venerdì 17 dicembre 2010

Garantisti per caso

Premessa. Sono di nuovo K.O. Se non volete star male ogni tre per due vi conviene non fare figli… (scherzo). Dico questo per giustificare il mini post di oggi, peraltro - come vedrete - di fatto rubato.

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Affrettatevi! Chi oggi andasse in edicola a comprare Il Giornale o Libero avrà un gentile omaggio. Il quotidiano di Feltri regala un paio di manette tintinnanti. Quello di Belpietro una palla da carcerato, con tanto di catena.

Scherzi a parte, è stato un po' furbetto ieri il nostro amico Crux a glissare sull'argomento del rilascio dei 23 fermati dopo i disordini di Roma. A quale anima dar retta? A quella reazionaria (“Delinquenti! Manigoldi! Criminali!”) o quella garantista (“Tutti innocenti fino alla Cassazione!”). Mmmh... Meglio usare la regola d'oro, avrà pensato il conduttore: quando sei in imbarazzo, parla d'altro. Funziona sempre (anche per me, sia chiaro). E chissà cosa ne penserà quell'altro esempio di sobrietà che risponde al nome Oscar Giannino a cui non farebbe male un passaggio da un esorcista (chi lo ha ascoltato ieri capirà).

Ad ogni modo, siccome sono a pezzi e non ho voglia di concentrarmi, quel che ho da dire oggi lo faccio, "alla Cruciani", appropriandomi di parole altrui. In particolare quelle di Luca Sofri, che sulla scarcerazione dei giovani di cui sopra sono semplicemente esemplari. Buon weekend.

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QUALCOSA AVRANNO FATTO
(Articolo di Luca Sofri dal blog Wittgenstein)

Ieri, dopo la notizia della scarcerazione dei giovani arrestati negli scontri di martedì a Roma, si è formato un ampio fronte di italiani che ha protestato contro quella scarcerazione. Ovvero, molte persone in Italia – in ruoli di responsabilità pubblica o no – moltissime persone, hanno detto che era sbagliato, hanno detto che non si doveva, hanno detto che andavano tenuti in prigione e che era una vergogna o uno sbaglio quella decisione di in giudice.

Bene. Quanti di quelli che hanno protestato conoscono indizi e prove a carico di ciascuno degli arrestati? Io non credo siano pochi, credo siano zero. Cosa sanno di ognuno di loro, di questo o di quello, di quali condizioni abbiano portato al loro arresto, di quali contestazioni vengano loro mosse? Io credo zero. Cosa li spinge a ritenere esattamente formulato un qualunque fermo di polizia in una giornata di casino e sbagliato il giudizio a freddo di un giudice? Io credo un pigro tic che ha staccato temporaneamente il cervello. Hanno protestato tutto il giorno – e lo faranno ancora – perché volevano vedere tenute in carcere persone di cui non hanno la minima idea, né delle accuse rivolte contro di loro, né se per uno siano gravi, o per un altro inesistenti, e per un altro ancora mezzemmezzo. Andavano tenuti in carcere. Così.

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Subsonica, "Liberi tutti" (1999)




Da ciò che uccide te e tutto ciò che ho intorno
Dall'uomo che non è padrone del suo giorno
Da tutti quelli che inquinano il mio campo
Io mi libererò perché ora sono stanco

Liberi tutti, liberi tutti...


21 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buongiorno e auguri all'ammorbato authan,

Cruciani e Giannino dovrebbero prendersi dei calmanti, la troppa foga nell'esternare sguaiatamente i loro pensieri banali e reazionari sta diventando veramente sgradevole all'udito.

Sulle scarcerazioni ho due opinioni:

1) è ciò che è espresso nel post, e credo sia oggettivo. Se li hanno rilasciati tutti vuol dire che così dice la legge, non si può invocare il carcere preventivo solo quando fa comodo.

2) Lunedì al termine della seduta parlamentare un deputato della maggioranza preconizzava cupo e roco un tentativo di far cadere "dal basso" il governo e si augurava che i palazzi del potere fossero difesi.
Il giorno dopo puntualmente neanche fossimo al G8 succede ciò che sappiamo. Nelle precedenti manifestazioni, pur con Roma "blindata" non si era registrata una tale violenza.
Se era previsto, perché non sono stati fermati quei pochi teppisti di professione? Perché non ho visto loro circondati da un numero adeguato di uomini delle forze dell'ordine che li bastonavano? E soprattutto chi è stato arrestato, trenta imbranati e quattro veri delinquenti o viceversa?
Sempre nell'ottica del cui prodest e senza pensare a infiltrati o cose più losche, conveniva fermare questi manigoldi o lasciarli fare per usare le loro violenze come carta nell'ipocritissimo dibattito politico dei giorni successivi?
A me la previsione del giorno prima e la scarcerazione di tutti (perché i veri delinquenti non sono neanche stati presi) fanno sentire odore di bruciato.

Ultime note

1) L'intervista a Sonia Alfano è stata di bassissimo livello: chissenefrega di certe beghe?

2) Naturalmente poi si è andati peggiorando con l'intervento del fenomeno che gode con la faccia di Fini che perde la sfida con B. Ieri il buon francesco caroselli ci ha fornito un bello spaccato sul personaggio. Rientra nello sdoganamento dei peggiori elementi della destra reazionaria condotto dal nostro Crux.

Tommaso infastidito e senza alcuna speranza

Clem ha detto...

Ah ecco, l'articolo cui facevo riferimento nel post di prima era Quelo.

Unknown ha detto...

Cruciani e Giannino dovrebbero prendersi dei calmanti, la troppa foga nell'esternare sguaiatamente i loro pensieri banali e reazionari sta diventando veramente sgradevole all'udito.

Viola ha detto...

ma daiii
io invece ieri mi sono divertita sentendo in macchina Giannino

Sapete cosa? forse dovremmo ricordarci che la radio si basa sulla parola, è ancora più labile e sfuggevole della parola scritta, anche di quella dei quotidiani che la sera sono già carta straccia

A volte dovremmo essere meno severi su quello che dicono Cruciani & Co. per questo motivo

Nel senso: quando divertono lasciamo un po' correre certi estremismi

Sbaglio?

winston ha detto...

Mi dispiace di intervenire sempre per puntualizzare qualcosa sulla trasmissione e sulla sua conduzione piuttosto che di temi più nobili, ma credo che a quello pensi già egregiamente Authan. Vorrei quindi fare una riflessione sullo stato del dibattito pubblico nel nostro paese, i cui esempi calzati mi sembrano essere proprio Cruciani e Giannino di ieri sera.
Il primo ha perso il filo della conduzione; mi ricordo un paio d'anni fa che interloquiva e si incazzava con gli ascoltatori, ma cercava di argomentare, bene o male non importa in quest'ottica. Oggi invece, con uno netto sbilanciamento rispetto al passato di chiamate critiche nei suoi confronti e nei confronti della politica del Governo, Cruciani non riesce più a ribattere o forse non ne ha voglia. Arriva dunque al punto, da perfetto radical chic, di ritenere talmente indegna qualsiasi posizione diversa dalla sua al punto di poter mancare di rispetto agli interlocutori con il sistema dell'ambulanza. Poco importa che l'ascoltatore si ponga in modo civile o sgarbato, quel che conta è l'idea, magari anche sbagliata, che viene rigettata e derisa. Diciamo che Cruciani dimostra di non condividere il motto di Voltarie "Non condivido ciò che dici, ma lotterò sempre affinché tu possa continuare a dirlo".
Il livello del dibattito nel paese è questo, a tutti i livelli e non solo alla Zanzara: quello dei tifosi, degli ultras. E poi ci si lamenta se 40 persone mettono a ferro e fuoco la città. Quaranta giovanissimi poi. Perchè qualcuno si illude che vivere costantemente permeati e circondati - nei bar, sui campi di calcio di quartiere come in parlamento o nelle trasmissioni radiofoniche - da un'ideologia "ultras" conduca ad un metodo sano e civile di affrontare le contrapposizioni...

[seuge]

winston ha detto...

[continua]


Altro esempio è l'intelligente Giannino, a cui sembra piaccia passare per pazzoide per stupire. Non concordo con le sue posizioni di liberismo spinto e talvolta rimango un po' perplesso dai toni delle sue polemiche estremizzate ed esasperate. Ieri però ha superato il limite: Repubblica ha preso una cantonata colossale seguendo il suo istinto di seminar zizzania sull'operato del Governo. Deprecabile, perchè se il sospetto può nascere nella mente del cittadino guardando le immagini TV, chi ha l'accesso ai mezzi che consentono di visionare migliaia di immagini e di riprese come dei giornalisti di un'azienda del calibro di Repubblica, deve necessariemente approfondire maggiormente. Detto questo è il doppiopesismo crucianesco sfoggiato da Giannino ad aver dell'incredibile, paragonando questa bolla di sapone con il linciaggio mediatico consapevole e colpevole di Feltri ai danni di Boffo. Inutile dilungarsi sulle differenze, Giannino non è un cretino e la sua uscita di ieri sembra soltanto una difesa, all'arma bianca, della squadra del cuore.
E qui di nuovo il tifo. Ma il tifo peggiore, che credo non sia sempre e necessariamente quello scalmanato di chi spacca tutto. E' pessimo, a mio parere, anche quel tifo cieco sebbene fisicamente pacifico quanto verbalmente violento, di chi è contento di vincere anche se con rigore inesistente al 90° minuto. E per giunta - visto che la gioia per un successo può essere umana e comprensibile ed onesta anche se provocata da una svista e da un favore non dovuto - talmente cieco da negare insistentemente e fermamente che il rigore fosse inventato. Ecco, è questa secondo me la peggior specie di tifosi, quelli che vedono solo il bianco e il nero dell'avversario o peggio del nemico. Quelli per cui le sfumature non esistono, che si permettono anche di sfotterti se provi a fargli un discorso del genere. Come il Cruciani con l'ambulanza, il Parenzo a ruota, il Giannino sbraitante, e tanti tanti altri.
Qual'è l'auspicio? Che prima o poi possa cambiare questo rapporto di forza, che aumenti il numero di persone tolleranti e oneste intellettualmente. Perchè l'onesta intellettuale, con se stessi e nel confronto con gli altri, mi sembra sia uno dei fondamenti di un'individuo sereno che può agire in questo paese e per il futuro con un po'più di cervello ed un po' meno pancia.
Saluti,
Alessandro

F®Ømß°£ ha detto...

@winston

ben detto.

Viola ha detto...

oddio winston, come non essere d'accordo

basta, mi hai convinta

F®Ømß°£ ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Ragazzi, ma che sta succedendo a Parenzo? Era partito così bene, poi, progressivamente, si sta sciolgliendo come neve al sole in apparente ansia di compiacere il conducente Crucinai. Poco fa, con un ottimo Santamaria al telefono, è stato letteralmente imbarazzante. Persino peggio di Cruciani, che almeno fa bene fino in fondo la sua parte di cinico destrorso amorale. Parenzo diosanto, si sta trasformando in un ragazzino insicuro che cerca maldestramente crediti nel gotha del giornalismo... che pena.

Michele R. ha detto...

Ascoltando l'estratto di O. Giannino prendersela con E. Mauro mi è salita in corpo la rabbia e così ho postato questo nel suo blog:

Caro Giannino,

Mi capita spesso di ascoltare la sua trasmissione, spesso apprezzandone i contenuti. Oggi mi è capitato di ascoltare questo estratto http://www.youtube.com/watch?v=T0bvN-Ga2qw.

Ho trovato il suo tono disgustoso quando parla di giornalisti che cercano di convincere l'opinione pubblica che erano i poliziotti che sfasciavano le città. Non voglio giustificare le violenze e quello che hanno scritto alcuni giornalisti, ma si dimentica che anche i poliziotti, i tutori dell'ordine, hanno le loro colpe: teste sfasciate a persone inermi alla Diaz, a Bolzaneto, Cucchi, Aldrovandi hanno assaggiato i loro manganelli e sappiamo come è finita. Anche il gesto di Sandri non è stato esemplare per uno che porta la divisa. Avendo presenti questi casi non è che si possa avere un'alta opinione di coloro che sono i tutori della legge, soprattutto quando vedi funzionari di polizia che poi vengono pure promossi nonostante tutti i casini di Genova.

Maroni poi sapeva che ci sarebbero state delle manifestazioni a Roma già da alcuni giorni, aveva provveduto ad istituire una zona rossa nel centro, ma nonostante questo è avvenuto l'inferno. Perbacco! proprio una bella organizzazione, i miei vivi complimenti al ministro per l'efficienza, lo dovrebbe ospitare per una puntata speciale di vieniviaconme sui successi delle forze dell'ordine di cui lui è il capo.

Mettiamo nel frullatore poi le parole di Cossiga che quando è stato ministro dell'interno, sosteneva di infiltrare le manifestazioni con lo scopo di screditarle presso l'opinione pubblica.
Ecco forse non è cosi tutto Bianco e Nero come lei lo ha dipinto.
"Forse" può avere ragione a chiedere la testa di E. Mauro, ma molto prima la doveva chiedere per Feltri, Sallusti e Belpietro che spesso si dimenticano loro di controllare le fonti e scrivono fesserie sui giornali che dirigono. Mi ricordo che raccontava in una puntata di noveinpunto di qualche mese fa in cui parlava del giornalismo "muscolare" di Feltri, e di come ha dovuto abbandonare il giornale in cui lavorava perché non le piaceva questo modo di fare giornalismo.

Concludendo, ho iniziato parlando di polizia e termino parlando di giornalismo, i fomentatori d'odio sono da entrambe le parti, forse, ma la causa è una sola: Una gigantesca anomalia che rende questo paese una giostra impazzita da 16 anni e in cui è impossibile attualmente vedere un qualche segnale di guarigione.

Cordiali saluti.

Unknown ha detto...

Non ho ascoltato la trasmissione di giannino, ma da quello che leggo si scolpiscono nella mia mente 3 parole: "ordini di scuderia".

2 giorni fa, dopo la censura di cruciani nei confronti del primo ascoltatore e lancio della pubblicitá per un quarto d'ora, pensavo che il suono dell'ambulanza significasse che erano passati a prendere il conduttore. Non so se con una camicia di forza.

Unknown ha detto...

Oggi magistrale intervista di Silvia Truzzi alla tanto vituperata (dal Crux) Barbara Spinelli sui fatti del 14 dicembre e sulle loro "code". Dice in sostanza (anche se con eleganza infinitamente maggiore) quel che dicevo io qualche giorno fa. E, per inciso, sia su FQ che su Repubblica si percepisce come sia lo schema "infiltrati" sia quello "anni di piombo" che quello "4 balordi che fanno la guerriglia e tutti gli altri angelici" non ci portino molto lontano. Sono categorie consunte che non aiutano né a capire né a prevenire. Tra l'altro, come già faceva già notare il buon Caroselli il tutto va inquadrato nel clima e nel contesto europeo (Spinelli lo fa), sia pur con i dovuti distinguo.
Ecco il link dell'articolo:
http://ilgiornalieri.blogspot.com/2010/12/il-piombo-e-solo-nelle-orecchie-di-chi.html

Sull'ignobile gazzarra di Cruciani e Giannino contro Repubblica, vorrei anche io sottolineare che non c'è paragone possibile col caso Boffo. Se è vero che la vicenda dell'infiltrato dal guanto rosso è una clamorosa cantonata, è anche vero che non ci è stato costruito sopra alcun editoriale di peso e, una volta chiarite le dinamiche, i giornalisti hanno fatto prontamente e giustamente marcia indietro. Solo un demente o un prevenuto in malafede può paragonare questo sia pur spiacevole incidente alla macchina del fango in perenne attività contro ogni evidenza contraria.

G.

stephane ha detto...

ciao a tutti,
una domanda. Non vedete la gravita' di un accusa infondata contro le forze dell'ordine su un giornale istituzionale? Niente di catastrofico, per carita', cose che succedono anche nei migliori dei mondi, ma cechiamo di farli smettere questi giornalisti invece di difenderli soltanto perche i giornalisti dell'altra parte ( quale altra parte poi?? ) sono peggiori. Errore per altro, che Giannino ha fatto nel suo sfogo esagerato chiamando poi in causa Feltri, cosa che secondo me era fuori luogo. Non so se lo ha fatto nel tentativo di far capire che il cattivo giornalismo e' trasversale o per diffendere la sua "parte". In entrambi i casi l'accusa di essere di parte e la cosa piu' di parte che esiste, quindi io la eviterei il piu' possibile.

Unknown ha detto...

@stephane

Allora, ti rispondo e chiarisco come la penso io al riguardo.

1) Qui non parliamo di giornali "istituzionali", espressione cioè di una qualche istituzione, ma di libera stampa con pieno diritto di esprimere e contribuire a far formare opinione. Anche la più estrema e sgradita.

2) L'errore c'è stato, ma come osservi tu può essere considerato fisiologico in una situazione di forte contrapposizione. L'attenuante è che si trovava espresso in forma dubitativa (come domanda di chiarezza) in cronaca e non in sede di commento, e che un'alta attenzione al fenomeno dell'infiltrazione - soprattutto dopo i fatti del G8 - va doverosamente mantenuta. Inoltre non mi pare ci sia malafede o voglia di mantenere il punto dopo che la ricostruzione della questura ha fatto luce sulla ricostruzione.

3) Non credo che indicare queste attenuanti sia frutto di partigianeria. Repubblica e FQ di cazzate ne hanno scritte e continuano di tanto in tanto a scriverne (una cosa tra le tante che mi irrita è la loro narcisistica vocazione alla punzecchiata reciproca o al tacere l'uno i meriti dell'altro), ma si tratta pur sempre di giornali che riportano fatti, e quando i fatti vengono smentiti, per quanto scomodi, non cercano di nasconderli o adulterarli. Lo stesso non si può dire di Libero o il Giornale, e questo mi pare ampiamente dimostrato dalla vicenda Boffo e da infinite altre (vedi alla voce Betulla, che dell'invenzione è ed è stato un maestro assoluto).
Poi secondo me non si può non riconoscere loro che sono tra i pochi quotidiani che restano con la schiena dritta in un momento in cui è difficilissimo farlo. Per questo rimango loro grato.

G.

Michele R. ha detto...

Grande giaco per il punto 3.

stephane ha detto...

Ciao giaco,
in realta' non riesco a comprendere che bisogno c'e di nominare sempre il pieno diritto di espressione della stampa? Non e' forse assodato? Per me si.
Converrai pero' che la liberta' e' anche potere.

Perche se si tratta solo di liberta' il web per esempio e' infestato dalla liberta' di parlare: negazionisti, neo nazisti, gente che sostiene che i vaccini non servono a niente, cartomanti in mala fede, mi fermo qui. La Republica spero miri un po piu in alto nel suo grido di liberta'.

Non ho capito un tuo ragionamento:
siccome la polizia al G8 di Genova ha sbagliato allora la Republica fa bene a publicare tutto quello che ha sull'argomento senza le dovute precauzioni e controlli? Che attenuante e'? Sarebbe morta la liberta' di stampa se avessero aspettato un giorno prima di publicare?

Republica, la schiena dritta certamente c'e l'ha piu' di molti altri giornali, sono perfettamente d'accordo su questo, ma questa volta per me era meglio se non publicavano. E se non lo dicono forte e chiaro i suoi lettori chi lo deve dire?

winston ha detto...

@stephane:

io alla tua domanda (non si possono difendere i giornalisti di Repubblica perchè gli altri sono peggiori) ho già risposto, ma specifico:
Io non difendo i giornalisti di Repubblica, anzi dico che nella fattispece sono stati dei babbei, dei cretini, degli ignoranti... mi "sgarbizzo" anche volendo... "Capre! capre! capre!".
Mi permetto però di rilevare come Giannino utilizzi due pesi e due misure, considerato che Repubblica ha posto una domanda legittima se non fosse stato molto semplice darvi una risposta sensata mentre Feltri & Co. in varie occasioni hanno direttamente inventato notizie ed informative...
Io non mi ergo a difensore di nessuno, se non della realtà dei fatti.
E se Giannino vuol far passare il messaggio che a Repubblica sono dei criminali non ci sto: semplicemente perchè Giannino stesso non ha ritenuto di dire due parole anche su ben altre campagne di stampa...
o sbaglio??

stephane ha detto...

Ciao Winston,
io credo che ognuno ha la sua sensibilita'. Io per esempio, mi sono trovato molto piu' spesso infastidito da atteggiamenti sbagliati di Santoro, Di Pietro, o Travaglio piuttosto che di quelli di Fede. Non perche' li metto a paragone ma probabilmentte perche per Fede lascio che siano altri a criticarlo e mi basta sapere che da lui non otterro' un briciolo di verita'.
Se fossi un giornalista dunque non potrei criticare Travaglio senza dire che Fede e' peggio?
Ora Giannino ha esagerato per un solo motivo: con il suo sfogo ha finito per essere condiviso solo da chi non ne aveva bisogno: i reazionari.
Io non seguo abbastanza Giannino ma, anche se non ha mai detto nulla contro altri giornali, non significa che in questo caso debba tacere. Non tutti vivono la "guerra fredda" (democrazia vs B.) come magari la vivete voi. Lui per esempio ha la sua battaglia contro le tasse ed e' una forzatura a mio avviso fare entrare questa sua battaglia all'interno della Grande battaglia (legalita' vs B.).
Tanto per essere chiari Cruciani e' un altra storia su cui difficilmente vi sbagliate.

Unknown ha detto...

@ winston.
parole sante: parlare "alla pancia" sta diventando ormai il metodo più efficace dei politici (qualsiasi sponda, sia ben chiaro) che credono che generando sdegno e indignazione si ottenga consenso.

In quanto a GC, continua a cercare di stimolare i più bassi istinti negli ascoltatori. Ultimamente lo sento sempre più incazzato, innervosito, inacidito, quasi si crogioli in tale stato. Immagino che avrà già qualche ulcera, è davvero tanto tanto acido

Progettogeum ha detto...

Anziché designare il nuovo nome del partito di Berlusconi opterei, per defaticare il conduttore Cruciani, di affiancare al titolo della trasmissione La zanzara il termine "l'antitrasmissione"
cordiali saluti
Lino da Genova