sabato 10 maggio 2008

L’estremista dell’intelligenza

L’intervento di Vittorio Sgarbi alla Zanzara di venerdì 9 maggio decisamente non è passato inosservato. E volendo essere un pochino sarcastici, per una volta, mi stupisco del fatto che Giuseppe Cruciani si sia stupito del fatto che molti ascoltatori si siano stupiti del fatto che Sgarbi sia stato allegramente ospitato alla Zanzara.

Vediamo se riesco a spiegarmi senza fraintendimenti e senza passare per un censore illiberale, cosa che mi vanto di non essere.

In circostanze normali, non ci troverei nulla di strano sul fatto che Sgarbi sia ospite alla Zanzara. Io personamente non lo apprezzo, ma bene o male mi rendo conto che egli è un personaggio interessante, mai banale, di quelli che, radiofonicamente parlando, contribuiscono ad arricchire il programma.

Però il fatto è che non siamo in circostanze normali.

L’atteggiamento che il critico d’arte ha tenuto durante la puntata di AnnoZero della settimana scorsa, con il torpiloquio e gli insulti pesantissimi rivolti a Marco Travaglio (ma poteva essere chiunque altro, sia chiaro) è apparso ai più inaccettabile, inqualificabile, imperdonabile.

Dargli subito ulteriore ribalta mediatica, così come se nulla fosse, è stato giudicato da molti, me compreso, inopportuno.

Mi chiederete: cosa avrebbe dovuto fare, allora, Cruciani? Trasformare l’intervista a Sgarbi in un interrogatorio? Sgridarlo come un maestro elementare farebbe con uno scolaro indisciplinato? Bacchettarlo pubblicamente in diretta? Naturalmente no, non è affatto questa la mia idea.

E neppure chiedo a Cruciani di depennare vita natural durante Sgarbi dalla lista dei potenziali ospiti. No, nessuna lista nera viene invocata.

Quello che chiedo è un mese di squalifica.

Lo so, suona ridicolo, ma pensateci: in tutti gli sport, se un giocatore si macchia di comportamento violento o se insulta un avversario o un direttore di gara, viene giustamente squalificato. Perché non applicare lo stesso principio, con le dovute proporzioni, al mondo dell’informazione?

Se un protagonista della vita pubblica trascende e si lascia andare a comportamenti censurabili, venga punito da un immaginario giudice supremo. Venga "squalificato". Gli sia negata (non per legge, ma per iniziativa autonoma dei media) la ribalta mediatica per un breve e fissato periodo di tempo.

Questo è ciò che vorrei. Vittorio Sgarbi nell’oblio per un mese. Poi che torni pure a fare l’estremista dell’intelligenza (come lo ha argutamente etichettato Gasparri) in tutte le TV e in tutte le radio, sperando che abbia realizzato come sia il caso di smettere di fare anche l’estremista della volgarità.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Gasparri non mi sembra il più indicato per dare patenti di intelligenza.
...e un paio di domandine sull'editto bulgaro, sul finanziamento al Giornale ci potevano stare. Si può dibattere se sia intellicente o meno,ma sicuramente è un bugiardo e calunniatore. Su questo non ci piove. Gianpaolo

P.s. Mi ha stupito il cambiamento di Cruciani ieri sera con Montinari!!!

Anonimo ha detto...

Il cambiamento di Cruciani con Montanari sarà stato imposto da un po' più in alto, non credete? non avrà ricevuto una tiratina di orecchie? perchè dopo la frase di mercoledì la sera dopo l'ha strapazzato lo stesso, povero Stefano Montanari. Comunque mio marito ed io abbiamo scritto a Santalmassi e non a Cruciani, e credo che Santalmassi abbia ricevuto parecchie mail dopo che Cruciani mercoledì aveva detto "Cosa volete che sappia uno come Montanari". E' scattata la rabbia, e anche la minaccia: se va avanti così spegnamo radio24.

Anonimo ha detto...

Gianpaolo, ti capisco ma la tua visione e' troppo manichea. Bianchi e neri, buoni e cattivi. Secondo me far politica in questo modo, anche se si ha ragione, e' controproducente.

Su Montanari: in effetti il re-invito di Cruciani a Montanari ha sorpreso anche me, peccato che Cruciani non lo abbia spiegato. Cosa ne dite del commento in diretta di Maurizio da Londra il quale ha sostenuto che le percentuali di incremento delle malattie citate da Montanari sono troppo basse per far pensare ad una correlazione causa-effetto con la presenza di inceneritori?

Anonimo ha detto...

A proposito: ma perche' i seguaci di Montanari sono cosi' incattiviti ed acidi? Sara' forse quello, l'effetto di stare troppo vicini agli inceneritori? 8-)

ps non ho detto che non ci sia una correlazione: ho detto che i numeri, cosi' come sono, non forniscono alcuna certezza. Come ha detto l'ascoltatrice dopo di me, ci vogliono studi molto dettagliati per capirci qualcosa, e probabilmente non direbbero molto neanche quelli.

Certo stupisce sentire che il Montanari e' digiuno di epidemiologia, o fa finta di esserlo

Unknown ha detto...

Mi scuso del ritardo con cui posto un commento, ma ho scoperto solo ora il blog...
Vorrei ricordare che alcuni secondi prima che andasse in onda Sgarbi un ascoltatore ha chiamato per dire che lo stesso Sgarbi aveva fatto apprezzamenti poco seri sul seno della figlia 17-enne incontrata ad una manifestazione.
Ricordo molto bene di aver pensato che Cruciani avrebbe avuto un'occasione speciale di chiedere motivo a Sgarbi di un atteggiamento del genere, anche perchè in quel periodo spesso si parlava del fatto che i personaggi pubblici avessero il compito di dare il buon esempio nei confronti della generazione di giovani sempre più coinvolti in fatti demoralizzanti. Invece Cruciani non ha osato molestare l'intervistatore (o anche solo incalzarlo o chiedere conto di quanto aveva appreso dal radioascoltatore) a dimostrazione del fatto che Cruciani sa essere zanzara solo con la gente comune che chiama ogni sera e che lui puntualmente interrompe innamorato com'è della sua voce. Quando si trova di fronte ad un ospite, non c'è verso di sentirlo con lo stesso atteggiamento. Completamente diverso il comportamento di Formigli che apprezzo moltissimo per il garbo e per il coraggio di fare domande scomode agli ospiti: e dopo aver fatto la domanda scomoda, riconosco in Formigli la capacità di incalzare l'ospite qualora tenti di svicolare alla domanda. La conclusione è che Formigli si occupa di ricoprire Cruciani quando questi va in vacanza. Che tristezza.