Con la puntata di venerdì 7 novembre, è finito il terzo interregno del gigione Luca Telese alla Zanzara.
Devo ammettere che alcune cose mi mancheranno un po': la sua contagiosa simpatia, condita da quintali di auto-ironia; lo stile di conduzione, allegro, vivace, e capace di strappare spesso e volentieri un sorriso; e in ultimo, il suo modo informale di interagire con gli ospiti, con domande talvolta secche e dirette, e talvolta strambe e spiazzanti.
Dall'altro lato, però, l'approccio pop e camp di Telese, che lo ha portato in certi casi a dedicare troppa attenzione a notizie insulse (ad esempio, venerdì Alessandra Mussolini ha parlato in diretta per dieci minuti del suo litigio a Porta a Porta con la deputata del PD Pina Picierno... Ma chi se ne strafrega!), per quanto sia distensivo e divertente, non risulta essere l'ideale per chi vuole spremere le notizie del giorno ed estrarne il succo. Per questo scopo serve Giuseppe Cruciani, che da stasera torna in sella.
Se devo indovinare, nel mirino di Cruciani vedo già un nitido obiettivo: Carla Bruni. La moglie di Sarkozy, nel commentare la ormai famigerata battuta di Berlusconi su Obama “abbronzato” si è detta “felice di essere diventata cittadina francese”.
Che modo frivolo, anzi frou-frou, di commentare... Se è vero che il comico Berlusconi ha imbarazzato mezza Italia (non per inesistenti ipotesi di razzismo, ma per l'idiozia e la demenzialità intrinseche della sua battuta), il modo giusto di reagire non è quello di offendere, per quanto involontariamente, un paese intero, rassegnando, in sostanza, le proprie dimissioni da cittadina italiana.
Sarebbe stato molto più efficace e politicamente appropriata una frase del tipo: "Chiedo scusa a nome dell'Italia, che è migliore del premier che la governa", anche se così facendo avrebbe dovuto pagare il copyright a Walter Veltroni.
Oppure, sfoderando il suo savoir-faire tutto francese, avrebbe potuto chiosare: "Credetemi, è meno stupido di quel che sembra". Da interpretarsi, naturalmente, come una sincera carineria.
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Per la serie "era meglio quando cantava", riascoltiamola, Carla Bruni, in questa bella "Quelqu'un m'a dit". Ciao.
lunedì 10 novembre 2008
Quelqu'un m'a dit
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1 commento:
Buonasera,
temo proprio che in questo caso mi toccherà dare ragione alle altrettanto inevitabili considerazioni di Cruciani sullo snobismo radical chic di Carlà.
Spero però che il rientro del conduttore regolare dia modo di aggiungere un po' di sale alla trasmissione con argomenti di maggior sostanza (che so, il risultato delle elezioni trentine mi mette già i brividi ;-).
Ancora buonasera
Paolo lo speranzoso
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