martedì 20 maggio 2008

Né un'aggravante, né una scusante

Riferendosi a come governo e giornali stanno trattando la cosiddetta "emergenza Rom", ha senso, come ha fatto il vignettista Vauro, parlare di “nazismo”, di “pogrom”, e citare Brecht? Deluderò alcuni dei miei lettori abituali, ma la penso come Cruciani, che ne ha parlato alla Zanzara di ieri: no, non ha senso.

Con questo non intendo sostenere che non ci sia nulla da ridire sul tema (e nel seguito entro in dettaglio). Dico solo che fare accostamenti con il nazismo è il metodo sbagliato di approcciare la questione, in quanto tale approccio è puramente ideologico e per nulla concreto. Per capirsi, ha ragione da vendere, secondo me, il sindaco di Salerno quando dice: “Il modo migliore per combattere il razzismo è garantire l’ordine pubblico e la sicurezza. I migliori alleati del razzismo sono quelli che parlano contro il razzismo e non fanno assolutamente niente”.

In buona sostanza, così come è assurdo fare di tutta l’erba un fascio, è anche assurdo ipotizzare che si debba chiudere un occhio su comportamenti illegali in nome della diversità culturale. Deve assolutamente passare un principio che appare ovvio, ma che a quanto pare per qualcuno ovvio non è: chi delinque va punito. Punto. L’appartenenza ad una diversa nazionalità o etnia non deve essere né un'aggravante né una scusante.

Detto questo, e sgombrato il campo da riferimenti a pogrom e nazismo, che non c’entrano nulla, rimane comunque lo spazio per alcune considerazioni critiche verso governo e media.

Cominciamo con il dire che l’istituzione del commissario straordinario all’emergenza rom è stata una scelta davvero infelice, come Cruciani stesso ha giustamente ribadito più volte. Si è trattato di un gesto demagogico che da un lato ha l’effetto di titillare certi sentimenti xenofobi di una parte (penso e spero marginale) della popolazione, e dall’altro presta al fianco ad interpretazioni eccessive nel senso opposto, stile Vauro.

Poi, a proposito di quel presunto tentato rapimento di una bambina a Napoli, ad opera di una nomade, vorrei proprio sapere se qualche giornale ha approfondito la vicenda. Cosa ha dichiarato la nomade agli inquirenti? Qualcuno ha intervistato il suo avvocato, sempre che ce l’abbia?

E ancora: a che punto sono le indagini (ammesso che si stia seriamente indagando) per trovare i responsabili del raid al campo nomadi di Ponticelli (Napoli)? Perché nessun giornale se ne interessa facendo pressione agli inquirenti?

Per chiudere, un’ultima considerazione. Fatto 100 il livello di criminalità in Italia, in che misura esso è afferibile ai Rom? Ci sono statistiche? Io azzarderei un 1%, ma probabilmente è meno. Non mi capacito, pertanto, di tutta questa attenzione mediatica verso i Rom nel loro complesso. Capisco la necessità di sintetizzare le notizie in titoli a effetto, ma prendere una piccola fetta della torta criminalità, e dare a questa fetta il nome di "emergenza Rom", secondo me non è buon giornalismo.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Segnalo questo blog (non mio) dove si ironizza (giustamente) sulla fantomatica zingara rubabambini

Anonimo ha detto...

Anch'io non condivido i paragoni con il nazismo tranne che per un punto a mio parere molto importante, comune al nazismo e a tutti i regimi che si sono succeduti nella storia.
Si tratta della ricerca di un capro espiatorio. Qualcuno cui dare colpe che possano distrarre dai cattivi risultati dei regimi.
In questo senso nei secoli si è particolarmente distinta la chiesa cattolica, seguita poi tutti da regimi moderni di qualunque ideologia.
Fine della similitudine. Il nostro non è un regime. Ma l'utilizzazione dei rom come "capro espiatorio" per coprire i soliti problemi di un'italia che non riesce a tenere il passo degli altri paesi europei mi sembra molto grave.
Non è possibile che in un paese che ha un'economia stagnante, perde posizioni in tutti i settori chiave, ha i più bassi investimenti nella ricerca, vede un grandissimo impoverimento del proprio potere d'acquisto, ha quattro regioni in mano alla malavita organizzata più forte d'europa, ha la più alta quota di economia sommersa, la più alta quota di evasione fiscale, le peggiori infrastrutture veda come prioritaria l'emergenza rom.
E' un capro espiatorio, io non ci casco!

Anonimo ha detto...

Maurizio: grazie per la segnalazione. Come hai correttamente intuito, anche io sono molto dubbioso sulla veridicita' del presunto tentato rapimento, e mi infastidisce che i giornali non approfondiscano il tema.

gian: ottimo commento, il tuo, anche se in realta' piu che di capro espiatorio (non durerebbe a lungo) io parlerei di cortina fumogena. Cmq sono dettagli. Rimane il fatto che, per quanto l'esistenza del problema micro-criminalita' non vada negata, parlare di emergenza rom e' stra-esagerato.