lunedì 21 settembre 2009

Impiccalo più in alto

La Zanzara di venerdì 18 settembre non poteva che cominciare mettendo sotto i riflettori, in uno "speciale Radio Londra", Antonio Di Pietro, definito da Cruciani il “principe dei resistenti”, il “capo della resistenza antiberlusconiana”.

Motivo? L'ex PM, parlando al congresso nazionale dell'Italia dei Valori a Vasto, ha accostato Silvio Berlusconi a Saddam Hussein, in un modo un po' particolare: Berlusconi starebbe negando quella che, secondo Di Pietro, è l'evidenza di una decadenza, così come Saddam, nei giorni in cui gli americani stavano entrando a Baghdad (primavera del 2003), faceva dire al suo portavoce che non stava accadendo nulla e che tutto era sotto controllo. Questo è ciò che ha detto Di Pietro, le parole in audio sono molto chiare.

Molti giornali online, però, giocando sul fatto che Di Pietro (purtroppo, dico io) non si fa problemi ad usare toni molto forti, hanno ridotto le parole di Di Pietro al semplice concetto “Berlusconi finirà come Saddam”, che sfortunatamente si presta ad una cattiva (ma errata) interpretazione, visto che Saddam, alcuni anni dopo la sua caduta (per la precisione nel dicembre 2006), è stato addirittura impiccato.

E ovviamente questa dell'impiccagione, della brama di vedere il collo di Berlusconi dentro ad un cappio, è stata l'interpretazione che Cruciani, per mezzo di uno di quei commentini brucianti, che sembrano casuali, en-passant, ma che invece sono delle sentenze vere e proprie, studiate a tavolino, ha fatto sua.

Non c'è niente da fare, quando l'ossessione prevale sulla ragionevolezza, si tende a vedere il nero anche dove il nero non c'è. Questo vale per per gli anti-berlusconiani così come per gli anti-antiberlusconiani (cioè quelli osteggiano gli antiberlusconiani a prescindere). Dunque Di Pietro, per gli ascoltatori distratti che magari non hanno prestato attenzione alla parole esatte pronunciate dal palco di Vasto, è diventato, seriamente o come macchietta non conta, colui che vuole vedere Berlusconi appeso ad una trave.


Impiccalo


Per avvalorare questa visione, provate ad indovinare chi Cruciani ha chiamato per commentare le ultime esternazioni di Di Pietro? Lui. Filippo Facci.

Fatemela dire chiaramente: io – l'ho ripetuto mille volte – per tanti versi considero Facci uno degli osservatori più acuti e brillanti (dico sul serio) della scena giornalistica italiana. Non mi perdo un suo pezzo. Però la sua ossessione patologica per l'anti-antiberlusconismo (superiore persino a quella di Cruciani), su cui il neo collaboratore di Libero, grazie ad articoli, libri e apparizioni TV, ha di fatto costruito non dico la carriera ma almeno la sua altamente remunerante notorietà (un po' come Marco Travaglio con Berlusconi, in un certo senso), non lo rende ahimé un interlocutore obiettivo, lucido e razionale su temi come quelli affrontati venerdì scorso.

Come si fa a prendere sul serio uno (sempre Facci) che dice che Di Pietro è un “povero demente”, che fa dei “finti congressi molisani stile Kim-Il-Sung” (simpatico accostamento su cui ovviamente il nostro eroe Cruciani non ha avuto nulla da ridire, un mito), che “punta allo sfascio di ogni baluardo di riferimento, all'inasprimento di ogni conflitto istituzionale, alla delegittimazione progressiva di tutti i basamenti”, e che “alla fine quello che vuole fare assomiglia ad una rivoluzione, tenendo presente che lui ne ha già fatta una” (riferimento a Mani Pulite)?

Se questa è una lucida analisi sul fenomeno Di Pietro, tratteggiato a metà tra un carbonaro e un eversore (ma comunque "demente", mi raccomando), io sono una tartaruga zoppa.

***

Ma il weekend appena trascorso ci ha donato su un piatto d'argento una nuova prelibatezza. Il ministro Renato Brunetta ha dichiarato che una parte della sinistra, composta da una “élite di merda”, sta “preparando un vero e proprio colpo di Stato” e per questo “deve andare a morire ammazzata”. A chi si è risentito, Brunetta ha poi controrisposto di non sentire bisogno alcuno di scusarsi per i toni forti, visto che “qui è in gioco la democrazia”.

Lo riscrivo perché va sottolineato: per Brunetta “è in gioco la democrazia”. Secondo voi, così, a naso, cosa ascolteremo stasera a contorno di queste parole? Radio Londra o Ufo Robot?

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Non conosco "Umberto D.", ma "Impiccalo più in alto" (titolo originale "Hang 'em high"), bel western con Clint Eastwood datato 1968, me lo ricordo bene.





10 commenti:

Anonimo ha detto...

cosi... a naso, stasera niente Ufo Robot.
a Cruciani gli conviene glissare in assoluto silenzio sulle demenziali uscite di Brunetta, tanto sono fuori dal mondo e per come sortite, quasi un parallelo con le esagerazioni di SB nell'incontro con Zapatero.
un brutto momento davvero e Cruciani lo sa bene.
Ci sarà il tema delle missioni di pace, i morti di Kabul, il funerale....etc.
Scommettiamo che parleranno solo ascoltatori con questi interventi?
Teniamo conto che già si parla, NON DI RIENTRARE, ma di MANDARE TRUPPE ULTERIORI!!

Anonimo ha detto...

spero solo che qualche temerario riesca ad infiltrarsi per ribadire la denuncia di un vero scandalo!
La Polizia depotenziata, senza automezzi e con gli organici ridotti al lumicino, come si è visto con Iacona ieri sera (grazie Riccardo!) su RAITRE.

Ministro Maroni, dopo averci OSSESSIONATO all'inverosimile con la sicurezza, questo dobbiamo vedere?
Ministro Larussa, ecchissenefrega dei soldati dell'esercito in città a sorvegliare i semafori ??

VERGOGNA!

E dire che dovevano far rialzare l'italia!

Paolo l'antibrunettiano viscerale ha detto...

Buongiorno,
bel post! lo sottoscrivo quasi in toto, trovo solo la tua stima in Facci eccessiva.

Per quanto riguarda le uscite di Brunetta (peraltro perfettamente allineate a tante di SB) credo meritino qualcosa di diverso da Radio Londra: qui si parla di contrastare il pericolo rosso, mica di andare in montagna con i partigiani. Ma tutto quanto mi viene in mente è troppo riferibile al Ventennio (sarà un caso?). Credo che passerà Ufo Robot e una scrollata di spalle del conduttore.

Parlando di ossessioni mi permetto di notare che a differenza dell'antiberlusconismo, l'anticomunismo in Italia non passa mai di moda.
E si che nel primo caso c'è qualcosa cui poter essere avversi, mentre nel secondo, in Italia forse non c'è mai stato granchè, con buona pace di Pansa...

Saluti

Paolo l'antibrunettiano viscerale

Anonimo ha detto...

Per inquadrare Facci io citerei quel lungo reportage contro Grillo che lo ha visto ricercare ovunque (anche nei cassonetti urbani) qualunque cosa potesse screditare la persona e quindi le battaglie di Grillo: un grazie sentito per quegli aneddoti piccanti e coderecci sentiti al bar da conoscenti del comico genovese, veramenti fantastici, tempo impiegato bene, altro che Gabanelli!
PS-i capelli ossigenati sono fuori moda da un tot, informati...

Fabio Giampaoli ha detto...

Bellisssimo Venerdì scorso!!!

Cruciani: "Banfi ma lei conosce Umberto D?"

Lino Banfi: "Capolavoro del Neo Realismo, interpretare la parte dell'anziano protagonista sarebbe il mio sogno!"

La discussione è andata più o meno così.

Se anche il "Mito" Lino Banfi dice a Cruciani, che non conoscere Umberto D è "GREVE!" almeno su questa questione si può mettere una pietra sopra con assoluta certezza.

liongalahad ha detto...

anche per me..o glisserà o le accennerà appena

Anonimo ha detto...

..Da notare che SB, pur di offendere gli avversari politici, è arrivato a dare dell'incantatore di serpenti a Soru e piu' in generale a definire MALVESTITI e MALEODORANTI i parlamentari dell'opposizione!

Si guardasse lui, con quella divisa da PADRINO, pero' esperto di DESSAIN con i capelli disegnati sulla cocuzza come gli omini del calciobalilla!

Pure Oliviero Toscani ha detto che fa proprio pena e avrebbe bisogno di un lookologo al piu' presto, altro che la Gestapo di Feltri!!

Pale ha detto...

Fateci caso. Se sostituite al discorso di Facci Berlusconi a Di Pietro, altro che radio Londra o Grillo!

E come ha detto Authan, il discorso di Di Pietro, seppur sopra le righe (come al solito) non aveva nel modo più assoluto il senso che Cruciani gli ha dato.

L'unica cosa che condivido a pieno con Cruciani è questa spettacolarizzazione dei soldati uccisi. Mi dispiace incredibilmente per loro, ma fa parte del mestiere, purtroppo.

Infineuna parola per i titoli unici dei tg. La trovo una cosa pessima e populista.

Anonimo ha detto...

Tonino, Brunetta, Don Giorgio … per me il fatto della giornata è la Santanchè con la sua fissa del burqa (volgarmente detto burka), che viene “aggredita” (a suo dire) fuori da una moschea in occasione della fine del Ramadan, perché vuole togliere il velo alle signore islamiche. Mi domando: tutto ciò per mettersi in mostra o per dimostrare che in Italia le donne non sono trattate alla stregua di escort ? Perché non protesta davanti a Palazzo Grazioli contro “l’alta considerazione” che ha il Premier delle donne? (domanda pleonastica)
Pasquino

Anonimo ha detto...

@ Pasquino
Veramente credo che la “Santadeche?” fosse piu’ animata dal desiderio provocatorio di rimarcare come indossare il burqa sia contrario alla legge italiana che vieta di rendersi irriconoscibili e non identificabili con l’abbigliamento.
Da notare che esiste già una sentenza per la quale il Sindaco non può disporre il divieto di usare il velo che copre il volto, impedendo perciò alle donne musulmane di indossare i tradizionali veli tipici, quali il burqa ed il chador.
Lo ha stabilito il Tar Friuli Venezia Giulia, con la sentenza n. 645 del 16 ottobre 2006, precisando che l'ordinanza sindacale non può interpretare il divieto di uso di caschi protettivi o di mezzi atti a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona previsto dall'art. 5, co. 1° della legge 152/1975, nel senso di includere tra tali mezzi anche l'uso del velo.

http://www.altalex.com/index.php?idnot=10585

Cio’ che mi ha colpito è sapere (parole di Cruciani) che la suddetta Santa… sia vicina al think thank finiano, mentre invece la (brava) Sofia Ventura (che sempre dovremo ringraziare per aver alzato il velo sul ciarpame veline-candidate) abbia criticato la presenza della suddetta al raduno di chiusura del Ramadan.
Cruciani è stato bastonato (dopo Umberto D.) anche questa volta per la sua ignoranza!
la Santa… lo ha redarguito per non conoscere i trascorsi dell’Imam del centro di Viale Jenner, espluso dall’Egitto come indesiderato, ricevendone l’invito a documentarsi (magari su Google!!)!
Cruciani si è cosparso il capo di cenere, protestando debolmente di riportare unicamente delle agenzie di stampa (ANSA) mentre quella inviperita continuava a ripetergli: “ma si, continuate a dare risalto a questa gente, questi terroristi, che calpestano i diritti delle donne…”

Cruciani ti perdono solo per la battuta che hai fatto PRIMA del colloquio in diretta con la Santa…, quando hai sogghignato riferendo che, se stava andando a registrare PORTA-A-PORTA, cosi tanto male poi non le dovevano aver fatto quei brutti infedeli!!!