mercoledì 1 ottobre 2008

Il martello del fabbro

Qualche nota sparsa sulla Zanzara di ieri:


BERTOLASO

Cruciani ha messo su un piedistallo Guido Bertolaso. Straordinario uomo di stato per serietà, rettitudine e pragmatismo. Idolo assoluto, mito, esempio per tutti, avercene così, ecc. ecc. Più o meno sono state queste le parole di elogio pronunciate in trasmissione, e io le ho condivise. Viva Bertolaso, Bertolaso alè alè.


TELENOVELE CICLICHE

Finita la telenovela Alitalia, a giudicare dal numero di interventi di ieri sembra tornare in auge la telenovela rifiuti e discariche a Napoli. Mi genufletto e imploro che ciò non avvenga.


CATANIA

Il governo regala 140 milioni di euro, a fondo perduto, al comune di Catania, in semi-bancarotta. Caro Cruciani, qui non bastano velate critiche. Qui c'è da prendere un martello e menare colpi come un fabbro. Forza, Cruciani, su, coraggio! Un po' più di decisione! La stessa che ci mette quando parla di Travaglio! Avanti!


BERLUSCONI? BAH!

Visto che Cruciani, nella puntata precedente (ore 20:38 di lunedì) lo aveva preannunciato, mi aspettavo un approfondimento sul modo non proprio istituzionale con cui Berlusconi aveva commentato l'ipotesi che la Consulta bocciasse il Lodo Alfano. Invece niente, e personalmente non ho apprezzato.

Ma rimaniamo sul cavaliere. Un paio di ascoltatori sono intervenuti non sulla stretta attualità, ma per discutere in generale l'anomalia Berlusconi, il potere mediatico, il conflitto di interessi, la manipolazione del consenso, ecc. ecc.

Sono, questi, temi su cui ormai il conduttore della Zanzara non ci sente più da un bel po' (già in aprile scrissi un post intitolato "La quieta rassegnazione di Cruciani"). L’esistenza dell'anomalia Berlusconi non viene negata, ma l'argomento, a torto o a ragione (per me a torto) viene considerato da Cruciani obsoleto e “superato dagli eventi” (s'intende l'esito elettorale).

Il mio consiglio, rivolto a chi desidera intervenire in trasmissione per criticare Berlusconi ottenendo maggiore considerazione, è quello di legarsi sempre e comunque a fatti di stretta attualità: provvedimenti del governo, dichiarazioni, atteggiamenti, ecc.

Detto questo, lasciatemi ancora aggiungere che l'ascoltatore Dino da Roma mi ha davvero strappato un bel sorriso quando ha rimproverato Cruciani nel momento in cui quest'ultimo, mentre Dino parlava di Berlusconi, non ha esitato a sparare il suo primo micidiale “Bah!”.

Peccato che la linea telefonica con Dino sia poi caduta, perché l’intervento prometteva bene e aveva possibilità di rientare nel novero delle perle della Zanzara. Magari con Cruciani che si zittisce per poi limitarsi a dire “Fatto?” alla fine.


VAURO E LE VIGNETTE

L'intervento di ieri, in qualità di ospite, di Vauro, a proposito della vignetta dell’Unità è iniziato bene per poi invece finire male, con Cruciani seccato, e non a torto, dall'ironia usata dal vignettista del Manifesto sulla necessità della scorta al ministro Renato Brunetta.

Che in questo paese ci sia un abuso delle scorte lo pensano tutti gli italiani (e su ciò Vauro per me non è criticabile). Ma se c'è una persona per cui la scorta è più che dovuta è sicuramente Brunetta (e su questo Vauro ha pertanto davvero sbagliato ad ironizzare).

Rimanendo sulla vignetta dell'Unità, vorrei ancora dire all'ascoltatore Carlo da Modena, il quale nel suo intervento ha sostenuto come certe “cose miserabili” su giornali come Libero non sarebbero mai accadute, che ha decisamente la memoria corta, come l'immagine qui sotto dimostra.


Libero


Giusto per essere chiari... La vignetta dell’Unità e questa famosa prima pagina di Libero mi danno la nausea nella stessa misura. Ciò premesso, però, ribadisco quanto ho detto nel post di ieri: non ha senso che la critica vada oltre il far presente l'evidente pessimo gusto. Chi ci vede incitamenti diretti o indiretti alla violenza dovrebbe rilassarsi un po' e magari prendersi una vacanza.

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Contributo multimediale: il titolo del post mi porta a canticchiare Sledgehammer, la famosa canzone di Peter Gabriel, il cui videoclip è uno dei più belli di sempre.


3 commenti:

Daniele ha detto...

Bertolaso idolo? Posso insinuare qualche dubbio? Non è lo stesso Bertolaso che era Commissario straordinario ai rifiuti in Campania durante la prima parte del governo Prodi e che non ha fatto nulla per evitare la crisi della fine dell'anno scorso? Non c'era poi anche un'inchiesta su di lui ed i suoi collaboratori per presunte illiceità nella gestione dei siti per le discariche?
Ora dice che tutta la colpa è della sinistra che non lo faceva lavorare? Qualche dubbio a me viene.
Per quanto riguarda il dissesto del comune di Catania, credo che se ne stia parlando troppo poco. Si parla di un miliardo di euro di debiti lasciati dal sindaco Umberto Scapagnini, medico personale di Berlusconi ed ora senatore per Forza Italia. Che forse queste amicizie illustri permettano di risolvere le cose con più facilità? Inoltre il sindaco attuale di Catania, Stancarelli è anche senatore, sempre in Forza Italia. Non lavorerà un po' troppo?
Avevo sentito dire anche che volevano usare i soldi dell'otto per mille per ripianare il debito, ma quando ci diranno dove sono finiti tutti i soldi?
Un saluto e complimenti per il blog.

Anonimo ha detto...

Ciao Asvel,
la vicenda Catania mi fa ribollire il sangue. Ma cosa ne pensa la Lega? E cosa ne pensa Brunetta? Esiste un po' di coerenza a questo mondo o no?

Grazie per i complimenti.
Ciao,
authan (autore del blog)

Anonimo ha detto...

Ma Bertolaso ha spiegato proprio alcuni giorni fa che durante il governo Prodi gli era stato impedito di mettere in pratica quelle che pensava potessero essere le soluzioni alla piaga dei rifiuti campani. Mentre con il governo berlusconi certe resistenze si sono ripresentate ma non hanno avuto la meglio. Credo si riferisse all'"ambientalismo del no" che durante le ultime elezioni ha ricevuto un notevole ridimensionamento.