Almeno era un tema. Non ho trovato particolarmente appassionante l'inchiesta di Panorama sulle "notti bravi dei preti gay" (titolo un po' pretenzioso, in realtà i preti spiati e colti in castagna erano solo tre), della quale si è molto parlato alla Zanzara di venerdì 23 luglio, ma almeno era un tema, e non una di quelle inconsistenti frivolezze che a Giuseppe Cruciani ultimamente piace proporre.
Francamente non so cosa ci sia di così sorprendente nello scoprire che, tra le migliaia di sacerdoti, c'è chi cede alla tentazione della carne. E' statisticamente normale che una minoranza di preti non rispetti il vincolo di castità. Con ogni probabilità ci sarà un'altra minoranza dedita all'alcool, e un'altra ancora al gioco d'azzardo. Anche gli ecclesiastici sono persone fatte non di legno, soggette a voglie e brame non facilmente reprimibili, a dispetto del loro ruolo. Ma finché i peccati di lussuria, visto che di questi si sta oggi parlando, hanno luogo con adulti consenzienti (ben diversa sarebbe la percezione della vicenda se fossero in ballo aspetti legati alla pedofilia), ebbene, se un problema esiste esso è circoscritto al rapporto di fiducia tra i sacerdoti libertini, i loro parrocchiani e Santa Madre Chiesa.
In altre parole, questa inchiesta sui preti gay, al di là di certi risvolti scandalistici e omofobi in effetti più appropriati per un tabloid tipo Cronaca Vera piuttosto che per Panorama, può forse stimolare la coscienza religiosa dei cittadini, ma non quella civile. E francamente viene da chiedersi se tra i compiti del principale news magazine italiano ci debba anche essere quello di penetrare una sfera così intima, per i suoi lettori, come quella della religiosità.
[Tasso di demagogia, moralismo e luogocomunismo di questo post: 39%]
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Pet Shop Boys, "It's a sin" (1987)
When I look back upon my life
It's always with a sense of shame
I've always been the one to blame...
20 commenti:
La domanda è:
a chi fanno del male questi preti libertini?
I comportamenti di quei preti è un fatto P-R-I-V-A-T-O
Ma che diamine!
stanno per fare una legge allucinante e criminogena (non vi sarete bevuti che oramai il DDl-intercettazioni abbia perso tutto il suo slancio censorio e anti-indagine vero?) usando proprio il Sacro diritto alla privacy.
Abbiamo anche avuto fior fiori di giornalisti come Facci, Minzolini e Ferrara (non proprio il fior fior a dire il vero) che si sono schierati a favore di questa legge usando come argomento cardine proprio la privacy!
Mi vengono in mente tutte le "frasi tormentone" che sono state usate negli ultimi anni:
"ma dov'è il reato?"
"che interesse pubblico hanno questi fatti?"
- e il sempre verde -
"non è nemmeno indagato!"
La differenza è che per questo caso queste argomentazioni diventano dannatamente valide.
Sacrosante direi.
Quei preti non gestiscono soldi pubblici, non sono personaggi pubblici.
Con che diritto si può sputtanarli in questa maniera?
L'unica autorità che potrebbe essere interessata a tali fatti potrebbe essere la sacra romana chiesa.
A me come cittadino non me ne frega niente, anzi non sono nemmeno autorizzato a conoscere questi fatti PRIVATI di ZERO INTERESSE PUBBLICO.
Sono per la libertà di stampa e quindi quelli di Panorama possono fare quel che vogliono, ma in tal modo la loro credibilità se ne va letteralmente a puttane.
Ogni volta che questi signori, di fronte a vergognosi scandali, ci tortureranno le palle discutendo se sia legittimo o no che noi cittadini possiamo essere informati su fatti REALMENTE di interesse pubblico (tipo come mai un ministro non sa chi ha messo i soldi per casa sua) mi sarà molto facile rinfacciargli questo insulso modo di fare giornalismo.
E questo "rinfacciamento" dovrebbero farlo anche i giornalisti radiofonici...
...a meno che non scrivano per lo stesso giornale.
...in tal caso sarebbe ben difficile!
Crucianissimo conflitto d'interessi?
Buongiorno,
sono d’accordo con Authan che, con tutta probabilità, nel servizio di Panorama c’è più pruderie che notizia. Ci sono dei preti gay che per di più hanno una vita sessuale. Wow. Qualcuno può realmente esserne stupito? Nel caso potrei sconvolgervi assicurandovi che alcuni preti hanno dei figli. Oilalà. E qualcuno beve anche due bicchieri dopo cena. Gasp. Prendete fiato e sedetevi.
Per una volta però voglio prendere lezione da Cruciani e commentare il commento.
Perché in questo caso la scompostissima reazione della Binetti (che considero molto organica alla Chiesa) alla (non) notizia dice più della notizia stessa.
Come in ogni occasione in cui dei preti vengono coinvolti in situazioni poco cristalline la reazione che si verifica è quella di urlare all’attacco alla Chiesa da parte di un complotto secolarista laicista ed anticattolico, invece di circoscrivere i fatti alle minoranze che li commettono ed, eventualmente, all’incapacità della Chiesa di gestire i propri reprobi (veri o falsi che siano).
Una eventuale presa di coscienza del problema appare limitatissima, i correttivi ancor più limitati, ben chiaro è invece l’invito a far quadrato più contro chi solleva il problema che contro il problema stesso, con il risultato grottesco di far sembrare una pratica diffusa (e difesa nei fatti se non formalmente) quelle che sono delle mancanze di una minima parte degli adepti.
Credo che in questo momento la Chiesa stia attraversando, almeno nel mondo occidentale, una crisi di vocazioni tale da mettere in crisi una serie di proprie regole interne quali il celibato dei preti ed il sacerdozio femminile, regole ormai sedimentate da secoli. E il timore dei cambiamenti porta alcuni (ad esempio la Binetti che in trasmissione attacca Panorama ma ammette di non averne letto l’articolo) a negare i problemi che sembrerebbero poter conseguire dallo status quo, impedendo invece di aggredire il problema.
Per inciso, ha ragione anche Cruciani nel cercare la notizia nel commento del TG3 che attribuisce a Panorama una attività di Killeraggio contro la Chiesa analoga a quella condotta contro Avvenire da Feltri piuttosto che nell’articolo di Panorama…
Saluti
Paolo
Rispondendo a "fonti anonime vaticane" che hanno deplorato l'inchiesta in quanto "priva di prove concrete e circostanziate, tentativo di trovare ad ogni costo argomenti forti per svegliare i lettori sotto l'ombrellone", il direttore di Panorama Giorgio Mulé ha dichiarato che sarebbe "lieto di fornire nomi, cognomi e indirizzi dei sacerdoti che hanno compiuto atti sessuali, peraltro documentati da riprese video incontrovertibili".
Signore e signore, Giogio Mulé, campione della difesa della privacy, nemico del giornalismo sputtanatorio che guarda dal buco della serratura.
Al di là di come ognuno possa giudicare i sacerdoti coinvolti nell’inchiesta, mentre nel Paese si discute della pubblicazione delle intercettazioni e sulla necessità di rispettare la privacy delle persone, le vite di questi anonimi sacerdoti vengono divulgate a loro insaputa e senza il loro consenso. Non sto dicendo, ovviamente, che non si possano o non si debbano fare inchieste sull’argomento, che purtroppo offre materia e pure abbondante, ma è forte il sospetto che tanto interesse sia unicamente motivato da un mero intento punitivo, voyeristico e scandalistico, da parte dei feuilles maison bastonatori e militanti, verso ad esempio il quotidiano della CEI o Famiglia Cristiana, rei di aver osato pronunciarsi sullo scandalo P3 ridotto a 4 mele marce e la questione morale ('La questione morale non e' un piagnisteo, c'e' un'economia del disastro consegnata alla generazione futura, il peggio immaginabile della diserzione morale', si legge in un editoriale di Avvenire in cui si fa riferimento indirettamente anche alle parole di Berlusconi al Duomo)
Gad Lerner contesta a “Panorama” l’utilizzo di una misura poco congrua a chi dovrebbe indagare. Se la metodologia utilizzata dall’Espresso sul caso D’Addario è stata ritenuta sbagliata da Mulé perché utilizzarla in altre circostanze? Dopo avere condotto una campagna ostile nei confronti della escort barese, (colpevole di avere registrato il suo incontro intimo con Berlusconi) Panorama, applica su larga scala lo stesso metodo per prendere all’amo i preti gay della capitale che conducono una doppia vita. Non un gran bell’esempio di giornalismo d’inchiesta, semmai una grossolana forma di adescamento utile a divulgare il senso comune qualunquistico del “così fan tutti”.
Anche il nuovo Presidente di Arcigay, Paolo Patanè bolla il servizio del settimanale di Panorama sui preti gay come una brutta pagina di giornalismo, sottolineando che non è la vita privata delle persone che va colpita ma i comportamenti pubblici e politici omofobici, denunciando che si cerca di dipingere l’omosessualità come fonte di ogni male. Quella di Panorama è un’inchiesta che, nel mettere giustamente in luce le contraddizioni della Chiesa cattolica ed il suo tormentato rapporto con la sessualità, finisce per assecondare una modalità orribile e torbida; non è la vita privata delle persone che va colpita con un moralismo scandalistico ed offensivo, ma i comportamenti pubblici e politici di chi pianifica ed afferma l’omofobia e la discriminazione, cosi si finisce per criminalizzare i preti omosessuali dimenticando che la cosiddetta “doppia vita” riguarda anche e largamente i preti eterosessuali o, ancora, migliaia di mariti o mogli.
TOTO-ZANZARA
Trappola mortale per Nikita, l'Obama del Tavoliere.
"Veltroni offre una sponda a Vendola: "E' autonomo, innoviamo insieme" (Repubblica, pag.6).
L'unico leader a disposizione della sinistra esce da una settimana terrificante di autogol e sovraesposizione mediatica.
Ci mancava giusto il bacio della morte di Walter l'Africano!
...ma ve l'immaginate se, visto che si parla di tre preti, dalla Chiesa si fosse risposto "Solo tre? così pochi? e ci fate anche un articolo? Non che ci stia bene, ma sono umani ed è inevitabile che qualcuno pecchi..."? Non sarebbe stata una risposta più sensata ed il tutto non sarebbe stato ricondotto ad un ambito di maggior ragionevolezza?
Saluti
Paolo
Centro perfetto, paolo.
concordo in pieno con le osservazioni del post. Semmai le osservazioni di paoloVE sulla crisi della chiesa - non che me ne freghi più di tanto - suscita in me una riflessione:
Se la chiesa impiega 400 anni per riconoscere i propri errori, come nel caso di G. Galilei, credo allora che dovremmo aspettare tanto per una presa di posizione "intelligente" della chiesa su temi come contraccettivi, aborto, eutanasia, omosessualita e soprattutto sul fatto che gli uomini - proprio perché sono uomini - che rappresentano la chiesa, non sono di legno, e sarebbe il caso di lasciarli liberi di scegliere anche nel campo sessuale, dando la possibilità di sposarsi e mettere su famiglia e ponendo fine, finalmente, a un aspetto ridicolo della chiesa: Il fatto di parlare di famiglia e suoi valori senza avere esperienza sul campo.
mah
mah
e ancora mah
Visto che ad ogni persona di intelletto indipendente quest'inchiesta di Panorama è sembrata un immenso autogol, (come possono certi giornalisti "berluscosi" riempirsi la bocca di privacy e poi senza vergogna appoggiare certo facile giornalismo voyuristico?) non trovo assurdo il commento del tg3.
Magari è un po azzardato, ma plausibile.
Il mondo cattolico non è monolitico e troppi in questo settore si sono "permessi" di criticare il degrado morale.
Non importa se le parole usate, come degrado morale, siano generiche. Anche se non sono un chiaro attacco al governo toccare certi "tasti" oggi non è "conveniente".
Smettiamola di fare gli ingenui, abbiamo visto come B usi i SUOI mezzi informazione ( he mediaset world).
Potrebbe essere quest'inchiesta un colpo d'avvertimento?
Non cadiamo dal pero ogni volta.
Oppure ogni volta bisogna fare il riassunto delle puntate precedenti?
Cmq basterebbe vedere qualche edizione di Studio Aperto per comprendere la professionalità di Mulé.
Un Francesco sanguinario, vendicativo e brigatista vi direbbe:
Siete solo degli schifosi collaborazionisti.
A tempo debito verrete giudicati dal tribunale rivoluzionario e garritati in una pubblica piazza.
Un Francesco travagliesco vi direbbe:
Siete dei riformisti della domenica.
Vi meritate il "Polito d'oro".
bravi dritti.
anzi driti
vi linko una cosa.
Giusto per capire chisono questi giornalisti...
http://metilparaben.blogspot.com/2010/07/quando-ci-sono-di-mezzo-i-froci.html
Non per nulla Cruciani ha aperto la trasmissione di venerdì dedicata all'inchiesta di Panorama sui preti gay apostrofando rai3 (ma da chi è pagato?). Il nostro conduttore preferito ha definito “una curiosità” ( è bravo però!) la chiusa del tg3 delle 14.20 dicendo che fa della dietrologia. Giusto per la cronaca l'estratto del' audio registrato del telegiornale di rai3 alla Zanzara diceva così : [...] L' inchiesta del settimanale non rivela niente di nuovo. Semmai documenta ciò che già si sapeva con un'enfatizzazione che suscita qualche interrogativo nel momento in cui i vescovi hanno inasprito le loro critiche alla politica economica della finanziaria del governo, e alla persona del Premier [...]. Non era del tutto sconclusionato come servizio. Cruciani ha detto però che queste conclusioni sono dietrologia affermando che Panorama secondo il tg3 avrebbe fatto questa inchiesta “perchè Berlusconi è arrabbiato con i vescovi”. C'è uno spirito complottista da parte di Cruciani, o no? Ma non da parte del tg3, non è dietrologia secondo me; il tg3 non fa altro, credo, che allinearsi con i tg in generale, fanno semmai “le comari”: sparlano, spettegolano, giudicano, non fanno informazione. Traggono conclusioni e questo è sbagliato. Lo so che il know-how è tipico dei tg di mediaset, ma tant'è.
E sono d'accordo con lui anche se non nel fatto che il tg3 abbia detto qualcosa di sbagliato, ma forse avrebbe potuto risparmiarsi queste conclusioni.
Parlarliamo invece di questi magazines di Mondadori (non ne leggo uno, incredibile!): Panorama non è altro che l'ennesima “foglia di fico” di questo governo; nulla da invidiare ai canali televisivi mediaset. E' come Lucignolo, Le Iene, (dedicheremmo una storia a parte al “il Giornale” e “Libero” ma si andrebbe off topic).
Questo settimanale Panorama ha come intento quello di scandalizzarci, e ci scandalizza lì per lì, ma contestualmente poi ci ritroviamo chissà perchè a dare il nostro assenso a questi vipparoli o autori dello scandalo tipo anche i preti in questo caso che vanno a ragazzoni con gli anfibi e il perizoma. Perchè mai inneggiamo alla privacy regolarmente dopo queste inchieste o queste trasmissioni tipo per citare sempre Lucignolo la mia trasmissione anche lei una delle mie preferite che non parla d'altro che di troie e troie redente, e spacciatori, e forse spacciatori redenti e via cantando.
Non di morale e non di etica dovremmo discutere, lo so, ma di civismo e informazione. Le conclusioni della Binetti intervistata da Cruciani sono ciò che di peggio potevo ascoltare, tutto glissa su la pruderie riguardante le categorie: ma stiamo scherzando? Se non è populismo questo, non so cosa lo potrebbe essere.
Ma Cruciani da che parte sta? Dalla Sua. Lo so..Lo so.
Una piccola provocazione a chi vuole vedere una certa identità tra il caso di panorama e le intercettazioni.
A mio parere una cosa è che un giornale parli della vita di alcune persone (restando passibile di procedure giudiziarie nel caso gli interessati sporgessero denuncia per lesione della privacy, vedi caso Mosley), un'altra è che un giornale pubblichi stralci di atti giudiziari che, al momento della pubblicazione, dovrebbero essere coperti dal segreto istruttorio.
a qualcuno
Il segreto istruttorio è stato abolito da un bel po...
è vero che gli atti delle indagini devono rimanere segreti, solitamente lo si fa perchè l'indagato sa di essere indagato e smette di lasciare tracce e di delinquere.
il 90% delle intercettazioni e degli atti di indagine che vedi suoi giornali sono atti depositati alle parti, quindi pubbliche.
Gli atti giudiziari ancora coperti da segreto VERAMENTE sono pochi.
Ultimamente mi ricordo le intercettazioni di B su Annozero (l'indagine di Trani per capirci)...
e cm non mi pare che fossero molto "personali"... tutt'altro!
a francesco.caroselli:
Grazie per la precisazione, un lapsus (freudiano? ;) ) mi ha fatto scrivere "segreto istruttorio" al posto di "segreto delle indagini".
La tua risposta mi ha fatto venire in mente un paio di domande:
* "il 90% delle intercettazioni e degli atti di indagine che vedi suoi giornali sono atti depositati alle parti, quindi pubbliche."
Hai un qualche riferimento statistico a supporto di questa affermazione o vai a "buon senso" (che ci può anche stare, a me interesserebbe solamente consultare le tue fonti)?
* "Gli atti giudiziari ancora coperti da segreto VERAMENTE sono pochi.
Ultimamente mi ricordo le intercettazioni di B su Annozero (l'indagine di Trani per capirci)...
e cm non mi pare che fossero molto "personali"... tutt'altro!"
Lungi da me fare l'avvocato di Berlusconi (mica son Ghedini!) ma una violazione del segreto è sempre una violazione del segreto, indipendentemente dal suo contenuto, o no?
P.S.: Ho paura che queste disquisizioni mi stiano portando off-topic, se così fosse mi scuso e provvedo a spostare il tutto dove dovrebbe stare.
x qualcuno
La distinzione che fai e' capziosa. Sputtanare una persona, a opera di un giornale, pubblicando senza autorizzazione un video o altro materiale privato che lo riguarda raccolto "in autonomia" non e' meno grave di pubblicare un atto giudiziario con intercettazioni. Semmai e' vero il contrario, visto che per lo meno nel caso giudiziario chi ha la raccolto il materiale privato lo ha fatto per indagare un reato e non per voyeurismo. Se si e' contro la pubblicazione di intercettazioni A MAGGIOR RAGIONE si deve essere contro la pubblicazione di materiale privato raccolto al di fuori di indagini giudiziarie.
Il fatto che la vittima dello sputtanamento puo' rivalersi civilmente e' un dettaglio. E tralaltro nulla impedisce di ricorrete alla causa civile anche nel caso della pubblicazione di atti coperti da "segreto di indagine" come lo chiami tu.
Giusto per completezza, io come ho sempre detto non sono per nulla entusiasta della pubblicazione di intercettazioni. E' solo che penso che una legge limitativa della liberta' di stampa (compresa la liberta' di fare stampa spazzatura) non sia un'opzione. Sarebbe bello se i direttori di giornale decidessero di loro sponte una maggiore selezione su cosa pubblicare. In molti altri paesi e' cosi', senza bisogno di leggi.
a Authan (wow, che onore!) :)
A mio parere la capziosità sta nell'occhio di chi legge, se mi permetti la battuta.
Personalmente sottolineavo solo la diversità tra il caso sollevato da Panorama e la pubblicazione di intercettazioni, non ho mai ragionato in termini di grado di gravità dell'uno rispetto all'altro.
Proprio come te non sono né entusiasta di un giornalismo che pubblica intercettazioni né di un giornalismo che puzza di voyeur, solo mi piacerebbe che l'operato dell'organo dello Stato preposto alle indagini fosse sempre perfetto per quanto riguarda la tutela della segretezza della corrispondenza.
proviamo a ripassare gli ultimi "scandali" che sono scoppiati ultimamente...
mi pare (e sto abbastanza attento) che l'unico sia quello gia citato delle intercettazioni di Trani.
La P3 per esempio sono tutti atti pubblici.
Non l'ho letto da nessuna parte, ma visto che hanno che arrestato qualcuno (<Carboni e altri 2) come minimo hanno dovuto formalizzare le accuse. Non si rinchiude qualcuno senza una spiegazione.
La richiesta d'arresto che i PM presentano ai GIP (che poi decide) deve essere pubblica, proprio per garantire l'indagato.
Ti immagini mettere dentro qualcuno senza dare nessuna giustificazione? Saremmo alla dittatura.
Il nostro è un ottimo sistema ma ormai si sono consolidate delle convinzioni che rovesciano completamente la realtà e lo fanno sembrare un inferno. Sto parlando per esempio dell'aviso di garanzia che è "percepito" come un'onta, uno sputo in faccia. una manifestazione di antipatia verso qualcuno, invece è l'esatto contrario.
Serve ad avvertire il citadino che è sotto indagine. (per certi reati non si fa, soprattutto quando si presenta l'occasione di prenderlo in flagrante)
Sapere che si è sotto la "lente" della giustizia è come una soffiata legalizzata. Leggittima direi, anche perchè se cosi non fosse i PM potrebbero "monitorare" un individuo per anni in attesa di un qualunque reato-
Invece le indagini sono "a tempo"- Il GIP può concedere una proroga fino a 3 volte (se non erro), ma poi c'è un blocco automatico e il PM deve fare con le prove che ha raccolto.
Tutto ciò è sempre pubblico proprio perchè la trasparenza garantisce che non si possano commettere soprusi.
come ho divagato!
Cmq ritornando alle mie statistiche "a occhio", può darsi che mi sbagli, ma pensandoci ancora più intensamente non mi ricordo altri esempi di atti di indagine segreti e pubblicati...
ah un'altro. L'intercettazioni Fassino-Consorte e quelle D'alema-Furbetti del quartierino...
Pensa che quelle dovevano ancora essere "sbobinate"...
Gli inquirenti non le avevano ancora mai sentite e già erano sul giornale..
beh in quel caso cchi rubà le registrazioni era un dipendente dell'azienda esterna che lavorava per la società incaricata di intercettare.
... le ha subito portate all'attenzione di B....
che sdegnato di tale violazione della privacy l'ha denunciato alle forze dell'ordine (seeee coem no! le ha dato al fratellino editore)
buongiorno,
non so piu' qual era il post dove si parlava di massoneria democratica e allora segnalo qui (OT)..... anyway il nostro inarrivabile conduttore radiofonico preferito agli onori di DAGOSPIA che riprende l'intervista al fratello democratico MAGALDI e la lancia in un pezzo strepitoso!
Per chi l'avesse persa ... assolutamente da riascoltare, dopo la lettura!
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-17566.htm
ciao!
(ma ieri sera CRUCIANI si sarà attapirato di piu' per la mancata (con sdegno!) partecipazione del politico di turno alla gara UGOLE DEL PALAZZO o per le esternazioni di FINI "Chi è indagato lasci gli incarichi di partito?")
ariciao!
Per una volta sono d'accordo su quello che crux ha sostenuto venerdi in trasmissione a proposito del "lancio" della notizia al tg3 secondo cui dietro ci sarebbe la mano di B. che vuol far pagare la chiesa per alcune sue posizioni contro la manovra finanziaria. Ecco in questo caso, anche secondo me, il tg3 l'ha sparata grossa, e per farlo devi dare anche delle prove di quanto stai sostenendo cosa di cui non mi pare che ci sia stata traccia.
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