Dopo aver raggiungo il suo "minimo storico" con la puntata di lunedì, la Zanzara non poteva che risalire. Non di molto a dire il vero, ma è già qualcosa. E' un po' come una squadra di calcio che, reduce da una batosta (leggi trasmissione irritante), ottiene uno stentato pareggio (trasmissione fiacca) nella partita successiva. Come si suol dire in questi casi, l'importante è muovere la classifica. Non c'è quindi moltissimo da segnalare sulla trasmissione di ieri, giusto due o tre cose in realtà non di particolare rilevanza.
Partiamo. Mi ha un po' infasidito l'espressione “pareri all'ingrosso” che Cruciani ha pronunciato introducendo dei clip audio contenenti delle dichiarazioni di Fabio Volo e Ilaria D'Amico contrarie al cosiddetto "processo breve". Tale espressione a mio avviso denota una certa altezzosità, un guardar dall'alto al basso, sottintendendo un "voi-non-siete-degni". Se posso dare un suggerimento, la prossima volta eviterei.
Per lo stesso identico motivo avrei evitato anche la crucianesca provocazione insita nell'osservare che “di fronte a certe argomentazioni mi vien quasi da diventare favorevole al processo breve”. Se Crux dovesse applicare sistematicamente questo approccio, molte sue certezze vacillerebbero, visto che su qualsiasi tesi propugnata dal conduttore della Zanzara si può trovare un qualche soggetto che argomenta la medesima tesi in modo spropositato. Un esempio? Clima d'odio, Cicchitto... e ho detto abbastanza.
Inoltre, non ho capito francamente cosa ci sia da ridire su quel che ha espresso la D'Amico. Veniva intervistata, le hanno fatto una domanda e lei ha risposto con ciò che le è venuto in mente di dire. Qual è il problema? Mica voleva persuadere nessuno. Bah, mistero. Invece, accetto l'idea che Fabio Volo, conduttore di Radio Deejay (gruppo Espresso/Repubblica) sia andato un po' sopra le righe con quel sermone contro il processo breve, con tanto di musichetta grave in sottofondo, che ieri Crux ci ha fatto ascoltare.
Voltiamo pagina, e passiamo a Paola Binetti. Dal suo intervento in trasmissione ieri, ho avuto conferma del fatto che la senatrice è una di quegli ultimi dinosauri, per fortuna in via d'estinzione, che fanno politica su basi puramente ideologiche. La Binetti riconosce come interlocutore valido solo chi condivide i suoi valori religiosi, che sono giusto un filino oltranzisti. Emma Bonino potrà essere una persona di straordinarie capacità e attitudini, ma per il governo della regione Lazio non va bene. E' troppo laica.
Io non riesco a neanche concepire tutto questo, è fuori dalla mia forma mentis. In che modo la laicità di una persona può inficiare la capacità di amministrare una regione? E' come se io un giorno decidessi di non votare qualcuno solo perché è tifoso della Juventus. Non ha senso.
In conclusione, come ultima nota sulla Zanzara di ieri, voglio dare atto a Cruciani che la sua intervista, avvenuta in chiusura di trasmissione, al senatore leghista Giovanni Torri, dopo che questi ha definito “selvaggio” e “cannibale” un nigeriano reo di aver morso l'orecchio di un poliziotto modenese che lo stava rimpatriando a Lagos, è valsa il prezzo del biglietto.
Ricordandogli l'episodio piuttosto celebre, e non così dissimile, della caviglia del poliziotto azzannata da Roberto Maroni anni fa durante un'irruzione delle autorità in una sede della Lega, Cruciani ha ripetutamente chiesto a Torri, prendendolo neanche tanto velatamente per i fondelli, se è meglio essere morsi alla caviglia o all'orecchio. Una domanda demenziale che Cruciani, per non ridere, poneva mordendosi… la lingua. Ma per Torri la risposta era serissima: meglio la caviglia. Sipario.
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Queen, "Another One Bites The Dust" (1980)
Are you happy, are you satisfied
How long can you stand the heat
Out of the doorway the bullets rip
To the sound of the beat
Another one bites the dust...
Another one bites the dust...
11 commenti:
"...Fabio Volo, conduttore di Radio Deejay (gruppo Espresso/Repubblica).."
perchè specificare il gruppo editoriale?
sarebbe come dire Cruciani, conduttore di Radio24 (gruppo Confindustria)...
così non ne usciamo più!
E' così ingenuo pensare che qualcuno possa fare un ragionamento (condivisibile o meno) indipendente dal gruppo editoriale a cui appartiene?
Fatemi capire.
Le opinioni di Califano su Gheddafi sarebbero quindi "al dettaglio"?
Lol.
x Enrico. Sì, forse ho fatto male a indicare il gruppo di appartenenza di Radio Deejay. Mi è venuto istintivo farlo, per completezza, per mettere le catte in tavola. Non si voleva sottintendere nulla. Sono più che certo che Volo abbia semplicemente espresso il suo reale pensiero.
ieri ho ascoltato la binetti: incredibile, hai ragione authan quando dici che è un dinosauro della politica. ma quanto fa male al PD averla tra le sue fila? secondo me veramente tanto. se non riescono nemmeno loro ad essere un partito laico, quanti anni ancora avrà l'italia di fronte per fare le riforme sui diritti sociali (pacs, gay, testamento biologico)? che ci arrivi prima il PDL grazie all'influenza di Fini? è questo che dobbiamo sperare, purtroppo vanamente?
@ Spirito liberale:
l'appropriazione di alcuni campi un tenpo della sinistra da parte della destra è già più che ben avviata:
gli operai vengono lasciati alla Lega o ala Polverini dicendo che la classe operaia non c'è più
le campagne contro l'omofobia le fa la Carfagna mentre la Binetti definisce l'omosessualità una malattia e prega per le anime degli gay
i fari di riferimento per testamento biologico e fecondazione assistita sono diventati Fini e la Prestigiacomo...
Così vengono a mancare i motivi politici per votare i partiti di sinistra. Ma qualcuno pensa di rimediare alleandosi a Casini o Mastella, che invece fanno la politica di Craxi: alleanze tattiche e temporanee col miglior offerente, avendo invece come unico obiettivo strategico la crescita del proprio partito, non della coalizione.
Saluti
Paolo
ehhh....
ieri è stato il classico esempio di puntata fiacca e insulsa, se non per il finale a sorpresa dei morsi per cui varrebbe la pena leggersi solo il blog per un rapido riassunto e un commento efficace.
Ed è stata la riconferma che la Binetti è proprio fuori dal mondo
x authan
ok, non credo si tratti di mettere le carte in tavola, (faccio notare che Fabio Volo scrive per mondadori, e ha lavorato a mediaset...) ma un modo un po' vigliacco di contestare le opinioni altrui.
per intenderci mi ricorda molto i battibecchi Franceschini/Rossella ed Ezio Mauro/Belpietro sull'essere "dipendenti".
credo anche io che nelle parole di Cruciani si percepisca un po' di quello snobismo che lui stesso a volte deride.
x enrico
Calm down.
dichiarare l'appartenenza lavorativa non vuol dire per forza schedare a priori. Soprattutto nel caso di Authan, che a differenza di Franceschini non voleva denigrare nessuno.
Pale
lavorare per un giornale significa che NON puoi parlare male del tuo editore, ed è inutile polemizzare o negare. E' cosi ovunque e non c'è problema per la democrazia, perchè?
Normalmente
1)gli editori non sono esponenti politici (anche se è vero che molte tv appoggiano certe posizioni conservatrici-democratiche)
2)gli editori sono cosi numerosi che è difficile "condizionarli" tutti.
(Mentana in un altro paese non avrebbe difficoltà a trovare nuovamente un editore pronto a puntare su dilui)
normalmente la credibilità di un giornalista, e di un uomo, si conquista con la coerenza.
In Italia troppi giornalisti scrivono con parole d'altri...o parole agli altri...
Per esempio Ferrara, che in questo blog gode di buona reputazione, scriveva i discorsi per Mr B (e da qui secondo me deriva il suo livore verso i nuovi cagnolini-cagnacci... Il che lo fa apparrire ancor di piu un giornalista libero...ahahahaha)
Sul razzismo (non c'entra niente)
Ieri ho appeso il poster di balotelli...
x pale
beh a me sembrano situazioni simili.
il verbo "denigrare" mi sembra eccessivo.
Non ho colto intento denigratorio nelle parole di Authan, ma un modo poco elegante di sminuire un'opinione che non condivide; facendo velatamente passare il pensiero di Fabio Volo come quello di un "soldato della truppa espresso/repubblica".
E' un paio di giorni che non ascolto la Zanzara... visto i vostri commenti "negativi" passo.
Anzi, ho cambiato idea. Vado ad ascoltarmi gli spezzoni di Fabio Volo e Ilaria D'Amico
[~ 7 minuti dopo]
Ascolto dal 24o minuto sino al 27o: Fabio Volo
[~ 2 minuti dopo]
Ascolto dal 27o minuto fino al 28o: Ilaria D'Amico.
Effettivamente Cruciani poteva risparmiarsi quel commento sarcastico "pareri un po' cosi', all'ingrosso".
@Cruciani mi piacciono molto i commenti sarcastici, ma nella trasmissione ci sono spezzoni i quali (correttamente) ne meritano, altri no. Chi li stabilisce? Ovviamente tu. Chi li critica: Ovviamente io
Saluti,
Mariano
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