destra fascista).
Ma se si fosse tenuto AN non sarebbe stato tutto piu' semplice?

x ha detto...

Stasera imperdibile la puntata de L’Infedele. Si racconterà lo scontro interno al PDL che giovedì potrebbe determinare la nascita di gruppi parlamentari autonomi su iniziativa di Fini, in fuga dal ruolo di eterno delfino della destra italiana. A illustrare il punto di vista del presidente della Camera tornerà sempre gradito e misurato ospite Alessandro Campi, storico del populismo e direttore scientifico della Fondazione FareFuturo. Di fronte a lui siederà Giorgio Stracquadanio, un deputato fedelissimo di Berlusconi, animatore del sito www.ilpredellino.it che preconizza il fallimento del progetto di Fini: un partito strutturato di destra liberale, garante dell’unità della nazione e dei diritti di cittadinanza, oggi gli appare anacronistico. Forse perchè l’asse Berlusconi-Bossi fa parte di una tendenza europea all’intesa fra destre moderate e movimenti populisti ostili all’immigrazione?
Tra gli ospiti ci sarà anche un esponente di spicco del PD come Sergio Chiamparino, sindaco di Torino alle prese con l’avanzata leghista in Piemonte. Lo stesso fenomeno vissuto in Veneto da Laura Puppato, sindaco del Pd a Montebelluna, anch’essa ospite del nostro studio. Il punto di vista della Lega nello scontro fra opposte concezioni della destra verrà espresso dal professor Stefano Bruno Galli, lo studioso milanese di dottrine politiche che da tempo tiene corsi di formazione politica sul federalismo ai militanti del partito di Bossi. Ma questi protagonisti della contesa in atto, come sempre all’Infedele, dovranno confrontarsi con degli autorevoli osservatori esterni: il politologo francese Marc Lazar, in collegamento con noi da Parigi; Nadia Urbinati, docente della Columbia University di New York; e Pigi Battista.
Per completare il quadro e misurarci con un esempio concreto di politica territoriale, Oscar Lancini, il sindaco leghista di Adro, vero recordman di passaggi TV dell'ultima settimana!

bart27 ha detto...

Cruciani interpreta il distacco di Fini come mera questione di potere, posti, poltrone: è l'unico modo per provare a dire, ancora una volta, "va tutto bene".

Se così fosse sarebbe il politico più maldestro degli ultimi 150 anni: e infatti così non è, perché penso proprio che il distacco di Fini abbia motivazioni serie.

Penso, semplicemente, che voglia una destra diversa, senza bava alla bocca. Capito che con Berlusconi è impossibile ottenerla si è costruito il suo distacco, magari anche con posizioni studiate ad hoc.

La migliore spiegazione di quanto questo distacco nasca dal constatare la sua diversità di vedute e di metodo, è la sua faccia, quella che gli viene al secondo 23 di questo
famosissimo (e tristissimo) video
.

bart

x ha detto...

dall'intervista de LA STAMPA:

Non crede che gli italiani farebbero fatica a capire le ragioni di una rottura il giorno dopo una vittoria?

«Intanto, se non ci fosse stata la caduta del governo Prodi, secondo me Fini nel Pdl non ci sarebbe mai entrato, perché la sua reazione al “predellino” fu vera. Poi c’è la coabitazione con Berlusconi, difficile per tutti coloro che non accettano una subalternità. In questi due anni, Fini ha abbozzato un’ipotesi di destra moderna ed europea che in Italia non c’è. E ora la strada è molto stretta, ma a questo punto la deve imboccare. Non uso volentieri la parola credibilità, ma osservo che ormai può costruire qualcosa di serio e forte solo se rischia. Altrimenti, se restasse dentro il Pdl, non avrebbe spazi politici per sviluppare le sue idee».


Sarà anche piu' bella che intelligente.... ma questa risposta della casta Bindy è IMHO da sottoscrivere in toto.... Zanzara!

stephane ha detto...

@Authan
il "realismo totale estremista" e' poeticamente bellissimo. Veramente.
Capisco che ci trovi "qualcosa di sgradevole" nell'affrontare tutto in modo pragmatico. Anch'io.
Ma, concretamente, devo dire che la tua opinione, questa volta, mi ricorda molto quando il mio amico cattolico, messo all'angolo in una discussione, accusa l'ateo di essere troppo razionale nei suoi ragionamenti.
Non fraintendetemi la fantasia e l'intuito hanno un valore importante in un ragionamento, ma il "realismo totale estremista" e' come il "metodo scientifico troppo empirico"!

Neon+Atlas ha detto...

noooooo Lupi: "Italo Bocchini..ahem Bocchino"
tristezza assurda.

Authan ha detto...

Ste,
divertente il tuo accostamento con la diatriba cattolico/ateo, anche perché in effetti io darei davvero ragione al cattolico di fronte ad argomentazioni troppo razionali da parte dell'ateo (ad esempio "se dio esiste perché non usa il fax?"). Hai presente la canzone "Cirano" di F.Guccini? "Io non la sopporto la gente che non sogna". Autoreprimersi alcuni legittimi desideri in nome del realismo più sfrenato non è roba per terrestri, ma per vulcaniani.
Ciao ^__-

stephane ha detto...

"Non si vede che col cuore, l'essenziale è invisibile agli occhi."
"Il piccolo principe" (il mio libro preferito con "1984").

Il mio cuore, caro Authan, come quello di chiunque altro e' pieno di sogni che sono l'essenza della vita, il movente, la causa..
Detto cio', cio' che e' invisibile agli occhi non si puo' certo scrivere su un blog. I miei sogni sono i miei sogni. Quando sono in modalita' analitica e uno mi dice che una cosa e' in un certo modo perche' LUI sogna che sia cosi' beh io lo chiamo divagare.
Davanti ad una birra mi piacerebbe divagare con voi. Chissa' se un giorno si fara' :)

Verifica parola: sticul

stephane ha detto...

@Authan
non ho capito che cosa trovi di cosi esageratamente razionale nel chiedere ad uno che sostiene una tesi basata su pilastri indiscutibili quale l'esistenza di Dio
"se dio esiste perché non usa il fax?""
Si e' pur manifestato scrivendo sulla pietra.

Michele R. ha detto...

Buona Sera a tutti:

Scrive authan
"Chi non è soddisfatto della qualità dell'attuale centrodestra una chance a Fini la deve concedere. Qualche volta la materia di cui son fatti i sogni si rivela più solida di quella di cui è composta la realtà apparente."

Pur credendo veramente che in caso di nuove elezioni, B. vincerà nuovamente e che allora saranno dolori per il paese, io questa chance a Fini la voglio dare.
Ho sempre pensato che Fini e D'Alema sono i politici + "politici" che ci sono in casa nostra, ma visto che baffino ha perso la faccia per tanti motivi, credo che Fini è il politico più presentabile in questo momento, e quello che in questi ultimi mesi ha preso delle posizioni condivisibili.

Credo anche che per poter arrivare a qualcosa Fini si dovrà alleare se pensa di potere dare finalmente una svolta al paese per rimetterlo in marcia. E governare e da solo non lo può fare, allora in quel caso ha ragione Francesco Caroselli quando sostiene:

Ragazzi ci ho pensato bene penso di aver detto una cazzata.
Fini non può confluire con Casini e Rutelli in fantomatico "Centrone".
Ciò che piu caratterizza la politica di Fini e la laicità.
Sull'aborto e sul "fine-vita" hanno posizioni antitetiche.


...insomma un bel rompicapo!

francesco.caroselli ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
francesco.caroselli ha detto...

Post a cinque stelle.
Clap clap
Bravo Authan


Fini.
Fini non si può tirare piu indietro,
oramai il dado è tratto.
Se facesse marcia indietro non sarebbe piu "credibile".


Authan e ste76
qui non c'entrano i sogni.
Qui c'entra la realtà.
votare a destra non puo significare per forza essere intollerante, razzista, qualunquista e senza nessuna idea di politica econimica.
Perchè le persone con il cervello non possono votare a destra?
Per ora non si può.
Se ci fosse il partito di Fini... forse!
una destra legalitaria (di antica tradizione), moderna sui temi dell'immigrazione, che abbia idee liberali (Tremorti, che pur apprezzo, ha fatto una politica economica molto molto di sinistra, e anche i suoi discorsi sui dazi internazionali sembrano da marxista massimalista!)
"questa non è la destra, questo è il manganello"
Indro Montanelli


Saviano e B
il "Capo dei capi" --- fiction Merdaset.
E' la piu ignobile delle cose fatte sulla Mafia.
Mostra i mafiosi come invincibili e sanguinari con un grado di compiacemnto fuori dalla grazia di Dio.
Quella è veramente un parlare di Mafia "sbagliato".

Le parole di B dimostrano ancor di piu quanto sia colluso con la mafia.(non dimentichiamoci il "senza di lui Forza Italia non esisterebbe" abbracciandosi Dell'Utri)
Cosentino capo del C.I.P.E. è solo un modo per dare il paese in mano alle mafie, cmq dare un bel messaggio.


Il terrorismo è stato sconfitto, la mafia no. Perchè?
Perchè la Mafia ha troppe relazioni con le istituzioni.
B è solo l'ultimo (e piu pericoloso) degli esempi.


La Mafia per quanto condiziona il paese (E' LA PIU GRANDE AZIENDA ITALIANA COME FATTURATO) è praticamente assente dalle tv.
E le vittime di mafia cadono un cono d'ombra. Nessuno ne sa piu niente.
E' rispetto questo? Questa appiccicosa omertà...


C'è un detto: "calati iunco 'ca passa a china" - TRAD - Piegati pianta che passa la piena.
La pianta è la mafia e la piena e l'interesse mediatico, Il polverone, la "pubblica opinione" che segue i fatti loro.

Ora B porta la Mafia in una nuova era: evitaimo del tutto che arrivi la "piena".
Facciamo finta che la Mafia non esiste.
I suoi giornalisti recepiranno certamente il messaggio.
E che B non parla a vanvera, possiamo star sicuri che qualcosa al suo esercito di sottoposti lo dirà.

Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene.

Paolo Borsellino


La lotta alla Mafia non puo essere solo l'impegno di magistrati e poliziotti, possono fare veramente poco se non c'è un scatto d'orgoglio di tutta la gente.


Le parole di Brunetta su Saviano sono l'emblema della superficialità e dell'"istintismo".
Sostanzialemente: non ho letto Gomorra ma cosi a pelle Saviano mi sta sul cazzo perchè si "spara le pose" (napoletanismo per dire - si fa il divo-)
vergogna su brunetta.
Per B sputazzi e statuete sono troppo poco. Ignobile

Michele R. ha detto...

Ci voleva TROPPO CORAGGIO... questa mi sembra la smentita a tutte le ipotesi su Fini.

ecco a voi i salti mortali!

Michele R. ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Michele R. ha detto...

@francesco

non credo che uno può fare la morale sulla mafia soprattutto quando un mafioso viene ospitato in casa propria e i carabinieri gli andavano a suonare il campanello per farglielo presente.

Oltre a questo il mafioso in questione è stato anche definito eroe...

stephane ha detto...

@francesco
Perchè le persone con il cervello non possono votare a destra?
Per ora non si può.

Questo e' "razzismo" di sinistra, molto sofisticato, probabilemente molto argomantato, con fatti che lo spiegano e supporto storico.
Non e' questione di cervello ma di sensibilita'. Se uno non mette come priorita' di valori la "giustizia" si puo' (dico si puo') arrivare razionalmente alla conclusione che B. sia il minor male. Quindi per deduzione il meglio.
Quali valori mi dirai tu. I valori cattolici per esempio. Quindi, siccome qui spero nessuno pensa che essere cattolici convinti vuol dire essere senza cervello, ..

stephane ha detto...

@Authan

Ora non vorrei fare l'analisi del testo di GC ma lui non dice affatto che

"Non è bella politica, ma solo un gran tramare e complottare."

anzi

"Non avendo consenso, e la politica si fa con il consenso, trama e complotta. Cosa NOBILLISSIMA, ma di questo si tratta."

Semmai minimizza l'importanza dell'evento, cosa tra l'altro che, come al solito, gli riesce sempre benissimo :)

Pale ha detto...

ATTENZIONE:

Montezemolo si è dimesso dalla Fiat.... cosa vorrà dire sul piano politico? Coincidenza vuole che Fini si stia smarcando da Berlusconi...

Cosa ne pensate?

Pale

Authan ha detto...

Ste,
accanto a un "trama e complotta", quel "cosa nobilissima" va inteso, per me, come "cosa legittima" nell'ambito del suo classico motto "in politica ci sta anche questo". Ritengo la mia sintesi corretta.

massimo.zanardi ha detto...

Montezemolo si è dimesso dalla Fiat.... cosa vorrà dire sul piano politico? Coincidenza vuole che Fini si stia smarcando da Berlusconi...

Fini in Fiat, Montezemolo alla Juve, Diego all'ippica, Varenne al Colle...

francesco.caroselli ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
francesco.caroselli ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
francesco.caroselli ha detto...

sui valori cattolici del pres del consiglio eccoti servito caro ste:
http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2010/04/19/la-comunione-ad-personam/
(ricordo a tutti che le persone divorziate non possono prendere la comunione)


Sul fatto che io sia "razzista" di sinistra..
beh non lo credo affatto.
La destra ha tanti sani e buoni valori ma QUESTA destra se li è dimenticati.
Alla fine i valori importanti, i concetti salienti, fra sinistra e destra sono comuni, poi cambia la risposta e la proposta che si danno a questi temi fondamentali e condivisi.

La legalità ad esempio è un tema piu di destra che di sinistra.
Ma sia a destra che a sinistra se ne sono dimenticati.
Almeno la sinistra predica bene e razzola male, la destra "DI B" predica male e razzola pessimamente.
Ma del razzolare non si parla quasi mai perchè non c'è abbastanza informazione "diffusa" e condivisa in giro, e il che non mi sta bene, ma c'è sempre modo di recuperare...
ma se invece comincia gia predicando male (e intendo il tentativo di soffocare ogni notizia "scomoda" in tal senso) non immagino cosa possa succedere.

Viva Telejato!

stephane ha detto...

@francesco
non era mia intenzione darti del razzista.
Il tuo link non fa altro che confermare la mia tesi: differenze di sensibilita':
".. mi chiedo perchè i cattolici veri – specie quelli divorziati, che al contrario di Berlusconi non possono avvicinarsi all’altare – non s’incazzino come puma."

stephane ha detto...

@francesco
generalizzando la destra per "valore della legalita'" intende soppratutto (ma non solo):
pungno di ferro contro tossici, scippatori, extracomunitari senza permesso di soggiorno, spacciatori, assassini..
La sinistra e' piu' "comprensiva" e punta piu il dito sull'imprenditore disonesto e avido.
Ripeto differenze di sensibilita'.

francesco.caroselli ha detto...

ste
Però adesso il razzista mi sembri tu!
L'idea che hai reso della legalità di destra e di sinistra sono caricaturali.
Sono sbagliate entrambe.
Bisogna combattere queste concezzioni sia a destra che a sinistra!


mi chiedo perchè i cattolici veri – specie quelli divorziati, che al contrario di Berlusconi non possono avvicinarsi all’altare – non s’incazzino come puma

magari non lo pure farbbero, il problema è che di questa violazione anche delle leggi della chiesa non lo saprà nessuno dei suoii elettori cattolici ferventi.
credi forsi che TG1,2,3,4,5,6,7 lo faranno mai vedere?
No no lo vedrà mai nessuno.
E' questo che gli permette di fare quel cazzo che gli apre.
E' un problema di libertà di informazione, non di diversa sensibilità.
Mio umile opinione!

stephane ha detto...

@francesco

facciamo un esempio:
Bush dice che ci sono le armi di distruzione di massa, provoca una guerra per questo (i morti innocenti in Irak non sono paragonabili a nessun falso in bilancio di B., spero tu convenga), e poi le armi non ci sono! Lo sapevano tutti in USA, non c'e stata alcuna censura. Eppure, mentre l'Irak e' ancora nel caos, Bush vince di nuovo le elezioni. Come me lo spieghi se non con una diversa sensibilita'?

francesco.caroselli ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
francesco.caroselli ha detto...

Cronologia
2003marzo invasione iraq
2004novembre secanda elezione di bush

la certezza che le armi di distruzione di massa non ci fossero è stato un tema che è deflagrato SOLO nel 2005.
E farne le spese e assumersi TUTTE le colpe è Colin Powell che infatti si dimette, proprio nel 2005 da bravo agnello sacrificale.
formalmente è LUI che si becca la colpa per il rapporto FALSO presentato all'ONU.

Cmq il 2008 viene eletto Obama.
Hanno tutti cambiato "sensibilità"?
Ogni volta che mi lamento dell'ignoranza e della tvdipendenza (fattori in relazione fra loro) degli italiani, mi soffermo a pensare che potrebbe essere peggio: potrebbe essere come in America! (e non parlo delle big city, ma di quella eneorme distesa d'ignoranza che c'è fra una costa e l'altra!)