Mai sentito parlare di humor nero, gente? E' quella branca della satira che porta che porta a fare dell'ironia, solitamente amara e non sguaiata, anche su eventi tragici. Può essere in certi casi fine a se stessa, denotando, in tal caso, cattivo gusto, ma più spesso è finalizzata ad una riflessione spiacevole o bruciante.
Un esempio? Il 29 maggio 1985 allo stadio Heysel di Bruxelles la Juventus vinse la sua prima coppa dei campioni in un clima surreale. Oltre 30 persone erano appena morte sugli spalti. A dispetto della sciagura, la partita si giocò lo stesso, e alla fine i giocatori festeggiarono la vittoria. Il giorno dopo sulla Stampa apparve una vignetta di Forattini che in tanti oggi ricordano, raffigurante uno scheletro che alzava la coppa al cielo (non la trovo su internet, sorry). Non era certo l'aperta risata ciò che si voleva suscitare, ma un amaro sogghigno a bocca storta, di disapprovazione. Quella partita non si doveva giocare come se nulla fosse.
Ecco, quello è humor nero al massimo livello. Servono altri esempi? C'è la famosa vignetta di Vauro sulle cubature dei cimiteri post terremoto di L'Aquila. Ma potrei citare mille opere del vignettista del Manifesto, il quale di questo sottogenere dell'arte della satira, è un maestro.
E nel filone dello humor nero a mio avviso rientra perfettamente anche la vignetta di Staino su cui in molti, specie tra esponenti e organi di informazione di area centrodestra (in prima fila il Giornale di Feltri, che sul caso ci ha costruito un titolo a nove colonne a dir poco demenziale), hanno espresso la loro indignazione.
“A chi troppo e a chi niente” risponde Ilaria a Bobo che le annuncia la sparizione di 96 membri del governo polacco. Sull'eventuale cattivo gusto ognuno può farsi la propria idea, ma vorrei far notare come esso, se presente, si amplifica mille e mille volte quando a esercitarlo non è un comico. Ecco, questo è il punto in cui dovrei tirare fuori certe "barzellette" di Berlusconi, ma a questo giro lascio correre. Ciò detto, ad ogni modo, a mio avviso, nel caso specifico di Staino, solo una mente superficiale o una accecata dalla militanza può intravedere nella vignetta l'auspicio di una morte violenta per gli attuali membri del governo e una mancanza di rispetto per il popolo polacco. E' una cosa che non esiste.
Tra il "troppo" (parola che – lo spiego a beneficio delle menti superficiali o accecate di cui sopra – va letta in una chiave fortemente negativa, nel senso che per quanto si potesse disapprovare l'attuale classe dirigente polacca, le cose non dovevano andare in quel modo. E' stato – appunto – troppo) e il "niente" c'è un oceano di mezzo, che, nel modo più assoluto, non contempla solo la fine cruenta dell'attuale governo italiano, evento che sarebbe da barbari auspicare, e che Staino, come da lui stesso spiegato ieri alla Zanzara, senza perifrasi, non auspica affatto.
“A me non ha fatto ridere” ha osservato Giuseppe Cruciani ieri in trasmissione, pur precisando che le polemiche sollevatesi contro Staino erano eccessive se non fuori luogo. Neanche a me ha fatto ridere, non nel senso gaio del termine. Però "l'amaro sogghigno a bocca storta" quello sì, è arrivato. In Polonia il fato è stato immensamente crudele, mentre da noi si sono susseguiti processi, scandali, intercettazioni e varie elezioni, e Berlusconi è sempre lì. Troppo e niente.
Ai miei occhi i confini dentro i quali va ricondotta la vignetta di Staino sono ben nitidi e chiari. Quelli che parlano di offese, di odio, di auspici di morte hanno semplicemente visto un altro film, proiettato nelle proprie gabbie mentali. Ma se il senso dell'umorismo non è prerogativa di tutti, quello per lo humor nero, a maggior ragione, è davvero per pochi.
47 commenti:
Authan, io fossi in te non farei a meno di citare le battute di Berlusconi, come quella su metà degli internati in un campo di concentramento, quella di "Ho detto METÀ!"
Sulla Palestra di Luttazzi c'è un'interessante, anche se non del tutto condivisibile, discorso sulla satira, che prova a codificare quello di cui parli nel post, la satira di cattivo gusto vs l'humor nero. È molto interessante, il distinguo è che nella satira fascistoide si ride di una disgrazia E delle vittime, nell'humor nero, esattamente come dici tu, si ride per generare una riflessione.
Secondo questa codifica, la barzelletta di Berlusconi ride anche delle vittime dei campi di concentramento; la vignetta di Staino non deride i morti nell'incidente.
OT
se l'humor nero non fa ridere, almeno questo, a me per lo meno, ha fatto sganasciare!
E pensare che l'ho trovato su un quotidiano serissimo!
Altro che vignette e chiacchiere inconcludenti!
Passate le elezioni, archviati i ballottaggi... resta solo ARIA FRITTA!
Non sarebbe ora di smetterla di cianciare sulle riforme, per passare invece ai fatti? Dopo due anni di governo di centro-destra, ancora non si è vista la rivoluzione liberale promessa nel '94. Non esistono neppure riforme di carta, per tali intendendosi i progetti. Siamo alle parole in libertà, alle riforme vocali, alle proposte male assestate, caotiche, inconferenti. Ci litigano maggioranza e opposizione, ma ci si scanna pure nella maggioranza, fra le diverse opposizioni e dentro il Pd. Da quando le urne regionali sono state chiuse, due settimane fa, la classe politica non fa altro che discettare di riforme. Riforme di ogni genere, con predilezione per le istituzionali, prima, e per le elettorali, da ultimo. Ancora ieri Gianfranco Fini si è soffermato sulle riforme, trattandone in linea di principio, per esprimere una posizione nuova quanto il manico dell'ombrello: quando non possano essere condivise, si possono realizzare a maggioranza. Gli si può suggerire la riflessione di Nicolò Machiavelli, sulla disputa «s'elli è meglio essere amato che temuto, o e converso. Rispondesi che si vorrebbe essere l'uno e l'altro; ma perché elli è difficile accozzarli insieme, è molto più sicuro essere temuto che amato, quando si abbia a mancare dell'uno de' dua».
E allora si faccia da soli, se non si può andare insieme.
Si faccia, però.
Possibile che il mondo politico non si renda conto dell'inconsistenza del dibattito? Calderoli reca a Napolitano un “canovaccio” del nulla assoluto.
Berlusconi parla di turno unico, sollevando discussioni infinite, e nessuno sa a quale elezione si riferisca: doppio turno legislativo oppure presidenziale o, ancora, unica giornata di voto? Gli industriali hanno ammonito Berlusconi: non ci sono più appelli.
Faccia presto. Meno proclami, meno promesse, più fatti. Senza troppi rinvii alle calende greche, come nel caso dell'annunciata riforma fiscale.
Buongiorno,
forse non ho capito bene.
Tra gli scandalizzati ci sono quelli di Libero?
Allora devo arguire che anche questo era un auspicio e non humor nero:
http://tinyurl.com/libero-prodi
Moralisti da strapazzo.
Saluti
Paolo
"Mangano è un eroe" è un esempio di humour nero? e "Posso palpare la signora?" sul luogo dove poche ore prima c'è stato un terremoto?
Di battute disgustose se ne son sentite uscire dalla bocca del PDC e di certo non fatte per suscitare riflessioni.
Basti pensare a quella su "Kapo" detta ad un europarlamentare tedesco o a quella dei desaparecidos lanciati dall'aereo argentino.
E' ormai un uomo fuori controllo (com'è che si dice compos sui al contrario?)
Eppero' finchè lo trattano come un bambino capriccioso da accontentare sempre e lo applaudono .....
Buongiorno,
come sempre è triste discutere di ciò che è ovvio, bravo authan che hai la forza di mettere giù qualche riga di buon senso.
Ieri ho sentito uno scampolo della trasmissione e ho avuto il piacere di sentire la voce moderata di un sedicente facente parte del partito dell'amore.
Sottolineava come la vignetta di Staino non fosse solo un augurare la morte a B, ma anche un'offesa ai polacchi tutti.
Naturalmente ho spento, amareggiato.
Saluti
Tommaso
che coincidenza!
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_aprile_13/aereo-investe-lepre-1602828052599.shtml
Armi di distrazione di massa.
Sempre i soliti problemi dementi.
( Ovviamente non ce l'ho con Authan )
Saluti e baci e viva il cric !
OT, ma non troppo:
i miei sarcastici complimenti a Il giornale per la prima pagina di ieri, in cui titolava, riferendosi ad Emergency, "Terroristi, vittime o pirla".
http://tinyurl.com/giornale-pirla
Quando venne assassinato Fabrizio Quattrocchi il Giornale considerava eroico andare a rischiare la propria vita in una terra dove le armi erano parte integrante del paesaggio nel tentativo di fare del bene.
Chissà perchè hanno cambiato idea. Probabilmente quando Dio ha distribuito la coerenza Feltri e Belpietro erano gli ultimi della fila.
Comunque credo che la miglior risposta a tanto sfoggio di intelligenza sia nei dati contenuti qui:
http://tinyurl.com/report-emergency
Immagino che il Giornale possa vantare di aver fatto almeno altrettanto per potersi ergere a cotanto censore.
Saluti
Paolo
esticazzi PaoloVE!
2,27 MB
E con giusto orgoglio EMERGENCY è anche in testa ai destinatari delle donazioni del 5x1000 con 9 milioni di euri...e io modestamente sono fiera di partecipare da anni a questo sostegno!
OOOPS!
Scusate!
Paolo
Eh no, Authan... non voglio fare il bastian contrario ma oggi non sono proprio d'accordo con il tuo commento.
Esiste il cattivo gusto ed esiste lo humor nero, questo è vero. Amo Vauro quanto detesto Forattini, ma devo dire che nel caso delle loro vignette (Heysel e L'Aquila) si tratta indubbiamente di humor nero. Si prende spunto da un fatto tragico per commentare altri fatti o rappresentare il medesimo con ironia/satira. Non c'è derisione delle vittime.
Come non c'è derisione nel caso di Staino, che scrive in una vignetta quella che potrebbe essere una battuta da bar che chiunque di noi potrebbe fare, tanto su Berlusconi quanto su Bersani. Ma quella di Staino non credo proprio possa rientrare nella satira, ma solo nel cattivo gusto. Per di più con una platea che non è quella del Bar Sport ma di un quotidiano nazionale (fondato da Gramsci!).
"a chi troppo e a chi nulla" non ha (ne vi si intravede) il minimo straccio di satira, non ha alcun riferimento o paragone tra situazioni politiche.
Secondo il tuo ragionamento (processi, scandali, escort, etc.) il "troppo" della vignetta dovrebbe riferirsi all'Italia e non alla Polonia... Non ho ascoltato la trasmissione di ieri, ma una vignetta non deve avere bisogno di un commento o di una esegesi per poter essere compresa nel suo reale significato...
Ammesso e non concesso che il troppo e il niente avessero il senso da te riportato nel post il senso della vignetta è un altro e sconfina in modo assoluto nel cattivo gusto e nella stupidità (di prestare il fianco al patetico titolo 9 colonne de Il Giornale).
Tutto questo da un fan di Vauro come me, che contesto in modo ancor maggiore le sparate del Nano di Hardcore. Ma non perchè c'è il Nano che sia giustificabile una caduta di stile così netta da parte di Vauro.
Vi lascio con una vignetta di Vauro, che non ho trovato in immagine (sorry) ma che è la mia preferita.
Omicidio D'Antona, dichiarazione di Berlusconi: "Un regolamento di conti a sinistra".
Vignetta di Vauro, Gesù cristo in Croce: "Un regolamento di conti tra cattolici".
Saluti
Pinaz
Errata corrige: la caduta di stile ovviamente di Staino, non di Vauro.
Democrazia: governo del popolo, ovvero chi vince governa, chi perde soccombe.
Un bel concetto.
La democrazia per me è una cosa diversa da quella rappresentata da questa gente che spernacchia la regola principale della democrazia:
La legge è uguale per tutti.
Anche questo un bel concetto.
Ma questi sono lì solo per i loro porci comodi e non nell'interesse del bene comune, quindi è legittima anche una vignetta. E se questa ha dato fastidio, forse sarà perchè questo ha il culo sudicio?
La maggioranza degli italiani ha votato per questi? Contenti loro...
Non è detto che se una massa di pecoroni rimane affascinato dal salto del ponte del montone, anche gli altri debbano esserne felici.
La storia agli uomini insegna poco.
Ciao.
A me la vignetta e' piaciuta. A qualcuno interessa? Ah ecco.
@Ste76
Anche a me. E anche la seguente.
E se a qualcuno da fastidio, chisenefrega!
@michele
"
Democrazia: governo del popolo, ovvero chi vince governa, chi perde soccombe.
"
Cosa intendi esattamente con "soccombe"? Mi sembra che il PD non sia proprio sparita politicamente. Magari.
"
la regola principale della democrazia:
La legge è uguale per tutti.
"
Non puo essere la regola principale per un semplice fatto: la democrazia esiste e funziona abbastanza bene,mentre "La legge è uguale per tutti" e' pura astrazione in Italia come in qualunque punto del pianeta.
Tranquillo Michele. Anche se fosse unicamente valido il primo concetto che esprimi, ovvero:
Democrazia: governo del popolo, ovvero chi vince governa, chi perde soccombe.
dicevo, anche se fosse unicamente questo il concetto, ci sarebbe sempre la scappatoia. Come il decreto salvaliste, ad esempio. È stato fatto, a sentire i destri, allo scopo di salvare la sostanza della democrazia, contro i formalismi antidemocratici delle sinistre e soprattutto a favore degli elettori che essi rappresentano, ricordandoci che essi sono la maggioranza.
Peccato che oggi non ci fossero abbastanza deputati in aula a battersi per i loro elettori, per la democrazia e contro i comunisti, e il decreto sia stato bocciato ^_^
Avranno avuto altro da fare, cose più importanti che occuparsi dei (tanto sbandierati in campagna elettorale) diritti dei loro elettori che, furbi, li hanno votati.
Se non c'è voto nominale, la connessione tra il votato e il votante viene tagliata unilateralmente immediatamente dopo le elezioni, non ce n'è.
Scusate per il precedente OT. Per rimanere IT, io da qui ho sentito 24 mattino che parlava dell'argomento intervistando Vauro (da cui forse il lapsus di ste) ma sono contento di non vedere questa polemica sui giornali online.
@ste76
Anche democrazia è una astrazione. In Italia più che in altri paesi europei a noi "vicini".
Ma con tutti i preti... proprio rocco doveva cercare!
@michele
la democrazia non e' un astrazione solo perche' abbiamo perso santo cielo.
@ste76
...Se la maggioranza delle persone desiderasse un governo antidemocratico, la democrazia cesserebbe di esistere.
Paradosso della democrazia da wikipedia.
In Italia il governo non è antidemocratico (per ora), ma c'è un personaggio, che fà il tiro al bersaglio sulle istituzioni e i "contrappesi" della nostra democrazia. Immaginate cosa succederà quando il tiri faranno centro, o se riuscirà a passare sopra di tutto come un bulldozer.
E pure ci siamo già passati...
"...d'altra parte se ci fosse democrazia, sarebbe la fine della chiesa"
La zanzara 13/4/2010 ore 20:54. Da incorniciare.
Visto che il tema è lo humor nero, e a quanto pare da fastido quando questo è (presumibilmente?) di sinistra.
Vi invito a dare un occhiata questo.
...e poi dicono che le citazioni sono spompinamenti tra blogger! ;-)
PS Il link è un integrazione ad una precedente segnalazione.
@nessuno
ahi ahi ahi, brutti i sogni premonitori. Lo dico perche' se scrivi in questo blog qualcosa dovra' pur piacerti di questo spirito di sinistra. O no?
PS: condivido pienamente il tuo post e il tuo sarcasmo. Fintanto che (noi di sn) continuiamo a lamentarci del vento che abbiamo contro saremo sempre quello che gli americani chiamano "loosers".
C'è chi lascia Mantova, (ma tiene Venezia, e dici poco?) e c'è chi non è manco interessato a mettere sulla poltrona della BCE un italiano di spessore!
Nella Yalta della futura governance internazionale c'è una partita strategica che l'Italia ha finora deciso di non giocare. È quella sul prossimo presidente della Banca Centrale Europea. Il governo di Roma, per adesso, ha scelto di non disturbare i manovratori di Eurolandia, e dunque non sta muovendo un passo per difendere la candidatura di Mario Draghi per la successione a Jean Claude Trichet.
Non è chiaro se si tratti di opportunismo diplomatico, di masochismo politico o di provincialismo culturale.
Sta di fatto che Berlusconi pare aver deposto le armi prima ancora di cominciare a combattere la battaglia per portare a Francoforte il governatore della Banca d'Italia. Non risultano iniziative ufficiali in agenda, né tantomeno trattative informali in corso, per cercare di far nominare uno degli uomini di maggior prestigio del Paese al vertice di una delle istituzioni-chiave dell'economia europea e della finanza mondiale. Sarebbe un vero peccato per Draghi, che da presidente del Financial Stability Board ha tutte le carte in regola per aspirare a quella poltrona.
E sarebbe soprattutto un grave danno per l'Italia, che ormai non può contare più neanche su uno strapuntino, nella spartizione del potere globale.
http://tinyurl.com/lepre-rossa
se commento "bestia qaedista tenta attentato suicida" sono riprovevole?
saluti
Paolo
Carta vince... carta perde...
Questa mi giunge nuova, i destrones che votano il nano pensano di aver vinto!
Cosa?
Una bambolina?
Chi ha creduto nelle promesse elettorali del Cavaliere ora sa che:
- non verrà abolita l’Irap,
- non ci sarà la graduale detassazione delle tredicesime e degli straordinari,
- niente graduale ritorno della tassazione sotto il 40%
- si continuerà a pagare il bollo auto come sempre.
In cambio abbiamo la promessa di una riforma fiscale federalista che nessuno dice se sarà a parità di gettito.
Roulette di numeri.
È l’immagine di un leader e di un governo che iniziano a prendere coscienza della fragilità dell’Italia di fronte ai mercati internazionali.
Il problema è adesso comunicarlo al Paese, e lo fa con un gioco spregiudicato:
- le promesse elettorali si dimenticano allegramente,
- si smentiscono, per ora, manovre aggiuntive
- si mandano i ministri in televisione a dire che le previsioni di crescita "purtroppo", e non per colpa del governo non si sono rivelate giuste.
A noi poveri "passeggeri di terza classe" non resta che sperare di non trovarci in una canzone di De Gregori.
P.S.: avviso Nessuno che fra i "passeggeri di terza classe" ci sta anche lui!
santacruz,
ma cosa vuoi che gliene freghi al nostro amico nessuno. Lui "ha vinto", e' felice cosi'. Tutto il resto non ha importanza, l'importante e' che la sua squadra del cuore vinca. Ho provato a scavare per vedere se c'era dell'altro, ma non c'e'. Discutere con lui e' tempo perso. Poi ognuno faccia come vuole, sia chiaro, questo di certo non e' un editto bulgaro.
@ Paolo: La tua è una battuta, ma la realtà talvolta è più grottesca della satira: guarda come interpreta il fatto la redazione de "Il giornale":
"Il direttore dell’Unità, Concita De Gregorio, commentando la sciagura aerea in cui sono morti numerosi governanti polacchi, aveva scritto una battuta macabra: «Chi troppo e chi niente». Alludeva al fatto che nel governo italiano e dintorni, invece, godono tutti di ottima salute. Purtroppo.
Guarda caso, ieri, a Linate, un aeroplano con a bordo vari politici di centrodestra ha rischiato di schiantarsi a causa di una lepre.
Cara Concita, posto che non ho nulla contro di te, da laico a laica ti consiglierei una visita da padre Amort". E sotto una serie di commenti dei lettori che danno della "portasfiga" alla De Gregorio..
@Authan
Tu "hai perso", cosi' sei infelice. Tutto il resto non ha importanza, l'importante e' che la sua squadra del cuore vinca.
Credo che finche' il PD non fa proposte chiare non si possono che fare giochetti di questo genere. E tifare tifare tifare.
Dici che do' troppo credito a "nessuno"? Dici che dietro le sue polemiche non c'e nulla? Perche lo dici? Se posso permettermi e ti va di parlarne.
@nessuno
a te, e' piaciuta la vignetta?
Interrompo il mio silenzio perchè è veramente troppo esilarante leggere nessuno che scrive di qualcun altro:
"non capiscono e non riescono a capacitarsi dei motivi per cui perdono, perché incapaci di analisi obbiettive, reali, corrette e storiche"
Ecco, mi ha strappato una grassa risata...
Saluti
Paolo
ste76,
sei davvero un tipo singolare tu (non la prendere come un'offesa, ci mancherebbe). Da un lato hai una capacità critica e di analisi molto spiccata, davvero notevole, ma dall'altro insisti nel considerarti parte di una fazione e neppure prendi in considerazione l'idea di abbracciarne un'altra se quest'altra soddisfacesse meglio le tue aspettative e i tuoi desiderata. Per me cio' e' incomprensibile. Se la sinistra ipoteticamente vincesse le elezioni sulla base di proposte e di idee di facile presa ma demagogiche, o inattuabili o peggio ancora aberranti, tu saresti sempre contento in quanto militante di sinistra sempre e comunque? E' un approccio (legittimo) ma che io non condivido nel modo piu' assoluto.
Sulla domanda finale che mi fai, ti invito a rileggere il commento che precede questo mio, e a dirmi se, pur con tutta la buona volonta' di questo mondo, riesci a trovarci qualcosa, anche un solo grammo, di costruttivo.
Ciao ^__-
@Authan
Ora provo a spiegarmi meglio.
Io mi riconosco nei radicali. I radicali possono esistere politicamente solo se si "diluiscono" in un partito
piu grande. La sinistra puo abbracciare queste mie idee. La destra no, per definizione.
E' una questione di definizione:
se il PDL abbracciasse le idee di Pannella sulla droga per esempio io lo voterei pero'
converrai che non sarebbe piu "Destra".
In questo senso e solo in questo senso mi DEFINISCO di sinistra.
Ora, e' naturale che un grande partito abbia anche alcuni cavalli di battaglia demagogici, coerenti
con il resto delle idee ma diciamo piu "commerciali", piu "panettone". Purtroppo la democrazia e' anche questo.
La lotta contro B., con Anno zero, la Daddario e il maschilismo di B., la pedofilia di B.,
la guerra in Irak e il servilismo di B. verso Bush, la caduta della morale in Italia causata da B.,
per me, e' demagogia. Sono argomenti giusti per carita', ma noi intelettuali,
o semplicemente noi uomini di mondo dobbiamo chiedere di piu'.
Ciao.
@Authan
Ti faccio un esempio.
Prima che scoppiasse la guerra in Iraq. Quando ancora si parlava di armi di distruzioni di massa,
mentre l'allora PD (Ulivo forse) gridava demagogicamente "Pace" e mettiamo e bandiere e poi
sappiamo com'e andata quando poi Prodi ha vinto le elezioni. Mentre in quello stesso periodo
Pannella se ne usci' con una proposta da fare a Bush e Saddam : "Se Saddam accetta l'esilio niente guerra"
vedi:
http://boninopannella.it/content/la-verit%C3%A0-sulla-guerra-iraq
Non funziono'.
Ma questa, per me, e' la differenza tra demagogia e voglia di risolvere le questioni.
Ribadisco, ste, argomenti molto bene, e proprio per questo vederti ingabbiato nel gioco destra/sinistra lo trovo sminuente. Liberati. Alzati e cammina.
Che noia...
Non ti capisco. Ti ho detto che se B. liberasse la droga io lo voterei!!!!
Dove la vedi sta gabbia?
Forse , mi sono messo un etichetta "Sinistra" perche penso sia un buon modo di indicare la mia linea
generale, e sono abbastanza sicuro che le mie idee principali non verrano mai soddisfatte
da quella cosa chiamata "Destra". E' una questione di definizione!! Non starai mica guardando il dito?
Se non ti ho capito, ti prego non desistere :) , spiegami, non mi offendo, don't worry.
@nessuno
comunque se la demagogia di sinistra e' un panettone quella di destra e' panettone con i canditi, la panna e una montagna di zucchero:
* pugno di ferro su droga e prostituzione (mai funzionato ma sempre nel programma dei partiti di destra)
* guerra all'immigrazione clandestina con slogan vagamente xenofobi
* meno tasse per tutti (no comment)
* ecc ecc
difficile fare di meglio.
CCioè, fratello nessuno, bbella citazione. CCioè, ai fratelli della comune pisenlov è piaciuta l'attualità del linguaggio, praticamente...
CCioè sai che non ci meraviglia che sia stato tu a citarlo, cioè lo capisci? Perchè c'ha praticamente questo senso di trapassato remoto del collettivismo socio - proletario di genesi anarchica anti padronale, cioè ti è chiaro praticamente vero?
Non ho dubbi invece sul fatto che, al di fuori dei fratelli della comune agli altri sia chiaro quanto ridicolo è sentir parlare di capacitarsi e di analisi obiettive uno come te.
Me ne torno al silenzio.
Pace fratello
Flower Paolo
@nessuno
grazie. Lo sapevo che io e te "strutturalmente" ci si poteva capire. Mentre o sempre piu l'impressione che benche' condividiamo molte idee, io e Authan, non ci capiamo sul come agire per difenderle.
"
Tu fai quello che meglio ritieni opportuno ed in particolare continua a perseguire le tue idee che immagino corrispondono anche alla difesa dei tuoi interessi.
"
Certo interessi e un pizzico di ideologia.
"
Io vi rilevo una forma di proselitismo di Authan nei tuoi confronti e la sottolineo.
"
Non mi scandalizzerei. Anzi per me se qualcuno si da la briga di cercare di convincermi sono pure fiero!! Semmai che Authan abbia torto marcio.. Questo puoi tentare di sottolinearlo.
Ciao.
@ste76
la democrazia non e' un astrazione solo perche' abbiamo perso santo cielo.
Caro ste(fano?) il problema è nelle parole "abbiamo perso", come se chi vota debba essere per forza un tifoso, e non una persona che crede che la politica la dovrebbero fare le persone migliori del paese.
La persona comune che appunta lo scudetto alla maglia perchè la sua parte politica ha vinto, non credo che si renda conto che alla fine dei conti, come anche per altri che hanno votato diversamente, la vita in questo paese continua con il suo andazzo di 10, 15, 20 anni fa dove assistiamo (questa è la mia impressione, che chiaramente puoi contestare) ad un continuo peggioramento nella qualità della vita. Ad esempio sono anni che si dice che le tasse sono troppo alte. Quale è il governo che se ne è occupato seriamente? Lo stesso si può dire della giustizia cronicamente lenta, oppure l'enorme evasione fiscale, o il debito pubblico...
Invece la politica di cosa si occupa?
Uno dei primi provvedimenti del governo Prodi II fu l'indulto (molto importante per i cittadini vero?)
Il primo provvedimento del Berlusconi III fu il legittimo impedimento (idem con patate).
Altri non voglio citarne perchè mi sembra che questi due casi rendano bene:
Prima loro poi ancora loro.
Non ricordo chi disse questa cosa: "Ogni tanto la vecchia DC si ricordava alla fine della cena di far cadere per terra le briciole..." - o qualcosa del genere - ora invece ce lo possiamo scordare.
Riesci a capire perchè il problema è nelle parole "abbiamo perso".
Perchè chiunque ci sia - se non si riesce a cambiare le regole del fare politica, e sostituire tutti i politici - per la gente comune non c'è vittoria.
Perchè chi si cuce lo scudetto sulla maglia, o è cieco, o non vuol vedere che in realtà anche per lui non cambia assolutamente nulla, se non in peggio.
Spero di aver reso bene il mio pensiero. Ciao.
Si parla di chi vince e di chi perde. Un esempio.
Secondo coloro che si appuntano lo scudetto sulla maglia anche nel caso segnalato nel link hanno vinto?
@ste76
Un aggiunta al mio commento del 15 aprile 2010 22.18:
Spero di aver reso bene il mio pensiero e che si capisca che usare le parole perdere o vincere, per chi vota, per la gente comune, io lo trovo stupido.
Di nuovo ciao.
@michele
va bene, sono d'accordissimo. Mi sono sbagliato nell'interpretare le tue parole. Allora spiegami perche sostieni che la democrazia e' un astrazione, in Italia piu che in altri paesi.
Caro Stefano,
Innanzitutto una considerazione sui tipi di democrazia - sicuramente lo sai meglio di me - che possono essere diretta (esempio la Svizzera unico esempio al mondo), o indiretta (l'Italia e altri) in cui i poteri sono esercitati da dei rappresentanti scelti mediante le elezioni.
Qui è il punto dolente, dal mio punto di vista, della nostra democrazia, perchè come abbiamo sotto gli occhi il problema sono gli uomini che vengono eletti per rappresentarci che hanno scarsa credibilità, spesso sono corrotti... sò che sono discorsi scontati ma è la realtà. Oltre a questo fatto è fondamentale osservare che sulla scheda elettorale non puoi esprimere una preferenza - l'elettorato non può operare una selezione degli eletti - ma solo un voto ad una coalizione con uomini imposti dai partiti, il risultato finale è che la classe politica è quella che è senza possibilità di ricambio fintanto che persisterà questo sistema elettorale. Devo anche notare che anni fa le elezioni si basavano sulle preferenze e l'errore fu di votare il referendum che le aboliva, meglio: il problema secondo me era che bisognava eliminare la preferenza multipla.
Non c'è da meravigliarsi se alle ultime regionali l'astensionismo è stato più forte del solito. Penso anche che se non cambia il vento alle prossime politiche potrà andare anche peggio, visto quello che è poi successo con lo scontro Fini Berlusconi di ieri.
Saluti.
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