martedì 7 dicembre 2010

Wanted dead or alive

Non so quante volte mi sarà successo di sentirmi chiedere il supporto mio e del blog ad iniziative di mailbombing indirizzate contro questo o quell'obiettivo, primo fra tutti il conduttore della Zanzara (vuoi per invocarne la rimozione al direttore di Radio 24, vuoi per far sapere a Cruciani quant'è stronzo / maleducato / paraculo / vergognoso / infame / eccetera). Ho sempre risposto di no. Innanzi tutto perché spesso non condividevo l'oggetto o il tono della protesta. Ma in secondo luogo perché è mia ferma convinzione che l'invio organizzato di una moltitudine di bellicose e-mail, non spontanee ma indotte, sia un modo troppo aggressivo di esprimere una critica, l'equivalente elettronico di una molestia fisica.

Figuratevi quindi cosa posso pensare della scelta di Libero di pubblicare in prima pagina, lo scorso 4 dicembre, un elenco di parlamentari finiani, o comunque ex PDL, corredato da relative foto (come nei manifesti "Wanted dead or alive" del vecchio west) e indirizzi e-mail (dati pubblici, ma il punto non è la privacy), il tutto con invito ai lettori di scrivere ai “traditori” un non necessariamente garbato giudizio sul loro operato. Una tale operazione, per citare uno stupendo articolo di Francesco Merlo su Repubblica del 5 dicembre, altro non è che “un invito esplicito allo stalking”. Non era sufficiente dar luogo ad una tradizionale raccolta firme?

Poi sia chiaro, ora e per sempre viva la libertà di stampa, ivi compresa la pessima stampa. Tutto è legittimo, anche una campagna giornalistica dai toni brutali come quella di Libero, contro cui nessuno sta chiedendo ammende o chiusure. Però pretendere di far passere l'idea che questo sia un giornalismo normale, standard, avente piena dignità, e tale da non suscitare manco un'alzata di sopracciglio, che è quanto ha in pratica sostenuto ieri Cruciani, per me è inaccettabile. E' una operazione, quella di Libero, che mi disgusta esattamente come a Cruciani disgusta quel giornalismo che non si fa problemi a pubblicare intercettazioni telefoniche senza rilevanza penale o foto rubate su spiagge spagnole.

Sì, mi disgusta e lo dico alto e forte. La prima pagina di Libero del 4 dicembre è una porcheria, punto. Lo dico, per capirsi, sulla base di questioni di principio, in termini di civiltà, di eleganza, di correttezza, e non perché io pensi che qualche idiota che legge il quotidiano di Belpietro possa poi andare a menare Barbareschi o Granata.

A questo proposito, è esilarante che a far spallucce sia proprio quel Cruciani che, come Pansa, ha la fissa del clima d'odio. Non riesco neanche ad immaginare quali veleni uscirebbero dai microfoni serali di Radio 24 se un pasdaran berlusconiano qualsiasi venisse aggredito per strada pochi giorni dopo che il suo faccione fosse comparso in una lista nera su uno dei fogli dell'esercito del male. Già si sono dette cose folli (pensiamo ai recenti casi Belpietro e Capezzone) senza liste nere, figuriamoci con. Poi intendiamoci, io –ribadisco– non ritengo che nello scenario politico sussista un clima d'odio foriero di violenza fisica, né da una parte né dall'altra, e quindi non imputo a Libero il rischio di armare la mano di qualche sciagurato. Però chi ci crede dovrebbe avere la coerenza di crederci sempre e non solo quando fa comodo.

Ma quanto sopra non è l'unico aspetto d'incoerenza. C'è poi la questione del tradimento e dei traditori. L'accento forte che Libero pone su questa terminologia dovrebbe non dico far sobbalzare ma almeno scuotere un pochino il nostro Crux, se è vero che questi, come ripetutamente sostenuto negli ultimi tempi, ritiene che “le categorie del tradimento e della lealtà non dovrebbero esistere in politica”. Ed invece niente. Neanche un bah o un mah, neanche un piccolo "campagna legittima, ma francamente eccessiva". Niente.

E dire che la massima del Crux appena citata è splendida e sacrosanta. La politica si fa con le idee da perseguire e con gli obiettivi da raggiungere, non coi sentimenti e coi vincoli affettivi. Le alleanze politiche non sono matrimoni. Un sodalizio politico si basa su una concreta comunione di idee e di intendimenti, non su reciproci giuramenti di lealtà, manco si trattasse di una setta massonica. Se vengono meno le basi del patto, o se decade il rapporto di fiducia, una rottura è la naturale conseguenza.

Poi dietro una rottura può esserci di tutto, com'è evidente. Profonde motivazioni politiche, oppure mero opportunismo, o al peggio convenienze strettamente personali. Ma questo è un altro discorso. Rimane il fatto che in politica la partita delle alleanze non si gioca ad un livello romantico tra lealtà e tradimento, ma ad un livello pragmatico tra la persistenza di obiettivi condivisi ed il loro venir meno.

Domani vacanza. Si torna giovedì, salvo imprevisti.

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Bon Jovi, "Wanted Dead Or Alive" (1986)




I'm a cowboy, on a steel horse I ride
I'm wanted dead or alive...


26 commenti:

Michele R. ha detto...

D'accordo con quanto sostieni Authan, anch'io ho pensato che è una campagna legittima, ma di scarso gusto. Mi piacerebbe chiedere a Belpietro se, dopo 16 anni, le tante promesse, i miracoli, il miglioramento del sistema paese è cosa fatta.

L'importante è difendere il PDC sempre e comunque, poi se i suoi figli che (me lo auguro, ma credo che scapperanno volentieri all'estero) si ritroveranno uno schifo di paese, perché chi ha presieduto per due volte un governo con larghe maggioranze e non ha combinato un' emerita cippa nell'interesse del paese, chi se ne frega!

E' sempre commovente nella sua difesa di B. dai comunisti e dalle toghe rosse, mai una volta che si chieda se ha fatto qualche cosa di sbagliato, mai un Dubbio su B.

renzo ha detto...

D'accordo al 100% con Authan e con Michele.
Posso capire che un Cruciani o un Belpietro tendano sempre a difendere Berlusconi, qualsiasi cosa si scopra nei sui confronti. Vuoi per non ammettere pubblicamente di essersi sbagliati, vuoi per non perdere lettori o ascoltatori, vuoi per chissà quali altri motivi.
Quello che mi lascia perplesso e anche estremamente avvilito è la mancanza di senso critico da parte della maggioranza dell'elettorato del PDL nei confronti del Grande Capo. Qualsiasi cosa succeda (più o meno grave, si veda il caso Mills o il più recente caso Ruby) che possa far presagire un coinvolgimento del Grande Capo è immediatamente messo in dubbio e, in casi di coinvolgimento palesi e inattaccabili, giustificato con il classico "tanto fanno tutti così".
E' questo smarrimento del senso critico verso Berlusconi che non capisco, questo cercare sempre una giustificazione, questo evitare di farsi venire un microscopico dubbio per non vedere crollare il proprio castello di certezze.
Forse il motivo principale è proprio quest'ultimo, o forse altri, non so. So solamente che ogni volta che provo, da ex elettore di centrodestra (sic!), ad intavolare una discussione politica con un berluscones, rimango alla fine sempre con un vago senso di inquietudine.

Viola ha detto...

ottimo Authan,... che noto rimani sempre fiducioso che il mister ti legga, data la frecciatina...! :-)

Authan ha detto...

:-)

Però, che legga o no, I couldn't care less.

Unknown ha detto...

@ Renzo.
Ti capisco caro mio. Ma questo vuoto di dubbi, che a volte sconfina nel dogmatico, è comune a buona parte delle dittature plebiscitarie in cui il popolo si identifica nel leader, per merito del grande carisma e nelle grandi capacità comunicative del leader stesso.
Berlusconi è riuscito a parlare ad un elettorato non pronto ad una democrazia matura, a quelle persone che sempre vedranno di buon occhio un potere forte ed accentrato piuttosto che i mille perigli ed i continui inciampi figli della democrazia.
B. è il Capo, non il Presidente del Consiglio. E come tale non può essere messo in discussione in quanto è un essere superiore a cui noi tutti dobbiamo portare rispetto.
E' inutile che i sostenitori di B. si gonfino la bocca di parole come democrazia, liberalismo ecc... al massimo potranno parlare di "volontà popolare" che niente ha a che vedere con la democrazia liberale.

renzo ha detto...

@ Francesco.
Hai ragione, forse è proprio questo il nocciolo della questione: molte persone tendono ad apprezzare più il carisma di una persona piuttosto che le idee che propone, uno slogan riuscito ("meno tasse per tutti") piuttosto che un articolazione del pensiero più seria e complessa ma meno "mediatica".

x ha detto...

@ Authan & Viola

...e meglio, come ha detto il finiano "traditore" delle e-mail arrivategli: "nun me ne fotte 'na minchia"!

:-)

Io invece noto che un'altra volta Cruciani cade in contraddizione sull'appellismo che un tempo aborriva e che oggi avalla.

Comunque restano scolpite nella roccia le parole con cui GF Fini ha risposto alla studentessa che gli chiedeva conto della legittimità dell'eventuale ribaltone; "Ma cosa ne pensa lei di tante promesse non mantenute e di impegni disattesi da chi aveva promesso che la legge sarebbe stata uguale per tutti e poi si è occupato solo degli affari suoi?"

E poi questa frase di Fini davvero lapidaria che è la risposta diretta a tutti quelli che come Cruciani dichiarano di non comprendere le ragioni di uno che per 16 anni ha appoggiato tutto ...."C'è un limite oltre il quale non si può andare, pena la dignità"

x ha detto...

Se stasera ci sarà spazio per argomenti di spessore, quoto i seguenti TOTO-ZANZARA:

1) il sindaco Renzi e l'invito ad Arcore; le critiche (comprensibili) del PD

2) l'ex-sindaco di Milano Albertini rompe finalmente gli indugi etorna in campo per il Terzo Polo.....i soliti vecchi maneggioni della politica!

x ha detto...

Commenta Antonio Rapisarda, con un corsivo su Ffwebmagazine, la scelta di 'Libero' di pubblicare i volti e gli indirizzi di posta elettronica dei deputati finiani.

"Mancava solo l'indirizzo dell'appartamento. E gli orari di entrata e uscita da casa. E qualche consiglio su come agire. L'obiettivo? A parole, un invito ai lettori a scrivere, a manifestare contro l'annunciato voto di sfiducia la propria rabbia per i traditori, non solo finiani.
In realta' la lista di proscrizione e' bella e servita. Presentata come letterina ma inquietante come un avvertimento.
E che cio' possa comportare qualcosa di diverso dalla semplice indignazione - magari il gesto di qualche sconsiderato - al direttore di Libero non sembra preoccupare piu' di tanto: "A noi non importa un fico secco".
Gia' in fondo, calata giu' la maschera, e' questo il vero aspetto di un'intera classe dirigente. L'arroganza mista all'incoscienza. Ma anche un disprezzo sempre piu' malcelato per le istituzioni e per i contrappesi.

Lo si e' visto con l'intemerata del coordinatore pluri-inquisito Verdini contro il presidente della Repubblica, recitata come un coro da stadio.

I risultati di tutto questo? Iniziano a essere drammaticamente reali: una ragazzina aggredita in pieno centro a Roma perche' sulla giacca esibisce una spilletta di Generazione Italia, un ex Pdl adesso esponente di Fli picchiato a Riccione dai militanti del partito dell'Amore e in generale un imbarbarimento del confronto politico che preoccupa categorie produttive e partner internazionali.

Che cosa dimostra questo?

Che siamo dinanzi a un potere in scadenza di contratto che si contorce nella stessa rete che ha creato e che, come un grosso tonno in affanno, per la disperazione si agita e ferisce a morte tutti gli altri pesci. Perche', e' chiaro, quando non si ha davvero piu' nulla da dire cio' che rimane e' cercare di tappare la bocca agli altri."

Michele R. ha detto...

A me Renzi ricevuto da B. ad Arcore no mi ha fatto meraviglia. Mi ricordavo delle sue partecipazioni a ottoemezzo e a annozero e le sue argomentazioni. L'ho inquadrato come un uomo "oltre" questo modo di far politica, il futuro ci dirà qualcosa del suo valore.

x ha detto...

Stasera tutta l'indignazione del nostro si riverserà sugli scontri di piazza a Milano, con agenti feriti, in occasione dell'evento scaligero, dove hanno manifestato contro i tagli alla cultura studenti, precari e lavoratori dello spettacolo.
Il ministro Bondi .... nn pervenuto!
Il sovrintendente Lissner ha commentato: "Avrà avuto alto da fare"!
Date le prevedibili contestazioni a lui dirette ha pensato bene di dare forfait!

E naturalmente Cruciani a deprecare come per Dell'Utri, altro sant'uomo.
Chissà se Cruciani ha sentito cosa ne pensa FF di Bondi, gli consiglierei di chiederglielo!

Sempre in tema di contestazioni, anche Bruno Vespa è stato vittima e scrive una lunga lettera al CDS in cui si lamenta di come in Rai manchino spazi per i moderati, poichè la sinistra ha occupato tutto!
Domenica a Milano mentre firmava in un bookstore Mondadori copie dell'ultimo libello è stato aggredito verbalmente da Pietro Ricca (personaggio avvezzo a simili attacchi), con epiteti vari ma su tutti "servo di Berlusconi"!

santacruz ha detto...

@ michele
Sul futuro non mi pronuncio ma sul passato si sa già qualcosa...

Probabilmente ad Arcore ci sarà andato per ritirare la bambolina vinta nel '94 a "GIRA LA RUOTA"! ;-)

francesco.caroselli ha detto...

Assange arrestato.
(di questo si che mi care
Un anno fai linkai qui il video shockante.
La ripresa era da un elicottero, e mostratva "senza filtro" la crudeltà e la follia della guerra in Iraq (e afganistan).
Dall'elicottero uccisero 11 persone a sangue freddo. >fra cui 3 bambini. Ah si e 2 giornalisti della Reuters.
Poi non contenti del massacro hanno sparato sui soccorritori.
Dall'alto dell'elicottero gli assassini facevano pure battutine e joke for dummies.
Quel video l'aveva procurato wikileaks, quando non era famosa.
Sono veramente discpiaciuto per Assange.


Ora mettermi a parlare di Cruciani e pensare che facciano lo stesso lavoro mi risulta incredibile.
E io mi sto disintossicando da Cruciani.
Al SERT mi hanno dato del metadone per compensare, ma ho deciso che era meglio chiudere e basta...
statisticamente però ho poche chances... riescono ad uscirne solo il 5%...

Il disconnesso

x ha detto...

8/12/2010

Renzi Duemila

il Buongiorno di MASSIMO GRAMELLINI

La nomenclatura del Pd sta crocifiggendo Matteo Renzi perché il sindaco di Firenze è andato a fare merenda ad Arcore da Berlusconi, pur di ottenere dal governo un provvedimento fiscale a favore della sua città. Certo, sarebbe stato meglio se l’incontro fra i due furbacchioni fosse avvenuto a Palazzo Chigi anziché nell’abitazione privata del sovrano, nota agli annali per le cene a lume di candelotto con Bossi e le barzellette sul bunga bunga. Però il peccato veniale del giovane sindaco non oscura la realtà. Dopo il prepensionamento di Prodi, Renzi è l’unico politico del centrosinistra in grado di battere Berlusconi in una campagna elettorale.

Se il Pd intende governare davvero, deve aumentare i propri voti, non solo i propri alleati. Deve cioè convincere una parte degli elettori del Caimano a scegliere i democratici. Ora, conosco tanti berlusconiani delusi, ma neanche uno disposto a votare per Bersani, Vendola o chiunque altro sia stato iscritto al Pci. Mentre ne conosco parecchi che, nauseati da Silvio, sarebbero pronti a dirottare la loro preferenza su questo boy scout spregiudicato e post-ideologico, che a Firenze si è candidato in barba al Cremlino locale e l’ha fatto secco. La sinistra imputa a Renzi proprio questa «compatibilità» caratteriale con gli arci-italiani del fronte avverso. Il suo modo di essere, di fare e persino di parlare irrita i dirigenti del Pd, ma evidentemente non gli elettori. Non so dirvi chi abbia ragione. Ma so che Renzi, nel bene e nel male, appartiene all’attualità. Gli altri, al museo del Novecento.

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Personalmente se Renzi lascia dire di lui al Berlo; "un po' mi somiglia"... credo che mi preoccuperei di prendere velocemente le distanze da un simile negativo esempio di gestione del potere.
Quanto al fatto di andare in una casa privata a discutere dei bisogni di Firenze, mi ricorda tanto le cene del lunedi, presenti gli alleati di governo, con relativi figli d'acqua dolce al seguito, ma rigorosamente off limits per il cofondatore poi divenuto incompatibile.

Per me Renzi ha toppato.
Oggi ancor piu' dopo la chiarificazione in TV di Fini; se si va al voto ci sono 3 poli e quanto valgono lo sappiamo, ognuno deve giocare davvero per sè.

ornette ha detto...

Dopo l'intervista a grassano, oggi per la par condicio cruciani dovrebbe chiamare Antonio Razzi dell'Idv, operaio semianalfabeta alla seconda (!!!) legislatura che sembra stia cedendo alle lusinghe (estinzione mutuo, seggio assicurato, ecc) del Pdl e, anche a detta di Di Pietro, pare intenzionato a votare la fiducia il 14..Cruciani lo chiamò anche mesi fa e sono sicuro che non si lascera' sfuggire l'occasione..

x ha detto...

Si mannaggia Razzi..... nella comunità italiana di Lucerna che lo ha sostenuto, come mi dice mia zia emigrata lassù tantissimi anni fa, c'è grande sconcerto.... e proprio una gran voglia di chiamarlo traditore, dove pero' se c'è di mezzo un prezzo, l'appellativo di Giuda è ben calzante!!

:-D

Unknown ha detto...

Cruciani ce le sta letteralmente facendo a fettine con la storia che i finiani non hanno nessun contenuto politico ma vogliono solo lo scalpo di berlusconi. Perché finge di non capire che il principio dell'anomalia italiana (almeno per molti) sia berlusconi stesso e le mille contraddizioni che i suoi conflitti d'interesse innescano sulla nostra democrazia?
Possibile che nessuno riesce a spiegargli che la sola esistenza di un capo del governo che ragiona come un "sultano" sia di per sé sufficiente a creare ribrezzo in molti? Possibile che non capisca che il solo porre argomenti quali legalità e dignità istituzionale sia già qualcosa di enorme in questo sciagurato paese?
Possibile che quel simpatico cazzaro di Parenzo non lo inchiodi mai alla banalità dei fatti e lo lasci sproloquiare in maniera così partigiana senza mai uno straccio di contradditorio vero?
Dio come mi manca Telese...

x ha detto...

INDECENTE!

Cruciani OSA criticare il M° Barenboim preoccupato dei tagli alla cultura, che pure inquietano anche Napolitano.

Del resto come non ricordare che, come il ministro Tremonti, il quale aveva detto che con la cultura non si mangia, anche Cruciani si fa un vanto di non leggere libri.

BRAVO beeeeeep!

x ha detto...

Renzi va direttamente a casa Berlusconi per avere rassicurazioni sul mantenimento delle promesse di finanziamenti per Firenze?

Bel piccio a crederci!

Provi a chiedere agli amministratori del Veneto che un mese fa si son visti annunciare 300 milioni subito disponibili se han visto qualcosa!

Per non parlare di molti altri esempi di soldi promessi direttamente per bocca del Berlo che poi rimasti lettera morta, come i soldi per la ricerca medica lo scorso anno quando si arrampicarono in massa sulle guglie del Duomo di Milano o peggio quelli al Terzo Mondo che Bob Geldof gli ha già sollecitato senza successo!

Renzi, sai come si dice qui?
"Chi vive sperando muore cagando"

Ottodixit ha detto...

Mitica Francesca!

x ha detto...

OT

tra le tante esagerazioni SENZA SENSO ella Zanzara di ieri sera, una in particolare: quando il nostro sempre piu' banale e disinformato conduttore ha ridacchiato su uno dei titoli del TG3 delle 19, circa lo spot di Vespa che è stato mandato durante il cartoon di Cenerentola.

Tutta la stampa ne ha parlato già da ieri.
Qui un piccolo estratto da LA STAMPA:


ROMA
Il presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori e consulente della Commissione parlamentare per l’Infanzia, Antonio Marziale, attacca Rai1 per «l’interruzione di Cenerentola con il trailer di Bruno Vespa sulla puntata di "Porta a Porta" dedicata alla scomparsa di Yara e Sarah», una scelta «da considerarsi nefasta».

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Ora io dico, va bene le pregiudiziali contro la rete comunista, ma almeno informarsi come si deve prima di assumere certe posizioni, dopo tutto dalle 8 del mattino alle 18.30 di tempo ce n'è per leggere parecchio!

Daniele ha detto...

Francesca, per esempio anche una storia che mi riguarda piu' da vicino, a Viareggio dopo la strage del 29 Giugno eran stati promessi 60 milioni da Mr ghepensimi, forse ne arriveranno 15, di cui una parte andra' anche per gli automezzi della polizia, che non furono danneggiati in alcun modo.
il fatto e' che queste cose non si sanno, e resta solo il fatto che lui e' venuto a Viareggio a farsi bello e nessuno sa che poi se ne e' altamente fregato.

PaoloVE ha detto...

Buongiorno,

io invece trovo che la campagna di Libero abbia poco a che vedere con la leggitimità.

Sarebbe legittimo e giusto indicare nome per nome chi ha cambiato idea sulla fiducia al governo, in modo che se ne assuma la responsabilità e che gli elelttori possano far valere le loro convinzioni attraverso il voto.

Da qui ad invitare i lettori di un quotidiano a tiratura nazionale a saturargli l'email (perchè di queso si tratta) la distanza è grande quanto l'istigazione alla molestia. Infatti credo che tali prtiche siano denunciabili alla poizia postale (si tratta di Flood, in buona sostanza).

Forse potremmo spiegarlo tutti insieme ( ed invitare a farlo anche i nostri amici, parenti, conoscenti) a giuseppe.cruciani@radio24.it . Forse capirebbe :-). Ma per fortuna non siamo Libero...

Ciao

Paolo

x ha detto...

@ PaoloVE

si, non lo siamo, ma non per fortuna, bensì perchè abbiamo un'altra considerazione dei diritti delle persone.

E perchè invece LIBERO non pubblica anche le foto degli altri illustri traditori, governativi e non, del mandato popolare, che hanno approfittato per condurre affari personali ed illeciti, come ad esempio, dopo il ministro-a-sua-
insaputa, anche:

BONDI
BRAMBILLA
ALEMANNO

e per le parentopoli e carrocciopoli come quelle in Regione Piemonte, provincia di Brescia, o la Regione Molise?

Hanno perseguitato per mesi Fini e i Tulliani per Montecarlo e ora tacciono!

x ha detto...

@ Daniele

ieri da Oscar Giannino si trattava proprio, ad un mese dall'alluvione il punto della situazione dal Veneto con amministratori ed imprese tra scadenze fiscali, burocrazia e ritardi.

Ospiti Elisa Venturini, sindaco di Casalserugo (Pd), Gaetano Tebaldi, vice sindaco di Soave (Vr), Giuseppe Bortolussi, segretario CGIA di Mestre e Claudio Miotto, Presidente Confartigianato del Veneto.

Qui un piccolo estratto audio dal sito, che ben evidenzia come siamo sempre alle solite!
Solo annunci altisonanti e poi nei fatti sempre tutto ancora da concretizzare!

http://www.radio24.ilsole24ore.com/popup/player.php?filename=promo-nove081210.mp3

Daniele ha detto...

@ Francesca

il problema e' che le grosse parole subito dopo i problemi vengono riportate col megafono, quando poi le promesse vengono disattese ne parlano pochi meritevoli.
e giannino a me non piace per nulla, ma nulla nulla.