lunedì 19 ottobre 2009

A la guerre comme à la guerre

Il solo sentire Giuseppe Cruciani e Luca Telese finalmente dibattere serenamente tra loro, anziché fare gli amiconi che chiacchierano all'osteria fingendo di non avere idee divergenti su qualunque cosa (come purtroppo è sempre accaduto in passato nei casi in cui ai due capitava di colloquiare in diretta) è valso, come si suol dire, il prezzo del biglietto, per quel che riguarda la Zanzara di venerdì 16 ottobre, nella quale il neo collaboratore del Fatto è intervenuto come ospite durante l'overture.

Sì, è stato un bel match. Molto sereno, per carità (i due sono super amici, a volte riecheggiano Franco Franchi e Ciccio Ingrassia), giocato con grande fair-play. Ma le profonde differenze nella percezione di come gira il mondo della politica in Italia, differenze che sono evidenti a chiunque, finalmente sono deflagrate anziché venire represse. Su chi abbia prevalso, in questo match, su chi sia stato più convincente, ognuno può pensarla come vuole, naturalmente. Per me, Luca Telese ha sbaragliato il campo, risultando vincitore su tutta la linea.

Ma di cosa hanno parlato i due amigos, di preciso? Essenzialmente di due argomenti. Il primo, la sensatezza della presenza e delle permanenza nel Partito Democratico di Paola Binetti, avrei voglia di saltarlo (ma non lo farò), perchè lo considero abbastanza trito e ritrito. Telese dice che va cacciata, perchè tutte le sue posizioni sui temi etici (coppie di fatto, omofobia, testamento biologico, etc.) sono “incompatibili con quelle del partito democratico”, mentre per Cruciani, invece, in un grande partito il concetto di libertà di coscienza andrebbe salvaguardato.

Il fatto è, caro Cruciani, che anche alla libertà di coscienza, per quanto sacrosanta sia, bisogna mettere dei confini, dei paletti. Come sosteneva con un paradosso il buon Telese, se un esponente del PD diventasse all'improvviso un neonazista che nega l'olocausto non ci si potrebbe esimere dal bandirlo. E' un esempio estremo certo, la Binetti non è una nazista, ma è comunque al di là dei paletti, non c'è niente da fare, così come al di là lo era Beppe Grillo, che per "mister coerenza" Cruciani non doveva essere accolto nel PD quando qualche mese fa voleva proporsi per la segreteria (sì, sì, "non si possono mettere sullo stesso piano, blah, blah, blah"). Se cacciare la Binetti con ignominia appare troppo brutale, che almeno, come minimo, non la si ricandidi più nelle liste del PD. Partito aperto non significa porto di mare.

Ben più ragguardevole è invece stato il secondo tema, il famigerato servizio di Mattino 5 sul giudice Raimondo Mesiano, ripreso a sua insaputa da una telecamera mentre cammina per strada, mentre si accende “l'ennesima sigaretta”, mentre aspetta il suo turno dal barbiere camminando “avanti e indietro, avanti e indietro”, e mentre si rilassa su una panchina rimirandosi i calzini turchese. Comportamenti che, nel servizio, venivano ambiguamente definiti “stravanganti” (???), di una stravaganza a cui “si era abituati” (come se Mesiano fosse un vip noto a qualunque casalinga di Voghera, quando invece è un perfetto sconosciuto).

Telese ha definito tutto questo, senza mezze parole, “una schifezza”, “un'infamia”, “un tentativo di far passare l'idea, senza dirlo esplicitamente, che il giudice sia un po' matto”. Cruciani, invece, pur giudicando incomprensibile la decisione di mettere in onda un servizio dai contenuti “demenziali”, ha preferito non calcare la mano, trincerandosi dietro i suoi “non so”, “non capisco”, e osservando che “in fondo anche Mediaset ha il diritto di picchiare dove vuole. A la guerre comme à la guerre”. Inoltre, prima di iniziare il dialogo con Telese, il servizio di Canale 5 era stato definito da Cruciani “cattivello, ma non troppo” (frase e concetto poi non più ribaditi nel prosieguo della trasmissione, come se se ne fosse pentito).

Avanti, Cruciani, cosa c'è da capire? La mancanza di contenuti giornalisticamente rilevanti nel servizio è essa stessa, paradossalmente, l'elemento rilevante. Questo servizio non è altro che un messaggio di un certo tipo, una testa di cavallo lasciata nel letto, un'offerta di quelle "che non si possono rifiutare".

E' così, caro Cruciani, chiunque lo può vedere, se non si benda volutamente gli occhi. E se non vuol credere a me, Cruciani, creda almeno a un altro suo ottimo amico, uno di quei giornalisti "di sicuro non antiberlusconiani" o, se preferisce, "vicini al centrodestra" (per usare uno degli eufemismi che le sono cari quando vuole incasellare senza farlo vedere troppo) che lei saltuariamente chiama in trasmissione con particolare soddisfazione.

Mi riferisco al bravo e da me apprezzato (non solo da oggi, sia chiaro) Michele Brambilla, anch'egli recente transfuga (come Telese, Facci, e altri) dal Giornale dopo il recente avvicendamento alla direzione, e ora collaboratore della Stampa. Nel suo pezzo pubblicato dal quotidiano torinese sabato 17 ottobre ogni parola è al posto giusto e dice quel che deve dire. Leggendolo, quasi eiaculavo. Ne cito un frammento, che poi è la chiosa finale dell'articolo (così come di questo post).

“Ma la cosa peggiore - quella che mette i brividi - è il pedinamento, lo spionaggio, la violazione della privacy, quindi la messa alla pubblica gogna, il sottinteso avvertimento «guarda che ti controlliamo». Ne avevamo già viste tante, da una parte e dall'altra. Ma che un giudice autore di una sentenza sgradita (e magari sbagliata: non è questo il punto) potesse essere seguito e filmato di nascosto, è una cosa che avevamo visto solo al cinema. Ad esempio ne «Le vite degli altri» di Florian Henckel von Donnersmarck, un capolavoro. Ambientato a Berlino Est. Roba da comunisti.”

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Eccovi la celebre scena della testa di cavallo, nel film "Il Padrino".




50 commenti:

Anonimo ha detto...

A proposito di Cecchi Paone e omofobia (tema di qualche giorno fa), ecco un altro penoso accaduto ieri pomeriggio (nel salotto di Barbara d'Urso, of course) show dell'esimio professore. L'unica cosa giusta la dice Alba Parietti (?!): "Basta, sembriamo tutti degli imbecilli".
Io non sono tollerante contro gli omosessuali, ma contro chi sfrutta qualsiasi problema sociale per buffonate di questo tipo. Poi ognuno resti nelle sue posizioni, ma a me Cecchi Paone fa schifo come persona.

Glauco
http://tv.repubblica.it/copertina/omofobia-rissa-a-buona-domenica/38136?video

Anonimo ha detto...

Volevo scrivere intollerante (lapsus freudiano?)
Glauco

Anonimo ha detto...

Avete visto ieri sera "Report"? La Gabanelli ha dato un altro esempio di giornalismo d'inchiesta VERO, facendo NOMI E COGNOMI (in questo caso molte marche note, in primis "Poltrone&Sofà" che impazza, oltre in tv, anche su Radio24 con testimonial Sabrina Ferilli). Il coraggio e la professionalità della Gabanelli, che dovrà probabilmente subire un altro processo che le intenterà la ditta di poltrone, sono ancora una volta ammirevoli. Ve lo immaginate il nostro "cuor di leone" Cruciani fare accuse del genere? Al massimo avrebbe detto: "Una ditta che si occupa di arredamento, in un paese europeo.."
"E beato chi se lo fa, il sofà" :))

Matteo

Anonimo ha detto...

Tutti menzionano il servizio, però quasi nessuno ha riportato la giornalista che l'ha realizzato.

Non so, forse sarò stato "contagiato" da quel servizio, ma mi è venuto voglia di fare l'agente segreto in incognito. Per questo ho deciso di trovare notizie su Annalisa Spinoso, ovvero la giornalista che ha avuto la brillante idea di firmare quell'inutile servizio sul Giudice. Con Google ho effettuato una ricerca con il nome di questa pseudo giornalista ed ho trovato una copia nella cache di Google, perché la pagina è stata cancellata.

La tipa è nata a Palermo il 7 gennaio del 1980. Dopo aver frequentato le scuole medie in un istituto femminile ha capito che le migliori amicizie sono quelle tra uomo e donna. Dopo essersi diplomata al liceo artistico la tipa pensava di poter insegnare "Storia dell'arte", magari in modo stravagante... Poi, per nostra sfortuna, le è venuta la fissazione di diventare giornalista. Il suo sogno era quello di diventare un'inviata di "Striscia La Notizia" o "Le Iene". Alla fine c'è la siamo ritrovata a "Mattino 5" dove realizza "scoop esclusivi"...

Per concludere, si definisce una tipa indipendente(come mai non stravagante?) perché ha sempre lavorato. In passato ha fatto la baby sitter, la hostess, la segretaria e la commessa. E, dulcis in fundo, che è "praticante di tutto"(chi vuol capire capisca)...

Dimenticavo, su Facebook è nato un gruppo per chiede all'ordine dei giornalisti, l'immediata cancellazione di Annalisa Spinoso!

Intanto Brachino sogna di invitare in trasmissione il giudice Mesiano, un attimo dopo aver affermato che "la vera vittima sono io. Possiamo discutere dell’uso di un ag­gettivo o di una battuta, magari di cattivo gusto. Sbagliare si può, ma non per questo devono mobilitarsi la Fnsi o l’Anm».

E' vero, questo è un caso da Neurodeliri.

Anonimo ha detto...

Che ridere, bellissimo il post precedente sulla "carriera professionale" della Spinoso.

Azienda meritocratica quella che le permette di fare questi servizi imbarazzanti.
Sicuramente e' una professionista... dell' UDM (Under Desk Management).
Regaliamole le ginocchiere ...azzurre magari.

Zecca

Cristiano ha detto...

questa delle ginocchiere azzurre è fantastica!
Facciamogliele arrivare veramente!
www.maracana.it

Cristaino ha detto...

no scusate:
maracana.it

Anonimo ha detto...

Che bell'esempio di maschilismo! Under desk management, ginocchiere azzurre, complimenti!!
Wanda

Anonimo ha detto...

Ah davvero, si chiama cosi?
Mai sentita nominare prima d'ora!
Eppero' puo' star tranquilla; se per la ragion di stato dovrà lasciare Canale5, di sicuro un posto nella Polizia Segreta di Feltri ce l'ha.

Brachino che vuole il giudice in trasmissione .... crede che sia uno dei fenomeni da baraccone del tipo di quelli che battono gli studi della D'Urso??

Da notare che nel servizio della Spinoso si afferma anche che il giudice Mesiano forse ancora non sa che il CSM lo sta promuovendo....
ma vi potete immaginare una falsità piu' grande di questa creata ad arte?!?
La promozione di questo magistrato era già stata decisa, indipendentemente dalla sentenza sul Lodo Mondadori. Vi pare che una cosa cosi si faccia in due giorni?!??

Che schifo!

Te prego Crucià, solo nun invità in trasmissione la Spinoso.... nun se po' sentì!

Anonimo ha detto...

Mi domando se in Italia esista ancora del giornalismo (a parte la Gabbanelli) d'inchiesta o sia tutto un enorme gossip per il rincoglionimento generale. Mediaset dovrebbe assumere Corona (se non l'ha già fatto)che rappresenta il prototipo del "paparazzo" ultracinico e senza valori, rappresentativo dello standard dell'informazione nelle TV e giornali di Silvo (comprese due reti RAI).
Anche stavolta Grillo c'ha preso quando sosteneva che in Italia si disinforma e c'è un giornalismo di regime (non necessariamente solo al servizio di SB). Sembra surreale ma oggi in Italia l'informazione la fanno i comici (Grillo, Crozza, Guzzanti etc..) slegati da una partigianeria interessata verso una corrente politica o un gruppo imprenditoriale. In Italia ci sono troppi legami tra giornalismo, politica e affari (o malaffari) per avere una stampa libera ...
Pasquino

Pale ha detto...

Caro Authan,

non ne posso piu' della Zanzara. Veramente. Cruciani e' diventato insopportabile e superficiale, qualunquista e perfino piu' arrogante del solito.

Scrivo a te perche' se scrivessi a Cruciani manco mi riponderebbe. probabilmente mi bollerebbe come AntiBerlusconiano, Comunista, ecc.. Come si fa ad invitare Milva? Come si fa a dare importanza ad un cretino che ha scritto una scemenza su Facebook? Come si fa a difendere il pedinamento del giudice? Almeno Feltri quando ha attaccato Boffo aveva una notizia, seppur trita e ritrita.

Caro Authan, continuero' ogni giorno a leggere il tuo blog e a discutere qui degli argomenti trattati dal programma di riferimento. Solo poi, se ne varra' la pena, ascoltero' in podcast (gia' lo faccio) le puntate che da questo blog risulteranno interessanti.

Ho come l'impressione che non sia l'unico disamorato della trasmissione. Il crescente numero di chiamate di protesta dovrebbe far riflettere il caro Cruciani. Non bisogna seguire il consenso o lo share (anche se poi le chiamate 'birichine' a Sgarbi le fa eccome), ma il nostro cavaliere d'oro Cruciani dovrebbe riflettere sul suo modo di affrontare le problematiche. Facendo lo struzzo, mettendo la testa sotto la sabbia per non vedere si rischia solo che non ci si accorge del pericolo... e non solo quello alle spalle, ma anche e soprattutto quello di fronte.

Pasquale

Cristiano ha detto...

@Wanda
Scusa eh, ma il maschilismo è una cosa, il fatto di arrivare a fare e a dire qualunque cosa pur di fare carriera e soldi è un altra. Io le ginocchiere glieli farei arrivare anche se si chiamasse Aldo, Umberto, Ugo, Carlo, Ivano e così via…

Anonimo ha detto...

Hihihi

Ginocchiere azzurre Trace a 35 euro:
http://www.maracana.it/?da=&a=&cerca=ginocchiere&x=0&y=0

Stravagante!

Zecca

F®Ømß°£ ha detto...

Buondì,

il pedinamento del giudice è un avvertimento. Non c'è da discutere. Cruciani fa finta di non capire come al solito, ma è chiaro ormai da che parte sta, come si è sentito chiaramente nel dialogo con Telese. Se gli dà fastidio essere etichettato, peggio per lui.

Le difese approntate dai vari Brachino e Ferrara sono in malafede e spesso non logiche.

Ferrara tira in ballo le monetine di Craxi, episodio su cui ho già espresso la mia opinione. Ma cosa c'entrano?

Vorrei notare comunque che l'efficacia del servizio c'è senz'altro stata: il telespettatore disinformato e privo di capacità critica, sente dire che "siamo abituati alle stravaganze" di questo giudice e poi sente dire che "è stato promosso", sa di non aver seguito la vicenda e si fa un'idea negativa per sentito dire sul personaggio. Missione compiuta.

Saluti

Tommaso

PS1: Su Repubblica di oggi scopro che il Giornale (dove la notizia vera in prima pagina sembra una rarità ormai) si attacca anche Corrado Augias spia del regime cecoslovacco.

PS2: Trovo di un livello miserabile le battute sulla giornalista di Mattino 5. Come sottolinea Wanda si tratta di becero maschilismo. Non ci sono se nè ma.

Parlando con gli amici può capitare di tirare fuori queste cose, lo capisco. Ma per scritto bisognerebbe soppesare un po' di più le parole.

Paolo il rosso ha detto...

Buongiorno,

sono perfettamente d'accordo con Telese riguardo al caso Binetti, cioè concordo con l'idea di espellere chi nel partito è presente unicamente o quasi per sostenere delle posizioni diverse da quelle più ampiamente condivise all'interno del partito stesso (qualcuno ha forse notizia di iniziative della Binetti al di fuori del campo dei temi etici? e su quelli è in rotta di collisione...).

Sul caso Mesiano credo che ci sia poco da dire: in sè e per sè non è un attacco, ma deve essere chiaro che siamo in una situazione "con me o contro di me": nulla resterà impunito per chi disturba il premier.
Che tu sia Mesiano o Augias, Boffo o Mentana, Mauro o Biagi (il giornalista, non quello che era stato definito il rompicoglioni), vi sarà sempre un dipendente servile pronto a spiegare il nulla per trasformarlo in una conferma delle parole del capo: il fatto di essere malvestito (!?!) nelle parole di SB è indice di appartenenza politica (ricordate? «Non vogliamo politici maleodoranti e malvestiti») ed il fatto che sia stravagante (!?!) conferma le altrettanto sbandierate idee della necessità di visite psichiatriche per le toghe.

Scusami Wanda, non voglio parlare di UDM, ma temo che a poche persone possano servire più che alla giornalista (e al suo capo Brachino) le ginocchiere. Perchè quello era un servizio in ginocchio.

Saluti

Paolo il rosso

Anonimo ha detto...

Vedo che Tommaso ancora una volta si conferma a mio parere il più saggio del blog. Si raccolgono firme di solidarietà alla Bindi e contemporaneamente si scade in becere battute su una giornalista (per carità, pienamente criticabile ma solo sul piano professionale).
Wanda

Pale ha detto...

Concordo in toto con il PS2 di Tommaso. Ragazzi, la cultura machista si nasconde proprio in queste cose. Se ci pensate bene, la battuta ruota intorno a quell'appendice che noi maschietti abbiamo eletto a Scettro dell'Umanita'. Questo e' maschilismo.

Comunque sia, vi vogliamo bene lo stesso. ;)

Anonimo ha detto...

@ Paolo: se vuoi fare l'avvocato difensore dei tuoi amici maschi sei ovviamente libero di farlo, ma l'allusione alle ginocchiere era più sessuale che professionale. Altrimenti se la Zanzara è un bar dove chiacchierare, l'Antizanzara diventa un'osteria, e non credo che sia nelle intenzioni del Dott. Authan.
Wanda

Anonimo ha detto...

Questa sera ospite a La Zanzara sarà secondo me Mentana che ha dichiarato "con me (sotto la mia direzione) un servizio simile non sarebbe andato in onda"

Domanda:

Ma Brachino, ora che chiedi scusa (Mesiano fai come la Bindi ti prego, le scuse rimandale al mittente!) e rivendichi che nella quantità del lavoro svolto ci puo' stare che un solo singolo servizio non sia proprio un capolavoro (!) sai che significa essere direttore di una testata???

La verità è che ormai nella schifosa guerra di Feltri (che è cominciata con "Velina ingrata") non ci sono colpi bassi, tutto fa brodo come arma per colpire un bersaglio.

Tra l'altro in questo caso si tratta di un problema del PDC in quanto imprenditore privato, di una sentenza che lo colpisce nella "robba" e che quindi ripropone una volta di piu' come il conflitto di interessi sia una mostruosità che intralcia il destino democratico di questo Paese.

Anonimo ha detto...

Sarò becero ma a me la battuta delle ginocchiere mi ha fatto sganasciare ....
Incomincio a pensare d'essere pure io maschilista. Spiace se qualcuno si è offeso .....
Pasquino

authan ha detto...

Ho letto da qualche parte che Annalisa Spinoso lavora con contratto a tempo determinato. In quelle condizioni, di fronte ad una direttiva di fare un servizio di un certo tipo, era difficile rifiutare, posto che volesse. Diamole pero' il beneficio del dubbio, e prendiamocela semmai con il solo Brachino il birichino.

A prescindere da cio', la faccenda delle ginocchiere e' molto al di la' della soglia della buona educazione. Posso capire (non approvare) l'estemporanea battuta da bar, ma se qualcuno manda sul serio delle ginocchiere azzurre alla Spinoso per me compie un gesto rozzo e zotico.

Ciao,
"Dott" authan :-)

Anonimo ha detto...

...è molto divertente l'idea delle ginocchiere, non si possono risparmiare giudizi tremendi quando una (dipendente a tempo indeterminato o precaria che sia) ha il candore di mettere la propria voce a servizio della demolizione di una rispettabilità.
Ma che credeva, di stare parlando di un tronista? di uno di quelli che di professione presenziano ai programmi della De Filippi??
Si, da donna, credo che giornaliste della mutua come la Spinoso (anche se ho dubbi che il pezzo lo abbia scritto lei, tutto da sola.... mah....)possano trovare una dimensione solo sul piano orizzontale.

Anonimo ha detto...

Authan,

la giustificazione del "difficile rifiutare" mi piace poco. Anche Brachino sara' stato imboccato da qualcuno piu su di lui, e cosi via in un escalation a catena... quindi? Tutti costretti?

Il gesto zotico e rozzo a cui ti riferisci per me e' semplicemente simbolico, fa riflettere.

Tutti dovremmo tenere una ginocchiera appesa alla porta di casa e vedere quante volte "siamo costretti" ad usarla...

Ginocchiere per tutti!!!

Zecca

Anonimo ha detto...

(1) I due amigos dimostrano che non e' sempre necessario tapparsi le orecchie, e disprezzare l'interlocutore quando qualcuno la pensa diversamente. Un concetto alieno a molti, purtroppo (incluso authan quando scivola nel "Avanti, Cruciani, cosa c'è da capire?").

(2) Vorrei ringraziare l'anonimo autore del quarto commento. La sua e' la risposta migliore a Mattino5: se non c'e' privacy per nessuno, allora non ci sia neanche per i giornalisti che violano la privacy.

(3) Sulla Binetti poche storie. Ha fatto quello che ha fatto ai tempi di Prodi e la hanno ricandidata. Si vede che il PD e' anche lei e quello che pensa. Espellerla ora sarebbe un gesto vuoto e che svuoterebbe ulteriormente il PD (perderebbe per esempio i voti dei binettiani, senza guadagnarne alcuno). Vedrete che non succedera' niente.

(4) Sono d'accordo con authan riguardo l'incoerenza di Cruciani su Beppe Grillo come segretario PD

Matteo da Pescara ha detto...

Ho notato una cosa. E' la prima volta che sento il buon Telese e Cruciani in totale disaccordo...guarda caso proprio adesso che Telese non lavora più sul foglio "buono solo per incartare il pesce" ma al Fatto si è lasciato andare a commenti molto duri su casa Mediaset. Stesso discorso per Brambilla su "la stampa". Quando l'altra mattina ho letto il suo editoriale ho chiuso e riaperto più volte gli occhi per assicurarmi che la firma fosse la sua. Per uno che qualche mese fa era il vice-Giordano (il che è tutto dire) nn è niente male...

Pale ha detto...

Zecca, non sono per niente d'accordo con te. Questa ragazza lavora e se per kavorare deve fare un servizio un po' citrullo, beh, lo fa! Altrimenti torna a fare le fotocopie, o a casa direttamente. Purtroppo l'Italia non e' un posto dove si trovi lavoro facilmente.

Piuttosto rifletterei sul fatto che non mi sembra un caso che un servizio del genere sia stato 'firmato' da una poco piu' che stagista... una che, all'occorrenza si puo' sacrificare. ed il fatto che il direttore abbia detto che la responsabilita' e' sua e' solo affinche' egli possa porre le 3 domande (assolutamente pretestuose) al Giudice. In pratica, non sta spegnendo il fuoco (come dice di voler fare), ma sta incentrando l'attenzione sul giudice, per fare in modo che la paghi. Perche' in quel lavoro la notorieta' non e' un bene.

F®Ømß°£ ha detto...

@Maurizio

Giusto per metter i puntini sulle i.

1) Nel caso di B e delle prostitute il problema, come si dice da mesi sui giornali e su questo blog non è la privacy.

2) Nel caso di Boffo si sono inventate balle, e la privacy non è il punto principale neanche lì

3) Nel caso di Mesiano, il problema principale, a mio parere non è che sia stato pedinato e la sua privacy sia stata violata, ma è che si è costruito un servizio sul nulla, per mettere in giro una voce (a uso e consumo dei telespettatori disattenti, come ho scritto prima) e minacciare il giudice e chi altri volesse intralciare la strada del capo.

Tommaso

Matteo da Pescara ha detto...

Aggiungo un'altra cosa. Non so se anche a voi è sembrato ma ultimamente Cruciani è in grossa difficotà. Nell'ultima puntata il Crux si è lasciato andare ad attimi di totale nervosismo ai quali non siamo abituati. A un certo punto strillava come non l'ho mai sentito fare. E secondo me il suo nervosismo deriva dal fatto che ormai ogni giorno da qualche anfratto dell'immenso carrozzone Berlusconiano viene fuori qualche idiozzia.

Anonimo ha detto...

x Matteo

Ma secondo te Crux il Cinico credi s'ink**zi seriamente quando fa cosi?

Crux vademecum:

1) Se Crux e' veramente innervosito lancia la frecciata, taglia corto e passa al prossimo chiamante in ragione di nano-secondi..
2) Se Crux e' annoiato mugugna come se avesse il mal di pancia e chiude velocemente infastidito
3) se Crux e' distratto (mails, sms..), lascia parlare parlare parlare e poi chiude gentilmente senza commenti (perche non ascoltava..)
4) Se Crux si sfoga con qualche imbelvito (caso che citi nel tuo post) si sta solo divertendo
5) Se Crux lascia spazio a qualche imbelvito per di di 2 o 3 minuti, si sta veramente divertendo
6) Se il venerdi sera si dilunga con qualcuno senza apparentemente motivo, e' perche non vede l'ora di schiodarsi e andare a casa

...io lo trovo un grande intrattenitore.


Zecca

Anonimo ha detto...

Csm a orologeria

da Il Buongiorno di Massimo Gramellini del 15/10/09



Il giudice Mesiano, quello che una settimana fa condannò Berlusconi a pagare 750 milioni a De Benedetti, è stato promosso dal Csm con una motivazione che inneggia alla sua indipendenza e imparzialità. In questi casi a Roma dicono: «Nun ce se crede». I tifosi delle due squadre in campo hanno già srotolato gli striscioni, la Curva Nord per attaccare i giudici, la Sud per difenderli. Urla la Nord: premiato pronta cassa il magistrato berluschicida, quale migliore prova della faziosità del Csm e delle toghe politicizzate in genere? Contro-urla la Sud: lo scatto di carriera fu deciso a settembre dalla «commissione competente» presieduta da un consigliere di centrodestra, quale migliore prova dell’assenza di malafede?

Infatti non c’è la malafede, ma qualcosa di peggio. C’è l’ottusità tipica di tutte le burocrazie, per le quali non esistono uomini ma «pratiche» e le cui decisioni se ne infischiano del contesto nel quale vengono calate, preferendo galleggiare in un ciberspazio di precedenze, automatismi e anzianità. Il Csm è il regno di certi riti borbonici, fin dai tempi in cui azzoppò la carriera di Falcone per una vicenda di «scatti». Anche l’ultimo degli ingenui avrebbe suggerito di rinviare la promozione di qualche mese: Mesiano stesso avrebbe capito e gradito. Ma lo «scatto» incombeva e di fronte al timbro della «commissione competente» si sono arrese, nell’ordine, l’intelligenza, l’opportunità e quel briciolo di buon senso che dovrebbe ancora distinguere un consesso di uomini da un’assemblea di passacarte.

Gerrit ha detto...

Eh eh, bellissimo il quarto commento...ma non trovate anche voi stravagante il fatto che brachino e la spinoso siano definiti "giornalisti?"
Come? Anche feltri è definito giornalista? Ah, ok, devo ripassarmi la definizione allora.

Aggiungo: può essere che la pseudo-giornalista l'articolo lo ha solo firmato, ma questo non giustifica, anzi aggrava la situazione.

Pasquino ha detto bene: oggi le inchieste le fanno i comici, il che è già esplicativo di quello che sono oggi i giornalisti (fatte salvo ovviamente le poche mosche bianche).

Sul punto-Binetti: la linea di un partito deve essere una...in nessun partito serio (e il piddi non mi sembra rientri in questa categoria) un qualsiasi esponente dovrebbe poter andare contro le linee-guida: non sei d'accordo con il pensiero del partito? Libera di non esserlo, non devi essere costretta. Ma allora accomodati fuori. Non resti in un partito quando fa comodo salvo poi invocare un falso diritto di "libertà di coscienza" (altro concetto su cui ci sarebbe molto da discutere) quando ti piace meno ciò che il partito porta avanti.

Gerrit

francesco.caroselli ha detto...

Il servizio di Mattino 5 è sicuramente un avvertimento di tipo mafioso che fra l'altro svela senza dubbio la moralità del "rappresentate legale della Fininvest".
Il quale in questi giorni si è lasciato sfuggire qualcosa che per colui che si vanta di essere rappresentante di tutti gli italiani è palasemente anti-italiano:
Si è augurato, anzi si è pure speso con il SUO giornale, che la RAI abbia un crollo degli abbonati.
Pazzesco.
Allora bisogna porre 1 domanda 1 all'unto dal Signore:
"Scusi ma si augura questo perchè è il proprietario del gruppo che dall'eventuale tracollo di quest'azienda STATALE ne trarebbe vantaggio oppure perchè come Presidente del consiglio?"


Vorrei far notare che ora la giornalista che si è rsa COMPLICE di questa ignomia di servizio avrà delle sanzioni disciplinari....
ma a Canale 5 lo sapevano già per questo ci hanno messo una povera Crista alle prime armi e non "un pezzo grosso".

PS-Authan post impeccabile

Anonimo ha detto...

Comunque vorrei ricordare che Sabina Guzzanti si è presa una querela per aver detto più o meno la stessa cosa (ginocchiere a parte) della Carfagna. Anche Lei una maschilista convinta !!!!
Son sempre più becero ...
Pasquino

francesco.caroselli ha detto...

Come al solito faccio un link off-topic..
ma stavolta vi dico cos'è
l'intervista al procuratore nazionale antimafia Grasso.
Parla della trattativa.
Le sue parole mi sconvolgono.
Vorrei sapere cose ne pensate voi:
http://www.youtube.com/watch?v=gC07R7oBPI8

francesco.caroselli ha detto...

Si ma la Carfagna si dice che le abbia usate realmente...
eppoi secondo me questa disgraziata è probabilmente un caprio espiatorio.

Anonimo ha detto...

E' evidente che la Spinoso sia soltanto un capro espiatorio: difatti se ciò fosse capitato in una azienda seria la suddetta sarebbe stata costretta a dimettersi; trattandosi però di Mediaset, ella avrebbe dovuto ricevere una promozione. Non avendola ricevuta, si evince che si tratta di un capro espiatorio.
Jack

Anonimo ha detto...

x Francesco Caroselli
"Si dice" .... siamo sempre sull'ipotetico.
Comunque io volevo solo segnalare che la battuta delle ginocchiere non è poi così meschina se un comico donna dello spessore di Sabina Guzzanti (grandiosa quanto censurata)riferendosi ad un Ministro allude pesantemente a pratiche orali funzionali alla sua fulminante carriera politica. Io ho riso con Sabina e rido delle ginocchiere. Anche la volgarità può avere un senso. E' curioso e paradossale che i migliori comici (spesso scurrili) son di sinistra (Benigni in primis) e che la mentalità sinistroversa sia così casta e pura ..... Su questi argomenti sono più vicino ai ruspanti destroversi senza peli (e altro)sulla .... lingua (ahahahahahah)
Pasquino

francesco.caroselli ha detto...

a Pasquino.
Io sono un ammiratore di Luttazzi.... il che ti fa capire che non sono un perbenista...
io semplicemnte volevo dire che non bisogna dare addosso alla Spinelli piuttosto renderci conto che in Mediaset non puoi dire no. Mentana è il caso più eclatante, se riescono a fare a meno del fondatore dell'informazione in mediaset... cosa vuoi che conti quella anima disperata.

Paolo il serale ha detto...

@ Wanda:

temo di essere stato poco chiaro: non volevo fare l'avvocato difensore di nessuno (se Zecca vuole sa far da solo), ma usare in altro modo la metafora delle ginocchiere nel mio post alludendo alla posizione inginocchiata (qualcuno parla di febbre supina, questo mi sembrava meno abusato).

Saluti

Paolo il serale

Cristiano ha detto...

«…Alle sue stravaganze siamo ormai abituati»…
«…un altra stranezza camicia, panatalone blu, mocassino bianco e calzino turchese di quelli che in tribunale non è il caso di sfoggiare»

Posso dire? personalmente sono molto più femminista di molte donne che conosco, infatti per me la battuta sulle ginocchiere è applicabile indifferentemente al sesso maschile e femminile e non avevo manco pensato che potesse essere una battuta maschilista. Più in buona fede di così, scusate…
È anche vero che tutti prima o poi si ha a che fare con la propria 'prostituzione'. Io ad esempio faccio il grafico e mi è capitato di fare dei lavori che a un certo punto hanno preso una piega che non condividevo. Però era un problema di tipo estetico, soggettivo. In più ovviamente non posso imporre al cliente i miei diktat. Sarebbe un po come se un commesso ti facesse comprare delle cose che non ti piacciono. Però nel proprio piccolo si possono anche fare delle scelte. Io per esempio, lavorando nell'editoria, non ho mai fatto un colloquio con Mondadori, e quando ho notato che avevo dei gusti incompatibili con dei clienti ho anche rifiutato dei lavori. Ora però mi sembra che un conto sia una prostituzione di tipo estetico e un altra di tipo etico. La prostituzione può anche essere un ottima cosa, aiuta a pagare le bollette, in certi casi fa fare strada e può essere anche un lavoro socialmente utile, questo però fino a quando la cosa riguarda solo la tua persona. Non sono della stessa idea quando decidendo di prostituirsi si infanga o si mette di mezzo una terza persona estranea.
Inoltre, mi rendo conto che il dibattito scatenato dal Il Corpo delle donne ha evidenziato come per Silvio Berlusconi e le sue tv e la donna non sia altro che un semplice oggetto, (e quindi, da qui, presumo, la critica di Wanda) ma vorrei far notare che se ci pensate bene nemmeno gli uomini se la passano granchè bene dalle parti di Arcore e Palazzo Grazioli.
Silvio Berlusconi è esattamente come un tossico costantemente alla ricerca di dosi di adulazione e conferme e in questo quadro tutte le persone sono per lui nient'altro che spacciatori. Non è interessato allo spacciatore, è interessato alla droga. L'unica differenza è che un uomo può drogarlo solo di adulazione e conferme, mentre con le donne la compravendita si chiama conquista. Ma è semplicemente un cambio nominale, la sostanza è sempre la stessa
Da Giovanni Pilo (chi se lo ricorda?) ad arrivare a Capezzone passando per Pisanu e Pera è stata una vera e propria ecatombe.
In ultimo, il motivo per cui sulle tv di Berlusconi non vediamo fanciulli muti e discinti che affiancano anziane signore petulanti per citare un bellissimo articolo di Maria Laura Rodotà di mercoledì scorso (Se il maschio brutto non potesse parlare) è che per la nostra cultura questa cosa avrebbe immediatamente una connotazione omosessuale, il che, per la televisione commerciale Mediaset, rappresenterebbe un problema.
Ma non facciamoci illusioni, se gli dicessero che la cosa farebbe aumentare gli ascolti, di sicuro lo farebbero.

Anonimo ha detto...

Che orrore la puntata di stasera.

P Liguoro e' una barzelletta vivente.

L'ascoltatrice che aborriva i calzini azzuri una barzelletta

la posizione dubitativo- ambivalente-vischiosetta di Cruciani sul caso del giudice una barzelletta...

eppure, chissa' perche non ho riso nemmeno una volta.

mai successo di schifare tanto il programma...

Cruciani, riprenditi! Va bene dissentire e dubitare, ma questa volta hai lasciato la scia oleosa...

Zecca

peppecrusciani ha detto...

Salve a tutti, sono peppe crusciani.

Il mio pentimento sulla puntata di venerdì.

http://giuseppecruciani.splinder.com/post/21530312

simpatici, voi dell'antizanzara. Se interveniste in trasmissione, condirei i vostri interventi con tanti "Mh. Mh, Mh. Fatto?" come sono fare solo io!

francesco.caroselli ha detto...

Oggi ho letto tanti ma tanti ma tanti articoli sugli ultimi sviluppi sulle trattative mafia-stato e in generale sulla stragi...
Cruciani continua a fare orecchie da mercante....

Sono di sinistra ma se potessi votare Fini e i suoi lo farei tanto più ora che su quello che piu mi interessa si stanno dimostrando DIVERSI...
Ecco un link interessante su questo:
http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=NPSF3


Ma nessuno ha da fare commenti sullo schifo che sta uscendo?
Lo stato non ha mai trattato con i terroristi neppure per Moro e ora scopriamo che si è abbasato le braghe con la Mafia Leggete anche qui le stupefacenti parole di Grasso PNA (falso, viscido e furbetto)
http://www.antimafiaduemila.com/content/view/20636/48/
con realtiva rsposta di Salvatore Borsellino.
http://www.19luglio1992.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1875:salvatore-borsellino-qparole-grasso-mi-sconvolgonoq&catid=20:altri-documenti&Itemid=43

Voglio solo ricordare a tutti quelli che se ne fregano che noi possiamo fare tutti idiscorsi sui massimi sistemi... berlusconi si o berlusconi no...m ma alla fine se non ci stiamo attenti saranno gli altri a scegliere per noi... magari all'ombra.
Perchè

francesco.caroselli ha detto...

Non possiamo far finta che Borsellino non sia stato ucciso dallo stesso Stato Italiano che lui invece si affannava a difendere:

http://www.19luglio1992.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1873:rainews24-intervista-massimo-ciancimino&catid=20:altri-documenti&Itemid=43


Se non ci credete posso argomentare...
beh forse quando sarà un tema di discussione....ci spero sempre SOB

Anonimo ha detto...

@ francesco caroselli

Per me ieri è stata una giornata importante per il dovuto spazio alla verità dai media.
con Salvatore Borsellino a Radio24 di primo mattino e con Minoli su Rai2 a tarda notte.
Io ho pregato mia figlia adolescente (nata il 20 maggio '92) di guardare con me lo speciale sui giudici morti a Palermo di RaiEducational. Una lezione di storia recente del nostro paese che a scuola non è trattata.
Malgrado io abbia vissuto quei giorni tremendi da adulta, è stato sconvolgente una volta di piu' ripercorrere quel dolore con le immagini delle carcasse fumanti e dei lenzuoli lordi di sangue dei corpi straziati accanto a mia figlia spiegandole che oggi non succede piu' perchè la mafia ha avuto gli appoggi politici sul territorio che le consentono di trafficare industurbata senza intralci, frutto degli accordi con lo Stato per una tregua duratura di reciproco interesse.

ciao Francesca

Anonimo ha detto...

L'unica cosa bella de La Zanzara di ieri..... la scelta di Cruciani del pezzo di Vinicio Capossela....

francesco.caroselli ha detto...

Gratuitamente dal sito di Salvotore Borsellino è possibile scaricare in versione PDF Acrobat o DOC word di documenti importantissimi. Io l'ho letto in 2 giorni è credo sia una tappa fondamentale per capire cosa è successo.
Tanto più che Ciò che da anni grida il fratello del giudice solo ora si sta trasformando in realtà investigativa abbastanza evidente

http://www.19luglio1992.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1676:paolo-borsellino-e-lagenda-rossa&catid=17:libri&Itemid=29

ceme ha detto...

Originally posted by Maurizio:
(1) I due amigos dimostrano che non e' sempre necessario tapparsi le orecchie, e disprezzare l'interlocutore quando qualcuno la pensa diversamente. Un concetto alieno a molti, purtroppo (incluso authan quando scivola nel "Avanti, Cruciani, cosa c'è da capire?").

Tradotto: "Avanti, Cruciani, cosa c'è da capire?" = tapparsi le orecchie e disprezzare l'interlocutore quando qualcuno la pensa diversamente.
Lol.

Anonimo ha detto...

@ Francesco.caroselli: Grazie per la segnalazione, è molto interessante! E' da un po' di mesi che non si sente più parlare di Gioacchino Genchi (tanto inviso a Cruciani), che fu uno dei primi a parlare delle trattative tra Stato e mafia. Spesso su "Il Fatto" viene riconosciuto il ruolo chiave di Genchi, ma negli altri giornali pare scomparso.. Per la cronaca, volevo ricordare, ricollegandomi all'attualità, che verso Genchi fu adottata una tecnica di discredito non molto diversa dalla attualissima "Tecnica Mesiano".
Infine segnalo l'interessante blog di Genchi
http://gioacchinogenchi.blogspot.com/
Jack

Stefano ha detto...

Ginocchiere alla stagista di "Mattino 5" e...
Spray-profuma-alito a Feltri e Belpietro che si strafogano ingordi della merda di SB!
E non parlatemi di maschilismo cristoddio!