Ancora una puntata straordinaria della Zanzara, quella di venerdì 18 aprile, con Cruciani che dal cibo speziato deve essere passato ai funghi allucinogeni.
Non si spiega altrimenti la trasmissione in heavy rotation di "Ma Tarzan lo fa", la famosa canzone per bambini nella versione storpiata appositamente per essere utilizzata a supporto della campagna elettotale di Andrea Alzetta, detto Tarzan, candidato consigliere comunale della Sinistra Arcobaleno per il Comune di Roma.
Non che la cosa mi abbia infastidito, sia chiaro. Anzi, ho ridacchiato di continuo e poi ho pure canticchiato il motivetto per tutta la sera (però I’M PD era meglio :-)
Chissà se questo periodo crucianesco votato alla psichedelia proseguirà ancora a lungo. Spero di sì, mi sto divertendo. Magari è la volta buona che si cambia anche la vecchia e usurata sigla del volo del calabrone, sostituendola con qualcosa di più originale, magari il tema musicale di un cartone animato giapponese (Vaaaaaa, distruggi il male e vaaaaaa, Goldrake!)
Tarzan a parte, cosa vale la pena di commentare riguardo l’ultima Zanzara? Su Di Pietro ultrà anti-Berlusconi ho gia parlato ieri. Passiamo oltre e concentriamo l’attenzione su Fuksas e Barbareschi.
Sull’architetto Massimiliano Fuksas (ad AnnoZero ha detto in sostanza che l’Italia è un paese dove regna l’ignoranza) mi limito a stendere il classico velo pietoso, applaudendo Cruciani per esserci andato piuttosto pesante. Questo Fuksas è il classico "mister so-tutto-io", spocchioso, borioso, irritante. Lo reputo assimilabile ai vari Mughini, Sgarbi, Oliviero Toscani. Tutti a me indigesti.
Non ho capito bene, poi, a che titolo Fuksas intervenga in varie trasmissioni televisive (lo avevo visto recentemente anche da Formigli su SKYT24). Non che debba essere messo al bando, per carità, ma mi chiedo: perché lui? E’ un architetto, mica un titolato opinionista. Mah!
Passiamo all'attore Luca Barbareschi, neo parlamentare PDL. Nel suo intervento in diretta, prima ha auspicato che la destra occupi senza pudori la RAI. Poi, stimolato da Cruciani, ha detto che sulla RAI la politica dovrebbe fare "un passo avanti e due indietro"… Cioè? Ma che vuol dire?
Personalmente non ho colto l’antifona, sempre che ci fosse. E pure Cruciani, a fine puntata, ha ammesso di averci capito poco. Se qualcuno ha chiara in testa la posizione di Barbareschi sul tema RAI gentilmente me la scriva in un commento a questo post. Io, poi, giro il tutto a Cruciani :-)
sabato 19 aprile 2008
Un passo avanti e due indietro
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2 commenti:
Sinceramente non sapevo che barbareschi fosse diventato parlamentare PDL ma la cosa non mi sorprende. Credo che l'idea che ha della rai possa essere rappresentata da una scena di uno dei suoi primi film, nella quale barbareschi uccide selvaggiamente a coltellate una testuggine gigante viva (specie protetta), che avrà avuto perlomeno il doppio dei suoi anni. E' uno che ha fatto di tutto per la carriera, e con questo curriculum il PDL non poteva lasciarselo scappare...
Ciao robegue.
Barbareschi lo conosciamo, si e' sempre dichiarato di destra, lo ricordo anche in interviste piuttosto datate (una in particolare a Radio Capital 3 o 4 anni fa).
Vedremo nei prossimi cinque anni se combinera' qualcosa di buono o se stara' nell'angolino ad aspettare la pensione da parlamentare.
Ciao ancora.
authan (autore del blog)
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