Doppio post. Qui sotto Paolo, a parte Authan.
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[Il testo è di Paolo]
Brancher, chi era costui? Riflessioni su un mi(ni)stero legittimamente impedito.
Quando nei primi anni ottanta in Veneto nacque il fenomeno leghista, la Liga Veneta aveva un obiettivo assoluto molto chiaro: liberare il Veneto da tasse e meridionali attraverso un percorso secessionista. Gli slogan erano "Veneto libaro", "Fora i teroni dal Veneto", "Roma ladrona".
Il tempo e l'opportunità non portarono i leghisti a cambiare scopo, ma li costrinsero a cambiare il metodo: verificato che un approccio regionale non permetteva di aspirare ad alcun successo, la Liga Veneta, che era stata sorpassata ed assorbita dalla lega Lombarda nella Lega Nord, accettò di ragionare sulla base di un approccio macroregionale (da cui nacque l'idea della Padania) e di un percorso federalista. Gli slogan diventano "Padania libera"
Ma nemmeno questo nuovo approccio permetteva alla Lega di raggiungere i propri scopi da sola, per cui giunse ad una alleanza sempre più solida con il movimento Berlusconiano, basata sull'accordo che preverdeva appoggio politico incondizionato al cavaliere in cambio del federalismo. La Lega divenne la guardia del corpo di Forza Italia nei rapporti con AN e gli ex DC, comunque si chiamassero.
Ma, proprio adesso che il percorso verso il federalismo sembra essere in dirittura d'arrivo, sopravvengono tutti i dubbi legati ad una struttura che per ora ha delegato alla periferia i costi ma non l'autonomia impositiva (anche con il cosiddetto federalismo demaniale: a fronte dei pregiati immobili posti nei centri urbani – per ironia principalmente a Roma, sembra di capire – sono state trasferite alle regioni molte caserme periferiche abbandonate, miniere e strutture fatiscenti che si traducono in meri costi per il mantenimento in sicurezza).
Berlusconi ha quindi ritenuto di rassicurare il popolo leghista e contemporaneamente di sottrarre alla Lega una parte del suo potere di condizionamento sul processo (cui, ricordo, è delegato Bossi in qualità di ministro alle Riforme per il federalismo), istituendo il Ministero al Decentramento e affidandolo ad un personaggio di compromesso: Aldo Brancher, ex Publitalia, ex Forza Italia, gradito alla Lega.
E qui qualcosa non funziona. A Bossi non piace essere esautorato nella sua immagine di propugnatore del federalismo. All'opposizione non piace che ci sia un nuovo ministero. A Brancher non pare vero di poter ostentare il nuovo status symbol derivante dal neo acquisito ruolo (è un vizio diffuso dalle mie parti: ricordo con simpatia la selezione darwiniana effettuata una ventina d'anni fa dagli impatti sui platani del Terraglio -la statale che collega Treviso a Mestre- tra tanti giovani neopatentati che, sulla strada per la disco, ostentavano Golf GTI / GTD, Ray Ban, Rolex, Lacoste, Emporio Armani, Timberland, in gran parte fasulli, proprio come il ministero di Brancher), ed ha quindi chiesto l'applicazione del legittimo impedimento, probabilmente convinto di far cosa grata al cavaliere nel rallentare ulteriormente lo svolgimento di un processo che coinvolge anche lui e le sue aziende. A Napolitano non piace che il primo atto del neo ministro sia proprio utilizzare un privilegio.
Ma avevamo proprio bisogno di tutto ciò?
Saluti
Paolo
P.S. riallacciandomi al filone case e privilegi: oggi pago la rata semestrale del mutuo: so chi paga casa mia, quanto possa valere una casa, cosa sia un appartamento, cosa una reggia, cosa una stamberga, so quando un affitto, un acquisto o un mutuo siano a condizioni di favore, quanto possa costare una ristrutturazione. Molto meglio di tanti politici e giornalisti.
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(Authan) Béla Fleck and the Flecktones, "The Sinister Minister" (1990). Perla del genere jazz fusion, solo per palati fini.
lunedì 28 giugno 2010
Brancher, chi era costui?
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9 commenti:
Grazie Paolo della tua esegesi.
Sulla LN, nata a Varese nel 1984, come Lega lombarda, non c'è nulla da aggiungere se non che troppo poco si è riflettuto su quanto affermi esattamente:
...alleanza con il movimento berlusconiano che prevedeva appoggio politico incondizionato al cavaliere in cambio del federalismo.
Ma a precipuo vantaggio e soprattutto per realizzare in fretta e compiutamente, a qualsiasi costo, gli obiettivi di impunità e modifiche istituzionali d'imperio cari al Berlo, vedasi l'indulto ai tempi del governo Prodi, rimandando sempre l'attuazione dell'originariamente apprezzabile disegno del federalismo.
Per quanto riguarda Brancher, ho già scritto qualche post e non voglio ripetermi, solo puntualizzare una cosa.
Tutti ringraziano Napolitano e la sua ferma presa di posizione che avrebbe indotto il neo ministro a rinunciare al legittimo impedimento... ma ragazzi, se non ci fosse stato il PM Fusco ad indignarsi ed alzar la voce per dire che si sentiva letteralmente preso per il cool non so se davvero Giorgino avrebbe avuto il coraggio, del resto aveva già firmato, davanti a Tremonti e Calderoli, da lui poi definiti "i padrini dello sposo".
:-))
Da qualche parte ho letto anche "Ex-prete".
Bof.
@clem
L'hai letto forse dalla biografia del neo minestrone presente in wikipedia e che io qualche giorno fa, tanto per fare luce sul personaggio se mai ce ne fosse stato bisogno, con abile copy & paste inserii in un post.
Michele il copione arrabbiato.
france hai visto che Cruciani se l'è presa con il PM Fusco?
Le parole in tribunale del PM per lui dimostrano un accanaminto...mah
Una domanda a te e ad Authan: ma da quale opinionista ha preso questa balzana idea?
E Cruciani è l'unico a non credere che Brancher è stato fatto ministro proprio per usare il legittimo impedimento.
Il motivo per lui non è questo.. ma non sa trovarne un'altro valido
Un'applauso per l'intervento di Sergio.
2 parole su scajola.
era il ministro per lo sviluppo economico
decideva sulle centrali nucleari.
gianni lanes (giornalista vermente, non come polito e galli della loggia) dice che gli accordi pcon francia e russia su questo tema non siano piaciuti tanto agli usa ergo...
oggi meraviglioso un ascoltotare a Crux:
"lei è troppo schierato a sinistra!"
seriamente!!
chiamate la misericordia!
FLASH NEWS : DIMISSIONI BRANCHER
naturalmente il supergarantista Cruciani storcerà il naso!
Epperchèmai si dovrebbe dimettere?
Innocente fino al 3° grado di giudizio!!
L'UDIENZA PER ANTONVENETA
(Ansa)
MILANO - Il neo ministro Aldo Brancher è arrivato in tribunale a Milano per partecipare al processo sul tentativo di scalata ad Antonveneta che lo vede imputato insieme alla moglie. Attesa la rinuncia al legittimo impedimento invocato una decina di giorni fa e la richiesta di rito abbreviato.
05 luglio 2010
da repubblica.it
Brancher si dimette. Berlusconi: condivido la sua scelta.
Aggiungo io: l'hai fatto ministro 1 settimana fa... che ca..o l'hai nominato a fare?
La polizia segreta di Littorio Feltri a caccia di scheletri nell'armadio del PM Eugenio Fusco che finalmente incontra in aula l'imputato dal quale si sentiva leggermente preso per il cool!
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