venerdì 28 maggio 2010

Errori di manovra

Oggi due articoli. Qui sotto un "tripla A" di Paolo, a parte un "junk post" mio (Authan).

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[L'articolo è a firma di Paolo]

Buongiorno.

Per una volta eviterei volentieri di abboccare agli ennesimi polveroni che Silvio Berlusconi alza ad arte (ne sono ragionevolmente sicuro) per mascherare le debolezze delle sue politiche, come le frasi sui diari di Mussolini e gli inviti alla Marcegaglia che sono state riportate anche in trasmissione. Li considero anzi la prova implicita del fatto che egli stesso ritenga la manovra impopolare per via dell'eccessivo onere. Ne ha già, in un certo senso, preso le distanze attribuendo gran parte delle responsabilità alla rigidità degli accordi europei, alla crisi greca, e all’eredità lasciata dai governi passati, e probabilmente la ritiene inadeguata in molte sue parti (ma questo non si può dire).

Per una volta sono d'accordo con il cavaliere: la manovra, per come è stata presentata, pur essendo indispensabile e priva di alternative allo stato attuale, inadeguata lo è per davvero, per molti motivi.

Avevo già sottolineato che, dopo aver ampiamente sanato i proventi dell'evasione con lo scudo fiscale ed aver confermato che con la destra al potere l'Italia rimane la terra dei condoni, sarà difficile attendersi grossi risultati né immediati né sul piano strutturale dalla lotta all'evasione.
Il fisco non potrà raggranellare quanto già sanato dallo scudo fiscale, gli evasori sono stati rassicurati sul fatto che, come sempre stato e, fino a prova contraria, come sempre sarà, le formali grida manzoniane contro di loro trovano riscontro pratico in sanatorie per loro più convenienti del rispetto delle regole.

Non serve essere il mago Otelma per prevedere che le riduzioni dei costi della politica saranno anch'esse in qualche modo vanificate dalla radicata e tradizionale bulimia dei nostri politici: per il taglio delle province si è già provveduto ad una retromarcia a tempo di record, e per il resto accetto scommesse sul fatto che ogni euro sottratto dalla busta paga di politici ed alti manager pubblici vi rientrerà per altra via (mi abbasso lo stipendio, ma mi riconosco maggiori rimborsi, gettoni, indennità, etc.), anche nell'eventualità sia possibile ridurre quanto già contrattualmente concordato.

E fin qui ho scritto cose molto banali, di dominio comune.

Al di fuori dei luoghi comuni, quello che contesto con forza è invece l'ampiamente condiviso ricorso all’indiscriminato blocco del turn over nel Servizio Pubblico, pratica invalsa ormai da oltre dieci anni, che sinora ha portato (ovviamente) a risultati opposti a quelli per i quali lo si adotta.

In sintesi l'immediato risultato del blocco del turn over è la prima causa dell’incremento della spesa corrente per beni e servizi da parte del servizio pubblico, che sopperisce ai pensionamenti appaltando all’esterno a costi più elevati servizi che erano svolti in house a costi inferiori. Per fare un esempio davvero credete possibile sostituire convenientemente un infermiere dipendente da 1.500 € netti al mese con quello offerto dalla ditta che ve lo fornisce in appalto pagandolo, caricandovi sopra i costi amministrativi dell’appaltante (5 - 10%) e dell’appaltatore (12 -15%), il giusto profitto (15%) e l’IVA (20%, che per un ente pubblico è un costo, non una partita di giro)? Suvvia non scherziamo: si tratta di recuperare in efficienza dei costi aggiuntivi che, nel migliore dei casi eccedono il 55%, roba che nemmeno Batman!.

E sul lungo periodo si sta verificando un problema ulteriore che sta cominciando ad essere altrettanto "pesante": l'invecchiamento del personale del Servizio Pubblico. Qual è il problema per gli utenti? Provate a "digitalizzare" un ente il cui personale ha un’età media superiore a cinquant’anni. Secondo voi può funzionare? Nel servizio Pubblico da oltre dieci anni si è deciso di non reclutare energie fresche, competenze aggiornate e menti flessibili. L'ovvio risultato è che più passa il tempo più è difficile e costoso mantenere il Servizio Pubblico al passo delle tecnologie e delle esigenze degli utenti.

Ma soprattutto è più difficile innovare e gestire il sistema: si sta cioè deliberatamente plasmando un servizio pubblico più costoso e meno rispondente rispetto alle esigenze degli utenti, ma orientato a fornire reddito alle aziende che beneficiano degli appalti, sempre più presenti e meno efficacemente controllate. Controllo che, disgraziatamente, non si realizza che in minimissima parte con la centralizzazione degli acquisti di beni e servizi.

Saluti

Paolo

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(Authan) Una delle mille perle di Paolo Conte: "Un Vecchio Errore" (1990)




Un vecchio errore vuole inseguirmi
e incatenarmi e trascinarmi lì davanti
ad ogni specchio per dirmi: guardati...
Io non mi guardo, giro lo sguardo…
la so a memoria fin troppo questa storia
è uguale che non ci sia o che ci sia...


16 commenti:

massimo.zanardi ha detto...

@Paolo: nel caso delle strutture sanitarie le basi d'asta sono generalmente più ricche, ma nel settore sociosanitario il rincaro del 15% di gestione sull'intermediazione di manodopera te la scordi... quando va bene ci carichi il 6-7%, se vuoi vincere la gara... e ad esempio nel caso degli oss il ccnl dei privati prevede un inquadramento contrattuale inferiore (quindi una tariffa base più bassa) rispetto a quello dei dipendenti pubblici... quindi non sono così sicuro che l'esternalizzazione comporti sempre costi maggiori... diciamo che dipende dalle figure profesisonali coinvolte e dai criteri di attribuzione dei punteggi... altresì, non sempre comporta meno efficienza... anche sotto questo aspetto ci sono pro e contro...

Gabriele, Monza ha detto...

Caro Paolo,

mi soffermo sulla tua premessa relativa al "polverone sollevato ad arte" da Mr B.

No, la sua ennesima apologia Mussoliniana non é studiata a tavolino.

La dinamica della sua esternazione é identica a quella della gaffe sull'abbronzatura di Obama.

In entrambi i casi, Mr B aveva semplicemente messo in stand-by i neuroni e la lingua da palazzinaro brianzolo aveva preso il sopravvento.

Facci caso, dopo aver avviato la citazione sui Diari di Mussolini, improvvisamente si risveglia dal torpore e si accorge dell'immane cazzata che stava dicendo e, con estremo imbarazzo, cerca di portare a termine il suo pensiero con il minimo del danno.

Il body-language, a questo riguardo, é illuminante.

La realtà é che a Mr B(ean) - copyright Francesca - spesso sfugge ciò che pensa veramente e che tenta di nascondere agli italiani. Cioè di essere un nostalgico del ventennio.

Altrimenti, come spiegare la sua iscrizione alla P2, la sua prolungata distanza dal 25 Aprile, l'aver portato Ciarrapico al Parlamento e la Brambilla (v. saluto romano a Lecco) al Governo?

massimo.zanardi ha detto...

@gabriele

secondo me a berlo del fascismo, del comunismo, del nazismo, del liberismo, del liberalesimo ecc. non può fregar di meno e dubito seriamente che abbia mai dedicato più di 5 min. a riflettere su qualsiasi visione organica di società, quindi non credo sia un nostalgico ma al massimo un'opportunista come tutti i venditori. detto questo, la citazione da mussolini e troppo dettagliata x non essere preparata...

PaoloVE ha detto...

@ massimo.zanzardi:

negli appalti che vedo io non tratti l'intermediazione di manodopera (credo addirittura che sia vietato per il servizio pubblico, ma potrei sbagliarmi), ma l'erogazione di servizi (nell'esempio in questione infermieristici). Per cui, sulla carta, non affitti del personale, ma compri il servizio che il personale ti eroga come da capitolato ed offerta. Ti confermo che nella sostanza quelli sono i ricarichi e che tocco personalmente con mano che solo pochissimi appalti riescono a realizzare dei risparmi, mentre normalmente aumentano i costi sia diretti che indiretti del servizio (non stupirà nessuno sapere che appaltare la manutenzione delle apparecchiature ne riduce l'efficienza ed aumenta il numero dei riacquisti, presumo).
Bada bene che non sto dicendo che appaltare costa almeno il 55% in più: il servizio pubblico è oggettivamente meno efficiente del privato, e questo può ridurre parte di quel margine.

I risparmi si potrebbero ottenere "sburocratizzando" le strutture pubbliche, ma questo, come scrivo, è antitetico rispetto al blocco del turn over, in quanto aumenta la percentuale di operatori vecchi di età e di mentalità nel Servizio Pubblico, cioè di burosauri, rispetto a chi è aperto all'innovazione.

Saluti

Paolo

x ha detto...

@ zanardi

concordo con te.

anche se non è la prima volta che SB si espone in maniera sconsiderata con le citazioni del dux, e ricordo che fu nel 2003 quando disse di Benito che non aveva mai ucciso nessuno e che mandava solo in vacanza la gente, questa volta l'uscita è stata confezionata ad arte, con l'aiuto dello studioso scopritore dei famosi diari FALSI acclarati, nonchè co-fondatore di FI condannato recentemente in appello a 11 anni, che ho sentito proprio stamattina alle anticipazioni stampa di Milan congratularsi "Ah i diari che gli ho dato, ma allora li sta leggendo!"

Se n'è uscito ieri con quell'enormità, come sempre nel momento e nel luogo sbagliato, ma per ribadire un concetto a lui molto caro che già nei primi giorni della settimana era riporto sui giornali: lui non decide niente, lui ha le mani legate, lui non ha potere.

vedasi:

http://www.clandestinoweb.com/number-news/489357-berlusconi-piu-potere-al-premier-cosi-non-posso-operare-non-sono-dittatore-mai-fatto-del.html

Gabriele, Monza ha detto...

@Massimo & Francesca

posso essere d'accordo sul fatto che SB studia tutto a tavolino ma, come dice Francesca, sbaglia clamorosamente tempi e luoghi.

Una cosa é essere nel privato di Palazzo Grazioli o di una convention del PDL, dove lui notoriamente dice cose anche peggiori. Un'altra é essere ad un summit con il Presidente Russo o ad un meeting dell'OCSE, dove gli osservatori sono meno benevoli di quelli italiani e meno teneri con i neofascisti.

La gaffe la fa il contesto, ancor più della citazione.

Non dimentichiamoci che, storiella del cavallo a parte, in quel contesto ha definito Mussolini "Grande Dittatore".

massimo.zanardi ha detto...

@paolo: sull'intermediazione hai ragione. chiamo, impropriamente, così, quelle gestioni che si limitano all'equipe professionale e non all'intero servizio... le seconde, credo assenti nel sanitario, sono le più redditizie, almeno per il settore socio-sanitario, e garantiscono un offerta più varia e creativa, a fronte del rischio di forti discontinuità nei cambi di gestione... in ogni caso l'intermediazione vera e propria non è ammessa.

francesco.caroselli ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
francesco.caroselli ha detto...

a parte il fatto che noi tutti (io piu di tutti) stiamo cadendo nel tranello di B da cui il Buon Vecchio Zio Paolo BVZP ci avevo messo in guardia, ribadisco che B ha detto "il presunto grande dittatore"...
mi viene spontaneo chiedere a B: ma quindi Lei crede che Mussolini non sia stato realmente un dittatore?

E' una sfumatura, mi rendo conto, ma certi dettagli sono importanti.

sul post di Paolo avrei molto da dire, e lo farò nei prossimi commenti.
bell'argomento di discussione quello proposto dal BVZP...

x ha detto...

e dunque caro PaoloVE sei d'accordo con il cavaliere di Hardcore che probabilmente ritiene la manovra inadeguata, in quanto di fatto lo è, come pensi anche tu, malgrado non si possa dire!

E infatti quello che il cavaliere dice è ben diverso oggi!

MILANO - «Abbiamo rimesso la barca sulla giusta rotta», dando «una risposta immediata ad una crisi improvvisa». Così Silvio Berlusconi si è soffermato sulla manovra in un collegamento telefonico con Maurizio Belpietro su Canale 5 durante la trasmissione «Mattino 5». «Non abbiamo messo le mani nelle tasche degli italiani e abbiamo fatto una manovra efficace», dice il presidente del Consiglio. «Non abbiamo fatto nessuna macelleria sociale. Abbiamo solo preso provvedimenti inevitabili, poiché da anni l'Italia viveva al di sopra delle proprie possibilità». «Non ci sono stati tagli alla sanità nè alle pensioni. Abbiamo solo chiesto a chi ha maturato il diritto al pensionamento di ritardare qualche mese e abbiamo chiesto ai dipendenti pubblici un atto di consapevolezza, cioè di stare fermi un giro con gli aumenti». «Possiamo guardare con fiducia al futuro» garantisce Silvio Berlusconi. «È in atto una ripresa dei consumi, delle esportazioni, della produzione - afferma il premier - ci sono dunque segnali positivi».

massimo.zanardi ha detto...

@francesco

veramente ha detto: "Oso citarvi una frase di colui che era considerato come un grande dittatore ecc.", che nel contesto non mi pare metta in discussione il fatto che mussolini fosse un dittatore... quanto alle nostalgie per il ventennio e la subdola volontà di rispolverare gli antichi fasti di roma imperiale, se anche fosse (e dubito che sia), mi pare che berlo si sarebbe mosso un pò tardi, dal momento che va per i 73 e che nessuno dei suoi bravi ha le phisique du role per portare a compimento un progetto simile, anche nel caso l'arcorensis lo intraprendesse...

francesco.caroselli ha detto...

colui che era considerato come un grande dittatore

non era meglio, meno ambiguo, dire "colui che fu un grande dittatore"?

Sembra quasi che lui NON lo consideri un dittatore....

ovviamente queste sono questioni lana caprina perchè B non sarà mai come Mussolini.

Ci sono metodi molto piu morbidi ora per avere il potere...

Mi ritornano in mente le parole di Fini "lui considera la leadership, che gli sicuramente riconosciuta, con la monarchia assoluta".

francesco.caroselli ha detto...

paoleve
vedi che ti ho risposto in vostro onore in "vostro onore mi oppongo"

Michele R. ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Michele R. ha detto...

Ne ha già, in un certo senso preso, le distanze attribuendo gran parte delle responsabilità alla rigidità degli accordi europei, alla crisi greca, e all’eredità lasciata dai governi passati

Una domanda mi sorge spontanea. Quali governi quelli csx (a targhe alterne) o TUTTI ma proprio TUTTI? E in tal caso lui, mr. B., in questi anni cosa faceva? Era forse impegnato a firmare assegni da 5000 euro?

PaoloVE ha detto...

@ FC:

ed io lì ti ho risposto...

saluti

Paolo