domenica 10 gennaio 2010

Compagni di scuola

Sono abbastanza sconcertato per la scelta di Giuseppe Cruciani di indirizzare le discussioni, alla Zanzara di venerdì 8 gennaio, su un tema insulso quale quello del complottismo sull'aggressione a Berlusconi, solo perché l'europarlamentare Sonia Alfano, la quale, sulla scena politica – non me ne si voglia – conta come il due di picche nella briscola, rivolgendosi nientemeno che al Presidente della Repubblica ha rilasciato dichiarazioni "complottiste", lasciando trapelare l'idea che l'intera vicenda sia una montatura (ipotesi non suffragata da alcun dato concreto).

Un pochino più di sostanza ce l'aveva, invece, la polemica, anch'essa dibattuta in trasmissione, montata dal noto blogger Alessandro Gilioli (che è pure intervenuto in diretta), il quale, in un suo post, ha dichiarato di aver percepito un pesante sfruttamento a fini propagandistici dell'aggressione, con una prognosi iniziale volutamente esagerata così da far apparire la successiva guarigione come semi-miracolosa.

Può darsi che Gilioli abbia visto giusto, ma le sue rimangono solo impressioni non dimostrabili. Certezze in tal senso non ne avremo mai, e francamente non vedo il senso di discuterne così a lungo alla Zanzara, specie considerando che l'attualità forniva argomenti di ben altro spessore, primo fra tutti la rivolta degli immigrati a Rosarno, in Calabria. Su tale vicenda, appena sfiorata da Cruciani, condivido anche le virgole di quel che ha scritto il nostro Tommaso in un commento al post precedente, al quale vi rimando, e quindi non sto a dilungarmi ulteriormente.

Un altro tema d'interesse, misteriosamente ignorato da Cruciani venerdì scorso (forse perché ancora non c'erano reazioni forti. Crux più che commentare le notizie commenta le reazioni forti ad esse), poteva essere quello del tetto del 30% al numero di alunni stranieri nelle scuole stabilito dal Ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini. Su questo provvedimento avrei qualche considerazione da avanzare, specie dopo aver letto, sul Fatto, l'articolo quasi commovente di Luca Telese, il quale invita il ministro dell'istruzione a visitare la scuola materna frequentata dal suo figlioletto.

Ciò che Telese racconta, e cioè che nell'asilo in questione la massiccia presenza di bimbi stranieri, i quali sono addiruttura la maggioranza assoluta, non crea il benché minimo problema (i bimbi parlano tutti bene l'italiano e interagiscono tra loro senza alcuna difficoltà), è bellissimo e suadente, e si incastonerebbe perfettamente nel libro Cuore di De Amicis. Però a Telese-for-president, forse nella smania di voler dar sfogo ai suoi sentimenti, è sfuggito un punto fondamentale: in un asilo le attività ludiche prevalgono su quelle educative. Le considerazioni avanzate da Luca non si possono applicare as-is nei contesti delle scuole elementari, medie e superiori, dove non si va per giocare ma per imparare. E infatti il provvedimento della Gelmini non riguarda le scuole materne, ma solo quelle di grado superiore.

Bisogna essere seri e realisti nell'analizzare i fatti. Rispondete sinceramente a questa domanda: se voi aveste un figlio iscritto in una classe elementare con venti stranieri, quindici dei quali, essendo magari arrivati da poco nel nostro Paese, hanno difficoltà con la lingua italiana (chiamiamoli, solo per brevità, "stranieri difficili"), non avreste proprio nulla da ridire? Non ci credo.

Gli approcci possibili, in questi casi, sono due. O si ammassano gli "stranieri difficili" in una o poche classi, o li si spalmano su tutte le classi. Domanda: nell'ottica di facilitare l'integrazione, quale dei due approcci è più produttivo? Non c'è dubbio: la "spalmatura" degli stranieri è il sistema migliore. E se la "spalmatura", anziché essere limitata all'interno delle singole scuole, viene organizzata in modo coordinato così da essere estesa ad un certo numero di scuole limitrofe, io vedo in ciò un miglioramento dello status quo.

La cosa più pazzesca in assoluto è la posizione della Lega. Mi fa letteralmente sganasciare dal ridere leggere sulla Padania, in un pezzo a firma di Andrea Accorsi, che il movimento nordista è soddisfatto di questo tetto del 30% in quanto esso sposerebbe proprio la linea indicata dal Carroccio. Ma di che stiamo parlando? Si rende conto la Lega che, tra gli effetti collaterali delle nuove disposizioni, ci sarà quello di un aumento degli "stranieri difficili", per via della maggiormente diffusa spalmatura, in alcune classi dove oggi, magari, ce ne sono pochissimi, se non zero?

Alla luce del fatto che gli stranieri "di troppo" nelle scuole dove la soglia del 30% è superata dovranno pur essere iscritti in qualche altro istituto (se qualche idiota pensa realmente che "gli esuberi" possano essere abbandonati a loro stessi, beh, mi duole comunicare loro che non è così, come ha spiegato la stessa Gelmini), cosa penseranno quei genitori, magari elettori leghisti, che oggi scelgono per i propri figli le scuole con la minor presenza possibile di stranieri, e che gioiscono se tutti gli alunni di altre etnie vengono concentrati altrove, in classi-ghetto? Saranno contenti della novità? Non credo proprio.

Ora, intendiamoci. Il fatto che io veda di buon occhio il provvedimento Gelmini non mi impedisce di notare la presenza di alcuni ostacoli non indifferenti, specie di natura logistica. Ci sono aree, specie in certi quartieri metropolitani, in cui la presenza di stranieri è talmente massiccia che far rispettare le quote del 30% sarà problematico, anche ipotizzando un lavoro di spalmatura esercitato nel modo più ottimale possibile.

Ma secondo me la scappatoia per queste situazioni c'è. Leggo, guarda caso proprio sulla Padania, nel medesimo articolo citato poco sopra, che “il limite del 30% potrà essere innalzato, su decisione del direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale, in presenza di alunni stranieri già in possesso delle adeguate competenze linguistiche”. In altre parole, gli alunni stranieri che già padroneggiano l'italiano (in pratica tutti quelli che hanno gia frequentato interamente da noi almeno un anno scolastico, visto che in un anno la lingua s'impara) potranno non essere conteggiati nel calcolo della soglia. In aggiunta a ciò, lo stesso ministro Gelmini, ospite del programma di Lucia Annunziata, ha precisato che i bambini stranieri nati in Italia saranno conteggiati come italiani.

Insomma, io non credo che gli "stranieri difficili", cioè quelli arrivati da poco in Italia e che presumibilmente si iscrivono a scuola da noi per la prima volta, possano essere così tanti da creare situazioni irrisolvibili al fine del rispetto del tetto del 30% in tutte le classi. Si tratta solo di mettere a punto una buona organizzazione e un buon coordinamento.

Morale della favola: al di là dello strumentale, ipocrita e falsissimo cantar vittoria della Lega, che in tal modo prende in giro i suoi stessi elettori, la semplice analisi dei fatti ci dice che il provvedimento Gelmini, il quale, come spiegato poc'anzi, favorisce l'integrazione, è quanto di più anti-leghista ci possa essere. E' infatti l'esatto opposto della teoria delle classi separate (fittiziamente denominate "classi ponte", di sicuro le ricordate) che tempo fa veniva prospettata, nella sua visione emarginatrice degli immigrati, proprio dalla Lega.

Pertanto, coloro che, come Antonio Di Pietro e altri, gridano al “razzismo”, alla “salvaguardia della specie e dell'identità nazionale”, e quelli che, come l'Unità, parlano di “cadeau” alla Lega, secondo me non hanno capito quasi nulla di ciò di cui si sta parlando, dando per scontati presupposti errati, oppure, come purtroppo spesso accade, criticano per partito preso qualunque cosa dica e faccia un ministro dell'attuale governo solo perché sta "dall'altra parte".

UPDATE 15/01/2010. Sul Sole24Ore del 14/01/2010 è apparso un articolo a firma di Miguel Gotor che sul provvedimento Gelmini e sulla Lega esprime gli stessi identici concetti da me introdotti qui sopra, in questo post. Ma allora non sono l'unico pazzo a pensarla così! Siamo almeno in due :-)

-----------------------------------

Non amo molto Antonello Venditti, ma a questo giro la sua "Compagno di scuola" (1975) cade a fagiuolo.




Perché, ditemi, chi non si è mai innamorato
di quella del primo banco,
la più carina, la più cretina,
cretino tu...

37 commenti:

stephane ha detto...

Pecchi di falsa ingenuita' quando attribuisci ad una vecchia volpe come Di Pietro il beneficio dell'incomprensione.
Questa strategia, perche di strategia si tratta, di criticare le PROPOSTE dell'oppositore politico senza pero una contro-partita: la contro-PROPOSTA; dovrebbe essere, in linea di principio, piu' grave (in termini politici) dell'aver fatto una proposta sbagliata. Dovrebbe stare nell'ABC dell'educazione civica.

Ora vi do anche due tre motivi per cui una proposta sbagliata e' meglio del vuoto rifiuto della stessa.

Se Di Pietro (o chi per lui) avesse fatto una contro-proposta non solo avrebbe dimostrato un reale interesse per il problema dibattuto (cosa per niente scontata quando si dice soltanto NO) ma sarebbe anche stato obbligato a capire veramente la proposta della Gelmini (cosa che evidentemente non e' accaduta). Infine come faccio io a capire dal suo NO, se lui non ha in mente qualcosa di ancora peggio (deportazione nelle miniere di tutti gli stranieri sotto i 15 anni!!).

Data una proposta ci sono quattro alternative accettabili per un politico:

* negare o ridimensionare l'esistenza del problema di cui si dibatte
* essere d'accordo con la proposta
* non essere d'accordo con la proposta e fare una contro-proposta
* silenzio.

NO-PROPOSTA, NO-PARTY.

Pale ha detto...

Bel post, specialmente riguardo alla situazione scolastica. Secondo me hai fattu un'ottima analisi senza considerare "chi dice cosa", ovvero senza partigianerie.
Come dicevi tu, pero', bisogna vedere cosa succede nella pratica. L'introduzione di numeri creeranno problemi. Io fossi stato nel ,ministro avrei solo promulgato una norma secondo la quale i direttori scolastici dovrebbero, nel formare le classi, aiutare l'integrazione attraverso lo spalmamento delle 'situazioni difficili'. Inoltre avrei promosso la collaborazione fra scuole limitrofe al fine di evitare scuole ghetto.

Pale

stephane ha detto...

Un esempio:
In Svizzera, dove ho fatto le scuole medie io, esistono gia' delle distinzioni: scientifico e letterario(grado piu alto), generale (ragazzi meno bravi) e pratico (ragazzi con grandi difficolta). A fine anno puoi essere promosso, promosso e "salire di grado", promosso e "scendere di grado" o bocciato. Uno straniero appena arrivato, viene inserito nel generale. Altrimenti segue le regole degli altri bambini.
Sono proprio nazisti sti svizzeri :)

stephane ha detto...

Che sapore ha secondo voi questa frase?

"Stabilire un tetto del 30% di alunni stranieri per classe non favorisce l'integrazione ma ha il sapore, amaro, del razzismo."

Authan ha detto...

Ha il sapore del "al lupo al lupo".

Se si parla di razzismo a sproposito si finisce per sminuire l'importanza del tema che invece, in ben altre situazioni, puo' diventare rilevante.

stephane ha detto...

Esatto.

stephane ha detto...

Sempre Di Pietro:

"se gli americani avessero adottato il metodo del ministro Gelmini, oggi gli Stati Uniti non sarebbero quella societa' aperta e multiculturale che e' stata in grado di eleggere un presidente di colore."

Dobbiamo prendere lezioni di anti-razzismo dagli USA?? Quale parte degli USA in particolare? Il Texas? Le persone di colore come Obama sono americane quanto e da quando lo sono i bianchi e hanno dovuto aspettare 200 anni!!! Bell'esempio, complimenti.
E poi qui si sta' parlando di persone appena arrivate e che naturalmente non sanno parlare la lingua (a volte non usano neppure lo stesso alfabeto).

PaoloVE ha detto...

Buongiorno.

Anche io sono rimasto sconcertato dal silenzio su Rosarno. Ma forse è semplicemente una situazione troppo complessa per poter entrare in una trasmissione come la Zanzara, non me la sento di biasimare Cruciani.

Tanti pezzi che stanno componendosi danno una immagine terribile della situazione e dell'inadeguatezza nell'affrontarla, soprattutto nella fase che ha preparato gli scontri.

E' una situazione grave sia per le dimensioni del fenomeno (si stima che a Rosarno vi fossero circa 5000 immigrati a fronte di 16000 abitanti) che per la sua natura (20 euro per 12 ore di lavoro, situazioni lavorative ed abitative drammatiche,...).

Cominciamo una buona volta ad abbattere una volta per tutte alcuni luoghi comuni: se avessimo bisogno di questa immmigrazione, come qualcuno sostiene, davvero la pagheremmo così poco e la tratteremmo così male? Se alcune aziende per sopravvivere hanno bisogno di praticare queste condizioni economiche, non è meglio che chiudano? Che benessere stanno portando e a chi?

E' anche una situazione pervedibile ed annunciata: a Rosarno c'erano già stati spari contro gli immigrati poco più di un anno fa e cittadini arrestati per riduzione in schiavitù (!) in maggio, il consiglio comunale è stato sciolto per mafia: non mi sento nemmeno di dire che il ministero dell'Interno avrebbe potuto fare di più: alla prova dei fatti l'operato non è però stato sufficiente, e lo scaricabarile sulla Regione e sulla politica di tolleranza grottesco ed indegno.

A Rosarno è evidentemente assurdo parlare di accoglienza, integrazione e tolleranza. Come altri, anch'io ho l'impressione che si dovrebbe parlare, in piccolo ma non troppo, di schiavitù e pogrom.

E che bisognerebbe ricordare quando gli schiavi eravamo noi (senza andare lontano nel tempo e nello spazio, andatevi a vedere come erano trattati negli anni 50 gli italiani morti a Marcinelle ed i loro colleghi italiani: troverete tutta la retorica sul lavoro che i locali non vogliono più fare e tutti gli stereotipi sull'"inferiorità" degli immigrati che adesso sentiamo a casa nostra. Anche se noi italiani andavamo in Belgio a fronte di un accordo tra governi nel quadro di uno scambio lavoro per carbone).

E ricordare quando le vittime dei pogrom e dei linciaggi eravamo noi (fino agli anni 70 ed in metà del mondo: Svizzera, Germania, Francia, USA, Australia,...).

Saluti

Paolo "Macaroni"

ubaldo ha detto...

Una europarlamentare rivolgendosi nientemeno che al Presidente della Repubblica ha rilasciato dichiarazioni "complottiste",
lasciando trapelare l'idea che l'intera vicenda sia una montatura (ipotesi non suffragata da alcun dato concreto).

Crucuani e' un giornalista ed io non conoscevo questa notizia credo che abbia fatto bene a trattarla.
Capisco che tale vicenda metta molti in imbarazzo, ma credo che sia un bene che si sappia.

Oltretutto poteva essere un'occasione per prenderne le distanze, invece si e' sentito di peggio.

Unknown ha detto...

Bravo Authan! Mi permetto di aggiungere un pensiero: nella vulgata nazionale i veneti vengono considerati tendenti al razzismo e all'intolleranza (per la forte presenza della Lega, per episodi di cronaca specialmente su Verona, la mia città, etc).
Spero che quanto avvenuto a Rosarno dove, seppur a fronte di una situazione intricatissima (tasso di stranieri altissimo, criminalità organizzata, povertà e analfabetismo più alti che altrove), si è arrivati a sparare addosso alle persone, possa contribuire a ristabilire la verità.

Non so chi abbia ragione e chi abbia torto.
Dico solo che pensare che uno possa uscire di casa, imbracciare la carabina e sparare ad una persona, mi ha sconvolto.
Vuoi vedere allora che non sono solo in Veneto i razzisti? Vuoi vedere che l'immigrazione lasciata in balia di sè stessa, senza freni regolatori, provoca tensioni sociali ovunque?

Anche Telese, che pure adoro, putroppo cade nell'errore dello stereotipo: l'ha fatto la settimana scorsa sul caso Balotelli a Verona e, mutatis mutandis, l'ha fatto oggi con l'articolo sulla misura della Gelmini.

Saluti
Alessio

nessuno ha detto...

Indubbiamente la puntata della Zanzara di venerdì scorso è stata alquanto amorfa ed inconsistente.
Lasciare scivolare via i fatti di Rosarno indica quantole vicende ed gli accadimenti reali attirino l'attenzione del conduttore più interessato a commentare i commenti, come giustamente fa rilevare Authan.
Quanto all'indirizzo Gelmini che dovrebbe diventare esecutivo attraverso una circolare definita anche una specie di circolare inviata alle scuole, mi chiedo quale ne sia la reale validità ed efficacia e quanto risulterà cogente per chi la dovrebbe applicare dal momento che abolisce regolamenti precedenti inerenti la formazione delle classi nelle varie scuole dei vari distretti o quartieri, scuole che non mi sembra siano dei vasi comunicanti.

stephane ha detto...

@Ubaldo

Cruciani parla del "complottismo" per dimostrare quanto l'anti-berlusconismo ci ha bruciati il cervello! Secondo me, e' vero che molti hanno perso la tramontana inseguendo una guerra che vedono solo loro. Ma io non credo nel "complottismo" piu di quanto credo negli ufo. Quindi per me un ulteriore prova che la madre degli imbecilli e' sempre incinta, e' solo un inutile perdita di tempo.

Come la mettiamo? Ci mettiamo tutti a cercare lo scemo piu scemo nella fazione avversa per delegittimarne le posizioni politiche??

Unknown ha detto...

A proposito del vostro premier ( io non sono italiano, ma mi tengo informato, anche ascoltando in podcast la zanzara).
Tutti sappiamo quale sia l'Ego di Berlusconi e quale sia il suo intuito nella comunicazione.
L'importante è che si parli di lui, sempre.
A fronte di una prognosi di 3 mesi stimati, aveva 3 scelte.

Scelta 1. Guarire tranquillamente nel giro di 3 mesi e nessuno avrebbe detto nulla ( quindi non va bene di principio)

Scelta 2. Sparire per più di 3 mesi facendo preoccupare tutti ( si sarebbe prlato molto di più di lui, ma poi chi tira avanti l'azienda Italia?)

Scelta 3. Pagare un sacco di soldi per guarire in fretta, così si sarebe gridato al miracolo, si sarebbe rimesso al lavoro prima del tempo, e sarebbe apparso come un super eroe.

Evidente quindi la scelta che ha fatto.

stephane ha detto...

@Ubaldo

il fatto di prendere le distanze dalla tesi "complottistica" sarebbe stato forse anche apprezzabile effettivamente. Ma non ne farei una questione di stato. Non piu di quanto ne farei se uno scienziato non prendesse le distanze da un suo collega che afferma l'esistenza degli ufo. Alcune cose sono forse troppo imbarazzanti, ma non nel senso che intendi tu :)

@Samuel

c'e la quarta possibilita': ha fatto fare al suo medico una prognosi piu' lunga del necessario! Non sarebbe certo il primo :)

stephane ha detto...

@samuel

o ancora: il dottore, intimidito dalla responsabilita', nel dubbio, ha preferito alzare l'asticella a dismisura per non rischiare poi di deludere il suo migliore cliente.

ubaldo ha detto...

@Ste76

Io non credeo che Cruciani abbia obiettivi diversi dal far giornalismo, quello che ho notato e' una certa esasperazione riguardo le accuse di essere servo del regime o cose del genere.

Il fatto che l'anti-berlusconismo ha bruciato il cervello di molti, e' comunque un fatto rilevante, ed e' un bene che se ne parli anche per la sinistra stessa.

Anche io sono d'accordo sull'inutilità del cercare lo scemo piu scemo nella fazione
avversa (Annozero lo fa continuamente), ma quando in tanti chiamano e attaccano B in modo assurdo e sconfusionato, mi si dice che non rappresentano il pensiero della sinistra, quando una europarlamentare fà altrettanto si dice che conta come il due di picche nella briscola.

Io sono in questo Blog anche per cercare interlocutori di sinistra che non hanno perso la tramontana come dici tu, ma purtroppo finora tranne rari casi ho ricevuto solo insulti.

Parlare di questo fenomeno credo che sia interessante ed attuale.

Ciao.

Unknown ha detto...

Rosarno.

A me questa triste storia mi sembra molto simile ad un'altra ( ma in Campania), dove .. finchè gli immigrati facevano i lavori malpagati dalle organizzazioni criminali, e stavano zitti... tutto a posto.anzi ..venite!
Invece quando hanno cominciato ad " alzare la cresta" sono state legnate... e fuori dalle balle!

Diceva qualcosa del genere anche quel tipo che ha scritto " gomorra" , e secondo me non ha poi tutti i torti.

Il problema del razzismo esiste in tutt'Italia, credo, se ne parla quotidianamente al Nord perchè per sommi capi nello spirito comune gli immigrati sono un problema e non una risorsa.

Al sud non se ne parla quotidianamente, perchè le organizzazioni criminali ne fanno una risorsa per i loro affari, e quindi la cosa è meno alla luce del sole, però poi esplodono casi sporadici come bombe e purtroppo anche drammatici, quindi credo che alla fine ..ecco...

Pale ha detto...

@ Ubaldo

Il fatto di cercare interlocutori di sinistra, cioe' di idee diverse dalle tue ti fa grande onore ed io sono stracontento che tu sia qui ad alimentare la discussione ed a proporre ulteriori punti di vista.

Il problema della tramontana purtroppo e' globale, e non e' successo solo a quelli di sinistra, ma a tutti. Purtroppo in questi anni il mondo e' andato avanti in b&n. Basta guardare la guerra del Bene di Bush contro il Male.

C'e' chi cerca di cambiare questa visione 'binaria' (Obama ci sta provando, poi i risultati li vedremo e magari non saranno spettacolari) e credo dovremmo farlo anche noi.

Pale

stephane ha detto...

@Ubaldo

Ciao,
Non c'e' niente che mi dia piu fastidio che sentire la parola: "servo". Anche rivolta a Fede! Quindi su questo siamo d'accordo.

Cruciani, ha a cuore di dimostrare una sua tesi riguardante "l'anti-B esasperato", tesi che condivido in buona parte.
E sono d'accordo con te che l'anti-B fa male soppratutto a noi di sinistra. Ma quello che volevo dirti, e' che per farlo ogni tanto usa armi improprie. L'uso di queste armi, paradossalmete, fanno pensare che Cruciani non abbia molte freccie nel suo arco.

Inoltre, come ho detto una volta a Francesco.Caroselli, non mi piace quando il mio interlocutore, ad una mia critica verso un tale, mi fa notare che "anche dall'altra parte ci sono quelli che fanno cosi'". Annozero non lo posso guardare anche perche usano la tecnica dello "scemo piu scemo". E allora? Non stavamo parlando di Cruciani?

Spero che per il discorso degli insulti non ti riferissi a me. Anche io, come Pale, sono pronto a discutere. Pero' niente vittimismi :)

Francesco CT ha detto...

il vero problema a Rosarno è che le autorità locali per anni non hanno fatto il loro dover; non penso che nessuno sapesse di quelle migliaia di persone che viveva e lavorava in quelle condizioni inumane. Dove sono stati i controlli sui datori di lavoro? La BBC ha fatto un servizio su qeulla situazione a Rosarno l'anno scorso(visibile su youtube), come mai nessuna TV o giornale italiano hanno ripreso la notizia? la sedicente stampa libera dov'era?

Viola ha detto...

ciao a tutti,

dico solo che se Cruciani non parla e ampiamente di Rosarno, perde un'ascoltatrice fedele

parliamo di razzismo, parliamone
perchè il razzismo c'è, eccome
sono stanca di mandare al diavolo i miei "amici" quando scopro che sono antimeridionalisti, anticlandestini, ...

impariamo da esperienze come quella di Riace:
http://www.youtube.com/watch?v=uyUhPyE8Uao&feature=player_embedded#

che si distingue anche nel caso di Rosarno come risposta concreta al problema:
http://www.libero-news.it/regioneespanso.jsp?id=324906

ubaldo ha detto...

@Ste76 @Pale

Ciao, seguo Cruciani da diversi anni, e l'ho sempre stimato per lo sforzo di analizzare le varie questioni in modo distaccato, non sempre ci riesce ma l'importante e' che si impegni.

Ultimamente le telefonate sono prevalentemente di elettori di sinistra che si sfogano e attaccano propagandisticamente B.

Questo chiaramente sminuisce il valore della sua trasmissione ed inoltre viene accusato di tutto solo perche' osa dubitare della "cattiveria" di B.

Forse anche per questo motivo, tende ad evidenziare la tesi riguardante "l'anti-B esasperato",
comunque cerchero' di fare maggiore attenzione a riguardo e magari ne riparliamo.

Per quanto riguarda gli insulti non mi riferivo certamente voi, ci mancherebbe.

Ciao.

F®Ømß°£ ha detto...

@Ubaldo

Concordo con il tuo ultimo post. Osservo però che spesse volte Cruciani è "provocatorio" verso questi anti-berlusconiani viscerali.

Mi pare in altre parole, e posso sbagliare naturalmente, che le telefonate "in maggioranza propagandistiche contro B" siano un po' cercate dal nostro.

Per esempio se attaccasse Berlusconi sfottendolo come fa con Di Pietro, telefonerebbero senz'altro alcuni berluscones fanatici a difendere il leader.

Saluti

Tommaso

PaoloVE ha detto...

@ Viola:

credo che pensare che Rosarno sia solo un caso di razzismo sia molto riduttivo: anche a me piacerebbe sentirne parlare, ma non volerne al Crux se decidesse di evitare l'argomento: si tratta veramente di un mix pazzesco di razzismo, malavita, miseria, assenza dello stato, affarismo senza scrupoli,... che non so quanto potrebbe entrare in un contenitore come la zanzara. Per di più con il rischio che si trasformi nel muro contro muro tra fazioni opposte. Sai che bella trasmissione ne verrebbe fuori...

La tua segnalazione su Riace è un po' una conferma di quanto sta avvenendo in molti piccoli paesi o addirittura casali ormai in via di abbandono anche al Nord e che, per i bassi costi, vengono ripopolati con una certa frequenza da stranieri, il che, per me, è comunque un beneficio per il territorio...

Ciao

Paolo

francesco.caroselli ha detto...

se voletr qualche altra info su rosarno andate sul blog di roberto galullo. Un giornalista, non un opinionista

Viola ha detto...

probabilmente hai ragione, Paolo..

ho appena acceso la radio.. ho appena sentito cosa passa il contenitore della Zanzara stasera..

...si può usare la parola "negro"

...canzonette a gogo ad esempio di uso non razzista di "negro"

...presa in giro di Fazio e Mauro

spengo la radio, non si può scherzare su tutto

questo è il risultato di parlare di argomenti stupidi che non portano a niente... che si appiattisce tutto e si perde di vista il comune buon senso

bravo Cruciani, bravo Cruciani

cufu ha detto...

secondo me soffermarsi sulla parola negro mi pare ridicolo. bisogna capire come la si dice,,, quale è l'accezione che attribuiamo a questo termine. se la cassazione statuisce che dire terrone non è reato non capisco perchè ci si scandalizzi tanto per una parola utilizzata solo a scopo "scandalistico" ...peraltro riuscito data la polemica inutile...
interrompere le partite è una emerita minchiata... chi si dovrebbe prendere tale responsabilità? l'arbitro? e ce l'ha il coraggio? e se poi scoppiano incidenti a causa dell'interruzione? arrestiamo l'arbitro? saremo in balia dei primi cretini che andrebbero allo stadio per un attimo di "gloria" pronti ad insultare solo per essere additati come coloro che hanno avuto il merito di far interrompere una partita... questo penso... ma come ogni opinione... può non esser condivisa...

santacruz ha detto...

Cara Viola,
anche il buon Cruciani dovrebbe ricordarsi ogni tanto che "E' possibile ingannare poche persone per molto tempo, oppure molte persone per poco tempo, ma NON E' POSSIBILE INGANNARE TUTTI PER SEMPRE".

Ma dato che son sicuro che lo sappia, dai tempo al tempo... vedrai come saprà virare al momento giusto!

Trafficooooooooooooooooo!!!

Viola ha detto...

allora: Cruciani l'ho sentito parlare, non alla radio... una parola su tre era "cazzo"

ora pensa di fare lo spiritoso dicendo che privatamente usa termini come frocio/frocetto..
non ho problemi a crederlo

me le immagino eccome le collaboratrici dietro il vetro!

la volgarità si sente, eccome se si sente alla Zanzara

cufu ha detto...

per viola...
penso che alle volte il falso moralismo si nasconda dietro il falso perbenismo che connota molte persone...
cruciani dice cose che possono essere non condivise ma racconta la verità di ogni giorno. tutti i ragazzi almeno una volta hanno chiamato frocio o frocietto quando erano più piccoli qualcuno... che non lo si debba sdoganare è un altro discorso...

gigi ha detto...

Ma perchè vi ostinate a fare un blog sulla zanzara? Io la ascolto da sempre, ma stasero ho deciso che non lo farò più. (se ci riesco) Ha parlato male di radio 3 che per me è il massinmo che il mercato possa offrire, poi ad ogni parola che si udiva quel negro mi ha fatto arrabbiare. Se io chiamo un meridionale terrone, perchè si offende? In fondo non lo dico in modo offensivo. E poi vuol dire soltanto lavoratore della terra... Decide lui se un nero si deve arrabbiare? E poi l'altro che mi tocca sentire alla radio (quando ho deciso di non vedere la tv per non imbattermi in simili personaggi-caricature) Sgarbi mi sembrava uscito da un manicomio e il bello è che ha ontagiato anche il ns. Crux. Alla fino continuava a ripetere come un ebete negro...negro...negro... e il ns. ha detto che tanto non si incazzava. Bella forza, anch'io non mi incazzo se mi chiamano cruco, ma provate a dirlo a un tedesco. Io l'ho fatto a Monaco di Baviera, e Vi assicuro che non l'hanno presa bene. E l'ho fatto perchè mi chiamavano italianski, e anche a me non garbava. Mi sembra che la trasmissione stia sempre più degenerando per fare ascolti, ma a questo punto la cosa non mi interessa più.

stephane ha detto...

coraggio che ci ricaschi :)

Unknown ha detto...

Purtoppo Cruciani mi fa vomitare...non lo ascolto più perchè mi urta i nervi e soprattutto perchè la trasmissione è vuota, le telefonate sono di basso livello, ed è esageratamente interrotta da pubblicità. Seguo però assiduamente questo blog, sempre interessante e imparziale.
Un saluto

Viola ha detto...

a me non piace nemmeno la parola "nero" per quello, non ci vedo nessuna differenza con "negro". E' il concetto di apostrofare qualcuno indicandone l'appartenenza ad un gruppo di un particolare colore che considero fuori da ogni regola del vivere civile. Lo stesso vale per epiteti come "muso giallo" per dire, e non vedo perchè qualcuno dovrebbe indicarmi come "bianca".

Dove sta l'odio per le etichette, per le categorie, Cruciani? L'abbiamo messo da parte pur di fare audience?

Cruciani: dipende dal contesto e dal tono con cui si dice la parola "negro". Ad esempio se incontro qualcuno per strada e lo chiamo negro, quello giustamente si offende

...peccato che se incontro qualcuno (in Italia) e lo chiamo italiano, questo non si offende. Ci arrivi a capire che non è nel tono con cui si dicono le parole, ma è nella parola negro, così come nella parola terrone che sta il problema?

Da ragazzina ero circondata da amici che imprecavano "chel terù" quando venivano sorpassati in malo modo con la macchina. E non c'era bisogno di fare grandi gesti di accompagnamento o di aggiungere un bel "di merda" per beccarsi una rimbrottata dalla sottoscritta

La mia critica riguarda solo e unicamente Cruciani, un giornalista intelligente, preparato quanto basta e con esperienze di tutto rispetto, anche all'estero, che mi ha deluso.
Feltri in quel titolo può aver deciso si usare un registro duro e d'effetto, e forse la parola negri voleva richiamare quella "paura del negro" di cui ha anche parlato Telese, convincendomi solo in quella parte del suo discorso. Certo, se questo fosse vero (ma lascio il beneficio del dubbio), avrebbe potuto virgolettare "negri" per rendere l'intento più chiaro..

ciao

francesco.caroselli ha detto...

se volete qualche altra info su rosarno andate sul blog di roberto galullo. Un giornalista, non un opinionista

PaoloVE ha detto...

Buongiorno,
vedo che la "splendida" puntata di ieri sera ha annicchilito anche il blog intero: per caso è sopravvissuto qualcuno? State cercando le frequenze di Rai1 per ascoltare Forbice? avete esaurito l'enterogermina?

Ho persino preferito l'agiografia di Craxi intessuta da Minoli...

E pensate ad Authan che deve anche commentare... :-)

Saluti

Paolo

Unknown ha detto...

Fini, monito al governo
"Non detti agenda alle Camere"


Il presidente dell'Assemblea di Montecitorio durante una tavola rotonda. "Solo una visione mitologica della democrazia può indurre a ritenere che la funzione di governo si traduca automaticamente, una volta conclusa la competizione elettorale, in un'agenda legislativa predefinita e a senso unico in cui il potere esecutivo, soprattutto con il ricorso all'uso distorto, sotto vari profili, della decretazione di urgenza, tende a limitare, o peggio a soffocare il libero dibattito parlamentare sulle grandi decisioni della politica pubblica".


"La legittimazione democratica a governare - ha proseguito Fini - non è infatti solo un dato iniziale che scaturisce dalle urne, ma si rafforza giorno dopo giorno nell'affrontare e nel risolvere i problemi sempre nuovi e inattesi che si presentano sul terreno concreto dei bisogni della collettività".

"In un sistema parlamentare come il nostro - ha sottolineato ancora - il rapporto quotidiano fra governo e parlamento serve appunto a far valere di fronte ai cittadini, in modo trasparente e motivato, la responsabilità per le decisioni che si prendono durante l'intero arco della legislatura. E' solo attraverso questo confronto quotidiano che le iniziative politiche del governo e della sua maggioranza diventano come richiede la costituzione 'politica nazionale', cioè quella unitaria sfera deliberativa in cui tutte le forze politiche sono chiamate a concorrere con metodo democratico".