Immagino conosciate tutti il caso di Rita Bernardini, la deputata radicale/PD che, con l'altro esponente radicale Sergio D'Elia, si è recata, nei giorni scorsi, presso il carcere romano di Rebibbia al fine di verificare la veridicità di alcune non ben precisate segnalazioni in base alle quali i responsabili dello stupro di Guidonia (la loro nazionalità è irrilevante) sarebbero stati malmenati durante la loro permanenza in custodia.
In seguito a questa iniziativa, che rientra comunque nelle prerogative di un parlamentare, la Bernardini è diventata oggetto, nel web, di invettive, insulti, minacce, e anche in TV c'è chi ha ritenuto opportuno esprimere - anzi, urlare - una pubblica reprimenda, come il comico Maurizio Battista.
Insomma, una sorta di linciaggio mediatico, che Giuseppe Cruciani, pur comprendendo il profondo rancore popolare per i brutali stupratori e per chi, in apparenza, dimostra una qualche solidarietà per loro (in realtà non è così, da parte della Bernardini, come chiunque, ragionando lucidamente, può capire), ha disapprovato in toto durante la Zanzara di ieri, assumendo una posizione piuttosto impopolare, ma, a mio modo di vedere, lodevole e per certi versi coraggiosa.
La domanda che dobbiamo porci non è se la Bernardini abbia fatto bene ad interessarsi delle condizioni degli stupratori, ma se dobbiamo accettare che in uno stato di diritto delle persone trattenute in custodia per qualsivoglia reato, anche il più abietto, vengano malmenate da agenti delle forze dell'ordine o della polizia penitenziaria. E' questo il punto, come la stessa deputata ha spiegato intervenendo in trasmissione.
Il ragionamento di chi dice "se la ragazza stuprata fosse vostra sorella (figlia, moglie, fidanzata, ecc.) non vi preoccupereste dello stato di diritto" è sbagliato alla fonte, perché presuppone che il concetto di stato di diritto venga scavalcato dal concetto di stato governato dall'emotività.
Anch'io strozzerei con le mie mani chi facesse del male ad una persona a me cara, ma a mente fredda, mi chiedo: cosa succederebbe se le leggi fossero emanate e poi fatte rispettare solo ed esclusivamente da persone che hanno subito violenza o che hanno visto subirla ad una persona cara? Vedremmo la gente impiccata ai lampioni delle strade e fucilata senza processo, ecco cosa succederebbe. E' questa l'Italia che vogliamo?
Uno stato di diritto non può essere preda dell'emotività. Per questo motivo delle persone trattenute in custodia non possono essere malmenate, anche se istintivamente lo meriterebbero. E' una questione di principio su cui non si può transigere, perché transigere vorrebbe dire minare le fondamenta dello stato.
Io non provo nessuna pietà per gli stupratori di Guidonia, sia chiaro. Voglio, anzi esigo, che siano puniti severamente. Ma la punizione deve essere quella prevista dalla legge, e deve essere stabilita da un giudice. Vigilanti, punitori, e giustizieri della notte sono anti-eroi la cui esistenza è ammissibile solo nel variegato mondo del cinema e dei fumetti.
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A proposito di giustizieri, chi si ricorda dello straordinario telefilm di fine anni '80 "Un giustiziere a New York" ("The equalizer" in originale)? Ecco la sigla, bellissima.
martedì 3 febbraio 2009
A mente fredda
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6 commenti:
E qui si inserisce anche Maroni che vuole uno Stato "cattivo" con i clandestini, mentre non solo alla Libia e all'Inghilterra, ma ormai non facciamo più paura neanche al Brasile, che si tiene il nostro Battisti...
Cruciani sta sempre dalla parte del più forte, fingendo di tendere una mano al più debole: in realtà è come lo sceriffo di Nottingham che finge di sincerarsi delle condizioni della gamba ingessata del povero per vedere in realtà se nasconde delle monete.. 10 minuti all'"autorevole" commento del comico Maurizio Battista lasciandolo parlare liberamente senza contraddirlo, e poi fingendo di conoscere poco la Bernardini, che in realtà conosce da anni, da quando il Nostro lavorava per Radio Radicale, (e conosce il suo impegno nell'associazione contro la pena di morte). In ultimissimo piano, come un prete nelle foto scolastiche, la notizia del barbaro pestaggio alla stazione di Nettuno (anche questo episodio, ovviamente non collegabile da Cruciani al clima di intolleranza verso i più deboli, specie se stranieri, fomentato dal nostro governo, partendo da Brunetta fino ad arrivare a Maroni
Buongiorno,
ieri sera, dopo molto tempo, mi sono ritrovato a condividere le opinioni che Cruciani lasciava trasparire. Mi chiedo quindi: dove sto sbagliando? :-)
A parte le battute mi ricollego a questo pezzo dell'ottimo Authan (i complimenti per il sito li do sempre per sottintesi): "dobbiamo accettare che in uno stato di diritto delle persone trattenute in custodia per qualsivoglia reato, anche il più abietto, vengano malmenate da agenti delle forze dell'ordine o della polizia penitenziaria" per associarmi alla (ovvia) risposta negativa.
Chiediamoci però quante volte abbiamo accettato senza scandalo che un pezzettino in più dello stato di diritto venisse impunemente stracciato via da una classe politica troppo debole e poco autorevole per contrastare le reazioni "di pancia" dell'opinione pubblica (o peggio interessata a declassare i diritti a privilegi da poter gestire ed erogare a discrezione), pensando che non fosse importante o che non ci riguardasse (un po' di esempi? Bolzaneto e Diaz; la gestione del caso Englaro da parte di Sacconi; ...).
Purtroppo ho l'impressione che anche in questa materia l'impunità di cui godono i nostri politici nel fare ciò generi reiterazione e renda la cosa accettabile e normale, distruggendo di fatto lo stato di diritto.
Ieri sera, per zittire un ascoltatore che richiedeva un "contrappasso" per gli stupratori e fargli fare una brutta figura è bastato Cruciani. Di questo lo ringrazio sinceramente e sentitamente.
Paolo, the Punisher
Buongiorno,
aspettavo con ansia questo post perché ieri le telefonate degli ascoltatori mi hanno veramente depresso.
Premetto che i colpevoli dello stupro sono da punire con la massima severità che la legge concede.
Con la massima severità, niente di meno e niente di più.
Trovo nauseante in modo indescrivibile che il sentimento popolare espresso dai media sia quello di un clima di linciaggio. Trovo nauseante sentire gente che si compiace ad alta voce che i rumeni siano stati picchiati in carcere da rappresentanti delle forze dell'ordine o che si augura violenze (magari figurandosi nell'atto di compierle) su una parlamentare.
Concordo perfettamente con Authan: rispetto al 100% qualsiasi sentimento di vendetta proveniente da chi ha subito qualche tipo di violenza a sé o ai propri cari, ma trovo assolutamente disdicevole e rivoltante qualsiasi incitamento alla giustizia sommaria proveniente da persone che nulla hanno subito, ma sfogano solo il loro odio.
Trovo molto scorretto da parte dei media intervistare i "parenti delle vittime", sperando che si lascino andare a cruente descrizioni di cosa farebbero ai delinquenti di turno oppure che usino la parola perdono così il Papa è contento. Tuttavia riconosco ampiamente il diritto a queste persone a desiderare che colui o coloro che gli hanno fatto del male siano appesi a testa in giù e dati in pasto ai corvi dopo 1000 frustate.
Loro possono auspicarlo.
Al bar può auspicarlo l'uomo della strada, anche se facendolo è a mio parere un po' meschino.
Lo Stato non deve permetterlo (e ovviamente deve punire secondo le sue leggi tali malfattori).
E poiché lo stato non deve permetterlo, è molto preoccupante sentire che invece l'uomo della strada (che magari è lo stesso con l'auricolare bluetooth che guida in seconda corsia chiamando cruciani dicendo che "la guerra è guerra") trova giusto che in una Nazione democratica sia possibile essere picchiati impunemente una volta in carcere.
Trovo nauseante, lo ripeto, l'ipocrisia dietro questo ragionamento. Questa gente non vede l'ora di avere una scusa per torturare qualcuno, e non si rende conto che se sono bestie (e lo sono, sia ben chiaro), i sei rumeni che violentano una ragazza chiudendo nel bagagliaio il suo fidanzato, sono bestie anche loro che invocano "i superdotati del carcere per fare ai rumeni quello che loro hanno fatto a una di noi".
Aggiungo una mia opinione personale:
25 anni di Canale 5 e di trasmissioni litigio sullo stile di Amici generano una popolazione rabbiosa, pronta a scannarsi per un tamponamento, per i vicini che fanno casino, o a linciare o a dare fuoco ai barboni. Nulla può togliermi dalla testa che una grave responsabilità della nauseante bassezza in cui sguazza chi vive in questo modo sia della televisione per come è diventata negli ultimi 25 anni.
Ci sono comuni che vogliono mandare la Costituzione a casa degli immigrati, ma vogliamo davvero far finta di credere che questa gente forcaiola con gli altri abbia qualcosa a che fare con essa?
E infine, dove ci porta dare il diritto di voto a chi "ragiona con la pancia" come amano dire i nostri giornalisti, perché il cervello lo hanno spento perché così era alla moda?
Tommaso furibondo
PS: Ho ritrovato un motivo per apprezzare Cruciani ieri
In uno stato di diritto non sarebbe mai possibile che sindaci e ministri istighino alla violenza fisica contro gli immigrati, ma se ci fossero elettori illuminati.....
io vivo in una provincia ad altissima denstià leghista.
mi fa una rabbia vedere come i padani hanno trasformato l'amministrazione pubblica della città-giardino in un poltronificio per camicie verdi.....al grido di Padroni a casa nostra, alla faccia di Roma ladrona!
Salvo poi far chiudere il call center all'Ospedale di Castellanza per trasferirlo a Paternò, feudo del Ministro della Guerra, cui Santoro ha dedicato una recente puntata di Annozero!!
Tutta l'intolleranza nel vivere civile viene dalla loro ristrettezza mentale ed ignoranza di qualsiasi elementare rispetto della diversità.
Io ho deciso che non basta indignarsi, con certi trogloditi che hanno il loro idolo in un ministro della repubblica che giura fedeltà alla costituzione, ma ad ogni piè sospinto minaccia di far scendere dai monti i bergamaschi con i fucili, io non ho nessuna voglia di rapportarmi.
Gente che non conosce nemmeno l'ABC della democrazia e che sentenzia in nonme del popolo senza sapere di cosa si stia parlando!
Non so se l'avv. Marazzita sia un principe del Foro..... sta di fatto l'altra mattina su RAITRE in diretta con RAINEWS24 alla trasmissione ISTRUZIONI PER L'USO parlando del clamore intorno alla vicenda DI PIETRO/NAPOLITANO ha ben spiegato che, per configurarsi come VILIPENDIO occorre che l'offesa sia diretta ed esplicita ed ha altresi escluso che le parole dell'ex-pm anche se rivolte inequivocabilmente al capo dello Stato, si possano giudicare offensive.
Io penso, come Cruciani, che Napolitano non potesse bloccare il percorso di legge del Lodo Alfano su cui si pronuncerà la Corte Costituzionale o comunque il referendum poplare a seguito della raccolta firme per abolirlo.
Ritengo pero' che una volta ricevuto il simpatico omaggio dell'impunità che in effetti serviva ad altra carica istituzionele, potesse rifiutarne la copertura, prendendo cosi una posizione chiara di fronte a tutto il Paese.
Ora si sa che la denuncia per vilipendio contro Di Pietro è un'iniziativa personale del Presidente delle Camere Penali, quell'Avv. Dominioni che, guarda la combinazione, è pure legale della famiglia Berlusconi (ma quanti ne avrà...? Ghedini, Previti, Dominioni....).
Se nessuno qui ravvisa un lampante ed offensivo conflitto di interessi.... beh... allora siamo messi proprio male!
Mi sembra che l'atteggiamento di Cruciani sia qui stato abbastanza di dubbio e di disapprovazione.....
In tutti i casi questo Dominioni nell'intervento alla Zanzara non ci ha fatto una gran bella figura soprattutto perchè pare non aver nemmeno avuto di prima mano le informazioni relative alle affermazioni di Di Pietro, poichè ha fatto riferimento a quanto pubblicato dagli organi di stampa!
Ha ben specificato i motivi che lo hanno indotto a muovere denuncia contro Di Pietro, ma non su commissione!
Ecco anche qui, giacchè Napolitano ha capito benissimo.... potrebbe far ritirare la denuncia e chiedere a Dominioni di occuparsi delle cause che giacciono inevase e danneggiano si gli interessi dei cittadini!
Soru un fallito?
Ceramente se avesse avute le sponde che ha avuto il cavaliere.....
Il quale come è ben noto non ha certo molto a cuore l'interesse degli italiani giacchè ha caricato sulle loro spalle fardelli pesatissimi come l'affaire ALI-CAI o l'abolizione dell'ICI che poteva restare benissimo ai comuni, visto che si parla tanto (a vanvera) di federalismo fiscale!!
E non dimentichiamo che il candidato-fantoccio del PDL per le elezioni sarde, Ugo Cappellacci, altri non è che il figlio del commercialista della famiglia Berlusconi per le proprietà in Sardegna!
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