Due post pure oggi. Qui sotto Paolo, a parte Authan.
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[Paolo]
Buongiorno,
la notizia del suicidio di Mario Monicelli, e in precedenza, la partecipazione a "Vieni via con me" di Mina Welby ha portato (secondo me impropriamente) a riparlare di eutanasia in vari contesti, tra cui i palazzi della politica e la Zanzara.
Ieri in trasmissione il conduttore principale ha deciso che non si deve definire "oscurantista" (termine adoperato dalla spalla Parenzo) uno Stato che nega ai propri cittadini la possibilità di decidere come morire, nemmeno in casi in cui le condizioni di vita possano ragionevolmente far venire dei dubbi sull'opportunità di una sua continuazione. Come al solito non sono riuscito a cogliere i motivi per cui Giuseppe Cruciani abbia questa idea, sempre che li abbia espressi, cosa di cui dubito fortemente.
Probabilmente definire oscurantista e medioevale un simile Stato è improprio. Però mi pare si stia cavillando e sofisticheggiando. Quello Stato (l'Italia, ma non solo) è uno stato che avoca a sé in questo modo il potere di decidere della vita e della morte dei propri cittadini, negando loro la possibilità di esercitare la propria libera scelta nella sfera più intima. E' uno stato che sceglie di imporre a tutti le scelte di alcuni nel più personale degli ambiti, invece di permettere ad ognuno di decidere per sé in un campo che non è pubblico.
Non vogliamo definirlo oscurantista? Posso essere d'accordo. La definizione corretta sarebbe illiberale e totalitario. A qualcuno sarebbe sicuramente piaciuto il termine liberticida in altri contesti, e sarebbe stato sicuramente corretto in questo.
A chi volesse morire ritenendo la propria condizione indegna di essere vissuta in Italia è negata questa possibilità. A chi volesse risparmiare a propri cari lo spettacolo di un corpo privo di vita mantenuto parzialmente in funzione da macchine magari per anni è negata questa possibilità. A chi volesse risparmiare anni di trattamenti inutili su un corpo inanimato ed incosciente, i cui costi magari riterrebbe essere meglio destinati al futuro dei propri figli è negata questa possibilità. A chi volesse risparmiarsi l'esperienza del dolore oltre certi livelli, dell'assoluta incapacità, della totale dipendenza da farmaci ed estranei è negata questa possibilità
E' vero, come dice la Binetti, che non c'è alcun eroismo nel percorrere determinate scelte, e può esserci in queste molta disperazione. E lo Stato secondo me deve fare tutto il possibile perché ad ogni persona sia garantita la miglior condizione di vita possibile ed alleviata la disperazione in ogni modo. Ma vi sono delle situazioni in cui non esistono motivi per imporre a qualcuno sofferenze inutili, quando il futuro non apre ad alcuna possibile speranza ed il dolore annulla tutto il resto.
Nessuno vuole imporre a chi non la voglia la morte assistita, ma chi nega la possibilità di accedere a questa pratica (possibilità, non obbligo, si noti bene), in maniera assolutamente illiberale, impone a tutti gli altri anche condizioni che questi possono non ritenere tollerabili. Una scelta quindi totalitaria ed illiberale.
Ciao
Paolo
giovedì 2 dicembre 2010
Oscurantisti? No, illiberali e totalitari
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18 commenti:
Buondì,
come non condividere questo post? Parole che dovrebbero essere ovvie, ma non lo sono, come dimostrano anche numerosi interventi a la Zanzara di ieri.
Parenzo ha ragione, ma commette l'errore di usare una parola forse un po' forte e subito Cruciani attacca con la sua tiritera capziosa tutta incentrata sulla parola "oscurantista".
Noia e fastidio sovrumani.
Obiezioni di ogni tipo confutate con
" Non è così! Non è così! "
Noia e spegnimento della radio.
La qualità della trasmissione è superiore all'atroce periodo in cui Crux cazzeggiava da solo, ma resta comunque di pessimo livello, anche per la superficialità della sua spalla, che risulta decente solo per la nullità dello spessore del conduttore.
Saluti
Tommaso infastidito
Bel post Paolo.
Carina anche la vignetta.
Stasera ad Annozero credo che Vauro si sbizzarrirà sul tema.
Io li definirei intransigenti ad oltranza e peggio degli integralisti islamici ma, come disse la Bresso, non siamo nella repubblica degli ayatollah e la gente credo si esprimerebbe in maniera molto netta, se non proprio in tema di eutanasia, pero' rivendicando il diritto a poter lasciare proprie disposizioni sul fine vita, sull'accanimento terapeutico, l'alimentazione e idratazione forzata ecc.
allora Paolo, io uno stato così non lo chiamerei oscurantista, nè illiberale nè totalitario, bensì: cattolico
ti chiedi perchè Cruciani non accetti questo epiteto per l'Italia: perchè Cruciani ci vive in Italia, da ciò ne deriva che l'Italia non può essere apostrofata con epiteti negativi. Quante volte l'avete sentire inveire contro quelli che dicono che manderanno i figli all'estero a studiare o lavorare: che ci vadano!
Cruciani ha bisogno che tutto rimanga al suo posto, di una base ferma e solida, ha bisogno di farsi la croce quando arriva a un traguardo, come ogni buon conservatore che si rispetti, per poter essere libero, di sottecchio, di fare tutto quello che gli pare.
Ciao
Viola
@ viola:
i vari aggettivi purtroppo non si escludono a vicenda.
Resta da capire come mai quella che è apparentemente una maggioranza laica in questo paese non riesca mai ad affermare la propria voce: gli ultimi vagiti sono le leggi su divorzio ed aborto e risalgono a decine d'anni fa...
Ciao
Paolo
@Tommaso,
secondo me la parola oscurantismo, soprattutto nei riguardi della chiesa e del movimento pro-life di cui la chiesa tira le fila, è appropriata assai. Coppie di fatto sia etero che non, la procreazione, e anche eutanasia sono tutti temi che entrano in unico calderone per cui il termine oscurantismo è assai adeguato.
Faccio notare che talvolta si parla di eutanasia in maniera poco appropriata. Una persona che per vivere è costretto a rimanere attaccato ad una macchina e magari non da più segni di attività cerebrale. Io questo non la considero vita (degna di essere vissuta), e penso che sia un calvario straziante per i famigliari e coloro che fanno assistenza, a cui credo sia giusto che vada restituita la loro vita imprigionata nell'assistenza quotidiana a queste persone.
Questi casi oggi esistono solo perché è la tecnologia che lo permette (una sorte di vita artificiale), 50 anni fa molti di questi casi, ci metto il caso di Eluana, sarebbero giunti ad una morte naturale, e nessuno si sarebbe agitato tanto.
Concludo che il caso Monicelli é diverso dal tema dell'eutanasia e credo che nessuno si possa permettere di giudicare, faccio notare che Monicelli:
- Aveva vissuto una vita credo ricca di soddisfazione, ed era arrivato alla bella eta di 95 anni.
- Era ancora mentalmente lucido e ha scelto di farla finita così. Noi non conosciamo ciò che gli è passato dentro.
Personalmente, spero di non offendere nessuno facendo questo parallelo azzardato, preferisco uno che, per i 2 punti sopra, ha fatto le proprie valutazioni nel intraprendere un gesto come quello ad qualcun'altro che vuol campare fino a 120 anni nei modi e nella maniera che abbiamo sotto gli occhi.
Resta da capire come mai quella che è apparentemente una maggioranza laica in questo paese non riesca mai ad affermare la propria voce
ahimé, paolo, la ragione è che la minoranza non laica è diventata ago della bilancia a qualsiasi elezione italiana della seconda repubblica
@Collettivo
Che cosa ti fa credere che i non laici siano minoranza? A giudicare da quello che succede da noi pare proprio che non sia come dici te altrimenti non saprei spiegarmelo.
O meglio, ai politici l'appoggio della chiesa fa comodo, salvo fare poi cosa gli pare, vedi B. e i festini e poi la partecipazione al family day, e vedi Casini, gran papista, che però non disdegna il divorzio, ma gli piacerebbe imporre a tutti le sue convinzioni in materia di fine vita o coppie di fatto.
una volta ho letto una storia di fantascienza breve nella quale nel futuro gli anziani siano soppressi dallo Stato. E' una storia che mi ha angosciato, ma è stata anche molto profonda.
(l'ho trovata su una raccolta di storia curata da Asimov)
Io credo che i gruppi pro-life siano dei veri e propri fascisti perchè ci stanno imponendo una loro visione della vita (e della morte).
Probabilmente si comportano cosi perchè nella loro mente malata si aspettano che una legge che lasci facoltà di decidere si trasformi poi in un obbligo al suicidio. Questo è quello che si aspettano, perchè loro cosi stanno facendo: esista una sola soluzione, ed è la nostra.
Ho i brividi.
A Michele
Io penso che se in Italia ci fosse la possibilità di usufruire della "dolce morte" Monicelli l'avrebbe utilizzata.
Immagino che lucidamente abbia pensato di farla finita ora in cui poteva ancora decidere piuttosto che ritrovarsi impotente nel letto.
Io se mi trovassi nella situazione di Monicelli vorrei poter decidere di lasciare questo mondo con una bella siringona che mi addormenti dolcemente...
x caroselli. Anche la mia mente oggi è volata al 'sessagesimo' di Asimov. Dal romanzo -non racconto- 'Paria dei cieli'. Mitico.
@Michele Reccanello
L'aggettivo oscurantista è perfetto, come tu dici, se applicato ai fanatici sedicenti pro-vita, a tutta una serie di prese di posizione in tema di etica da parte della Chiesa e infine a ipotetici disegni di legge che assegnino allo Stato il controllo sul corpo dei cittadini.
Parenzo ha utilizzato imprudentemente (vista la capziosità in malafede del suo compare) l'espressione "Stato oscurantista".
Notte
T.
No Autan non mi riferivo a "Paria dei Cieli", che è una storia di Asimov (per cui ho una venerazione sconfinata), ma ad una storia di Richard Matheson intitolata "Il Test". L'ho trovata in una raccolta: "Le grandi storie della fantascienza" N. 16 editore Bompiani. E' una collana curata da Asimov ... e
avendo letto tutto quello che c'era da leggere di Asimov ho dovuto espandere gli orizzonti.
@ Caroselli
pensa che da ragazzina quando ero all'ospedale con la testa rotta i compagni di classe mi portarono da leggere proprio Asimov, la raccolta di racconti "Io robot" che divorai letteralmente!
Quando penso alle posizioni della gente sulle questioni bioetiche, più che in altre circostanze, mi viene in mente il recente film Inception. Come non rendersi conto che è possibile, con i mezzi mediatici, innestare delle idee nella gente, idee che non hanno nessun fondamento razionale?
Se chiedo a mio zio che ne pensa dell'eutanasia mi risponde che "quando si tocca la vita....bisogna stare attenti...non stiamo parlando della finanziaria ma della vita di un UOMO e bla bla bla....". Ed io rispondo, "si zio, la vita di un uomo è importante per LUI, LUI potrà decidere cosa farci, perchè lo devi fare tu?". Indovinate qual'è la risposta. Ovviamente è: " ma ma quando si tocca la vita...bisogna stare attenti... bla bla bla......bla bla".
E mio zio, a parte che non esiste (è solo un esempio), non è cattolico praticante, non va a messa, non ascolta radio Maria, crede così per ridere o per tradizione, come l'80% dei cattolici italiani.
Questo per dire che spesso chi non approva il suicidio o l'eutanasia non ha argomentazioni serie per giustificare la sua opposizione. Sembra PROPRIO che stia difendendo un idea non sua.
Ahhh la democrazia.....
Francesca ti consiglio di continuare la lettura di Asimov.
Se ti piacciano i "rompicapo" continua con i racconti brevi (ci sono molte raccolte ma stai attenta a cosa compri perchè spesso ci sono le stesse storie), se invece vuoi avventurarti nell'Asimov piu "sociologo" vai sul ciclo delle fondazioni.
A francesco dico invece che la gente parla spesso ripetendo quello che ha sentito dire...
E chissà quelle posizioni dove le ha sentite...forse dalla tv? (che non influisce MAI sulla formazione dell'opinione pubblica - almeno secondo Cruciani)
O le ha sentite dalla TV, che se non influisce sulla vita politica e sociale della gente allora il fatto che da 16 anni siamo governati da B. è il frutto della nostra idiozia, oppure le ha sentite da altre persone che a loro volta le hanno sentite alla TV. Il problema è che queste sono questioni delicate per cui la gente si vergogna di essere anticonformista e non ben-pensante. C'è un certo bigottismo che impera incontrastato.
Inoltre tante persone non hanno coscienza di cosa significa davvero democrazia. Se è vero che la democrazia è la migliore forma di governo possibile, bisogna anche riconoscere che anch'essa è foriera di tirannie. Basta così poco, a volte, per polarizzare l'opinione pubblica ed imporre una visione che in un mondo di persone completamente coscienti sarebbe grandemente minoritaria!
PS: dobbiamo fare i conti con questa realtà...l'informazione non basta...l'informazione è per chi si vuole informare...il 5 million club di Severgnini. Il potere, spesso, è nelle mani di un oligarchia che sa come polarizzare le opinioni dei cittadini.
Cmq sono sempre piu convinto che la posizione politica del Crux sia fondamentalmente "republicana" nel senso di repubblicano americano.
Non per niente il suo mentore-maestro-guida spirituale-idolo Gialianone Ferrara si firma con l'elefantino che, guarda caso, è il simbolo del partito republicano.
un brevissim articolo prelevato dal sito piercasinando.
Non ci crederete mai ma dice cosa sensatissime
PS_io non sono tipo che va sul sito di casini, ma questo articolo l'ho visto segnalato e l'ho letto per curiosità
http://www.pierferdinandocasini.it/2010/12/02/cosa-ci-insegna-la-vicenda-wikileaks/
@ caroselli
grazie della segnalazione.
Personalmente non saprei come inquadrare Assange....pero' ieri mattina è stato divertentissimo ascoltare quel burlone di Alessandro Milan che raccontava per filo e per segno come mai sul capino di Julian pendano accuse per stupro e un mandato di cattura dell'Interpol dopo la denuncia di due signorine!
A margine delle rivelazioni sugli affari tra Mr. B e Putin segnalo il seguente articolo davvero importante dell'ottimo Massimo Mucchetti per immaginare quale sia la risposta alla domanda finale!
http://www.corriere.it/editoriali/10_dicembre_03/alcune-domande-su-eni-e-mosca-editoriale-massimo-mucchetti_bed39922-fea4-11df-b6f8-00144f02aabc.shtml
Letto?
Emmenomale che Mr. B stamane piagnucolava dichiarando che i suoi nemici vogliono fargli fare la fine di Mattei...gnè, gnè!
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