giovedì 24 aprile 2008

Fahrenheit 451

Ancora Alitalia (o per dirla alla Alemanno, “Ali-Talia, Ali-Talia”) sugli scudi alla Zanzara di ieri. Siccome però ne ho già parlato ampiamente in diversi precedenti post (l’ultimo ieri), e siccome sul tema sono completamente in linea con le posizioni di Cruciani, stavolta guardo e passo. Anzi, sorvolo.

Il tema del post di oggi è stato ispirato dall’ennesimo straparlatore anti-berlusconiano stanato da Giuseppe Cruciani, il quale, già da prima delle elezioni, come un condor delle Ande volteggia in circolo sul sito di MicroMega per non farsi sfuggire alcuna preda da mangiarsi in radio.

Ieri è stato il turno del regista Bernardo Bertolucci, colpevole di aver espresso il seguente testuale concetto (definito “castroneria” da Cruciani): “Berlusconi è riuscito a mettere in funzione una macchina di anestesia, di anestetizzazione generale potentissima. Gli italiani che sono andati a votare il 13 aprile sono anestetizzati, sono incapaci di leggere la realtà che è intorno a loro”.

Cruciani ha commentato che “se c'è qualcuno incapace di leggere la realtà questo è Bertolucci il quale insulta gli italiani che sono andati a votare, comunque abbiano votato”.

Insomma, si va da un estremo all’altro.

Secondo Bertolucci, il nostro paese ricalca in sostanza il mondo di Fahrenheit 451, il celebre romanzo di Ray Bradbury nel quale viene teorizzata una società obnubilata dal consumismo, dove ogni spirito critico viene annichilito non solo da una degenerazione dell’informazione (i libri sono vietati e vengono bruciati dai pompieri), ma anche da una sorta di obbligo, propugnato dal governo, alla felicità, vista non come un diritto, ma come un dovere.

Secondo Cruciani, invece, da un punto di vista dell’informazione l’Italia è, per parafrasare Voltaire, il migliore dei mondi possibili. Tutti i cittadini, ma proprio tutti, tutti, tutti, indistintamente, hanno sufficienti mezzi per formare le loro opinioni con cognizione di causa. Chi prova a negare questo dogma, insulta gli italiani perché presuppone che siano nient'altro che un branco di idioti.

Come spesso accade la realtà sta nel mezzo. Bertolucci esagera naturalmente. Non esistono "anestetizzanti" così forti da far precipitare il nostro paese nell’inferno dorato di Ray Bradbury. Tuttavia, l’atteggiamento negazionista di Cruciani sul tema della qualità dell’informazione in Italia è davvero irritante.

Domani, 25 aprile, c’è il V2-Day di Beppe Grillo, il quale, per citare un altro blogger, ogni quattro fesserie una cosa buona la dice. Ci sarebbe in teoria l’occasione per approfondire il tema dell’informazione in Italia. Ma tutti sappiamo come andrà finire, alla Zanzara.

Cruciani, godendo come un opossum, campionerà e ritrasmetterà i momenti peggiori (insulti, parolacce, ingiurie) del comico genovese evitando accuratamente di puntare al cuore del problema dell’informazione, visto che tale problema, secondo Cruciani, semplicemente non c'è. Felice di sbagliarmi, ma non contateci.

Bella ciao a tutti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

il tuo commento è completamente condivisibile
aggiungerei solo:
quand'è che Cruciani comincerà a dilettarci con le analoghe sparate estremiste che provengono dalla parte opposta e che sono sempre più diffuse, violente e intolleranti?
ad esempio l'incredibile prima pagina di Libero della scorsa settimana su Prada negriera di sinistra che usa i dipendenti come zerbino e la sinistra intera (o meglio i comunisti) che è uguale o peggio di lei come ha scritto nell'editoriale il direttore Feltri

Anonimo ha detto...

Ottima osservazione, gian.

In effetti sono rimasto stupito anch'io del fatto che Cruciani, nei giorni scorsi, non abbia fatto alcun cenno alla pazzesca bufala di Libero.

Se sono tanti gli esponenti di sinistra che non hanno saputo dare una giusta interpretazione critica del risultato del voto, ci sono tanti esponenti di destra, come Feltri (ex direttore di Cruciani all'Indipendente), che "straparlano" anch'essi, dando giudizi e sputando sentenze senza senso sull'altra parte politica. Cruciani farebbe meglio ad essere un po' piu' "bidirezionale" in questo senso.

Ciao,
authan (autore del blog)