Solo la doppia conduzione, ieri, con Oscar Giannino a far da spalla ad Alessandro Milan ha ravvivato una Zanzara nella quale inopinatamente si era scelto di ritornare ancora una volta sul tema stra-ritrito dei costi della politica. In particolare, è stata interessante la tesi proposta dal barbuto ex direttore di Libero Mercato, secondo il quale, idealmente, coloro che coprono cariche elettive (parlamentari, consiglieri regionali, provinciali, e comunali) non dovrebbero ricevere alcuna retribuzione, se non, al limite, piccoli rimborsi spesa e simbolici gettoni di presenza.
Val davvero la pena citare alcuni passi parola per parola (con solo qualche minimo editing per maggior leggibilità) del pensiero gianniniano.
“«In favor del patrio suol, cittadino Dio lo vuol», dice un verso dell'inno nazionale svizzero, nazione in cui è sacra l'idea non dello stato ma del cittadino. Il concetto, messo in pratica nel paese elvetico, che chi fa politica deve essere davvero al servizio del cittadino e quindi non deve avere un'indennità fissa è l'inveramento della più alta realizzazione della democrazia contro le pretese di uno stato che presume di fare gli interessi colettivi mentra fa solo quelli di chi lo amministra pro-tempore.”
“Se noi partiamo dal presupposto che i politici (da intendere "coloro che coprono cariche elettive") facciano politica come unico mestiere, scopo del politico diventa non fare l'interesse pubblico, ma essere rieletto. Qualunque cosa diventa buona se porta ad una rielezione. Quindi nella retribuzione fissa del politico, a maggior ragione se particolarmente elevata, c'è la radice della degenerazione della politica.”
“In Italia si guarda alla logica equitativa per avere un miglioramento allo stipendio. L'ultimo consigliere comunale vuole essere pagato come un parlamentare. Il mio punto di vista è opposto. E' il parlamentare a guadagnare scandalosamente troppo, non il consigliere comunale troppo poco, e la pretesa dei più bassi livelli amministrativi di essere equiparati ai parlamentari si commenta da sola. Questo è l'egualitarismo al contrario, pretendere di più facendo di meno.”
“L'idea che la politica senza retribuzione diventi "roba per ricchi" è completamente sbagliata. Perché bisogna dare per inteso che chi va a far politica possa godere dell'aspettativa e magari anche la retribuzione congelata che gli spetta per il suo mestiere precedente (non è chiarissimo questo passaggio, ma mi sembra che il senso sia che i lavoratori dipendenti devono continuare a ricevere lo stipendio pieno nel periodo di aspettattiva durante il quale sono prestati alla politica). I politici devono campare con quello che facevano prima di farsi eleggere, e che tornino a farlo dopo.”
Qui devo fare un commento non dissimile da quello che avevo proposto nel recente post su Ostellino. Di fronte a ragionamenti così "alti", se ci trovassimo in un consesso di filosofi io mi alzerei ad applaudire fino a spellarmi le mani, e accennerei pure una ola. Sono idee meravigliose quelle di Oscar Giannino, perfette per un mondo utopistico. Ma sappiamo bene che l'Italia è luogo tutt'altro che utopistico.
Una volta spogliati del tono aulico e dei tratti idealistici, temo che i concetti teorici dell'estremismo liberale di Giannino si scontrerebbero con un muro di gomma, nel momento in cui si dovesse provare a trasformarli in provvedimenti concreti. Ad esempio, non riesco nemmeno ad ipotizzare come le imprese private possano accettare di concedere aspettative retribuite per i dipendenti che si ritrovassero a coprire cariche elettive più di quanto accada oggi. Già solo questo scoglio rende pleonastica l'intera discussione.
Alla fine, credo che il miglior compromesso possibile per quel che riguarda la retribuzione dei politici eletti rimanga quello che segue l'approccio alla base dell'ammontare delle indennità di disoccupazione. L'assegno deve servire ad impedire, per il soggetto interessato, la morte per fame, ma, al contempo, non deve essere così alto da far credere che con tale assegno, e solo su quello, ci si possa sul serio campare allegramente.
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Nick Cave and The Bad Seeds, "Easy Money" (2004)
Easy money
Rain it down on the wife and the kids
Rain it down on the house where we live
Rain it down until you got nothing left to give
And rain that ever-loving stuff down on me...
10 commenti:
Ero di fretta.... ma mi pare di aver sentito Giannino tessere le lodi dei tanti volontari che operano disinteressatamente per aiutare il prossimo....persone megliori dei famosi politici che dovrebbero operare nell'interesse precipuo del Paese.
Poche parole ben scandite che mi hanno commosso ed inorgoglito pensando che proprio ieri mattina, prima di arrivare in ufficio, avevo accompagnato un'anziana disabile del mio paesello a ricevere una terapia in ospedale a Varese, per il turno di servizio toccatomi secondo le regole del gruppo di volontari di cui faccio parte e che implica la messa a disposione di X tempo e automezzo.
Per quanto riguarda i compensi per le cariche elettive, francamente ho anche sentito alcune chiacchiere da bar del tipo: "Ma che decurtare gli stipendi ai politici! Si, guadagnano pure bene, ma già rubano cosi, figurati se gli toccano la busta paga"!
“L'idea che la politica senza retribuzione diventi "roba per ricchi" è completamente sbagliata".
Certo che pero' quando pensi che il Berlo è un imprenditore milionario, con la testa principalmente nei suoi affari (avete sentito pure della gara dei Monopoli di Stato per il Gratta e Vinci, con la cordata Finivest-Sisal-Poste contrapposta a Lottomatica?) e viene pure pagato!!
OT
NEWS DL GOVERNO DEL FARE
Aldo Brancher, 67 anni, uomo prima di Publitalia, poi di Forza Italia, è diventato ministro.
Lo si dava per quasi certo Ministro dello Sviluppo, alla fine il Cavaliere ha deciso di affidargli un dicastero nuovo di zecca, quello del Federalismo.
Uno sguardo alla biografia di Brancher ci ricorda che l’uomo è stato tre mesi in carcere ai tempi di Mani Pulite, e poi condannato in primo e secondo grado per falso in bilancio e finanziamento illecito ai partiti. La grazia arriva dalla Cassazione, ma solo in virtù della prescrizione del secondo reato e della depenalizzazione del primo (voluta dal primo governo del Cavaliere).
In un lampo, tornano in mente le dimissioni di Claudio Scajola. Per un moralmente disinvolto che se ne va un altrettanto moralmente disinvolto che arriva.
Vista tanta new entry, tanto valeva che Scajola restasse al suo posto.
ma che schifo
un altro delinquente al governo
non se ne puo' piu
RADIO LONDRA .... a mezz'asta
Addio a Josè Saramago
LISBONA - Lo scrittore portoghese Josè Saramago è morto nella sua casa di Lanzarote. Ne dà notizia il sito online del Mundo. Lo scrittore, premio Nobel per la Letteratura, aveva 87 anni
bel post di sabina guzzanti sul tg2 di qualche giorno fa...
ne hanno parlato anche alla zanzara intervistando Orfeo dierettore del tg2
Milan "l'Autorizzazione a procedere" non c'è piu da mani pulite.
Abolita nel 93!
Ma daiiii
altra perla d'ignoranza
Bruxells ci vieta i ricci di mare...
nooo vieta i datteri di mare.
...e anche giustamente
Chi è Aldo Brancher (da wikipedia)
Prima di intraprendere la carriera politica è stato prete paolino e braccio destro di Don Emilio Mammana, il sacerdote che ha aperto il primo ufficio pubblicità di "Famiglia Cristiana", ed ha portato il settimanale dalle parrocchie ad essere uno dei periodici italiani più venduti.
La carriera politica è iniziata nel 1999 dopo una collaborazione come dirigente del gruppo Fininvest a partire dal 1982. Venne eletto alla Camera nel maggio 2001. Durante la XIV Legislatura, sotto entrambi i governi Berlusconi, è stato sottosegretario di Stato nel Ministero per le riforme istituzionali e la devoluzione.
Rieletto alla Camera nell'aprile 2006, è stato vicepresidente del gruppo Forza Italia alla Camera durante la XV Legislatura.
Nel 2008 è stato rieletto nelle liste del Popolo della Libertà. Nel giugno 2010 è nominato Ministro per l'Attuazione del Federalismo
Detenuto per 3 mesi nel carcere di San Vittore, fu uno dei pochissimi inquisiti di Mani pulite a ricevere solidarietà dall'ambiente esterno: lo rivelò il suo datore di lavoro Silvio Berlusconi raccontando che "quando il nostro collaboratore Brancher era a San Vittore, io e Confalonieri giravamo intorno al carcere in automobile: volevamo metterci in comunicazione con lui".
Scarcerato per decorrenza dei termini di custodia cautelare, è stato condannato con giudizio di primo grado e in appello per falso in bilancio e finanziamento illecito al Partito Socialista Italiano. Brancher viene assolto in Cassazione grazie alla prescrizione per il secondo reato e alla depenalizzazione del primo da parte del governo Berlusconi, del quale faceva parte.
Viene indagato a Milano per ricettazione nell’indagine sullo scandalo della Banca Antonveneta e la scalata di Gianpiero Fiorani all’istituto creditizio: la Procura ha rintracciato, presso la Banca Popolare di Lodi, un conto intestato alla moglie di Brancher con un affidamento e una plusvalenza sicura di 300mila euro in due anni.
Mi chiedo se agli elettori di cdx importi qualcosa del fatto che questo personaggio è stato salvato dalla prescrizione. Che cosa possiamo attenderci di peggio, forse che il futuro PDC diventi Toto Riina?
Ridicolo poi il solito teatrino delle dimissioni respite di De Gennaro che naturalmente ha ricevuto solidarietà da tutti i suoi sodali reggi-mutande senza manco sapere se la sentenza definitiva sarà di assoluzione o di condanna.
Michele
De Gennaro riceve la solidarietà del centro-dx perchè hanno la coscienza sporca...
chi, se non loro, possono aver dato la copertura (e ordini) ai poliziotti?
Chi, se non il ministro degli interni, è responsabile della piu grave sospensione dei diritti umani avvenuta in occidente (lo dice Amnesty, mica io)?
Solidarietà a De Gennaro come per dire "bravo, continua a tenere la bocca chiusa".
E' facile facile fare il parallelismo con Spatuzza che invece NON ha tenuto la bocca chiusa... non rientra nel programma di protezione...
Non importa se 4 (EI! QUATTRO! 4!) procure lo considerano attendibile!
Oramai siamo allo sfascio totale.
Se la mafia andasse al governo non importrebbe niente a nessuno.
OT - Ieri sera avete visto Blu Notte di Lucarelli? andatevelo a cercare da qualche parte perchè è stato mozzafiato
Buongiorno,
avrei almeno un paio di cose da dire su Giannino, ma non riesco a farlo senza livore.
Mi limito a notare che è (o forse a questo punto sarebbe meglio dire dovrebbe essere) un accanito fautore della meritocrazia, che però non vuole retribuire i politici in base ai loro risultati. Al limite vuole legare la loro retribuzione a quella precedente.
Ed in tutta la dotta disquisizione non viene toccato il reale problema, che è minimamente la dimensione degli stipendi della politica, ma in massima parte il loro numero, visto che i consigli di amministrazione e le presidenze di enti e società municipalizzate, partecipate, fondazioni, ULSS, consorzi,... sono un bacino enorme cui la politica attinge molto più che ai consiglieri di ogni ordine e grado, peraltro senza apportarvi sensibili benefici e senza che sia nemmeno possibile il vaglio dell'elettorato.
Saluti
Paolo
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