giovedì 12 febbraio 2009

I Crociati

[Attenzione: anche oggi c'è un guest post, stavolta a firma di Paolo.]


Buongiorno,
purtroppo anche oggi Authan si è dato alla latitanza, quindi, tutto orgoglione e vellicato nel mio narcisismo, ho accettato il suo invito a scrivere qualcosa.

Per quanto riguarda la trasmissione di ieri vi propongo due riflessioni: una più leggera su Cruciani ed una (spero l'ultima) sul caso Englaro.

Nel colloquio iniziale con Villari (mi pare fosse lui) Cruciani ha ripetutamente cercato di estorcere all'ospite una dichiarazione circa il fatto che Mentana avesse rassegnato le dimissioni per "narcisismo".

Devo ammettere che la cosa mi ha fatto ghignare amaramente per l'atteggiamento che mi è sembrato vigliacchetto ed ipocrita del conduttore, che da un lato professa pubblicamente stima professionale per Mentana, dall'altro manda avanti Villari nel tentativo di fargli dire che è un narcisista (da qual pulpito viene la predica, oltretutto: le sigle della zanzara con i borbotti maleducati, i "bah!" ed i "non capisco, sarò ritardato" mi paiono sufficientemente autocelebrativi da dover tener lontano ogni riferimento al narcisismo altrui da questa trasmissione).

Passando al caso Englaro le considerazioni si fanno ovviamente più gravi.

Sentendo le dichiarazioni di Alfano "Eluana è morta di sentenza" (e mi verrebbe da dire che uno che ha queste uscite è la prova provata che avere l'encefalogramma piatto non ti impedisce di parlare né di fare il ministro…) mi sono reso conto di aver sinora percepito due modi diversi di affrontare il problema.

Mentre da un lato, sottolineo tra molte opinioni rispettabili e condivisibili, venivano veicolate anche uscite insultanti ("Assassini", "Voi siete le tenebre", "Volete solo togliervi di dosso un peso", "Volete solo promuovere il vostro libro" e via così) tese a screditare chi voleva che fosse rispettata la volontà di Eluana, dalla parte avversa non ho sentito uscite simmetriche, che avrebbero potuto avere lo stesso fondamento e lo stesso fine. Per fare un po' di esempi non ho sentito nessuno urlare "Sequestratori", "Torturatori", "Volete solo favorire il business delle cliniche e delle industrie farmaceutiche".

E allora mi chiedo: sono io che ho inconsciamente filtrato gli insulti della parte che sento più vicina alle mie opinioni, sono stati i media a farlo, la presa di coscienza sull'argomento è avvenuta su due piani di coscienza diversi, oppure ancora mi sfugge qualcosa? Voi cosa ne dite?

Personalmente, ma con molti dubbi, credo che di mezzo ci sia il diverso approccio tra chi è spinto da un atteggiamento fideistico (che credo debba necessariamente essere meno aperto al dialogo in quanto la volontà di Dio è contemporaneamente il motivo, la giustificazione e l'argomento supremo) e chi è invece motivato da considerazioni invece di tipo laico – razionalista, che deve strutturare attraverso le esperienze ed il confronto con altre opinioni.

Saluti

Paolo il supplente

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PS: domani conto di tornare in sella.
Grazie mille a Tommaso e Paolo per i loro ottimi contributi.
Ciao,
Authan, missing in action

8 commenti:

F®Ømß°£ ha detto...

Buongiorno,

complimenti a Paolo, sempre efficace e piacevole da leggere.

Sul narcisismo di Crux non vale neanche la pena di dilungarsi, poche persone "si piacciono" di più del nostro, che tende tra l'altro a sopravvalutarsi un po' secondo me.

L'asimmetria sulle espressioni sul caso Englaro l'ho notata anche io, ma essendo vicino alla stessa parte di Paolo potrei commettere lo stesso errore.

Mi pare comunque che una delle differenze tra i due schieramenti, in generale, sia proprio la tendenza a cadere nel becero.

La mortadella e lo spumante, la maglietta di Calderoli, gli insulti ai senatori a vita, sono espressioni di una volgarità e di una cultura di infimo livello. Non ricordo cadute di stile dello stesso genere dall'altra parte.

Volevo aggiungere un dettaglio che nn ho inserito nel post di ieri: il ns eroe ha fatto ascoltare il teologo Hans Küng che si dissociava dalla linea del Vaticano. Crux ha deriso con tono garrulo l'accento tedesco che si notava nell'intervento.

Lo facesse al Papa il verso allora ;-)

Saluti

Tommaso stanco

Anonimo ha detto...

una domanda per tutti voi..
considerate giuseppe cruciani UN GIORNALISTA?

io nutro seri dubbi.
argomento poi.

intanto mi farebbe piacere leggere le vostre considerazioni.

grace

Anonimo ha detto...

Dall'altra parte, in difesa della vita, non gente che si è distesa sull'ambulanza o che abbia pensato bene di scrivere sui muri della clinica il proprio giudizio.
Una maniera assolutamente composta e rispettosa dell'altrui pensiero nel portare avanti la propria posizione con convinzione e determinazione, senza oltraggio e senza offesa.
Vanno però registrate anche posizioni diverse come quella che ha espresso l'on. friuliano Saro, esponente del PDL in disaccordo con la maggioranza e i vari Quagliariello, Alfano, Gasparri e Berlusconi stesso, intervistato al telefono da Cruciani martedi sera ma che non ha avuto un grande risalto.....

Anonimo ha detto...

Dall'altra parte, in difesa della vita, non gente che si è distesa sull'ambulanza o che abbia pensato bene di scrivere sui muri della clinica il proprio giudizio.
Una maniera assolutamente composta e rispettosa dell'altrui pensiero nel portare avanti la propria posizione con convinzione e determinazione, senza oltraggio e senza offesa.
Vanno però registrate anche posizioni diverse come quella che ha espresso l'on. friuliano Saro, esponente del PDL in disaccordo con la maggioranza e i vari Quagliariello, Alfano, Gasparri e Berlusconi stesso, intervistato al telefono da Cruciani martedi sera ma che non ha avuto un grande risalto.....

Anonimo ha detto...

...E che dire del tono denigratorio e di scherno di qualche sera fa del Crux per il politologo Giovanni Sartori, di cui è ben nota la convinzione di come la maggioranza degli italiani viva sotto ipnosi ??

Marco ha detto...

L'asimmetria che noti su questo caso io la noto da sempre e riguarda tutti gli scontri politici tra PDL e altri soggetti (che può essere il PD, Di Pietro, i professori, i magistrati, Beppino Englaro...). Il fatto è che i membri del PDL (Berlusconi per primo) non si fanno mai problemi a cadere nella demagogia spinta, politicamente scorretta e fuori misura, semplicemente perchè (a mio avviso) il loro elettorato di riferimento non ravvisa in ciò un problema e laddove lo potesse diventare è sufficiente una smentita("io non l'ho mai detto, sono loro che alimentano campagne d'odio contro di me...") o un opportuno filtro dei media compiacenti e l'elettore di riferimento (non particolarmente interessato o sensibile alla cosa) rimuove in fretta.

Anonimo ha detto...

Buongiorno,
sono completamente d'accordo con il mio articolo, mi faccio i complimenti...

@ Tommaso: parlando del Papa, ieri avevo avuto per un brevissimo momento l'illusione di essere pienamente d'accordo con lui, quando ha affermato che "la vita è un bene indisponibile". Ma mi è stato subito chiaro che mentre io pensavo che ognuno fosse l'unico assoluto proprietario della propria (son disposto ad estendere qualche diritto ai miei figli ed a mia moglie, se si comportano bene ;-)), lui era convinto di essere delegato dall'alto ad esercitare la proprietà su tutte...

@ Grace: tempo fa avevo espresso l'idea che cruciani è un buon conduttore (per la qualità degli ospiti che riesce a contattare, perchè malgrado tenga una conduzione di parte permette l'intervento anche di rappresentanti del campo avverso, perchè tiene la trasmissione al di sopra del normale scambio di slogan, non è banale...), ma un giornalista mediocre o anche meno (perchè non verifica la notizia, perchè non identifica le fonti "sospette" -con Blondet mi ha fatto incaxxare fuori modo-,perchè altera consciamente e pesantemente le condizioni di partecipazione degli ospiti a seconda delle loro opinioni e del loro peso,...).

Saluti

Paolo, il commentatore di se stesso

Anonimo ha detto...

Bravo Paolo, secondo me hai colto perfettamente la differenza fra un laico e un cattolico fervente: il primo tende a discutere e argomentare, a porsi dubbi insomma, l'altro ha la verità in tasca (alcuni nel cilicio); questo porta in genere chi ha una visione laica a lasciare la libertà di scelta all'individuo per ciò che riguarda le azioni che non nuocciono agli altri (vedi divorzio, aborto, eutanasia...), il cattolico no, per lui non c'è possibilità di scelta... Non so se avete visto il finale de "L'Infedele" di questa settimana è emblematico: Lerner chiedeva alla Binetti perché una persona (nel contesto, lui stesso) non potesse dichiarare e vedere poi realizzata la sua rinuncia all'alimentazione e all'idratazione di contro alla legge che il governo sta facendo; bene, la Binetti balbettava, farfucchiava, si richiamava a grandi principi, non si capiva un accidente di quello che dicesse, evidentemente cercava di sviare... Ecco, quell'immagine per me era proprio la rappresentazione viva della differenza tra una persona veramente libera e razionale e una religiosa, dogmatica e oscurantista