venerdì 26 febbraio 2010

Il sonno della ragione genera mostri

I temi scelti da Giuseppe Cruciani per la Zanzara di ieri (la scarsa credibilità di un elemento come Daniela Santanché, e, a margine del caso Di Girolamo, l'assurdità dell'attuale legge sul voto degli italiani all'estero; personalmente condivido in entrambi i casi le posizioni del conduttore) passano decisamente in secondo piano di fronte alla vera notizia del giorno: il sipario calato sul processo Mills, conclusosi con una non-sentenza di prescrizione da parte della Corte di Cassazione.

Mills, in sostanza, anche se responsabile del reato a lui contestato, non può essere punito. Ma al di là dei formalismi giuridici, che pure sono importanti, viene da chiedersi: quale aspetto conta di più, l'impossibilità di comminare una sanzione penale, o il timbro definitivo e indelebile sul fatto che la corruzione di Mills ha avuto effettivamente luogo?

Per me la risposta è ovvia. Che l'esatto momento nel quale collocare l'effettiva corruzione in atti giudiziari abbia un'oggettiva rilevanza da un punto di vista dell'effetto penale, in termini di punibilità o non punibilità, è chiaro, ma la medesima rilevanza non dovrebbe sussistere quando si passa a ragionare su un diverso piano, quello del giudizio politico. Che importa se la corruzione ha avuto luogo tre mesi prima o tre mesi dopo? Sempre di corruzione di tratta.

Si dà il caso, però, che le leggi della politica non godono di quell'universalità propria di quelle della fisica, le quali vigono certe e invariabili in ogni angolo del globo terracqueo. Nel Belpaese le leggi della politica sono malleabili e manipolabili a piacimento, e nulla può scalfire quelle montagne di cinismo, di faziosità e di indifferenza che ormai sovrastano le sparute isole di assennatezza.

Per oggi mi fermo qui, perché di sproloquiare ulteriormente su questa vicenda io non ne ho più voglia. A beneficio di chi volesse approfondire il tema della conclusione della vicenda Mills ascoltando le diverse campane, qui di seguito vi riporto i link agli articoli dei vari caporali degli eserciti del bene e del male. A cominciare dall'editoriale d'apertura di Libero, il cui titolo, per usare un eufemismo, grida vendetta.

Maurizio Belpietro su Libero

Giuseppe D'Avanzo su Repubblica

Vittorio Feltri sul Giornale

Peter Gomez sul Fatto

Giuliano Ferrara sul Foglio

Concita De Gregorio sull'Unità


PS. Se dopo aver letto tutto vi viene il mal di pancia, mandate giù un sano bicchiere di Ferrarella, che per la digestione fa sempre bene.

Luigi Ferrarella sul Corriere

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Pink Floyd, "Stop" e "The trial" (1974)




I wanna go home
Take off this uniform
And leave the show
But I'm waiting in this cell
Because I have to know
Have I been guilty all this time?


39 commenti:

x ha detto...

Bravo Authan!
Un'ampia scelta davvero.
Mi permetto di suggerire anche il seguente pero', dal quotidiano amato dal nostro conduttore radiofonico preferito!

http://www.ilriformista.it/stories/Prima%20pagina/182647/

francesco.caroselli ha detto...

Ho letto solo Belpietro per ora..
mi pare assurdi che accusi la cassazione di non aver assolto B nel merito.

Come ben sanno tutti la cassazione valuta solo la correttezza e l'aplicazione delle norme.
Non puo contestare i fatti che sono stati valutati e giudicati negli altri due gradi di giudizio.


Lo sono riuscito a smontare io che sono un completo ignorante, come si puo dare cittadinanza giornalistica all'occozaglia di stronzate di Belpietro?

E anche devo leggere quello di Feltri...
ho i brividi per tutta la schiena...

x ha detto...

http://tv.repubblica.it/copertina/il-tg1-assolve-mills/43148?video

Anche per il TG1 delle 13.30 la verità è un'altra!
Scommettiamo che sentiremo parlare di ASSOLUZIONE e non di PRESCRIZIONE in tutti i titoli dei TG che passeranno alla Zanzara (eccettuato il TG3 e Sky forse)?
Come già l'altra sera quando si parlava di "un senatore" e solo il TG3 aggiunse "....del PDL" riferendosi di De Girolamo??
E l'equilibrista Cruciani che farà??

nessuno ha detto...

Io ci metto una pietra sopra.

A me basta e avanza la decisione della Cassazione che ha rimesso ordine nell'Ordine della magistratura.
Certamente in base a leggi vigenti su cui è apposta la firma di ministri, presidenti di cinsiglio e presidenti della Repubblica.

In sovrappiù mi basta e avanza Giuseppe Cruciani, per cui mi risparmio volentieri
Maurizio Belpietro su Libero
Giuseppe D'Avanzo su Repubblica
Vittorio Feltri sul Giornale
Peter Gomez sul Fatto
Giuliano Ferrara sul Foglio
Concita De Gregorio sull'Unità
Luigi Ferrarella sul Corriere.

Come mi sono felicemente
risparmiato
il Paolo Mieli di Annozero del 16/02; il Galli della Loggia condito dal tuttavia di Luca Ricolfi del 18/02; lo Stefano Folli del 19)/02; il Marcello Veneziani del 22/02 e il Michele Serra del 23/02.

Fino ad oggi erano uno o due i giornalisti citati.

Oggi addirittura sette.

E per cosa?
Per una decisione che rimarrà definitiva, presa in base a leggi
- tra le poche, in verità -
evidentemente non annullate dalla Corte Costituzionale.
Piaccia o non piaccia a ciascuno dei suddetti.
Per cui io ci metto una pietra sopra.

I risvolti politici, li vorrò contabilizzare tra un mese, alla celebrazione delle democratiche elezioni regionali.

Authan ha detto...

Nessuno,
grazie per il tuo commento (il cui succo è "ci metto una pietra sopra"). Mi ha ispirato un titolo più appropriato per il post, che infatti ho cambiato. Ancora grazie.

x ha detto...

TOTO-ZANZARA ... con somma noia & barba!

Il caso Bigazzi approda alla Cnn
Il network e il «gatto in umido»

bart27 ha detto...

Il TG1 ha detto che Mills è stato assolto, e non prescritto:

http://tv.repubblica.it/copertina/il-tg1-assolve-mills/43148?video

Basta con queste manipolazioni!
sono incazzato nero
smetto di pagare il canone
e attendo il Crux al varco per sentire come se la cava questa volta!

nessuno ha detto...

ad Authan

Non c'è di che.

Io mi rifiuto di pensare che la ragione - la ragione in astratto, la ragione di tutti, ma soprattutto la mia ragione - resti sveglia solo se leggo il parere di un certo numero di pennivendoli al giorno, pennivendoli nel senso di venditori di articoli di giornale pagati a tanto a parola.

PaoloVE ha detto...

@ nessuno:

la ragione resterà sveglia anche senza gli articoli, ma una opinione meglio documentata è spesso una opinione più solida e motivata. E' una cosa sulla quale spesso Cruciani pecca: su alcuni argomenti, pur dimostrandosi e spesso dichiarandosi incompetente e poco informato, ostenta delle certezze granitiche, che risultano ovviamente ridicole (vedi convinzioni sull'effetto serra).

Saluti

Paolo

francesco.caroselli ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
francesco.caroselli ha detto...

Cruciani è un maestro nella sodomizzazione di Socrate.

La famosa frase di Socrate:
"so di non sapere", viene personificata perfettamente da Cruciani (che se non altro domostra modestia), ma a questa presa di coscienza non segue un'istintiva volgla di sapere, di informarsi.
Lui non sa niente e sta bene cosi.

La posizione di Cruciani è la morte di qualunque progresso.

E nessuno scusa, ma anche la tua.
La ritrosia a fare lo sforzo di leggere le opinioni di altri fa trapelare la stessa ingessatura mentale.

Non ti è stato proposto di leggere solo quelli di una parte, ma le opinioni di tutti gli editorialisti, berlusconiani e non (a proposito chissa cosa hanno detto i finiani..).
Giusto per capire a quale giornalista la pensa piu come te...
per confrontarti con sensibilità diverse.

...è la curiosità.... che non so piu cos'è...

nessuno ha detto...

a PaoloVe

Mi chiedo cosa avrebbero scritto i formatori di opinioni documentate in caso di decisione diversa da quella presa dalla Cassazione.

Avrebbero osannato alla vittoria delle legalità?, mentre ora...non ho letto i loro articoli quindi non so cosa dicono.


Certamente ai difensori di una certa legalità alla luce di una documentata informazione all'interno del CSM, ora non parlo dei giornalisti, resterebbe ancora la via della ritorsione nei confronti del PG e degli altri giudici della Cassazione.

E' però un fatto, fino a prova contraria, che in una sola seduta la Cassazione ha risolto quello che due precedenti processi celebrati da magistrati di altrettanta levatura giuridica, non avevano risolto o avevano risolto in modo opposto.

Dovee starà l'oscuramento della legalità e il conseguente sonno della mia ragione?
Cordialità.

francesco.caroselli ha detto...

Aridatemi mauriziomorabito!

nessuno ha detto...

a francescocaroselli
"La posizione di Cruciani è la morte di qualunque progresso.
E nessuno scusa, ma anche la tua".

Adesso vuoi vedere che. se tu ci metti 3 ore in treno da Reggio Calabria a Lamezia Terme è colpa di Cruciani?

Purtroppo quando avrai la mia età che io non idealizzo, amzi, non mi potrai comunicare (per il semplice fatto che io sarò aktrove) il grado di progresso ottenuto da te e da quelli che come te ritengono che il progresso consista nel leggere un certo numero di baggianate di parte, dell'una o dell'altra parte.

Secondo me se tuo nonno per andare da Reggio Calabria a Lamezia Terme ci metteva 3 ore 60 anni fa, quando tu sarai nonno tuo nipote ci metterà le stesse 3 ore.

E questo sarà il progresso che tu avrai ottenuto per tuo nipote.

Il PROGRESSO.
Altra cosa, come diceva mio Padre, è la CIVILTA'.

Ma questo è un altro capitolo a parte.

Clem ha detto...

Non ho capito cosa hanno risolto in una seduta, nè il riferimento all'oscuramento della legalità. Francamente non capisco quasi mai niente di quello che scrive nessuno ^_^'.
Hanno risolto cosa? Lo hanno dichiarato prescritto, cambiando non so quali date in cui formalmente l'atto di corruzione deve considerarsi in esserprrrrrfhlhhrhfhshblaaaaargh cipicì cipicì legulei che si capiscono solo tra di loro.
Trovo comunque interessante quanti commenti diversi si riescano a fare su una notizia che a mio parere si riassume in:
Mills: è stato corrotto da Berlusconi ma beneficia della prescrizione. Seriamente, cosa c'è che non va in questa descrizione? Ha anche il vantaggio di essere vicina alle leggi della fisica citate da Authan, in quanto si limita ai fatti e quelli sono validi "in tutto il globo terracqueo"

francesco.caroselli ha detto...

Nessuno non vedo perchè devi solo considerare solo la parte "polemica" delle mie critiche.

E tutto il discorso prima, che rappresenta il succo?

france
brava hai beccato il toto-zanzara

Neon+Atlas ha detto...

Sono un paio di giorni che Cruciani è leggermente anti-berlusconiano. Qua sta per succedere qualcosa di peso.

nessuno ha detto...

a francescocaroselli
"Cruciani è un maestro nella sodomizzazione di Socrate."

Lascia stare Socrate e la sua sodomizzazione da parte di Cruciani, Ciccio.

Pensa che Socrate, il quale come Cristo non ha lasciato una sola riga scritta - a differenza dei giornalisti nostrani - ma che da 2400 anni è oggetto di studio in tutto il mondo, Socrate, dicevo, è stato processato e condannato a morte accusato di essere corruttore dei giovani, un po' come il nostro Morgan, con rispetto parlando, per Socrate, naturalmente.

E' l'eterna storia della mala genìa dei giudici.

Vorrei che andassi a visitare a Venezia il museo Peggy Guggenheim. Tra le altre opere ce n'è una (se c'è ancora perché spesso le cambiano) di Max Ernst, quasi una grande caricatura, dove si rappresenta un giudice enorme e minaccioso dietro il suo scranno altrettanto enorme (metti un metro di altezza), ed, ai suoi piedi, il minuscolo imputato, metti alto 10 cm.
Erano gli anni '30, Berlusconi doveva forse ancora nascere, eppure...

ornette ha detto...

@ Nessuno
Ernst adesso avrebbe dovuto disegnare un Silvio enorme con quarantotto denti e capelli di bambola che sta per mangiarsi dei giudici piccoli piccoli, nudi, ai quali avrebbe tolto le toghe come si spogliano le barbie e infilzati in spiedini..E sotto tanti minuscoli omini, metà dei quali inginocchiati e l'altra metà nudi e incazzati..E sullo sfondo le macerie di un paese (facciamo l'Aquila?)

francesco.caroselli ha detto...

Guarda che chi accusa Morgan non è mica la magistratura... ma sono i benpensanti del piffero.

A visitare il museo di Venezia ci verrei volentieri...

La parte piu importante del mio discorso pero non era il sesso anale (sempre sia lodato!) ma la pericolosità della mancanza di curiosità. Della serie:
Non so e non voglio sapere.

francesco.caroselli ha detto...

Chi ha fondato del "pueblo de la lbertad" costola del popolo della libertà in Argentina prima aveva rapporti con la presidenza Menem?
Ma ci rendiamo conto?


E la Brambilla che a capo dell'esercito delle libertà?
O i brividi.
Mi ricordano le camicie nere.
ora saranno azzurrine...
bbrrrr
No perchè la Brambilla è questa.

No perchè tutte queste parole di Berlusconi destabilizzano lo Stato.
Moretti visionario.

stephane ha detto...

@nessuno
non ti puoi arrabbiare pure tu. E' normale che quest'ultima vicenda di B. susciti rabbia in chi ha aspettato tanto a lungo con il dente ormai avvelenato la Caduta.
Sono d'accordo con te che e' prassi credere (per me a torto) che piu' si legge e piu' si capisce di politica. In termini calcistici sarebbe come dire che se so chi gioca dove, e cosa ne pensa tal uno o tal altro giornalista di questo o di quest'altro di colpo divento allenatore.
Sai di non sapere, vero? Quindi perche ti arrabbi?

stephane ha detto...

@authan
purtroppo anche la fisica dipende dal dove dal quando e pure dalla velocita'..
"tutto e' relativo" e' un altro modo per dire alla Socrate: "so di non sapere".

nessuno ha detto...

a Ste 76
Ti sembro arrabbiato??
Ti assicuro di no.
Però il sonno della ragione genera mostri e siccome io non leggo gli articoli consigliati...

a Ornette.
Pieni di fantasia creativa i tuoi suggerimenti ad un odierno Ernst.
Complimentissimi.

a francescocaroselli
Per farla breve.
Guarda che io sono uno solo.
E siccome ogni testa un voto ottenuto o meno attraverso le letture consigliate, aspettiamo un mese e contiamo i voti.
Anche se capisco che vorresti influenzare pure chi vota in Argentina (tra gli italiani all'estero, sistema da abolire).

Certo non so tutto, ma so abbastanza cose senza leggere i guru della stampa italiana.

La Brambilla non fa che rispolverare i circoli della libertà di due anni fa che le hanno fruttato un ministero, ora ribattezzati promotori della libertà. Chiamala scema!
E' la Melandri del centrodestra.

Come la penso su magistratura e giornalismo alto, credo che sia chiaro.

Stefano ha detto...

Quando si arriva a scomodare Cristo, il Guggenheim e i miti della propria infanzia preferisco il sesso anale del Caroselli.
Beh... lo preferirei comunque, d'accordo.
Per cui libero chiunque, anzi nessuno, di diventar di botto saggio e scevro da umane passioni, libero di diventar stilobita, yogi o monaco errante piuttosto che prendere atto di somme porcate.

Om...

francesco.caroselli ha detto...

Franco Pugliese / Bennardo Provenzano
Gennaro Mokbel / Marcello Dell'Utri
Nicola Di Girolamo / Silvio Berlusconi

Ma solo a a me è venuto in mente?

nessuno ha detto...

a Stefano
In democrazia bisogna convivere con le somme porcate (che sono tali solo per una parte).

In alternativa alla democrazia ci sono gli Stati etici (e magari il sesso anale).

Ognuno, non solo nessuno, libero di scegliere, ma solo da un punto di vista teorico.

Perché in Italia, per fortuna, ancora si vota.

Unknown ha detto...

@Neon+Atlas
credimi, è tutto un gioco delle parti: cruciani, discepolo un po' somaro di ferrara, ha capito che per fare opinione ogni tanto deve fare anche un po' di critica alla sua parte; viceversa finirebbe nel dominio di un fede qualsiasi, che è un'altra cosa, diciamo squadrismo folklorico.
e invece, di tanto in tanto, quando proprio non può farne a meno (colpa una sparata troppo grossa), è "costretto" a esprimere sommessi giudizi critici. in caso contrario perderebbe ogni residua credibilità.

michele penzani ha detto...

Vorrei ricordare che:

1) Alla sentenza definitiva si è arrivati con sezioni unite penali della Cassazione dopo poco più di una anno, quando ci vogliono, in media, 2 anni solo per arrivare alla sentenza di 1°grado (oltre che i paladini della giustizia rimarcano il fatto che i tempi sono stati allungati dalla difesa -lecitamente-)...Se la giustizia italiana fosse sempre così rapida, per tutti, sarebbe tra le migliori al mondo...

2)Se fossi stato nei panni di Berlusconi, per il motivo cui è cominciato tutto il processo (De Benedetti che va "a piangere dalla mamma" perchè gli hanno LEGALMENTE sfilato il pacchetto azionario Mondadori della fam. Formenton), AVREI PAGATO gli stessi soldi a Mills e sarei a posto di coscienza di essere un corruttore...

3)De Benedetti si aspetti, ora, 750mln di calci in faccia...Che alle spese e tempi processuali ci pensa e ha pensato il contribuente italiano (e i 250mila euro di mancia che sborserà Mills).

francesco.caroselli ha detto...

michele penzani
Ma se a De Benedetti gli hanno sottratto LEGALMENTE LA MONDADORI PERCHè ORA b DEVE PAGARE 750 MLN DI MULTA?
E perchè previti pacifico acampora e metta sono stati condannati?

stai scherzando?

PaoloVE ha detto...

@ nessuno:

nei tuoi post dai sempre per scontato che ogni persona si rifiuti di ascoltare e comprendere le ragioni degli altri, e che per contro, assurdamente, che ogni persona cerchi di convincere gli altri delle proprie certezze.

Per mia esperienza non è così.

E non è corretto vedersi attribuire in via nemmeno tanto sottintesa delle certezze che non si hanno e che spesso non si condivide.

Saluti

Paolo festivo

nessuno ha detto...

a PaoloVe
Ti riferisci ad una risposta che ho dato a te?
Se sì, gentilmente vuoi dirmi a quale?

O ti riferisci a risposte date da me a qualcun altro?
O a un qualche mio commento generico?

Tu dici: E non è corretto vedersi attribuire in via nemmeno tanto sottintesa delle certezze che non si hanno e che spesso non si condivide.

Ma non è nemmeno corretto fare affermazioni senza precisi riferimenti a specifici miei commenti (data ed ora o argomento o frasi da me scritte riportate virgolettate).

Non credi? Io preferisco scrivere qualche parola in più all'ermetismo ed alla genericità.

Mi accusi di pensare che ogni persona cerchi di convincere gli altri delle proprie certezze.

Pensa che Authan, ispirato dalle mie critiche, ha modificato il titolo all'ultimo suo post intitolandolo: Il sonno della ragione genera mostri.
Nel sonno della ragione sarei caduto io perchè mi sono rifiutato di leggermi i 7 articoli da lui consigliati e di conseguenza mi sono rifiutato di acculturarmi e, ancora di conseguenza, quel mio sonno mi fa diventare mostro.
Ripeto, non so a quale commento ti riferisci.
Ma non pensi che io possa avere qualche elemento per pensare che ci sono, dappertutto e non solo in questo blog, delle persone che cercano di convincere gli altri delle proprie certezze?

Saluti

PaoloVE ha detto...

Buongiorno,

mi permetto un piccolo OT.
Qualche giorno fa i Radicali e la Bonino venivano sostanzialmente trascurati e spesso irrisi quando chiedevano di rendere possibile ai partiti di piccole dimensioni di convalidare le firme, segnalando che l’arbitrarietà dei meccanismi creava situazioni che alteravano le regole democratiche. Da sempre sono anche sfottuti quando contestano le limitazioni alla possibilità di comparire sui media.

Oggi la destra si straccia la vesti parlando di alterazione delle regole democratiche (ed accampa credibilissime scuse: sequestri, cavallette, volanti rosse, alluvioni, panini, eruzioni vulcaniche, sbarchi alieni,…), perchè in Lazio il PDL non ha presentato in tempo le firme per la propria lista, avendole affidate ad un soggetto che si era già dimostrato quanto meno inaffidabile ed approssimativo in tale campo, e che all’ultimo momento avrebbe preferito andarsene a mangiare un panino (o più probabilmente ad apportare un ultimo tardivo ritocco alle liste suggerito dall’alto), piuttosto che rispettare i tempi di consegna. Per usare le parole del ministro Rotondi “Una banda di incapaci”. Queste pessime scelte del PDL sembra stiano per generare il risultato che ci si poteva aspettare: e cioè la creazione di un handicap per la destra nella competizione elettorale, che potrebbe dover correre solo con le bandiere delle liste collaterali minori, e quindi con minore visibilità e manifesti elettorali fuorvianti già affissi a sproposito.

Ecco, pur dando per scontato che in qualche modo il problema verrà risolto (che sia con un provvedimento “ad listam” che riammetta la ritardataria lista del PDL oppure trasformando il caso nella solita millantata persecuzione ai danni della destra ed utilizzando il “torto”come strumento pubblicitario poco importa), io trovo preoccupante ed estremamente ironico quanto sta succedendo.
Preoccupante che un importante partito non riesca nemmeno ad esprimere dei dirigenti in grado di rispettare l’orario di una scadenza, e che, tutto sommato, nemmeno gli interessi.
Ironico che la destra, che si è sempre espressa negativamente sulla par condicio elettorale applicata all’informazione, sia adesso sia turbata da una alterazione della par condicio da lei stessa creata e la consideri un vulnus alla democrazia.

Non riuscirò mai a capacitarmi del fatto che si possa pensare di votare gente così sprezzante delle regole, pressappochista ed incoerente.

Saluti

Paolo il radicale

ornette ha detto...

@ Paolo: E se vedessimo questa grottesca vicenda come un dispetto imposto dal Presidente del Consilvio ad una candidata finiana che non gli è mai garbata veramente? Si sa, a pensar male si fa peccato, ma il più delle volte ci s'azzecca.. ;)

x ha detto...

@ PaoloVE

ognuno ha i propri grattacapi....
chissà se adesso la candidatura della Bonino fa ancora tanta simpatia.....

"Quel solito pasticciaccio brutto

MASSIMO GRAMELLINI


Capitale sciatta, oltre che corrotta. Nazione peggio che infetta: disperata. Quanto succede a Roma in queste ore è lo specchio di un Paese che affoga drammaticamente nel ridicolo. Cominciamo dal Pdl, che è riuscito nell’impresa di presentare le sue liste al di là dell’orario consentito. L’immane compito era affidato a un ex socialista, tale Alfredo Milioni, visto uscire di corsa dall’ufficio elettorale a mezzogiorno meno un quarto come se avesse dimenticato qualcosa (i simboli, le firme, la trebisonda: non si è ancora capito bene). Ha poi tentato di rientrarvi a tempo scaduto, dopo aver approfittato della pausa-pranzo «pe’ magnà quarcosa». Proprio vero che a volte non basta avere i Milioni. Per colpa sua il primo partito italiano, quello che esprime il presidente del Consiglio e il sindaco di Roma, è stato escluso dalle Competizione nella Capitale e rischia di restare fuori dal Consiglio regionale del Lazio persino nell’eventualità di una vittoria della sua candidata Polverini.

Chissà come sarà contento Berlusconi: se la prende con la burocrazia, ma era entrato in politica con la promessa di portarvi una ventata di efficienza aziendalista e si ritrova a capo di un movimento che non riesce a rispettare neanche le scadenze più banali. Su questo episodio di ordinaria trasandatezza sono già fiorite versioni suggestive: c’è chi narra di un ritardo dovuto a litigi furibondi nella compilazione delle liste (si sa che finiani e berluscones si amano da impazzire), chi di un’azione ostruzionistica da parte dei seguaci «gandhiani» della Bonino, che si sarebbero sdraiati per terra nei corridoi dell’ufficio elettorale pur di impedire a Milioni il raggiungimento dell’agognata meta.

Sono una banda di incapaci», ha sintetizzato il democristiano Rotondi, erede di un partito che poteva anche scannarsi dietro le quinte, ma sapeva presentarsi sempre puntuale all’appuntamento con le poltrone. Naturalmente non sarà facile tenere il Pdl fuori dalle urne, e forse non sarebbe nemmeno giusto nei confronti dei suoi incolpevoli elettori. Così alla fine assisteremo all’ennesimo pasticciaccio brutto, cucinato a colpi di deroghe e leggine. A uscirne sconfitta sarà ancora una volta la credibilità di una classe politica composta da personale che, anche quando non è disonesto, si rivela sconsolatamente mediocre.

Mediocre oppure sprezzante. Volgendo lo sguardo a sinistra, infatti, ci si imbatte nella scelta di dubbio gusto di Emma Bonino, che accetta la collaborazione dei terroristi neri Mambro e Fioravanti, rei confessi di numerosi omicidi politici. La Bonino sostiene che i due assassini hanno saldato il loro debito con la società. Ma una cosa è la legge, un’altra è, o dovrebbe essere, la sensibilità di un leader. Nessuna norma può impedire a chi sparava alla gente di collaborare alla campagna elettorale di Emma Bonino. Dovrebbe essere la stessa Bonino a impedirlo. Perché chi ha commesso reati di sangue può tornare in libertà dopo aver scontato la pena, ma non occuparsi attivamente di politica, neanche da posizione defilata: è una forma di elementare rispetto nei confronti dei familiari delle vittime. Nessuno tocchi Caino, va bene: ma almeno non fatecelo trovare nel retropalco dei comizi.

Riassumendo: a Roma gli elettori del Pdl non sanno neppure se potranno votarlo, mentre gli elettori del Pd si scoprono a braccetto con i terroristi di destra. Se aggiungiamo queste delizie alle truffe e alle ruberie che stanno trasformando la lettura dei giornali in un percorso di guerra, si può ben dire che la politica abbia messo inconsapevolmente in atto una delle più massicce campagne di astensionismo della storia."

Authan ha detto...

Nessuno,
Il punto che volevo sottintendere con i sette link agli articoli non e' meramente una questione di "acculturamento". In Italia la faziosita e la militarizzazione della stampa (e' questo il "sonno" che genera mostri) sta uccidendo la ragione. Cercare obiettivita' e' una missione impossibile. Chi si vuole informare in modo compiuto deve leggersi articoli di una parte, articoli dell'altra parte, e alla fine, tra virgolette, "fare la media". L'alternativa e' non informarsi affatto, fidandosi della propria superficiale impressione, basata sulla nulla. Ed e' un sonno ancor peggiore.

nessuno ha detto...

ad Authan

Quindi, la conoscenza secondo te sarebbe data dalla media tra tutte le letture.
Ed alla fine, quando credi di aver raggiunto una conoscenza media dei fatti italiani, per chi voti?
Per quello contro il quale hai sempre votato?

Tu ci credi veramente?

Io no.

Io considero i più bravi e celebrati opinionisti dei militarizzati giornali italiani,
nella migliore delle ipotesi, dei beati signori che vivono fra le nuvole con l'obbligo, per mantenersi la seconda casa in Versilia e/o a Cortina, a scrivere un certo numero di baggianate al giorno.
Ma scritte bene.
E magari trasmettono in eredità il mestiere anche ai figli.
Vedi Enzo Biagi.

Ciao.

nessuno ha detto...

A PaoloVe il radicale.

Quanto è accaduto a Roma è gravissimo per il PdL, non soltanto per le conseguenze, ma per il fatto in sé e, secondo me, evidenzia l'assenza del partito sul territorio.
Questa assenza è dovuta ad una precisa scelta di vertice.
Poche spese, partito leggero, niente sezioni periferiche il cui mantenimento costa.
Si sopperisce con i circoli della libertà (nel 2008) e adesso con i promotori della libertà a cura della negoziante di via Montenapoleone.
Strutture che si montano e si smontano come le bancarelle di un mercatino rionale.

In conclusione: ha ragione Rotondi, sono un branco di incapaci ma anche di persone non coinvolte e perciostesso non responsabilizzate.

Il PdL a frittata ormai fatta utilizzerà la cosa propagandisticamente vittimizzandosi?

E' molto probabile e comprensibile ed è anche l'unica cosa che gli resta da fare.

E chi pensava già di votare per il PdL voterà per il PdL, ad onta che tu non riuscirai mai a capacitartene.

Cordialità.

PaoloVE ha detto...

@ nessuno:

"E chi pensava già di votare per il PdL voterà per il PdL, ad onta che tu non riuscirai mai a capacitartene."

Secondo me non tutti, vuoi perchè non troveranno il simbolo sulla scheda, vuoi perchè disgustati dal pressapochismo, vuoi perchè i candidati esclusi a priori si sbatteranno meno alla ricerca di voti. Quanto questo potrà essere significativo non lo so, ma non credo proprio che tutti siano indifferenti a qualsiasi cosa...

Tornando alla mia nota di domenica, che voleva essere generale, questo potrebbe essere uno dei casi di cui parlavo all'inizio...

Saluti

Paolo