lunedì 21 luglio 2008

Alto e forte

Il supereroe Super-Brunetta, paladino dei lavoratori meritevoli e terrore degli assenteisti, è stato protagonista anche della Zanzara di venerdì 18 luglio, durante la quale, a parte qualche puntatina sui felici sviluppi dell’emergenza spazzatura a Napoli (onore al merito), si è parlato quasi solo delle iniziative del ministro della Funzione Pubblica contro i malati immaginari.

Ho già detto nel post precedente che Brunetta ha tutta la mia approvazione, e non sto a ripetermi. Mi limito solo a segnalare il mio apprezzamento per il giuslavorista e senatore PD, prof. Pietro Ichino (idolo assoluto), che, nel suo interessante intervento in diretta, pur non lesinando critiche a Brunetta, è stato propositivo indicando in una maggiore responsabilizzazione dei dirigenti pubblici, più che nella minaccia di visite fiscali a valanga, la strada da percorrere per incrementare i livelli di produttività.

Cosa rimane allora? Rimane una bella considerazione fatta da Cruciani, ma proprio bella bella, sui fatti del G8. Forse ancora più bella perché del tutto inattesa. Eccola:

Come non dare ragione, e bisogna dirlo alto e forte, al PM che ha chiesto più di cento anni di carcere per ventotto poliziotti per i fatti della scuola Diaz durante il G8 del 2001 a Genova. Il PM ha detto: i fatti addebitati sono gravi perché minacciano la democrazia molto più delle molotov lanciate. Ed è proprio così. La democrazia è maggiormente minacciata quando a infrangere le regole sono le forze dell’ordine.

Applauso e bacio in fronte.

Per chiudere in bellezza il post, a proposito di supereroi e a proposito di regole infrante, desidero riscrivere nuovamente una splendida frase pronunciata dal mutante Wolverine in una storia degli X-Men (i famosi supereroi della Marvel) di tanti anni fa. Una frase che mi è rimasta impressa e che amo citare per commentare situazioni, come quella della scuola Diaz, in cui chi dovrebbe dare il buon esempio, in quanto simbolo di un ideale superiore, manca al suo dovere.

We are heroes. We are supposed to stand for something.
We are supposed to play by the rules.
Because if we don’t, why should anybody?
(Wolverine, X-Men)

2 commenti:

Daniele ha detto...

Sarò scettico e malfidato (oppure prevenuto), ma non riesco a pensare che la verità sia quella che è stata pubblicizzata a gran voce dai mezzi stampa (per lo più filogovernativi).
L'emergenza rifiuti, che dura da più di 10 anni (quindi anche durante il precedente governo Berlusconi e già sotto la guida del commissario Bertolaso), credo sia risolta solo negli aspetti esteriori, quelli che servono a creare consensi nell'opinione pubblica. E' facile dire che si è risolto il problema, ma si sono rispettate le regole nella gestione dei materiali inquinanti, nella scelta dei siti di stoccaggio e di discarica? E' chiaro che in caso di emergenza qualche deroga può starci, ma chi pagherà il prezzo della pubblicità al governo Berlusconi?
Sulle iniziative del ministro della funzione pubblica non mi pronunzio. Per ora solo proclami e iniziative mediatiche, alcune poco realizzabili, come le visite fiscali nel primo giorno di malattia (ci sono gli uomini per realizzarle?). Spero che la strada della semplificazione burocarica e dell'efficienza della pubblica amministrazione sia percorsa con durezza, ma senza inutili generalizzazioni.

Anonimo ha detto...

Ciao Asvel.
E' vero, e' stata risolta l'emergenza "acuta" (montagne di rifiuti nelle strade), non l'emergenza in assoluto. Decisivo e' stato il contributo delle regioni del nord che si sono prese una quota di rumenta, dopo che per mesi, anche per motivi elettorali, si erano rifiutate. Va detto pure questo. Fatto sta che un miglioramento almeno a livello di immagine c'e' stato ed e' sciocco negarlo. Poi vedremo quello che succedera'.

Su brunetta, io credo sia sincero nella sua battaglia. Sarebbe bello usare la carota, ma prima c'e' da randellare un po', anche solo "per finta", come deterrente.

Ciao,
authan (autore del blog)