martedì 27 ottobre 2009

Una telefonata ti salva la vita

E tre. E' andato in onda ieri alla Zanzara il terzo round tra Giuseppe Cruciani e Luca Telese che da quando hanno smesso di sp... sviolinarsi a vicenda danno spettacolo. Il tema della discussione era il caso Marrazzo, con le sue possibili similitudini con la vicenda Berlusconi/escort e con il coinvolgimento "laterale" del cavaliere, il quale, come noto, è stato proprio colui che, con una telefonata, ha avvisato per primo il presidente della regione Lazio sull'esistenza del famoso video compromettente.

Proviamo a fare ordine su questi aspetti, partendo dal parallelismo tra i casi Marrazzo e Berlusconi. Ci sono a mio avviso dei chiari punti di contatto, identificabili in una gestione allegra della vita privata che diventa un problema nel momento in cui riguarda uomini delle istituzioni (per una questione di decoro – non di moralità, che è soggettiva – e per la possibile esposizione a ricatti), e in un rapporto non trasparente, condito da bugie piccole e grandi, con gli elettori i quali si aspettano, dai propri rappresentanti, una dedizione assoluta al ruolo.

Tuttavia, le due vicende non sono sovrapponibili in toto. Nel caso Marrazzo ci sono elementi aggravanti, che non sto a citare perche sono noti, che nel caso del premier mancano o non sono comprovati (la consapevolezza dello status di escort della D'Addario, la presenza di ricatti). Pertanto, se il sostenere che le due vicende non sono assolutamente paragonabili, come fa Cruciani, mi sembra assurdo, il trovare degli automatismi tipo "se Marrazzo si è dimesso lo deve fare anche Berlusconi", come in sostanza ha fatto Telese, mi sembra altrettanto una forzatura. Cio non toglie ci ci siano mille valide ragioni per ritenere che, al di là dell'investitura popolare (di cui pure Marrazzo godeva, anche se nessuno ha interesse a ricordarlo), Berlusconi non sia degno del ruolo che ricopre. Ne dico una per tutte: mignottocrazia.

Passiamo ora alla famosa telefonata tra Berlusconi e Marrazzo menzionata poc'anzi. Per Cruciani si tratta di un mero gesto di “cortesia istituzionale”, e la chiude lì. Telese, invece, sottolinea (ricalcando un suo commento sul sito del Fatto) come il consiglio dato dal cavaliere a Marrazzo di tentare di fermare il ricatto comprandosi il video sia grave, perché la mossa più appropriata e rigorosa sarebbe stata invece quella di suggerire di recarsi spontaneamente in procura. In realtà noi non conosciamo i contenuti esatti della conversazione, e quindi non so se vale la pena fare un processo alle intenzioni.

Piuttosto, ad essere interessante è ciò che sta a contorno della telefonata, come ha sottolineato molto bene Antonio Polito, anch'egli ospite alla Zanzara. Berlusconi, non nel ruolo di premier, ma in quello di editore di un diffusissimo settimanale, ha avuto nelle mani informazioni compromettenti, non pubbliche e non ottenute istituzionalmente, riguardo un suo avversario politico, e si è trovato nella condizione di poter decidere cosa farne. Scrive oggi Giuseppe D'Avanzo su Repubblica: “Il premier è padrone del gioco. Pollice giù, e scatta l'aggressione. Pollice su, e il malvisto finisce in uno stato di minorità civile”.

In questo caso, a quanto pare, Berlusconi si è limitato a comunicare l'informazione all'interessato. Ma chi garantisce che in futuro non ci possa essere un uso politico di tipo maligno e aggressivo? Questo è un altra sfaccettatura del sempiterno conflitto di interessi, forse fino ad oggi particolarmente sottovalutata rispetto a quell'altro aspetto legato alla "fabbrica del consenso".

Lo stesso tasto viene premuto da Massimo Gramellini nel suo consigliatissimo "Buongiorno" di oggi, sulla Stampa. Ne cito un frammento: “Non importa che il presidente del Consiglio abbia evitato di infierire. Resta il fatto che, grazie al suo ruolo di tycoon mediatico, gli era stata offerta la possibilità di distruggere un avversario politico. E pensare che molti fingono ancora di non capire quale differenza passa, ai fini delle regole democratiche, fra il possesso di una fabbrica di frigoriferi e il controllo di una che produce rotocalchi e programmi televisivi”. Capito, Cruciani?

***

In chiusura volevo levarmi un piccolo sassolino nei confronti di Alfonso Signorini, direttore di Chi, che ieri ha raccontato la sua scelta di non acquisire il video di Marrazzo, al prezzo proposto di ben 200mila euro, dopo averlo visionato. Ho due domande, caro Signorini: prendendo per buona la sua etica professionale, e sapendo a grandi linee quale sarebbe stato il contenuto del video, che bisogno c'era di visionarlo? E se il video fosse costato un tozzo di pane, lo avrebbe acquistato?

-----------------------

Coraggio, Marrazzo. Hai perso tutto, ma hai trovato un amico.

James Taylor & Carole King, "You've got a friend" (1971)




When you're down and troubled
and you need a helping hand,
and nothing, nothing is going right.
Close your eyes and think of me
and soon I will be there
to brighten up even your darkest nights.

You just call out my name,
and you know wherever I am
I'll come running, oh yeah baby
to see you again


32 commenti:

Kaiser76 ha detto...

Ma signorini è il jolly di turno prima dice che volevano 260.000 € e in altre interviste 200.000€.

Siamo ben messi a dover aver paura di vivere oggigiorno la propia privacy!

Matteo da Pescara ha detto...

Continuo a dire che Luca Telese, da quando è andato via dal Giornale, sembra un'altra persona...non che mi dispiaccia, beninteso!

Matteo da Pescara ha detto...

E intanto è uscita la sentenza di 2° grado del processo Mills: condanna confermata...

Anonimo ha detto...

Io sono rimasta esterrefatta!

Che nobiltà d'animo, che sensibilità, che partecipazione!

Il Primo Ministro con tutto quello che ha da fare e da pensare, si fa carico anche delle noie di Marrazzo e gli da' consigli disinteressati su come recuperare quel filmino che lo riguarda.

E pensare che con il modico investimento di 200 mila euri, il prezzo chiesto dall'agenzia per il video, avrebbe potuto far soldi a palate con le immagini pubblicate sui suoi settimanali del gossip o trasmesse a Mattino5 e Verissimo, magari con il compiaciuto commento audio di Annalisa Spinoso!

Invece rinuncia a tanti guadagni per rispetto dell'avversario....ma davvero tutto aggratis??

Uno che non aveva speso un fiato per bloccare le foto in topless di Veronica giovane starlette sbattuta in prima pagina come velina ingrata....

(e non mi va giu' che ci volete fare? questa non la perdonero' mai!)


ciao
Francesca

ps : benritrovato Authan, ti è passata la bua?
:-))

authan ha detto...

No, Francesca, non mi e' passata, e ho pure un fottio di lavoro arretrato... :-(
authan

Anonimo ha detto...

@authan: a volte sei proprio curioso...continui a spiegare cosa ci sia di sbagliato nel conflitto di interessi, come se qualcuno pensasse il contrario. Per me e' come avere una gamba ingessata e perdere tempo a descrivere tutto quello che non si puo' fare...quando l'unico rimedio e' l'aspettare.

Su Signorini che ha visionato il filmato...e secondo te che doveva fare, comprarlo/rigettarlo sulla parola??

ps il tanto vituperato Telese ti ha pure nominato...

F®Ømß°£ ha detto...

Buongiorno,

il dialogo tra Telese e Cruciani, ha dimostrato una volta ancora la pochezza del secondo.

"Cortesia istituzionale"? L'editore del giornale sputtanatore avverte lo sputtanando di comprare il video per non essere sputtanato.

Mi viene in mente Corona in Videocracy che ammira la prova di potere di B. quando comprò le foto della figlia perché non fossero pubblicate.

Ci sono molte cose da dire, comincerei dai ricatti.

1) B. dimostra che ha la possibilità di ricattare le persone tramite il suo controllo su organi di sputtanamento.

2) Dimostra che davanti ai ricatti il suo metodo è pagare.

Sempre a proposito dei ricatti, per Marrazzo il ricatto è venuto alla luce, ma come si può non avere due dubbi:

1) e se anche B. avesse pagato qualcuno che lo ricattava?

2) e se B. fosse a conoscenza di ricatti possibili ai danni di "altri" Marrazzo

Non dico che siano certezze, ma dubbi legittimi sì.

Per quanto riguarda la similitudine tra i due casi, vediamo alcuni punti:

1) B e M hanno comprato prestazioni sessuali. La differenza tra donne e trans da questo punto di vista mi pare buona solo per i bar.

2) Ci sono le prove in entrambi i casi, un video per M, la registrazione per B. Nel caso di B ci sono anche numerosi testimoni.

3) Di fronte alle domande dei giornalisti hanno mentito.

Mi sembrano tre punti comuni solidi.

Ci sono delle differenze anche:

1) Il ricatto a Marrazzo è venuto alla luce, mentre non ci sono prove di ricatti a B. Ovviamente si è liberi di credere che B. non sia mai stato ricattato, come si è liberi di credere che se lo è stato abbia pagato o offerto favori.

2) Marrazzo ha sborsato denaro sonante per essere utilizzatore finale delle prestazioni sessuali. B. ha promesso favori in almeno un'occasione. E va ricordato che il caso veline è scoppiato per le candidature alle europee. Il sospetto che tali candidature fossero un modo per pagare le prestazioni sessuali mi pare legittimo. E questo è lo scandalo nel caso di Berlusconi, questo è il punto grave per cui ci vorrebbero chiarezza o dimissioni.

3) Con buona pace di tutti i giornali di destra e dei censori del Fatto, Marrazzo se ne va, dimissioni, autosospensione, quel che è. Al più tardi in qualche mese e al più presto in qualche giorno non ne sentiremo più parlare come politico. I bulloni che invece ancorano Silvio al potere sono stretti e sovradimensionati.

Aggiungo due parole sulla polemica patetica sull'auto blu.

Vai a casa del trans con la macchina di servizio? Sei poco furbo, per non dire di peggio.

Tuttavia l'ipocrisia di chi si scandalizza per il fatto che abbia usato l'auto che paghiamo noi per queste "missioni" mi irrita in misura solo poco minore rispetto a quel finto tonto di Crux.

Mi spiego: non esiste differenza dal punto di vista del denaro pubblico nella forma di carburante e manutenzione dell'auto se uno va a peripatetiche o va al ristorante "fuori porta". Fare i moralisti su questo punto è ipocrita, tanto più se viene dal solito omino fermo in strada con l'auricolare bluetooth, seduto bello comodo sull'auto aziendale che usa bellamente tutto il weekend per andare a "fare" l'aperitivo nei locali cool.

Termino il post fiume, ribadendo la pochezza delle affermazioni apodittiche e mai argomentate di Cruciani sul confronto tra M e B.

Saluti

Tommaso sfrenato

Andrea ha detto...

Scommettete che stasera il nostro radiolondrerà la Harvard Kennedy School?

Anonimo ha detto...

CORTESIA ISTITUZIONALE (?!?)o quasi ricatto: ha pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina. Non dimentichiamo che "il Giornale" di Feltri aveva già l'intero verbale del Marrazzo Affere in esclusiva! Alla faccia.

Anonimo ha detto...

@ Tommaso: Berlusconi NON HA COMPRATO ALCUNA PRESTAZIONE SESSUALE, mentre Marrazzo l'ha comprata e FORSE PAGATA CON I SOLDI DEI CONTRIBUENTI, INSIEME A COCAINA. Se non vedi la differenza comprati un paio di occhiali.
Anonimo

Anonimo ha detto...

@ Anonimo

e chi paga il carburante dei voli di stato per trasportare con il premier i suoi ospiti privati, vedi Apicella, ballerina di flamenco, il direttore Fede, le belle ragazze a cui parlare delle tombe fenicie nel terreno di Villa Certosa..... ???

Vigneron ha detto...

@anonimo delle 16:02

E' vero: fra pagare una prostituta in contanti (coi soldi dei contribuenti sembra solo una gran bufala, ricordati che Marrazzo NON è indagato) e pagarla con un incarico politico è diverso.
E mi sembra molto più grave la seconda ipotesi.

Anonimo ha detto...

quando ho sentito don Fanzaga ieri sera e il suo anatema contro Scalfari e Bersani.... ho pensato tra me e me "chissà se anche lui ha visto in TV tra le persone in coda ai gazebo del PD domenica quelle suorine che infilavano la schede rosa e azzurra nelle scatole dopo il voto che certo non avranno dato a Marino!!"

ciao
F.

F®Ømß°£ ha detto...

@ Anonimo che scrive in maiuscolo.

M ha pagato.

B ha promesso seggi al parlamento europeo.

Marrazzo si è dimesso

B no

Aggiungerei che, visto che forse M ha pagato con soldi dei contribuenti e forse anche ha usato cocaina. Con lo stesso metro si può dire che forse B ha corrotto dei giudici e forse ha pagato Mills.

Gli occhiali li porto già, ma leggo bene anche se non scrivi tutto in maiuscolo.

Saluti T.

Paolo il perplesso ha detto...

Buongiorno!

Devo proprio ammetterlo: stavolta Cruciani ha proprio ragione. Qualunque cosa accada, chiunque ne sia responsabile, si finisce a parlare di Berlusconi.
Quand'é che ci facciamo passare questa monomania?

Non so se mi faccia imbelvire di più questa cosa o il vero motivo delle dimissioni di Marrazzo. Delle mancate denunce, della droga, insomma dei possibili reati commessi da Marrazzo (sempre che sia tutto confermato) non gliene frega niente a nessuno. Ma non sia mai che un uomo pubblico possa andare a letto con chi vuole (adulto e consenziente) e farla franca. Nemmeno se non si è mai pubblicamente espresso in materia di etica sessuale. Le guardie della morale unica vigilano.

Poichè però mi pare che questo sia il solito polverone per parlare d'altro, smetto subito, e mi auguro che si torni a parlare di quello che c'è di importante da fare, come sembrerebbe voler fare Bersani: attorno a casa mia si stanno perdendo posti di lavoro a centinaia proprio in questi giorni, anche per problemi di finanza e speculazione, con aziende che vengono acquistate per essere chiuse dalla nuova proprietà, mentre i dipendenti vorrebbero costituirsi in cooperativa per rilevare l'attività, tuttora redditizia (insomma una di quelle situazioni che infastidiscono Cruciani per l'attivismo fuori ruolo dei lavoratori, ma che report vorrebbe poter inserire nelle goodnews).

Saluti

Paolo il perplesso

Paolo lo speranzoso ha detto...

e, a proposito di goodnews, per di più su un argomento cui son sensibile:

http://www.corriere.it/cronache/09_ottobre_27/rapporto-pari-opportunita-world-economic-forum_c7bd55d6-c300-11de-9afa-00144f02aabc.shtml

con tutte le riserve per l'indice e malgrado tutte le recenti polemiche, l'arretramento in classifica è dovuto solo al fatto che altri stati sono migliorati più di noi, non che siamo peggiorati in assoluto.

Saluti

Paolo lo speranzoso

Anonimo ha detto...

@ Paolo
Cruciani non è il solo ad irridere quando si tratta di questioni di lavoro (vedi miei post prec.).
Ieri sera Pansa in uno dei suoi immancabili interventi di cui si puo' fare benissimo anche senza ha deriso Bersani per la sua presenza tra i lavoratori a Prato e per aver posto nei primissimi punti in agenda la questione occupazione.

saluti

Draconian

Gabriele, Monza, ha detto...

LUCA TELESE AL POSTO DI CRUCIANI !!!

Ma veramente Cruciani sostiene che che il caso Marrazzo e quello Berlusconi sono diversi?
Se é così, B A S T A !, facciamola finita. Un Emilio Fede c'é già, e avanza.
Cara Radio 24, chiudi La Zanzara, de-fi-ni-ti-va-men-te.
Oppure, ancor meglio, affidiamola a Luca TELESE.

Alexfire ha detto...

@authan: Telese ti ha trovato anche un ruolo, "recensore" di Cruciani :)

Anonimo ha detto...

L'occhio (indiscreto) di Silvio raggiunge tutti e vede tutti. La questione è preoccupante ....
Siccome buona parte dei nostri amati politici son ricattabili (calzini turchesi permettendo), o per droga, o per donne (o altro), o per mazzette, o per raccomandazioni, lo status quo (del sistema politico distorto) è assicurato. Mi pare probabile che viga un'omertà diffusa tra i politici sia su questioni di letto che su altri vizietti e colui che può più facilmente accedere a questi segreti "incoffessabili" è il nostro Silvio che potenzialmente potrebbe tenere per gli zebedei un po' di "bella" gente.
Ora mi posso spiegare certi dietrofront dell'opposizione e le mai risolte questioni del "conflitto di interessi". C'han tutti(o quasi)una paura fottuta contrastare Silvio.
Speriamo che la magistratura e la giustizia facciano la loro parte; è l'unica speranza.
Pasquino

Anonimo ha detto...

Parrebbe che il problema sia quello di andare o no con puttane, femmine o trans che siano.
Per me, potrebbero andare anche con pecore e cavalli, purché non li vogliano fare senatori.

Non mi dilungo: sottoscrivo per il resto i chiarissimi commenti di Tommaso.

Attilio Severi

Anonimo ha detto...

Invece ci ripenso e aggiungo:

Via Gradoli 96: la stessa palazzina "scelta" da Mario Moretti per l’allestimento di un covo brigatista durante il sequestro Moro, oggi ospita il trans Natalì. Sulle centinaia di migliaia di immobili a Roma, proprio quello...



Al tempo del sequestro Moro, la palazzina apparteneva all'Immobiliare Gradoli, di cui l'azionista di maggioranza era la Fidrev spa, società di consulenza del SISDE fin dalla sua costituzione. La stessa Fidrev era in rapporti con il Ministero dell’Interno da tempo, da prima della costituzione del Sisde. Di palazzine in via Gradoli ne possiede tante, ben 15, quasi tutte affittate ad extracomunitari e transessuali, ben frequentate da politici e personaggi dello spettacolo della Capitale, specie se vi circola cocaina.

Attilio Severi

francesco.caroselli ha detto...

Quando ci sono questioni sessuali il numero di commenti aumenta incredibilmente...
la cosa mi rattrista alquanto

@ Francesca (uno dei primi post)
C'è da notare che le foto della Lario sono state publicate da Libero... forse l'unico giornale non direttamente in mano a MR B ma di Angelucci (e non dico quanto mi fa schifo il suo giornale sia Libero ma ancor di piu il riformista... anzi il riformatorio travaglio docet)

Chi dice che qui si vuole parlare solo di Berlusconi è particolarmente tonto.
Solo un nome per tutti: MARA CARFAGNA che meriti ha?
che esperienze politiche e/o di vita puo vantare?
Ne parlo ora perchè secondo il mio modesto parere se n'è parlato ancora troppo poco.

PS- quando ci stancheremo di parlare di sesso e affini ci sarebbe un piccolo problemino...la mafia e la criminalità organizzata (spero abbiate apprezzate il fatto che da diversi giorni non posto niente su questi argomenti, sempre off-topic purtroppo)

PPS-In Calabria la mozione Bersani ha preso oltre il 75%... io so solo che non sono legali... ve lo giuro, e mi stupisco della cappa di silenzio che è calata (anche del fatto quotidiano)

francesco.caroselli ha detto...

Sull'affare Tremonti.
Incredibilmete sto con lui!

Sintesi del pensiero di Tremonti: PRIMO PUNTO
Aumentare le spese publiche in Italia difficilmente comporta una reale influenza sulla vita dei cittadini, difficilemte si riuscirà a controllare dove vanno a finire sti soldi (e qui come al solito ci infilerei la solita mia filippica sulla mafia e corruzione..ma ve la risparmio)
SECONDO PUNTO
Se aumento la spesa publica poi devo anche piazzare questo debito sul mercato internazionale (detto terra-terra: aumento il debito ma poi devo anche trovare chi si compra i BOT e titoli stato)
TERZO PUNTO
Se "scopro" troppo i conti dello "Stato Italia", lo stesso stato deve affrire un rendimento maggiore, altrimenti i possibili compratori si rivolgeranno a stati piu "stabili", ovvero a chi offre maggiori garanzie di ripagare il debito.

Aggiungo che il rapporto debito/PIL in 2 anni è passato dal 103% al 118%.
In nessun modo voglio dire che sia colpa dell'ultimo governo Berlusconi, tale aumento del rapporto è dovuto alla contrazione del denominatore (il PIL), imputabile solo alla crisi


Paolo se non ricordo male hai fatto un post eccezionale sull'economia... che ne dici dell'analisi? Promosso o bocciato?

Paolo il silente ha detto...

@ francesco caroselli:

:-)

per quanto mi riguarda il ragionamento fila ma è incompleto:

Tremonti sta facendo il possibile per contenere il debito, cosa sicuramente pregevole, ma sta anche di fatto bloccando ogni ridistribuzione di spesa: in questo modo contribuisce a mantenere gli stessi fondamentali economici che hanno generato la crisi (anzi sostiene apertamente che la crisi è stata generata da altri e che noi saremo quelli che ne usciranno meglio), è questo è indubitabilmente un male.

Mi scuso con te se intervengo poco sui temi della criminalità organizzata, ma si tratta di un argomento sul quale, pur interessandomene, non riesco a ragionare in maniera logica e aderente alla realtà (un esempio per tutti: dopo aver visto chi fossero Riina e Provenzano trovo inconcepibile, contro ogni evidenza, che potessero avere un ruolo importante in una qualsiasi organizzazione complessa). Quindi preferisco tacere.

Saluti

Paolo il silente

Anonimo ha detto...

@ Francesco Caroselli

lo so bene che l'editore di LIBERO (e anche de IL RIFORMISTA) è il re delle cliniche Giampaolo Angelucci, finito agli arresti domiciliari nel febbraio di quest'anno nell'ambito dell’inchiesta dei Nas e dei carabinieri di Frascati sulle convenzioni con alcune case di cura. Anche per il padre, Antonio Angelucci, senatore del Pdl, è stata chiesta l'autorizzazione a procedere: le misure sono state emesse dal Tribunale di Velletri.

Intanto sempre Giampaolo Angelucci viene rinviato a giudizio con il Ministro Fitto (udienza si terrà il 30 novembre pv)al termine di un indagine sugli appalti sanitari in Puglia, allorquando il giovane ministro era presidente della Regione Puglia e per una questione di illeciti finanziamenti alla lista Fitto "La Puglia prima di tutto".

E non ci dimentichiamo che Angelucci tento' pure l'acquisto de L'Unità prima che arrivasse Renato Soru.

Comunque tutto questo cappello per dire che, anche se non controllato dalla sacra famiglia dei S&P Berlusconi, quella famosa copertina di LIBERO con Veronica in prima pagina fu firmata (guarda un po') da quel Feltri Vittorio che di li a pochi mesi sarebbe diventato, secondo la strepitosa definizione del Commissario Davanzoni:

"Attaccabrighe, briccone, bugiardo, Brighella viene da briga, intrigo: "se il padrone promette di ricompensarlo bene, dirige gli imbrogli compiuti in scena". Il potere che ci governa immagina che i giornalisti debbano trasformarsi tutti in Brighella. Un Brighella in giro già c'è. Dirige il Giornale di Berlusconi. Si mette al lavoro e cucina l'aggressione punitiva per il dissidente."

E poi ancora (riferito al caso Boffo, dove Feltri-Brighella era ormai embedded con l'esercito di Arcore):

"Brighella dice: "Non ho mai parlato di informative giudiziarie. Abbiamo un documento (ma è la sentenza di condanna per molestie). Il resto non conta. Non conta da chi l'abbiamo avuto, non conta se ci sono degli errori". Sincer come l'acqua dei fasoi dicono a Bergamo per dire falso, bugiardo."

ciao
Francesca

PS: che ne pensi delle ultimissime dichiarazioni di Grasso??

giuseppecrusciani ha detto...

Devo smettere assolutamente di chiamare Telese in trasmissione. Quando chiamo Porro andiamo sempre d'accordo, se chiamo Telese invece No. E poi come faccio a dire che sono imparziale?

Anonimo ha detto...

@ Attilio Severi: E' giusto quello che hai detto. Peccato che Luxuria sia diventata parlamentare perchè era l'amante di un pezzo grosso del partito di Rifondazione.
Anonimo

Anonimo ha detto...

non ci posso credere...ne parlavo alla mogliera due giorni fa...la stessa palazzina di Moretti????

Anonimo ha detto...

Bé, il giornale di Feltri annovera fra le sue prestigiose firme quella di Renato Farina, agente segreto Betulla. Uno che solo in Italia potrebbe fare ancora il giornalista. Signorini invece mi fa solo pena, il paladino della giustizia.
Filippo

Gabriele, Monza, ha detto...

@Attilio Severi

Anche io avevo notato il riemergere del "fantasma di Via Gradoli". Il covo usato dalle BR ancora oggi rappresenta un mistero irrisolto. E quando un mistero rimane irrisolto, prima o poi ritorna, genera un altro mistero che ti assesta un pugno in faccia quasi a dirti: "eccomi, sono ancora qui, finché non avrai il coraggio di guardarmi negli occhi".
Inquietante....

Marco ha detto...

Un'osservazione. Dicendo "In questo caso, a quanto pare, Berlusconi si è limitato a comunicare l'informazione all'interessato. Ma chi garantisce che in futuro non ci possa essere un uso politico di tipo maligno e aggressivo?" si rischia di non notare un aspetto rilevante della situazione. Dopo quella telefonata Marrazzo era di fatto "nelle mani di Berlusconi", se un uomo del gruppo di Berlusconi avesse chiesto un qualche tipo di "cortesia" a Marrazzo era interesse del governatore comportarsi in modo da creare meno problemi possibili a chi "sapeva" e potenzialmente aveva ancora tra le mani quei video che gli avrebbero rovinato la vita. Quella semplice e "cortese" telefonata segna una svolta nei rapporti di forza tra due soggetti politici.