lunedì 17 novembre 2008

Responsabilità oggettiva

Alla Zanzara di venerdì 14 novembre si è parlato soprattutto della vicende relative alla commissione parlamentare di vigilanza Rai e della sentenza sulle violenze perpetrate dalla polizia alla scuola Diaz durante il G8 di Genova, nel 2001.

Sul primo tema soprassiedo. Come Giuseppe Cruciani, anch'io penso che la commissione di vigilanza RAI è assolutamente inutile. Secondo me non era quello il terreno su cui l’opposizione doveva alzare il livello dello scontro.

Mi preme invece parlare della sentenza sui fatti della scuola Diaz. Su questo argomento, Cruciani ha preferito non esprimere un’opinione forte in un senso o nell’altro. In sostanza ha detto che bisogna aver fiducia sul fatto che i giudici abbiano deliberato sulla base delle prove raccolte. Una sentenza va vista come la sintesi di un profondo esame delle prove e delle testimonianze, una conclusione di cui prendere atto senza considerarla né giusta ne sbagliata.

Il concetto non fa una piega. Il rispetto delle sentenze è un principio di democrazia a cui non si dovrebbe mai rinunciare. Però, per quel che mi riguarda, confesso che stavolta mi è davvero difficile applicare tale principio per un semplice motivo: si è stabilito che gli ufficiali all’apice della catena di comando che hanno la responsabilità del corretto comportamento dei agenti non sono responsabili. E’ un controsenso, un’illogica contraddizione in termini.

Cito qui di seguito un frammento di un brillante editoriale di Concita De Gregorio, sull’Unità del 14 novembre.

"Incolpevoli i superiori gerarchici, colpevoli i sottoposti: come se avessero agito di loro iniziativa. Come se tra le forze dell'ordine esistesse la possibilità di agire per capriccio, per un impulso del momento e non perché qualcuno ha ordinato di farlo. Impensabile, giusto? La novità è che d'ora innanzi sarà lecito. Giacché si è stabilito che la colpa è solo di chi tiene il manganello, non di chi glielo ha dato, d'ora in poi la cura di chi in divisa aggredisce sarà quella di coprirsi meglio il volto e non farsi riconoscere, di muoversi veloce e venire sfocato nelle foto. Gli altri, quelli negli uffici possono stare tranquilli."

Cari amici, aiutatemi a capire: l'espressione “responsabilità oggettiva” ha ancora un senso in questo paese? L’idea per cui un dirigente risponde dell’operato dei sottoposti, se non altro per mancata vigilanza, vale ancora, ammesso che sia mai valsa?

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Nel mio immaginario i poliziotti sono i buoni, gli eroi, come nel film. Il pensiero che alcuni di loro possano aver perpetrato violenze inaudite su persone inermi mi fa perdere la ragione, portandomi a canticchiare una canzone brutale come "Cop Killer" di Ice-T. Inutile dire che si tratta solo di una valvola di sfogo, e niente più di questo. Lo stesso Ice-T, che ora interpreta il ruolo di un agente nel telefilm Law&Order SVU, chiarì a suo tempo che non era nelle sue intenzioni inneggiare seriamente all'assassinio di poliziotti.




4 commenti:

Anonimo ha detto...

Buongiorno,
secondo me le varie sentenze sul G8 di Genova realisticamente non potevano che portare ad assoluzioni, perché in quella occasione vi era stata una tale commistione tra i ruoli, i poteri e le funzioni dello Stato che avevano agito in modo incompetente e mal coordinato che nessun organo avrebbe potuto indagare in modo indipendente ed equilibrato.

Bisognerebbe capire quanto stretto è il grado di connivenza dei vari poteri:
è strano che per Bolzaneto si assolva dalle imputazioni perché il reato di tortura non esiste (si parla delle torture che il ministro in visita in parte vide e ritenne normali) non si poteva applicare le leggi che esistono per abusi di potere e maltrattamenti, magari con aggravanti? (non è una domanda retorica, non l’ho capito…).
E’ strano che non venga riconosciuto il principio che gli eccessi commessi alla Diaz NON DAL SINGOLO SOTTOPOSTO, MA DI INTERI REPARTI, siano responsabilità dei superiori.
E’ strano che le forze dell’ordine siano chiamate ad indagare su sé stesse, fabbricando e distruggendo a piacimento prove e che nessun giudice trovi qualcosa da ridire.

Mi pare però che un importante aspetto a margine che nessuno sembra affrontare seriamente è la sistematica pericolosa incapacità delle forze dell’ordine di gestire situazioni nelle quali operi anche solo un centinaio di facinorosi; che si tratti degli Ultras romani. catanesi o napoletani (e parlo solo di questi perché sono quelli che hanno manifestato il loro potere eversivo in modo più chiaro) o dei black blok del G8 di Genova negli ultimi anni la risposta non è mai stata adeguata.

Per gli ultras vige la mano morbida, possono esercitare il loro potere sulla città per mezza giornata o più oppure possono prendere possesso di treni e stazioni (altro che richiedere il prezzo politico!), per i black block li si lascia fare in modo che “il suono delle sirene delle ambulanze copra quello…” (gli imbecilli ci sono sempre, straordinario presidente Cossiga, non serve infiltrare nessuno, basta lasciarli fare) e si possa avere il minimo consenso necessario per castigare i dissenzienti.
Per non parlare delle manifestazioni che a Genova vennero intimidite con atteggiamenti aggressivi (il segnare passo di marcia avvicinandosi, il rullare i manganelli sugli scudi) e in più casi caricate per errore (ed a questo punto è lecito dubitare che di errore si trattasse) ancorché pacifiche ed autorizzate, mentre altrove venivano lasciati operare i black block, oppure che a Piazza Navona vengono lasciate degenerare come si è visto nei filmati…

Paolo "legge ed ordine"

Anonimo ha detto...

questo blog è di una tristezza infinita e l'autore si permette anche di censurarlo.....infatti mi ha cancellato parecchie volet solo perchè affermo che Cruciani e tra i peggio giornalisti che abbiamo,in pratica un Forbic eun pò più a modo,per questo peggio dello stesso Forbice che almeno si fà riconoscere subito per quel che è.
vi rimando al blog di grillo nel post "quella cosa in lombardia" il mio commento ha preso un centinaio di voti arrivando secondo,ma in questo blog non ho la possibilità di scrivere...
Paolo Papillo

Anonimo ha detto...

Per l'ultima volta, Papillo...

In questo blog sei LIBERO di esprimere opinioni, ma NON sei libero di insultare, di lasciarti andare al piu' becero torpiloquio, e di postare continuamente LO STESSO MESSAGGIO col quale tenti di organizzare azioni para-terroristiche di disturbo verso la trasmissione.

Questo blog non e' un servizio pubblico. Ci sono delle regole, fissare dall'autore (io), e tutti le devono rispettare. Se intendi rispettarle, sei il benvenuto; se non intendi rispettarle non lo sei. E' molto semplice, alla fine.

Faccio leva al lato buono della tua personalita' affinche' tu capisca le mie ragioni, che, come tutti possono vedere, sono semplici e lineari.

Ciao,
authan

Anonimo ha detto...

Non riesco ancora a capire se Cruciani è un incompetente o un censuratore. E mi riferisco alla risposta che ha dato all' ascoltatore che chiedeva almeno il licenziamento dalla polizia dei condannati. La sua risposta è stata:"Questa non è una sentenza definitiva quindi...)
E allora io mi chiedo se il "grande" Cruciani è l'unico italiano a non sapere che il prossimo anno sarà già tutto caduto in prescrizione e di sentenze definitive non se ne vedranno mai!!!
Ci è o ci fà????
Gianpaolo