giovedì 13 novembre 2008

Vengo anch'io, no tu no

La Zanzara di ieri si è ancora una volta appiattita, quasi per inerzia, sulle questioni legate ad Alitalia. Tuttavia, per fortuna, la giornata aveva offerto anche altri temi di interesse, per nulla marginali, che Giuseppe Cruciani non ha omesso di menzionare.

C'è stato Giulio Tremonti che ha detto che i banchieri che falliscono devono andare a casa o in galera (sì, ha detto “galera”. Ma il copyright del giustizialismo non ce l'aveva Di Pietro?).

C'è stato il tentativo, piuttosto forzato in assenza di chiarezza sugli eventi, di una deputata del PD di stabilire un legame tra l’aggressione ad un senzatetto, a Rimini, e la recente proposta leghista di istituire il fondamentale (sono ironico) registro dei chochard, giudicato di dubbia utilità dallo stesso Cruciani.

E infine c'è la CGIL, sempre più isolata, che non viene nemmeno più convocata agli incontri informali con governo e Confindustria, provocando l'ira di Epifani. Per Cruciani non c’è nulla di eclatante, anche perché secondo lui, tutto sommato, (cito) “questi incontri rientrano nell'ambito di vetusti riti sindacali. Sarebbe ora di considerare superata la necessità, da parte del governo, di convocare le sigle sindacali su qualunque cosa”.

E' una considerazione interessante, su cui val la pena soffermarsi. Io confesso di non avere un’opinione precisa. Da un lato riconosco l'importanza storica dei sindacati, e sono consapevole che ad essi devo molti dei diritti di cui godo come lavoratore. Dall'altro lato, però, è sotto gli occhi di tutto che, negli ultimi tempi, essi, e in particolar modo la CGIL, abbiano rappresentato un freno per molte delle riforme di cui questo paese ha bisogno.

Su questo tema, ho trovato molto interessante un'intervista al sociologo Luca Ricolfi presente sul Messaggero di oggi. Eccone uno stralcio: L'errore che fa la CGIL è che parte dal teorema secondo cui qualsiasi cambiamento non può che peggiorare la condizione dei lavoratori. Il conservatorismo del sindacato di Epifani nasce dalla convinzione che qualunque intervento non può essere che negativo, e questo perché c'è un governo antioperaio, antipopolare, che sta tutto dalla parte del padrone. Un atteggiamento ideologico e pregiudiziale che porta a "resistere, resistere, resistere". […] La CGIL diventerà minoritaria, ma ci vorranno alcuni lustri.

Su una linea leggermente diversa è l’altrettanto interessante editoriale senza firma (quindi attribuibile ad Antonio Polito) apparso sull'odierno Riformista: “Il più grande sindacato italiano resta su posizioni conservatrici e arretrate. […] Ma la rottura dell’unità dell’azione sindacale non necessariamente accelera le riforme. Nel quinquennio tra 2001 e 2006 non le accelerò. E se non le accelerà, è inutile.”

Ecco, forse potremmo concludere così: se una sorta di "delegittimazione" della CGIL deve aver luogo, essa dovrebbe in prima battuta partire dal basso, con un calo degli iscritti, con una bassa partecipazione agli scioperi. Solo in un secondo momento il governo dovrebbe sentirsi autorizzato a semplificare ed abbreviare il processo di concertazione. Il tutto deve avvenire in modo graduale. Un taglio netto, tranchant, nei confronti della CGIL potrebbe rivelarsi, oggi, controproducente.

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Il contributo multimediale è scontato: Enzo Jannacci, "Vengo anch'io, no tu no".




8 commenti:

Anonimo ha detto...

Avete mai notato che Cruciani ama citare sempre e solo i sondaggi online di Skytg24 come se fossero il Vangelo.

Avete presente i sondaggi di Sky? Già sono faziosi per come pongono le domande (molte volte tra l'alto di una idiozia/banalità uniche).

http://tg24.sky.it/tg24/sondaggi_tg24/home.html

Tutti i risultati dei sondaggi sono sempre fortemente a favore del governo...su qualsiasi argomento da settimane e settimane? Possibile?

Sarà mica che sono un po faziosi a Sky??

Anonimo ha detto...

Ciao gigi.

Sky appartiene a Murdoch, che e' noto per essere un conservatore, ma a me capita spesso di guardare SkyTG24 e non ci trovo faziosita'. Il TG5 e' tutta un'altra storia (stendiamo un velo pietoso su TG4 e Studio Aperto).

Cruciani, per sua ammissione, tiene un monitor fisso su SkyTG24 (in modo da recepire immediatamente eventuali "breaking news") e credo che sia per quello che gli capita di citare spesso tale rete.

Sui sondaggi in particolare non ti so dire... io non ci faccio mai caso, li ignoro, per me non contano nulla.

Ciao,
Authan (autore del blog)

Anonimo ha detto...

Io volevo parlare del sindacato.
Non riesco a capire perché chi difende dei DIRITTI che vengono progressivamente cancellati possa definirsi conservatore e arretrato.
La CGIL è l'unico sindacato che ha lottato contro la precarietà e per mantenere elevato il potere d'acquisto dei redditi da lavoro dipendente.
Risultato: ha perso le sue battaglie e gli operai sono diventati precari, senza futuro e soprattutto poveri.
E' questa la modernità per i soliti Polito Ricolfi e Cruciani?

Anonimo ha detto...

cisl e uil hanno la stessa dignita morale di chi collaboro'n con il nazismo dal 43 al 45....
paolo

Anonimo ha detto...

Un'altra importante notizia data di sfuggita ieri è quella del giovane ghanese Emmanuel picchiato dai vigili a Parma; le indagini hanno evidenziato gravissime irregolarità del fermo, compreso il pestaggio e ingiurie... il Pm stà concludendo le indagini ma Pr è piccola e i fatti già si sanno. Emmanuel ha piena ragione e 10 vigili urbani sono indagati con gravi imputazioni... Ditelo a Cruciani che dice che un singolo episodio non vuole dire niente, e ai tempi lo presentava come una mezza bufala!

Anonimo ha detto...

Concordo sul discorso dei sindacati: se è vero che devono essere effettuate riforme in molti campi della vita italiana è altrettanto vero che quelle che sono arrivate, e mi riferisco ai diversi contratti sottoscritti dai sindacati negli ultimi anni, hanno destabilizzato il lavoro in Italia,
depauperato il loro potere d'acquisto e limato il profilo pensionistico, rendendolo precario e non flessibile (guardiamo la flessibilità in Europa e vedremo delle notevoli differenze a partire dal salario...). Oggi la Cgil paga le scelte scellerate fatte negli anni passati, il conservatorismo del sindacato di Epifani NON nasce dalla convinzione che qualunque intervento non può essere che negativo (perchè si parla sempre dei no e mai delle preposte che vengono fatte? Perchè si fanno sapete..) ma dai fatti, dal precariato che si è venuto a creare, dal quasi totale taglio delle (poche) tutele che esistevano in Italia. Le pensioni dei datori di lavoro sono aumentate di 6 volte rispetto a quelle dei propri dipendenti. Allora? Che cosa mi cianciano Cisl, Uil ed Ugl? Non è un atteggiamento ideologico e pregiudiziale e se anche lo fosse ben venga se serve a proteggere DIRITTI (che qualcuno confonde con PRIVILEGGI). Per quanto riguarda il governo è come sparare sulla croce rossa, un'istituzione (che non è un'impresa) ha il DOVERE di convocare tutte le parti sociali che rappresentano i lavoratori, non solo "quelle che ci stanno" (toh, era nel programma della P2 e chi c'è come presidente del consiglio?) Se non siamo in una pseudo-democrazia governata da un egoarca ditemi voi cosa è mai questa Italia, infatti Cruciani stigmatizza continuamente Di Pietro se parla di dittatura morbida, come anche oggi ha fatto, disgustoso.

Reolix
http://laboratoriolabaracca.splinder.com/

Anonimo ha detto...

x Vigneron e Reolix,
grazie per i vostri pareri, espressi in modo molto severo ma assolutamente civile.

Io rimango dell'idea che ci sia qualcosa che non va nel sindacato. COonsidero solo la CGIL perche' gli altri contano come il due di picche della briscola. Mi sembra statisticamente incredibile che ogni riforma proposta da qualunque governo, destra o sinistra, debba subire il NO della CGIL. A volte bisogna ingoiare qualche rospo per un bene superiore. Penso che Ricolfi abbia spiegato benissimo quali siano i problemi. Sempre sul messaggero di oggi (13/11/08) c'e' una intervista a Pietro Ichino, anch'essa esplicativa. Cercatela nella rassegna stampa del senato.

Ciao a tutti,
authan (autore del blog)

Anonimo ha detto...

Buongiorno,
per quanto riguarda il sindacato la mia impressione è che si stia arrivando ad una resa dei conti in stile tatcheriano tra governo e CGIL, con questa spinta su posizioni sempre più rigide sia dalla sua base che dalle posizioni di governo e confindustria, mentre gli altri sindacati, CISL e UIL in primis, aspettano speranzosi di potersi spartire le spoglie del vinto...

L'esito dello scontro a mio parere è già segnato, in quanto da un lato governo e confindustria sono compatti ed allineati, mentre la parte sindacale è politicamente divisa (come incontri, accordi e firme separate ben evidenziano) ed indebolita dalla decrescente rappresentativà.
La scelta di accettare due mercati del lavoro, uno sindacalizzato e tutelato per i dipendenti a tempo indeterminato, uno "selvaggio", frammentato e NON SINDCALIZZABILE per i precari / atipici / cococo / cocopro / ... sta portando i sindacati ad un ruolo marginale nel mondo del lavoro, in quanto le aziende si muovono ormai praticamente solo nel secondo.

Credo che solo l'intervento di un attore come potrebbe essere un sistema bancario lungimirante (anch'esso interessato a questa partita: la crisi dei mutui / subprime / derivati è in gran parte conseguenza delle insolvenze di precari licenziati negli USA) potrebbe alterare l'esito della partita, ma sinora questo attore non sta entrando in gioco, sempre che in Italia sia presente.

Saluti

Paolo, oggi economista