Anche oggi doppia razione al bar dell'Anti-Zanzara. Qui sotto un post di Paolo. A parte quello di Authan.
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[L'articolo è di Paolo]
Buongiorno,
solo una nota sul siparietto iniziale giocato tra Cruciani, Telese, Stracquadanio e gli audio di Verdini e Ferrara attorno alla conferenza stampa del coordinatore del PDL.
Credo che Telese abbia ragione: Stracquadanio (l'on. "Straguadagno" di recente memoria, quello che sosteneva che i parlamentari italiani andassero incentivati con retribuzioni migliori) e Ferrara sono ricorsi alla bagarre contro la giornalista dell’Unità, attaccandosi ad aspetti formali poco rileva, perché non si dovesse arrivare alla replica di uno spettacolo già visto.
Infatti, se non ho capito male, le domande avevano un leit motiv facilmente identificabile: perché Verdini riceveva congrui versamenti da un personaggio equivoco come Carboni? E le risposte sembravano invece voler affermare che Verdini non era a conoscenza di questo fatto.
Vi è mai capitato che qualche semisconosciuto, vi dia dei soldi a vostra insaputa? A meno che non siate lo stupefatto Scajola, intendo. No? Nemmeno a me. E Ferrara e Straquadanio credo che abbiano impedito almeno in parte proprio la replica della grottesca conferenza stampa del ministro che non sa giustificare come ha acquistato la propria casa e minaccia di rivalersi su chi gliel'ha pagata a sua insaputa.
Ma in realtà basta porre a chiunque (Verdini e Scajola esclusi, of course) la domanda "Ti è mai successo?" perché sia un po’ più chiaro che i rapporti tra Carboni e Verdini sono quanto meno equivoci e politicamente inopportuni.
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Credo però che il tema del giorno sia l'apparente inizio della fine del PDL per come l'abbiamo visto sinora, anche se si è verificato dopo la trasmissione.
Berlusconi, dopo aver preparato il campo giorni fa con l'invito a Casini ad aderire alla maggioranza, sembrerebbe aver deciso di eleggere formalmente Fini a suo nemico ufficiale, malgrado il colpo di coda di quest'ultimo che avrebbe chiesto una tregua.
La formula politica del partito del cavaliere, una volta tolte le inconsistenti promesse pre e post elettorali, necessita disperatamente di un nemico, e la scarsezza di risultati impone un capro espiatorio. Visto che nel ruolo non era più credibile una sinistra che ogni volta che era tirata in ballo rispondeva in maniera molto verosimile "Io? Ma se stavo dormendo!?!", Fini ha fatto quanto necessario per assumere questi ruoli.
Da domani le trombe mediatiche del premier potranno suonare ancora più forte la musica che attribuisce a Fini e ad una gravissima crisi economica assolutamente imprevedibile (!) la mancanza di risultati di questo governo.
Sarà interessante ora vedere quale possa essere la vera forza dei finiani e quali le prospettive dell'eventuale terzo polo, ma l'accelerazione e la posizione di forza assunta rispetto a Fini e gli abboccamenti con Casini mi pare tengano Berlusconi saldamente al centro della scena politica, al punto che i due scenari che riesco ad immaginare come più probabili sono o elezioni anticipate con conseguente ulterirore frammentazione dell'opposizione a sinistra, attualmente del tutto impreparata a gestire un processo elettorale, e rafforzamento al centro per il PDL, oppure un rimpasto di governo che permetta alla destra di arrivare a fine mandato con l'appoggio esterno dei finiani ed occasionalmente dei centristi (scritto così sembra di leggere un nota politica relativa alla DC della prima repubblica).
Da questo momento comunque saremo realmente in grado di capire se Fini può essere il nuovo che avanza a destra oppure se sarà destinato a seguire chi ha provato a staccarsi da Berlusconi (Follini, Tabacci,...) nella strada dell'oblio della politica, cosa che personalmente credo.
Saluti
Paolo
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Come contributo multimediale di accompagnamento al post, Paolo vi propone un esilarante sketch di Fiorello su Berlusconi. Riguarda il divorzio da Veronica Lario, ma in effetti lo si può associare anche alla separazione imminente con Fini. Buon divertimento :-)
giovedì 29 luglio 2010
Vispe Terese, vispo Telese
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17 commenti:
Sulla prima parte del post, mi aspettavo, caro PaoloVE, una precisazione doverosa, cosi come ha fatto un'ascoltatrice intervenuta in trasmissione che Cruciani ha ostacolato in ogni modo, sulla questione del versamento di assegni non sul proprio conto, cosi come disciplinato dalla normativa vigente antiriciclaggio.
Su questa cosa l'ex-Straguadagno (dopo il taglio di 1000 $ deciso dalla manovra ora praticamente ridotto a mendicante) ha detto alla Fusani della spara-cazzate mentre Ferrara prendeva la mira per spostare il bersaglio del fuoco di domande della giornalista alla giornalista stessa!
Su Follini son d'accordo, non lo invitano mai da nessuna parte del resto, come invece chi ha qualcosa da dire!
Forse ha scritto qualche libro??
Boh...
Ma Tabacci, ...parliamone!
E' uno che sa il fatto suo in fatti di economia, di federalismo, di tassazione, che quando parla... da non perdersi una parola.
Mica come Tremonti che, come ha detto il grande leader della polenta taragna, è uno che da del tu all'economia, a differenza di molti altri che pure hanno fatto il premier e che però non capivano un accidenti, tanto che hanno favorito le imprese che andavano a delocalizzare e ci hanno fatto perdere posti di lavoro.
Ah si? Questione di punti di vista!Per me è la cosa piu' idiota del mondo questo rivolgersi di Giulietto Tremendino all'ipotetico interlocutore muto che lo ascolta mentre pontifica con esempi da dopolavoro ferroviario spiegandogli che c'è fieno in cascina, che è meglio un lavoro a tempo indeterminato piuttosto che uno a termine, che banca del sud.....
@ Francesca 13.14:
quando scrivevo di aspetti formali e/o assolutamente non pertinenti mi riferivo proprio a questo. Mi dichiaro ignorante ed incompetente in materia di transazioni bancarie, ma resta un fatto sostanziale: al di là delle modalità di pagamento, chiunque è cosciente di eventuali congrui versamenti economici a proprio favore e di chi li fa. Anche Verdini. Ed è questo il vero succo per il quale è stata artatamente alzata la cortina fumogena. Se non avesse funzionato penso che probabilmente qualcuno (un qualsiasi equivalente di Sallusti presente alla conferenza stampa) avrebbe apostrofato Telese dicendogli "Stai zitto tu che vai a trans" sbandierando una informativa stile Boffo ed un fotomontaggio del giornalista che rimorchia in Lambretta sul raccordo anulare. Probabilmente non è vero, sicuramente non c'entra nulla, ma svia l'attenzione.
Saluti
Paolo
@ Authan:
come tenutario del blog sei ovviamente autorizzato ad attribuire anche ai miei post l'indicazione del tasso di demagogia, moralismo e luogocomunismo (mi interessa in particolare quest'ultimo...). :-)
Oltre ad un CMM dei tuoi, ovviamente.
Saluti
Paolo
....sui rapporti tra Carboni e Verdini quanto meno equivoci e politicamente inopportuni....invito a leggere il dotto articolo di P. Colonnello su La Stampa nella gustosa cornice di dagospia!
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-17672.htm
TOTO-ZANZARA .... doveroso!
L'intervista dell'elefantino(dopo aver ripreso l'autocontrollo) a Gianfranco Fini.
http://rassegna.governo.it/rs_pdf/pdf/T36/T36Z8.pdf
Pero' Gianfranco, ora ti parlo come ha fatto Alemanno di Granata (ma vada a farsi un giro fuori)!
Al Berlo che si è inventato il partito dell'amore per demonizzare avversari ed alleati non troppo simpatici..... che ha trasformato le mancate promesse elettorali in successi strepitosi ... tu pensi di poter far capire questo concetto che io condivido al 100%:
non abbiamo il dovere di sembrare amici, ma dobbiamo onorare l'impegno on gli italiani
h 21.36 Roma, 29 lug. (Apcom) - L'ufficio di presidenza del Pdl "considera le posizioni dell'onorevole Fini assolutamente incompatibili con i principi ispiratori del Popolo della libertà, con gli impegni assunti con gli elettori e con l'attività politica del Popolo della libertà". E' quanto si legge nel documento approvato a maggioranza nella riunione di questa sera.
Ellocredo che è incompatibile, basta leggersi questo bell'articolo
di Farefuturo di 3 giorni fa.
Ecco, secondo noi, cos'è
(e cosa non è) un partito
di Stefano Petroselli
In queste poche righe non troverete niente di nuovo. Perché in fondo le cose sono sempre le stesse. E perché le cose giuste vanno comunque ribadite, a prescindere dalla situazione politica, a prescindere dalle polemiche del momento, dagli interessi e dai disinteressi.
La prima. Un partito non è una caserma. Un partito è un’associazione di uomini e donne liberi, di persone che s’impegnano per dare una forma al futuro di un paese: ognuno con le proprie caratteristiche, la propria storia, le proprie idee, la propria sensibilità.
La seconda. Un partito non è un comitato elettorale “a servizio” di una leadership. Un comitato elettorale è una cosa che nasce e muore in funzione di un voto. È un’organizzazione funzionale a un solo obiettivo: la vittoria. Il partito no, il partito è un organismo vivo, che si alimenta di dibatitto, confronto e talvolta scontro. Insomma la ledarship forte può essere un valore a patto che non sia così forte da fagocitare un intero partito.
La terza. Un partito non è un’azienda. Non è una struttura fondata sugli interessi dei soci. Il partito è l’esatto contrario: è un’associazione che si cura degli interessi degli altri, della società, del paese, degli avversari politici. Un’azienda è egoista, un partito è altruista. La differenza è tutta qua. Un partito vero non è "di nessuno", ma senza paura di esagerare è un "bene pubblico".
La quarta. Un partito non è una lobby che rappresenta interessi di parte. E questa vale ancor di più per un grande partito a vocazione maggioritaria che vuole parlare alla maggioranza del paese. Un grande partito deve avere il coraggio talvolta di guardare anche al di là della sua parte, di certo non può essere il paravento di interessi nemmeno di parte ma personali.
La quinta. Un partito non è una chiesa. In un partito non esistono dogmi. In un partito la cultura politica è carne viva, pulsante, sempre in movimento. In un partito non esistono reietti, eretici e miscredenti. Un partito non è una setta: non esistono adepti e accoliti.
La sesta. Un partito non è proprietà privata di nessuno. Il partito è dei proprio iscritti, di chi partecipa, della maggioranza e dell’opposizione, di chi s’impegna, di chi ha cose da dire, di chi ha proggetti per il paese, di chi ha una visione dell'Italia di domani.
Ecco, niente di nuovo. Però repetita iuvant. O almeno speriamo.
26 luglio 2010
h 22.08 Roma, 29 lug. (Apcom) - Secondo quanto si apprende, nel corso della riunione fra Gianfranco Fini e i parlamentari a lui vicini l'orientamento prevalente sarebbe quello di costituire già domattina i gruppi autonomi in Parlamento.
perchè la domanda è ma mentre gli indagati si moltiplicano ....parlare di legalità e questione morale è cosa da probi vir??
PaoloVe non sottovalutare Fini ha avuto tempo per prepararsi alla "guerra".
Ha adesso nel paese una credibilità molto alta.
E visto che questa "cacciata" se l'è cercata (pessimo gioco di parole) io credo che Fini abbia qualche bell'asso nella manica.
Se devo dirla tutta le tue prospettive future sono tutte un po troppo previdibili....
beh spero che tu ti stia sbagliando.
Anzi mi gioco 50 cents che NON andrà in nessuno dei modi da te previsti.
@ f.c:
non sottovaluto Fini, ma nemmeno SB che ha già iniziato a fargli il vuoto intorno. In realtà l'unica mossa politica di Fini che immagino possa sparigliare le carte del quadro politico è una ipotetica alleanza con Di Pietro, sulla base del comune sentire legalitario / giustizialista. Ma non la vedo probabile...
Per ora a Fini conviene dimostrare con l'appoggio esterno ai punti del programma elettorale che il problema della vecchia maggioranza non erano i finiani , ma la concezione personalistica della politica di SB.
C'è una cosa che mi preme sottolineare dei tanti che, in area PD, apprezzano lo strappo operato da Fini sostenendo che è giusto che avvenga per coerenza con il patto elettorale e fondativo: la maggior parte di costoro ha massacrato Bertinotti quando ha abbandonato la maggioranza di Prodi sulla base delle stesse motivazioni.
Dov'è una differenza così grande tra i due processi che ci permetta di esaltarne uno ed esecrare l'altro?
Saluti
Paolo
http://rassegna.governo.it/rs_pdf/pdf/T40/T40TA.pdf
interessante l'editoriale di Stefano Folli (anticipato da Milan) sulla vittoria di Pirro del Berlo!
Paolo,
sai bene che la visione politica di chiunque e' sempre un po' viziata da ipocrisia e dalle preferenze personali. Vale per tutti, anche per te. E piu' che mai per me.
Cio' detto, pero', lo strappo di Berlusconi e quello di Bertinotti non so quanto siano paragonabili (nel dire questa cosa sembro un po' Cruciani, ma passamela). Bertinotti mando' in crisi Prodi perche' non accetto' un compromesso, non perche' volesse distruggere Prodi e aprire una nuova fase politica. Quello di Bertinotti fu un capriccio, dettato dal volere mantenere una sua linea di principio, una sua coerenza (cosa che magari in altre circostanze e' particolarmente apprezzabile). Invece dietro Fini c'e' la volonta' di chiudere col Berlusconismo e di dare inizio ad una nuova era, senza per questo consegnare il paese al polo politico avverso. C'e' polpa in tutto questo, c'e' strategia (se vincente o no lo vedremo a breve), mentre in Bertinotti ci fu solo un richiamo al "duri-e-purismo". Io la vedo cosi'. Naturalmente non pretendo di avere la verita' in tasca.
Ciao.
se Fini va con Di Pietro perde ogni credibilità.
Non lo so ma quel diavolo di Fini non me la racconta giusta.
Lui sa qualcosa che noi non sappiamo!
Per quanto mi riguarda la similitudine Bertinotti-Fini ci può anche stare.
E trovo che abbiano ragione tutt'e due.
Per quanto riguarda l'appoggio esterno al governo sui punti condivisi del programma di governo per dimostrare etc... ertc..
bal bla bla.
Hai ragione al 100% ma quanti italiani sono capaci di seguire certe sottigliezze?
Pochi.
E se non c'è qualche giornalista televisivo ONESTO che gli racconta cosa sta succedendo, dubito che i giornali avranno un'impennato nelle vendite..e quindi l'italiano medio rimarrà nella sua beata ignoranza, convinto ancora che B abbia fatto sparire la spazzatura napoletano negli inceneritori o chissà dove.
Io temo tantissimo le elezioni, vedo uno straripamento della Lega e una nuova conferma di B.
Ma con potere più ampio senza Fini fra le palle.
Proprio ora, dopo questa sequela di scandali, non gli convengono le elezioni, ma fra qualche mese, dopo un bel po di lavoro di rincoglionimento minzolinico e della compatta televisione di regime (La7 fa ascolti ridicoli), presumo che B andrà al voto a far il pieno di POTERE.
Qualunque cosa succeda, il racconto per la "massa", il parco buoi, sarà tale da glorificare il Boss e minimizzare i suoi errori/orrori.
Fini dovrà giocarsela benissimo.
(anche se continuo a pensare che ad ogni modo pesa e peserà cmq + di Follini)
Mamma come sono lunatico!
Ieri ero molto ottimista oggi sono molto catastrofista.
Forse mi devono venire le mie cose.....
authan che venga rispettato il programma di governo non mi sembra tanto un capriccio o duri-e-purismo...
insomma gli elettori i Bertinotti hanno dovuto vedere il loro partito votare cose inconcepibili come la guerra e provvedimenti di politica economica sicuramente non di sinistra, ma nemmeno di centro-sinistra...
all'ennessimo boccone amaro si è rifiutato.
Insomma si era stufato di compromessi..... perchè li doveva fare solo lui!
Fini non può pensare che con la sua mossa può mettere fine al berlusconismo.
Fini vuole chiudere col Berlusconismo e di dare inizio ad una nuova era... seeee
lui e quale esercito?
(non dimentichiamoci che B l'esercito ce l'ha)
Ieri Berlusconi ha detto nella sua conferenza stampa qualcosa tipo:
"come i tifosi non tollerano le divisioni all'interno della loro squadra del cuore, nello stesso modo gli elettori non possono sopportare questa continua delegittimazione da parte di Fini, tanto piu che queste liti non avvengono all'interno dello spogliatoio ma in pubblico".
Elettore=tifoso
Milan=PDL
Finalmente ha tolto la maschera.
Non parla di contenuti, ma solo alla pancia.
Stasera Giueppino ci farà sentire tutto ciò?
Avrà almeno una piccola parola di biasimo per questa follia?
A sto punto chiediamo a Moratti di fare il segretario del PD.
@ Authan:
Stavolta non son d'accordo. E' vero che le valutazioni sono personali, non sempre completamente coerenti e possono cambiare nel tempo, ma mi pare un ribaltone un po' troppo consistente il far passare la coerenza a dei valori essenziali del partito (inseriti in un programma elettorale e/o fondativo) da un capriccio ad un sano principio.
E se, come credo, si arriverà all'appoggio esterno al governo da parte dei finiani, credo che anche l'idea di marcare la separazione dal berlusconismo possa finire col diluirsi molto.
Il grosso timore è che Fini divenga l'ennesima speranza a tenere in vita una opposizione fatta solo di antiberlusconismo, che forse in altre situazioni poteva vincere le elezioni, ma non riesce a governare, il che è la cosa più importante.
Quello che rimpiango della Rifondazione dei tempi di Prodi è il fatto che aveva una visione della società e della politica (che in gran parte non condividevo, sia chiaro), cosa che ormai sembra rimasta solo alla Lega. E senza una idea di percorso politico non si va da nessuna parte, a meno di non adorare l'uomo forte di turno.
Saluti
Paolo
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