lunedì 14 luglio 2008

Cinque regole per sopravvivere

L’unico momento della Zanzara di venerdì 11 luglio che mi è rimasto impresso è stato quando Giuseppe Cruciani, rispondendo a chi lo invitava ad essere più moderato e meno aspro e denigrante nei suoi commenti, ha detto che la sua trasmissione va intesa come un confronto molto duro di idee, in quanto “non è un pranzo di gala”.

Tutto bene, nessun problema. Solo, di fronte ad una citazione di Lenin (!!!) da parte di Cruciani, permettetemi di aggrottare un sopracciglio. Se riuscite a figurarvi l’immagine del signor Spock, quello di Star Trek, dopo che ha ascoltato qualcosa che non rientrava nella ferrea logica vulcaniana, beh, quella è la faccia che ho fatto.

Cosa fare allora di questo post? Sulla falsariga della sarcastica cura per guarire dal berlusconismo che Cruciani sta proponendo in questi giorni, io desidero proseguire (vedi anche i post del 10 e dell’11 luglio), e magari portare a termine, la mia terapia parallela finalizzata ad estirpare l’odio viscerale per il presidente del consiglio, odio che accomuna tutti gli anti-berlusconiani più virulenti.

Quelle che vi propongo oggi sono cinque regole per sopravvivere. Cinque dogmi, cinque assiomi che dovete imparare a memoria, facendoli vostri e modellando su di essi tutte le vostre opinioni politiche. Solo in questo modo potrete avere qualche speranza di essere presi sul serio quando esporrete una qualsiasi critica verso Berlusconi, senza venire subito tacciati di anti-berlusconismo trasudante odio.

Ogni sera, prima di andare a letto, dopo aver recitato il mantra, studiate i sacri dogmi, ripeteteli ad alta voce. Il mattino dopo vi sentirete molto meglio e sprizzerete democrazia da ogni poro.

Ecco i dogmi:

1) Berlusconi è del tutto legittimato a governare, avendo avuto il consenso dell’elettorato. In nessun articolo della Costituzione, né in alcuna legge dello Stato, si dice qualcosa di diverso.

2) Gli elettori che, in maggioranza, hanno votato per Berlusconi non sono né stupidi, ne ignoranti, né sono moralmente inferiori. Se hanno ritenuto che Berlusconi può governare, nonostante il conflitto d’interessi e le beghe giudiziarie, così sia.

3) I magistrati non sono robot imparziali, né sono angeli vendicatori ispirati da Dio. Sono uomini che possono sbagliare o agire secondo condizionamenti consci o inconsci. Anche ipotizzando che Berlusconi abbia davvero violato la legge e meriti di essere processato, rimane il fatto il sistema giustizia in Italia fa acqua da tutte le parti e va profondamente riformato.

4) Il conflitto di interessi esiste, è innegabile, ma in una società di mercato e liberale esso è solo un elemento laterale che non pregiudica realmente l’esercizio della democrazia. Il fatto che Berlusconi possieda tre dei sette grandi network televisivi nazionali, e che di altri tre, da capo del governo, possa avere potenzialmente il controllo, non implica un monopolio assoluto dell’informazione. Esistono anche i giornali cartacei, internet, La7, Sky, Radio 24, ecc.

5) La Verità con la V maiuscola è una chimera, un mito irraggiungibile che non esiste. E se anche esistesse, la Verità non andrebbe cercata sulle pagine dei libri di Travaglio o su quelle della Repubblica, o dell’Unità o dell’Espresso. Semmai sul Riformista.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

6) Facci é il più grande giornalista della storia.

7) I bambini nascono sotto i cavoli!!!


Ascoltatevi questo e spero l'abbia ascoltato anche Cruciani "...per vedere l'effetto che fa!!!!"

http://www.radio24.ilsole24ore.com/programmi/Guardie-o-ladri/Rai-dimenticanza-Paolo-Borsellino-12-07-2008.php?uuid=b1835fd0-517e-11dd-90df-241f4324bf97&DocRulesView=Libero

Anonimo ha detto...

8) il governo Berlusconi dal 2001 al 2006 ha risollevato le sorti del paese

9) l'ex ministro Gasparri è l'uomo più intelligente del mondo

Daniele ha detto...

Prima recito il mantra..

E' l'odio verso Berlusconi che accomuna tutte queste persone.
E' l'odio verso Berlusconi che accomuna tutte queste persone.
E' l'odio verso Berlusconi che accomuna tutte queste persone.


Poi un commento su Cruciani.
Non avevo sentito totalmente la puntata di giovedì, nella parte in cui è intervenuto un ascoltatore che ha ricordato i trascorsi giudiziari di Berlusconi e Dell'Utri. In quell'occasione il conduttore si è limitato a tacere e ha concluso con uno scortese: "fatto?". La trasmissione non sarò un "pranzo di gala", ma mi è sembrata una reazione infantile e maleducata. Perché, di quelle cose non si può parlare? Se c'era qualcosa di sbagliato in quello che l'ascoltatore stava dicendo, lo si poteva sottolineare, no? Perché trattarlo come un pazzo che stava delirando?
E' questo che non mi piace del Cruciani di questo periodo, stigmatizza con veemenza chi pensa che gli elettori di Berlusconi siano ignoranti o stupidi e poi si comporta allo stesso modo con chi, legittimamente o no, ritiene che il premier sia "inadatto" per il ruolo che ricopre.
Non trovi una contraddizione in questo?

Anonimo ha detto...

Guarda, Asvel, per citare una tipica espressione crucianesca: "con me sfondi una porta aperta".

Una delle ragioni per cui ho aperto il blog e' quella di tirare fuori e sviscerare tutte le sue contraddizioni.

Se non mi fossi imbarcato in questa storia del mantra e della terapia contro l'odio, avrei senz'altro commentato la telefonata che hai citato, quella chiusa con "Fatto?" Sara' per la prossima volta.

Ciao,
authan (autore del blog)