Prosegue, inesorabile, il rastrellamento di Cruciani nei confronti di intellettuali e scrittori rei di esprimere opinioni particolarmente severe verso Berlusconi.
Non c'è spazio per la pietà, neppure per gli anziani. Nella Zanzara di ieri, infatti, a finire nella lista nera degli straparlatori è stato nientemeno che Andrea Camilleri.
Chi sarà il prossimo sciagurato a rimanere intrappolato nelle fitte maglie della crucianesca rete? Si accettano scommesse... Baricco? Odifreddi? L’unico che mi sento di escludere è Leonardo Sciascia, ma solo perché è morto nel 1989.
Non riesco a togliermi dalla mente un'immagine esilarante (ovviamente scherzosa): Giuseppe Cruciani che, imbracciato il fucile, gira casa per casa a cercare intellettuali eversivi, carogne, canaglie centraliste, delinquenti da prendere per il collo.
Come dite? Cosa c'entra Cruciani con le parole di Bossi? Vorrei tanto poter dire "nulla", ma la risposta corretta è invece "poco", visto che, col suo voto per la coalizione PDL/Lega, Cruciani contribuirà tristemente a mandare al governo il leader del Carroccio, un'autentica icona della democrazia italiana che tutto il mondo ci invidia.
Ma torniamo a Camilleri. Cosa ha detto, esattamente, di così terribile?
Cito: “Berlusconi è qualche cosa che non ci appartiene, è un extraterrestre rispetto alla democrazia”.
E poi ancora: “Berlusca delenda est. Non è una fissazione. Quest’uomo inquina talmente la vita italiana nella sua totalità per cui noi andiamo a votare per Veltroni, pur non essendone convinti per centomila ragioni”.
Anche uno studente delle scuole medie capirebbe che Camilleri ha fatto uso dell'approccio retorico noto come amplificazione, esagerando volutamente i concetti per massimizzare l'impatto nell'ascoltatore. Le parole di Camilleri non vanno ovviamente intese alla lettera, a meno che il prenderle alla lettera non faccia comodo per confezionare la solita quotidiana nauseabonda caramella al miele per Berlusconi.
E' davvero stupefacente come un giornalista di grandi qualità e dall’enorme potenziale come Cruciani possa avere cadute di stile così imbarazzanti. Il brutto è che io somatizzo. Percepisco Cruciani così vicino a me che mi sento quasi male io al posto suo.
Per concludere, se può interessare, vorrei dare la mia interpretazione delle parole di Camilleri andando a leggere tra le righe, al di là delle intenzionali accentuazioni e degli ironici "delenda est".
La democrazia non è un concetto assoluto. Ci sono diversi livelli di democrazia. Il livello che c'è in Russia, ad esempio, è molto più basso di quello che c'è in Francia o nel Regno Unito.
Se, per semplificare, facessimo riferimento ad un'ipotetica scala qualitativa di valori tra 1 e 10, in Francia e UK abbiamo un livello di democrazia quantificabile in 9. In Russia abbiamo un 3, per stare larghi. In Italia abbiamo un 7. Quando ci sarà un rinnovamento nella leadership del polo conservatore, senza più conflitto di interessi, senza più populismo, senza più personalismo, allora saliremo di una tacca, e passeremo ad un bell’8.
Additare Berlusconi come mostro o come potenziale dittatore è chiaramente eccessivo. Nessuno lo fa seriamente. Semplicemente si fa notare come la sua ingombrante presenza sia un pesante fardello che impedisce a questo paese di fare un salto di qualità. Non c'è nulla di male né nel pensarlo, né nel dirlo, né nel ribadirlo in dieci, cento, mille interviste di intellettuali che proprio sprovveduti non sono, e ai quali Cruciani dovrebbe portare un po' più di rispetto.
martedì 8 aprile 2008
Cartagine dev'essere distrutta
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3 commenti:
Incredibile Authan! Quando scrivi "La democrazia non è un concetto assoluto. Ci sono diversi livelli di democrazia." sono esattamente le stesse parole che ho detto mentre ascoltavo la zanza, stamattina in podcast! E' solo una coincidenza o Cruciani è l'unico a non (voler) capire che Berlusconi è un piduista?
p.s.: è ufficiale che ha votato CDL o è solo ovvio?
"Ovvio" e' un eufemismo, robegue! Cmq ufficialmente Cruciani non credo lo dira' mai.
authan (autore del blog)
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