giovedì 29 gennaio 2009

Il guardiano dell'etica

Se c'è un uomo che sa come far parlare di sé, questo è indubbiamente Antonio Di Pietro, il quale, in seguito alle sue intemerate sul presidente della Repubblica pronunciate ieri in una manifestazione in Piazza Farnese, a Roma, si è preso il centro della scena alla Zanzara così come in tutti i TG.

Inutile dire che Giuseppe Cruciani ha stigmatizzato Di Pietro su tutta la linea. Non solo per l'espressione molto dura “il silenzio è mafioso” (l'ex PM poteva risparmiarsela, francamente, e ci sto andando fin troppo leggero), ma più in generale sull'ipotesi che Napolitano non sia stato super-partes quando ha ritenuto di firmare il Lodo Alfano senza dissentire.

Vorrei condividere con voi qualche considerazione su questo tema.

Secondo me Napolitano non poteva tecnicamente rifiutarsi di firmare il Lodo, ammesso che davvero lo disapprovasse. Tra gli stessi giuristi non c'è uniformità di giudizio, e quindi non si può parlare di "palese incostituzionalità". Il verdetto definitivo spetta alla Corte Costituzionale.

Ciò detto, c'è però un punto su cui Napolitano può essere in parte criticabile: al di là del ruolo istituzionale, di garante della costituzione, dal Presidente della Repubblica io cittadino mi aspetto anche un'attività di vigilanza sull'etica della politica. Sbaglierò, magari, ma per me è così. E nel Lodo Alfano, a mio modesto avviso, c'è qualcosa di profondamente non etico che forse meritava di essere sottolineato esplicitamente.

Attenzione: non mi sto riferendo al concetto che quattro persone diventano "più uguali" delle altre. Mi riferisco invece al fatto che trovo del tutto sconveniente che un Presidente del Consiglio si renda protagonista di un'iniziativa legislativa i cui macroscopici effetti lo riguardano direttamente. Ciò preconfigura un gigantesco conflitto di interesse che per questioni di decenza, di opportunità, di etica, un paese normale non dovrebbe ammettere.

Posso accettare (un po' a fatica) una legge che vada a proteggere le alte cariche dello stato. Non posso accettare, però, che tale legge venga emanata unicamente per far fronte ad una preesistente situazione giudiziaria di un certo tipo.

Ecco, se Napolitano, a suo tempo, pur firmando il lodo Alfano, avesse manifestato pubblicamente queste perplessità, io le avrei apprezzate.

Facile prevedere la replica di Cruciani: Napolitano deve limitarsi ad applicare e salvaguardare la costituzione,cnon sta scritto da nessuna parte che tra i suoi compiti ci sia quello di fungere da guardiano dell'etica.

Beh, mi spiace, ma io la penso all'opposto. Per come la vedo io, il presidente della Repubblica è molto, molto, molto di più di un ratificatore senz'anima.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Viviamo ormai in un regime mediatico dove l'informazione è distorta e manipolata.
A leggere certi titoli pare che Di Pietro si sia ammattito e che i "suoi" ne prendano le distanze.... mah.....
A giudicare da certi blog pare invece che i suoi fan siano sempre più numerosi ed approvino le sue vigorose prese di posizione: nessun attacco e nessun vilipendio al capo dello stato, semplicemente la verità ribadita ad alta voce!
Ricordo inoltre che quello di ieri non era un comizio dell'IDV ma una manifestazione in ricordo delle vittime di mafia....
Per quanto riguarda Battisti, è molto utile per certuni aver da parlare della partita di calcio, argomento molto efficace per scaldare gli animi del popolo bue...e distrarlo da altre questioni!
ma come non ricordare il boicottaggio dei negozi ebrei a Roma duranti i bombardamenti israeliani a Gaza?
Tutti a stigmatizzare dicendo che il popolo di Israele non va confuso con le decisioni del suo governo.
Ma allora adesso si tratterebbe del popolo brasiliano tutto che diventa colpevole per le decisioni dei suoi ministri!
E non dimentichiamoci di quelli seduti in prima fila alle olimpiadi di Pechino!

Anonimo ha detto...

Concordo con Cruciani, bisogna dare un segnale forte!
Se non bastasse il caso Battisti vi sono innumerevoli motivi d'attrito con il paese carioca. Ricordo un conto salato al ristorante brasiliano sotto casa, la rapina subita dal mio amico Franco la scorsa estate a Rio e non vorrei dimenticare come io stesso sia stato scaricato senza pietà da una hostess della Varig. Ognuno di noi, a pensarci bene, ha qualcosa in sospeso con il Brasile.

F®Ømß°£ ha detto...

Mio cuggino mi ha detto che Carla Bruni vuole comprare Kakà!

Anonimo ha detto...

Authan, ma l'art. 3 della costituzione dobbiamo dimenticarlo anche nella forma??? Perchè nella sostanza in italia non è mai stato applicato.
Comunque, lasciando perdere il lodo Alfano, io vorrei porre l'attenzione sullo stato dell'informazione italiano. Cruciani come tutti i giornali, radio e televisioni hanno estrapolato una frase per polemizzare e non parlare della manifestazione, organizzata dall'associazione famigliari vittime di mafia e non dall' Idv. Non ho sentito nessuno parlare dell'intervento di Salvatore Borsellino e di Sonia Alfano. Ne tantomeno di Vulpio e Travaglio. E si che ne hanno dette di cose. E anche l'intervento di Di Pietro non è stato male. Ma invece di parlare dei contenuti bisogna creare polemiche strumentali. Tutti devono parlare del dito dimenticandosi della luna, che deve essere oscurata a tutti i costi.
La "mancanza di rispetto" c'è stata, ma non di DiPietro nei confronti di Napolitano ma della politica e dekl giornalisno nei confronti (per l'ennesima volta) delle vittime di mafia e dei loro famigliari. Che schifo. Gianpaolo

F®Ømß°£ ha detto...

Buonasera,

cercherò di essere rapido.

C'è un'occasione pubblica in cui si dicono tante cose belle, in modo intelligente e rispettoso. Si dicono tante cose che i telegiornali trascurano. Si dice la verità su tante cose.

Però...

ci sono dei Di Pietro, delle Sabine Guzzanti o dei Beppe Grillo che per calcolo, poca intelligenza mediatica, orgoglio personale, fanno una bella sparata del tipo "Il Papa all'inferno coi diavoloni froci", "Il Colle indulge in un silenzio mafioso" o "Vaffanculo".

Me la devo prendere con i giornalisti delle televisioni (con cui me la prendo tutti i giorni peraltro) o mi devo incazzare perché ancora una volta gli si è dato il pretesto di ridurre tutta la manifestazione a un insulto?

Io personalmente non posso soffrire Beppe Grillo e in misura minore Di Pietro per questo motivo. Mi sembra che per motivi personali (Beppe Grillo diventa ricco facendo così) sfruttino la situazione in cui siamo per accrescere la loro notorietà senza tenere in alcun conto l'effetto che a lungo termine ha il loro comportamento.

Perciò di difenderli da Cruciani proprio non ho voglia.

Saluti

Tommaso stufissimo

Anonimo ha detto...

@Tommaso
Capisco la tua posizione, anche se non la condivido (a parte le sparate fuori contesto della Guzzanti a piazza Navona), ma sono convinto che il problema è un pò più complesso. O i media trovano il modo di parlarne male di questi avvenimenti o non ne parlano affatto. E mentre uno dei due contendenti sputa, ingiuria, prende a calci, tira sassi impunemente, si critica e massacra l'altro perchè s'è messo un ditino nel naso. Se ascolti l'intervento di DiPietro, non sono convinto che il silenzio mafioso fosse riferito a Napolitano, ma a coloro che subiscono tutto senza fiatare. Almeno questa è stata la mia impressione.
Comunque in questo sistema distorto meglio che parlino anche solo del dito, che forse poi qualcuna guarda anche alla luna.

Anonimo ha detto...

A proposito di etica:
"Intercettazioni sì, ma solo se esistono "gravi indizi di colpevolezza".
"E non è tutto: esclusi dall'elenco dei reati per cui saranno autorizzate le intercettazioni, l'insider trading, la manipolazione del mercato azionario, e l'aggiotaggio." Ho citato due passi dell articolo di repubblica sul ddl intercettazioni. Già mi girano le b...e per il bavaglio alle procure ( ai giornalai non c'è bisogno) e per l' evidente squilibrio di forze tra i poteri dello stato che, se non ricordo male, non si possono assommare nelle mani di un solo uomo a meno che quello stesso uomo non sia il duce. La cosa che però mi sconvolge è questa:
tutti i governi per affrontare la crisi predicano il ritorno dell intervento di stato,la riscrittura delle regole del capitalismo,pensano a un modo nuovo di gestione dei capitali finanziari, a tornare all'etica del lavoro. Tutte cose sacrosante e giustissime... Hanno anche eletto Obama... L'italia invece che fa in questo marasma generale? Da un segnale forte di cambiamento e di rigore morale aprendo la strada agli speculatori di domani, permettendo ai "furbetti del quartierino" di intrallazzare senza nemmeno fare la fatica di nascondersi un pochino. ...Povera Italia e poveri italiani... Sono costretto a rimpiangere i Signori della politica della Prima e Ultima Repubblica Italiana. Dove non potremmo arrivare con il voto politico, speriamo di arrivare con gli ex voto alla Madonna e al suo Figliolo riformista (vero).
Prima di addormentarmi pregherò il buon Dio di accorglierli presto al Suo fianco.
A presto, Antonio

Anonimo ha detto...

A seguito di un intervento che "difendeva" Di Pietro, è stato trasmesso in diretta radiofonica il discorso "incriminato" ma ho avuto la netta sensazione che l'intervento fosse stato "tagliato" e accorciato per far valre la tesi dell'offesa diretta a Napolitano. Domanda a voi tutti frequentatori del Blog e/o ascoltatori de La Zanzara:ho ragione o soffro di qualche disturbo di percezione sensoriale??

Preciso, inoltre, di essere totalmente d'accordo con gianpaolo.

Anonimo ha detto...

Forse soffro anch'io dello stesso disturbo sensoriale. Questa mattina mi sono ascoltato il video del discorso originale e l'ho confrontato con quello della Zanzara. C'è una sforbiciata di 1minuto e 20 secondi, che ne stravolge il senso.
Direi che Cruciani sta toccando il fondo. Prevedo un futuro radioso per lui, non sicuramente per noi.