lunedì 5 maggio 2008

Il nemico del mio nemico

Ho ascoltato dal sito di Radio 24 la registrazione della Zanzara di venerdì 2 maggio. Così come quella del 30 aprile (che ho ascoltato in diretta) e, a quanto mi risulta, quella del primo maggio (che ho perso e non ho voglia di riascoltare), si è dato molto spazio alla vicenda della pubblicazione dei redditi 2005 degli italiani.

Cruciani è stato molto critico: non capisce il senso dell'iniziativa, né i possibili benefici. Io ci ho riflettuto sopra, ma non abbastanza, a quanto pare, visto che ancora non sono riuscito a farmi un'opinione precisa. Di sicuro, la cosa è stata molto mal gestita, con effetti che si sono rivelati controproducenti verso chi ha promosso questa azione. Come minimo, la privacy andava salvaguardata consentendo preliminarmente a chi ne facesse esplicita richiesta di essere escluso dagli elenchi.

Mi hanno poi molto colpito i frammenti di AnnoZero ritrasmessi da Cruciani con protagonisti Michele Santoro, Marco Travaglio, Vittorio Sgarbi e, indirettamente, Beppe Grillo.

Posto che Grillo si mette automaticamente dalla parte del torto quando insulta ed inveisce (si pensi a Umberto Veronesi definito "Cancronesi") senza seriamente argomentare, devo registrare che anche Vittorio Sgarbi è tornato a dare il peggio di sé (specialmente verso Travaglio), come ai tempi in cui dava degli "assassini" ai giudici di mani pulite.

Evidentemente, però, Cruciani non la pensa così riguardo Sgarbi, visto che non ho sentito una sola vera, seria, parola di biasimo verso il critico d'arte. Anzi, il conduttore della Zanzara era tutto contento che finalmente la sua nemesi Marco Travaglio avesse di fronte un degno "contraddittorio". Ma quale contraddittorio! Sgarbi sembrava un invasato senza freni.

Ancora una volta, due pesi, due misure. Per Cruciani, se uno ha ragione, che urli pure, che inveisca, che strepiti. Che problema c'è? In fondo, come si suol dire, il nemico del mio nemico è mio amico.

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