Se il nostro Paolo, nel suo post di due giorni fa si paragonava ad un anziano che rimpiange i bei tempi andati, io oggi mi sento come una vecchia suocera che non è mai contenta di nulla. Ma perché, perché, percheeeeeé tutte le volte che c'è un'iniziativa giudiziaria contro un rappresentante delle istituzioni (in questo caso Guido Bertolaso) deve partire alla Zanzara il solito tormentone dimissioni-sì-dimissioni-no, sempre uguale a se stesso, con interventi demenziali di ascoltatori per cui un avviso di garanzia equivarrebbe ad una macchia indelebile pari a quella di una condanna definitiva in tribunale alternati ad interventi altrettanto demenziali di gente che vede sempre, immancabilmente, nell'azione dei magistrati, secondi fini di natura politica. Basta, baaaaasta! Piuttosto preferisco parlare di Morgan tutta la vita.
La maggior parte della colpa la assegno alle telefonate degli ascoltatori "tifosi", sia chiaro. Ma un rimproverino lo devo indirizzare anche a Giuseppe Cruciani, perché questi, nell'overture, ha introdotto il caso Bertolaso senza enfatizzare bene che le sue dimissioni (peraltro respinte da Berlusconi, il quale forse pensa di non poter sopravvivere senza il suo mister-Wolf-risolvo-problemi di fiducia) sono arrivate non in seguito a chissà quali pressioni, ma per spontanea e libera scelta dello stesso capo della protezione civile.
Ma di cosa stiamo parlando? Uno sarà pur libero di dimettersi se lo ritiene opportuno, no? Saranno ben fatti suoi! Ma di cosa discutiamo? Cruciani doveva sgombrare il campo dal potenziale rischio di aprire una discussione assurda sulle dimissioni di Bertolaso. Invece il campo lo ha preparato. E il risultato è stato di una noia mortale, con un sacco di chiamate acide, livorose e, almeno per me, pesantissime.
Un po' più interessante, invece, anche grazie all'ottimo contributo dell'ospite d'onore Lucia Annunziata (ah, gli ospiti di qualità…), è stato il dibattito sul provvedimento, adottato dalla commissione di vigilanza Rai, che porterà, pare, allo stop di tutti talk show politici della televisione pubblica durante il periodo pre-elettorale. La decisione è scaturita da un'iniziativa secondo me "idelogica" del radicale (in quota PD) Marco Beltrandi (che spera così di far ottenere più spazio in TV per il partito di Pannella) a cui tutti i membri in quota centro-destra si sono agganciati increduli della possibilità di chiudere temporaneamente AnnoZero e Ballarò senza assumersene una responsabilità diretta.
Oltre a stigmatizzare (giustissimamente) il perverso intreccio tra Rai e politica, Cruciani ha tirato in ballo, colpevolizzandola, la legge par condicio, prendendo secondo me un bel granchio. La par condicio in questo caso è stata solo clamorosamente strumentalizzata per meri secondi fini. La legge esiste da tanti anni, e mai ha portato a degenerazioni pari a quelle che si prospettano ora. Pertanto, il prendersela con la par condicio più che con chi, tramite interpretazioni capziose, l'adopera come una clava, significa, a mio avviso, mancare il vero bersaglio.
C'è poi da mettere in luce la grottesca e abissale contraddizione che traspare sul lato destro dello spettro politico laddove innumerevoli volte si è strillata la volontà di voler abrogare la par condicio in quanto liberticida, salvo poi, per mera convenienza, pretendere di applicarla alla lettera al fine di indurre alla chiusura temporanea trasmissioni giudicate nemiche.
Do atto a Cruciani di aver accennato alla presenza di tale contraddizione, ma chi sperava che essa venisse sviscerata ed esposta adeguatamente al pubblico ludibrio dovrà rivolgersi a qualcun altro. Diciamo Filippo Facci, per esempio.
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"Baby, please don't go" è una vecchissimo blues del 1935, che gli Aerosmith hanno reinterpretato in chiave rockettara nel 2004, con ottimi risultati.
Baby please don't go
Baby please don't go down to New Orleans
You know I love you so
Baby please don't go...
11 commenti:
Grazie Authan,
su Disguido stendo un velo pietoso, pensando a tutta la veemenza con cui certuni à la Droite han commentato la vicenda Del Bono facendosi beffe una volta di piu' della pretesa superiorità morale della Gauche!
(Piccola parentesi, se anche l'eroe nazionale va a troje, che fa il premier ieri alla festa della Polverini? Dice che lui non è mica come Marrazzo eh?! Lui le donne gli fan perdere il filo e da quando è "single" c'ha la fila davanti!!)
Anyway... vi linko l'ottimo Prof. Michele Ainis di oggi:
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=6966&ID_sezione=&sezione=
Ho rimarcato in particolare:
"Se l’obiettivo è d’impinguare il già grasso astensionismo elettorale, coraggio, siamo sulla buona strada."
e ancora:
"..."alla fine della giostra avremo due regimi, dove nel primo è vietato ciò che nel secondo viene consentito. Ma per viaggiare da un regime all’altro non serve il passaporto, basta il telecomando. Un po’ di zapping e l’editto della Vigilanza Rai avrà l’unico effetto di far precipitare gli ascolti della Rai".
Secondo me possiamo individuare (semplificando un po') questo schema generale:
inquisito -> protezione della casta .> dimissioni si', dimissioni no?
Bhe', prima di innervosirmi con gli interventi dei radioascoltatori, mi innervosirei con i politici che a priori si schierano in maniera assoluta, sempre dalla stessa parte, cioe' a favore di chi e' stato toccato dalle indagini.
Un altro esempio recente: Ottaviano Del Turco, qui o qua
Che dite, costoro (politici ma non solo) la dovrebbero finire?
Ciao,
Mariano
evvabe allora anch'io link un bell'articolo del corriere della sera..
http://www.corriere.it/cronache/10_febbraio_11/telefonate_soldi_donne_f5b978fa-16d6-11df-a022-00144f02aabe.shtml
è off topic ma credo sia molto interessante perchè di questo si parlerà pure alla zanzara
Sul provvedimento della Commissione Vigilanza Rai.
Ma l'on. Beltrandi non fa parte del Gruppo parlamentare del PD da quando il 21/02/2008 i radicali accettarono che nove candidati della Rosa nel pugno (la Bonino più altri otto) venissero inclusi nelle liste elettorali del PD stesso?
E' così o sbaglio?
Se così è, il problema sollevato dall'on. Beltrandi all'interno della Commissione Vigilanza Rai (e da questa risolto?) dovrebbe essere un problema tutto interno al PD di Bersani.
O no?
L'ospite di qualità Annunziata, se così è, dovrebbe sapere a chi rivolgersi.
Ma a questo punto, la frittata è già fatta o si può ancora ritirare dal fuoco la padella?
Pare che l'on. Beltrandi abbia minacciato querela contro Santoro
che avrebbe lamentato violazioni della (sacra) Costituzione (sempre lei) oltre che, cosa ancora più grave, dell'autonomia dei giornalisti.
Perché. a quanto pare, in Italia sono tutti "autonomi", tranne il governo, perlomeno quando è di centrodestra.
Bertolaso, dimissioni sì, dimissioni no.
Ritengo che Bertolaso sia adulto e vaccinato ed in grado di decidere cosa fare, come ogni altra persona adulta e vaccinata.
Ha presentato immediatamente le dimissioni che sono state respinte.
Al contrario, Del Bono in un primo momento aveva escluso le dimissioni (secondo me giustamente, ma ciò è ininfluente) presentandole qualche giorno dopo, forse sollecitato. E sono state subito accolte.
Viva la libertà di scelta che un tempo si chiamava libero arbitrio, ma riguardava il proprio atteggiamento nei confronti del peccato e di Dio.
Quanto alla superiorità morale di un campo sull'altro, nella mia città da oltre un mese si è avviata una indagine della magistratura su CGIL SPI riguardante il tesseramento dei pensionati nel sindacato di Epifani il quale se ne è occupato qualche giorno fa alla Direzione nazionale: "vicende gravi che vanno acclarate". Il caso è tenuto sotto bambagia e non ha raggiunto la stampa nazionale, ma il problema è lì.
TOTO-ZANZARA
Le sanzioni disciplinari comminate ai parlamentari IDV e Lega Nord per i tafferugli di ieri.
Evangelisti (12 sedute di stop) già è stato sentito ieri sera mi pare da Cruciani, chissà se stasera vorrà avere la versione dei leghisti Rainieri e Bonanno(puniti con 5 e 10 sedute di stop)??
@ Authan:
in materia di libertà di stampa, liberamente tratto da DEMOCRACY FOR DUMMIES:
Perchè una democrazia funzioni è necessario che gli elettori possano scegliere per ogni ruolo i candidati che considerano migliori. Per farlo devono sapere chi siano, cosa abbiano fatto e cosa vogliano fare. Se l'informazione è incompleta o nascostamente di parte il risultato non è quello ottimale.
Sentivo stamattina nella rassegna stampa di radio radicale che PDL e PD (!) avevano nei giorni scorsi già approvato in maniera bipartisan un regolamento che limitava le possibilità dei piccoli partiti di avere evidenza sui media (forse sulla sola RAI, non ho sentito bene, forse qualcuno potrebbe essere più preciso...). Il che mi induce ad una domanda.
Dopo aver appoggiato un provvedimento come quello citato il PD si lamenta delle limitazioni ai programmi di approfondimento politico? e parla di danno alla libertà? Chissà che a vedersi applicare le stesse discriminazioni che applica agli altri qualcosa impari anche lui...
Saluti
Paolo demagogo
vi Linko questo.
SEmpre sulla questione dell'ultima inchiesta
http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2010/02/11/uomini-e-no/
a PaoloVe
Caro Paolo, probabilmente il provvedimento di cui hai sentito parlare ieri mattina a radio radicale è il provvedimento licenziato dalla Commissione Vigilanza Rai della Camera su iniziativa del radicale-PD Beltrandi del quale parlavo nel mio post di ieri delle 15,16.
Ormai saprai che è stato ampiamente trattato ieri sera anche in Annozero, ma non solo.
Tutte le trasmissioni televisive di ieri dalle 14 in avanti erano in fibrillazione e la cosa forse continerà anche oggi.
Il problema è nato all'interno del PD.
Certamente la considerazione da te riportata su democrazia e informazione è oro colato.
Il problema è metterlo in pratica, in Italia come in India, in Pakistan, in Messico, Argentina, Panama, Brasile e per gli altri posti aiutami tu.
Ma per questo, ci sono gli uomini di buona volontà di cui si parla da 2000 e più natali.
Saluti.
@ nessuno:
da quanto dicevano in trasmissione si tratterebbe di un provvedimento diverso, anche se non ne trovo traccia.
Per mettere in pratica quanto scrivevo, invece, il primo punto importante sarebbe desiderare realmente una democrazia funzionante, cosa che in realtà non mi pare un valore condiviso tra i politici.
Saluti
Paolo
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