venerdì 31 ottobre 2008

Children

All'inizio della Zanzara di ieri, il conduttore Giuseppe Cruciani, a proposito delle manifestazioni di piazza degli studenti e dei docenti, ha fatto ascoltare, facendo trasparire forte indignazione, un audio dove si udiva un coro anti-Gelmini intonato da voci di bambini.

Cruciani, verosimilmente, si aspettava una levata di scudi da parte degli ascoltatori. Ha fatto pure risentire Cossiga, il quale durante il suo show al Senato, mercoledì scorso, aveva toccato en passant lo stesso tema, asserendo, con la sua cosiddetta “graffiante ironia” (definizione di Cruciani), che l'unico slogan appropriato per dei bambini dovrebbe essere “me-ren-di-ne, me-ren-di-ne”).

Le cose, però, sono andate diversamente. In nessuna delle telefonate degli ascoltatori si è entrati nel merito di questa questione dei bambini, e neppure l'estremista dell'intelligenza Vittorio Sgarbi, che con mio disappunto viene invitato spesso in trasmissione, nel suo intervento di ieri ha dato peso alla cosa. Anzi, a sorpresa, Sgarbi ha in parte difeso le manifestazioni di piazza di questi giorni e non ha lesinato critiche al ministro Gelmini, giudicata inadatta al ruolo che occupa.

Con ogni probabilità, la maggior parte dei radioascoltatori ha ragionato nel seguente mio stesso modo: è vero, far recitare slogan politici a dei bambini è esecrabile, perché è chiaro che dei piccoli non possono avere piena consapevolezza di ciò che viene fatto dire loro. Tuttavia, questo fenomeno dei bambini mandati in trincea a cantare slogan non sembra essere così diffuso. Si tratta di episodi sporadici, che sebbene siano da biasimare con fermezza, rimangono marginali rispetto al grosso delle manifestazioni, e che quindi non possono essere usati come grimaldello per smontare la protesta di piazza.

Morale della favola: okay, i bambini non vanno strumentalizzati. Bisognava dirlo, e lo abbiamo detto. Ora, però, torniamo a parlare di scuola e università, di riforme organiche che per ora non ci sono, di tagli orizzontali che, invece, ci sono eccome.

L'ultimo punto del post, anche oggi, riguarda Cossiga. Caro Cruciani, la battuta di Cossiga sulle “me-ren-di-ne” era pure divertente, ma estrapolare tale battuta dal quadro generale delle recenti dichiarazioni del presidende emerito è troppo comodo.

Io non ci sto: questo “signore anziano eccentrico” (definizione di Cruciani) o lo si prende sul serio su tutto o non lo si prende sul serio su nulla. Bisogna decidersi una buona volta.

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EDIT:
su scuola e università segnalo due ottimi articoli presenti nella rassegna stampa di oggi. Tito Boeri su Repubblica e Andrea Ichino sul Sole 24 Ore. Anch'essi, per me, illuminanti.

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Nel salutare Luca Telese che torna in conduzione per qualche giorno al posto di Cruciani, riprendo la consuetudine della "sigla finale" e vi trascino in uno stato di trance con la melodia ipnotica e onirica di Robert Miles. Il brano, ovviamente, è Children.




8 commenti:

Anonimo ha detto...

Cruciani è ormai indisponente. Sono intollerabli la spocchia, il sarcasmo e lo scherno che riversa sugli ascoltatori che non la pensano come lui... salvo sghignazzare di gusto all'ascolto dei folli sproloqui di Cossiga.
Ormai questo programma mi incuriosisce solo per capire a quale punto riuscirà ad arrivare questo signore. Che fortuna però poter cambiare stazione!
Saluti,
Pg

Anonimo ha detto...

Sono stufo anch'io.
Quando ho sentito che arriva Sgarbi non ce l'ho fatta: ho messo un po' di musica e sono arrivato a casa molto più rilassato del solito.
Ho la sensazione che di puntata in puntata Cruciani si stia trasformando.
Lo vedevo come una specie di Mentana radiofonico, professionale, non imparziale, ma corretto. Adesso sembra il cagnolino Emilio che corre a prendere l'osso che gli lancia il padrone.

Anonimo ha detto...

Buongiorno,
comincio ad affezionarmi ai commenti di questo bel blog.

Ecco un altro caso in cui Cruciani si era indignato per la strumentalizzazioni dei bimbi nelle manifestazioni di piazza:
http://www.forumfamiglie.org/manifestazione/foto.html
Come dite? Non è vero? Ah, probabilmente ricordavo male :-)

La mia personale chiave di lettura sulla cosa è questa: domenica ho portato malvolentieri alla manifestazioni i miei figli, perché non avevamo a chi lasciarli e non credevamo che si debba sempre rinunciare a far sentire le proprie proteste perché “si tiene famiglia”.
Ho cercato di spiegare loro semplicemente dove andavamo e perché, ed il fatto che abbiano sventolato un cartello da parte loro era visibilmente a metà tra il gioco e la manifestazione di affetto per le maestre.

Authan vorrebbe una proposta di riforma dai manifestanti?
In quanto tale mi sento chiamato ad un “ghe pensi mi!”:

• Si fissano, compatibilmente con il budget dei Livelli Minimi di Servizio MISURABILI di breve e medio periodo e delle linee guida per il loro raggiungimento (utilizzando studi pisa, indici di abbandono, percentuali di fuori corso e laureati,..);
• i dirigenti che non li raggiungono devono dimostrare che ciò è avvenuto per inadeguatezza di risorse / personale (che in tal caso dovranno essere adeguati);
• diversamente l’insuccesso sarà ascrivibile all’incapacità del dirigente che dovrà essere sostituito;
• Si ridefiniscono sulla base dell’esperienza e dei casi di successo budget, LMS e linee guida in modo che tutti possano adottare i sistemi più efficaci;
• Le promozioni vanno a chi consegue risultati
• Voti numerici, voti in condotta, grembiuli possono essere tranquillamente adottati, sono fronzoli utili a rassicurare i nostalgici:-)

Sono sicuro però che una proposta di riforma che sviluppi questo indirizzo troverebbe da una classe politica che NOMINA la maggior parte dei dirigenti su base politica / familista / clientelare un rifiuto sterile e non costruttivo (se loro possono definire così il mio dissenso,...).

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Cruciani è fastidioso ed irritante quando con doppiopesismi, interruzioni e manifestazioni di insofferenza altera le condizioni di partecipazione degli ascoltatori a seconda delle loro opinioni, ma ha la capacità di catalizzare interventi significativi da parte di ospiti di peso ed ascoltatori: gli va reso atto che riesce a mantenere la zanzara un programma unico (forbice? Non c’è paragone…).

Invece vale la pena di fare una nota sul nuovo direttore di Radio 24: Fabi non ha lo spessore culturale, l’autorevolezza e l’equanimità di Santalmassi e questo si avverte già, non nella zanzara ma ovviamente a partire dalle lettere al Direttore (con quale paternalistica sufficienza ha recentemente spiegato ad un ascoltatore preoccupato dalla crisi economica l’inesorabilità della ripresa dei benefici derivanti dal libero mercato! – non che ne abbia spiegato perché ciò sarebbe dovuto avvenire, piovono assiomi, come dice qualcuno).
Poiché però è una voce molto più vicina a quella confindustriale temo che sia inutile sperare in un ritorno alla vecchia direzione (cui vanno i miei migliori auguri). Speriamo che non degeneri.

Saluti

Paolo il prolisso

Anonimo ha detto...

Paolo, anch'io comincio ad affezionarmi ai tuoi commenti, che a dispetto della prolissita' sono comunque pregni di contenuto.

Io non chiedo proposte di riforma dai manifestanti. Chiedo che i manifestanti CHIEDANO, INVOCHINO, ESIGANO proposte di riforme da parte della classe politica. Magari da discutere, prima che diventino legge.

Comunque i punti della tua proposta vanno nella giusta direzione :-) E sono un bel passo avanti rispetto a slogan del tipo "ridateci il futuro" che vogliono dire tutto e niente (non lo dico a te singolarmente ma alla massa).

Particolarmente indovinata la critica sulla classe politica che a parole predica il merito ma poi NOMINA parlamentari e dirigenti di partito.

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Quello che scrivi su Cruciani e' la risposta perfetta ai commenti di Pg e di vigneron che da un lato capisco, ma dall'altro trovo troppo severi. Cruciani "ha la capacità di catalizzare interventi significativi da parte di ospiti di peso ed ascoltatori: gli va reso atto che riesce a mantenere la zanzara un programma unico".

Sottoscrivo, e non a caso sono (lo dico scherzosamente) un zanzara-addicted. E' vero che a volte Crux fa venire i nervi, ma, paradossalmente, e' proprio questo il bello. E' stimolante, e io redireziono questi stimoli nel blog.

Cmq chi "odia" Cruciani potra' rilassarsi per qualche giorno con Luca Telese, che forse e' meno "professionale" come approccio alla conduzione, ma di sicuro, da un punto di vista umano, e' piu' simpatico e solare.

Buon weekend!
authan (autore del blog)

Anonimo ha detto...

E ieri alla Zanzara spunta magicamente la mamma che, incurante di tutte le manifestazioni,manda a scuola i figli e i poveri figli vengono insultati e minacciati dalla terribile professoressa comunista di italiano che se la prende con chi vuole entrare a scuola e studiare invece di andare in piazza a manifestare insieme ai rossi mangiabambini. L'intervento era talmente grottesco e irrealistico che solo Cruciani (che forse aveva scritto la traccia della telefonata fasulla quasi quanto lui) ha avuto parole di conforto per la mamma eroica e i suoi figli martiri che hanno osato sfidare la dura professoressa bolscevica. "Vada dai carabinieri, signora, vada dai carabinieri!" E' stato il saggio consiglio del nostro Cruciani...

Anonimo ha detto...

A proposito della telefonata della mamma, ma nessuno, possibile, ha notato che quando la mamma gli ha comunicato che costringeva la figlia ad ascoltare La Zanzara, Cruciani risponde "No...per carità...non vorrei che pensasse fossi un TORTURATORE FASCISTA..."

????????? ma da dove esce? e poi che c'entra? un lapsus freudiano?

Anonimo ha detto...

Ciao, mi stanno "ronzando" in testa da stamane un paio di curisosità su questioni non certo importanti, ma sicuramente, diciamo sosì, singolari..:
- secondo voi quale sarà l'atteggiamento di Crux nei confronti del programma condotto da Gelli?
- e poi, viaggiando e mi sono sintonizzato su radio Parlamento - o meglio Radio della Camera dei Fasci e delle Corporazioni giacchè è appannaggio da anni a giornalisti organici ad AN - e ivi si discuteva della recentissima questione della grande guerra e dei festaggiamenti del 4/11 (.......) con il pessimo La Russa che gigioneggiava e si scandalizzava perchè le insegnanti di un paese vicino Padova non ritengono (giustamente a mio parere) opportuno portare i bambini alla messa di celebrazione (ma vi rendete conto una messa obbligatoria e per di + di celebrazione di una guerra..)in ragione del fatto che la religione è un fatto privato e la scuola è laica; ora secondo voi Crux eviterebbe la questione bollandola come anacronistica (come fece con il dibattito sul fascismo sollevato dalle incaute parole di Alemanno e La Russa) o giudicherebbe la cosa positiva in quanto innalza il sentimento patriottico (che per un amerikano come lui è importante) e stimola la fiducia della popolazione verso le forze armate (che Crux non ha mai nascosto di ammirare e rispettare..)?

Anonimo ha detto...

Andrea,
Cruciani si occupa di un tema solo se lo vede attuale, e solo se si viene ad innescare una polemica politica tra i due poli.

Il caso Gelli rientra nella categoria, e quindi credo che Crux lo avrebbe trattato, sebbene credo che l'idea di dover rispondere a telefionate concernenti la P2 gli faccia venire l'orticaria.

Le celebrazioni della fine della 1a guerra mondiale, invece, non fanno (per ora) notizia e credo che sarebbero state ignorate.

Cmq, Crux in questi giorni non c'è e quindi il nostro è davvero un pour-parler.

ciao,
authan (autore del blog)