Posso dirlo? Dell'emergenza rifiuti a Napoli non se ne può più. Sono mesi e mesi che si fanno e si ripetono in continuazione gli stessi discorsi, il che mi annoia a morte. Preferirei piuttosto altre cento puntate consecutive su Travaglio, Schifani, Rete4, Europa7, e il conflitto di interessi.
Tuttavia, qualche annotazione su quanto detto alla Zanzara di ieri vale la pena farla.
Cruciani ha fatto ascoltare alcune parole di Veltroni e D’Alema, i quali, in riferimento alle proteste della gente di Chiaiano che contesta l’idea dell'apertura di una discarica, in sostanza dicono: “Le leggi vanno rispettate, ma bisogna evitare l’uso eccessivo della forza”.
Per Cruciani queste parole sono discutibili, in quanto “non significano nulla”. Anch’io le trovo discutibili, ma per un motivo leggermente diverso: sono vuote. Non insignificanti, non sbagliate, ma inutili. Evidentemente, pur di dire qualcosa "di sinistra", al fine di dare una parvenza di forza all'opposizione, ci si appiglia all'atavico timore del manganello.
In realtà, devo dire, io non ce la vedo la polizia pronta a menare fendenti su persone inermi, anziani tremolanti e donne incinte. Situazioni vergognose stile Bolzaneto non credo siano ipotizzabili, lo scenario di Napoli è diverso.
Siccome io sono un fissato dell’approccio propositivo ai problemi (per capirsi, a mio avviso bisognerebbe astenersi dal denunciare con enfasi la presenza di un problema senza avere in tasca un’idea di soluzione), vorrei dire a Veltroni e D’Alema che sarebbe stato meglio se essi, oltre a raccomandare prudenza sull’uso della forza, avessero poi specificato proposte dettagliate volte a minimizzare le possibilità che scenari violenti si concretizzino. Qualcosa del tipo:
- Diramare seri preavvisi di sanzioni amministrative (dell‘ordine di migliaia di euro) e penali (processo e carcere) per che blocca le strade, costruisce barricate, ecc. Non bastano i vaghi accenni in conferenza stampa, bisogna andare sul luogo con il megafono.
- Diramare avvisi che preannunciano l’uso di telecamere allo scopo di identificare, anche in un secondo momento (quindi non necessariamente in flagranza), e perseguire le persone che si rendono responsabili di atti illegali.
- Responsabilizzare in misura molto maggiore le autorità locali, le quali, anche se malvolentieri, di fronte a decisioni di interesse strategico dello Stato devono rispondere come Garibaldi, “Obbedisco”, fungendo da mediatori con le comunità locali, e non mettersi a fare i capipopolo della contestazione.
Giusto una precisazione, prima di chiudere. Il problema numero uno, secondo me, è che i manifestanti non hanno ben chiaro in testa quelle che possono essere le conseguenze penali delle loro azioni. Forti del fatto di averla sempre fatta franca, si ritengono intoccabili. Qualcuno deve far capire loro che si sbagliano.
E questo qualcuno non risponde certo al nome di Veltroni, o di D’Alema. Colui che dovrebbe metterci la faccia, iniziando a fare seriamente la voce grossa, si chiama Roberto Maroni, che di mestiere fa il Ministro dell’Interno. No so cosa ne pensate voi, ma secondo la mia impressione, la presenza di Maroni nella vicenda Napoli, almeno finora, è impalpabile.
martedì 27 maggio 2008
Parole vuote, presenze impalpabili
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2 commenti:
E' giustissimo.
D'altra parte è pur vero che non si propone MAI una soluzione ma si indica sempre ciò che "sulla carta" si vuole o non si vuole, i vari BISOGNA QUESTO, BASTA CON QUELLO, tutte cose della massima superficialità. Che ne dici ? Sapendo quello che so.. sarò pronto a fare il politico ? :-))
Ciao walter, quanto dici e' esattamente il punto che volevo fare. Grazie per il commento.
Ciao,
authan (autore del blog)
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