giovedì 31 luglio 2008

Who watches the watchmen?

Luca Telese, il conduttore supplente della Zanzara, durante la puntata di ieri ha spinto molto sulla notizia delle telecamere di sicurezza nei taxi di Milano, che a breve, una volta installate, riprenderanno quel che avviene nei sedili posteriori.

E' giusto o no”, si è chiesto Telese, “essere un po’ meno liberi, nella propria privacy, e un po’ più sorvegliati in nome della sicurezza?

Più nello specifico, stiamo parlando di un provvedimento banalmente volto a proteggere l’incolumità dei taxisti, o è l’ennesimo piccolo passo in direzione di uno stato senza privacy, dove tutto e tutti sono sotto costante videosorveglianza stile 1984 di George Orwell o V for Vendetta di Alan Moore?

Telese, che nei giorni precedenti, su altri temi, aveva preferito non dichiararsi, stavolta ha invece voluto essere esplicito, esprimendo un’opinione contraria alla propagazione senza freni di telecamere in ogni dove.

Io credo che la domanda fondamentale non è tanto se sia giusto o no installare le telecamere, perché in tutta onestà comprendo pienamente il desiderio di protezione dei taxisti così come comprendo quello dei negozianti. La domanda fondamentale, invece, è: cosa viene fatto di preciso delle registrazioni?

E inoltre: chi custodice le registrazioni e per quanto tempo? Chi garantisce che esse vengano effettivamente distrutte una volta scaduto il periodo previsto? Quali sono le pene per chi viola le norme? Quali sono esattamente i controlli che congono fatti? E chi controlla i controllori?

E’ di questo, a mio avviso, che si dovrebbe parlare. La telecamera è solo uno strumento, che di per sé non è né demoniaco né è la panacea di ogni male. E’ l’uso che se ne fa che conta, e che va regolamentato con grande cura, prevedendo pene severissime per chi abusa di mezzi di videosorveglianza per scopi illegittimi.

Personalmente, io non sono per nulla certo che l’attuale legislazione sia sufficientemente garantista, non tanto sul tema di cosa si possa riprendere e cosa no, ma piuttosto su quello della verifica dell'effettiva distruzione delle registrazioni quando tale operazione è dovuta.

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