mercoledì 2 settembre 2009

Licenza di uccidere

Anche alla Zanzara, di ieri, per la terza puntata consecutiva, ha tenuto banco il noiosissimo caso, portato alla ribalta dal quotidiano il Giornale, di Dino Boffo, direttore dell'Avvenire, un individuo sconosciuto al 99% degli italiani la cui eventuale omosessualità sembra quasi avere assunto, in questi giorni, importanza vitale per i destini della nazione.

Perché alla fine il punto è proprio questo: l'omosessualità presunta di Boffo. Non si spiega, altrimenti, quale sia il motivo per cui Boffo non debba avere “le carte in regola” (per citare Vittorio Feltri, direttore del Giornale) per richiedere, dal suo pulpito, maggior sobrietà nei comportamenti privati al presidente del consiglio Silvio Berlusconi.

Non può essere il semplice fatto di aver subito una lieve condanna penale a delegittimare Boffo rispetto al suo ruolo di direttore di giornale. Solo l'eventuale omosessualità, che andrebbe in contrasto con la dottrina cattolica promossa dal suo quotidiano, l'Avvenire (il quotidiano dei vescovi), ridurrebbe Boffo alla stregua di un immenso ipocrita che “predica bene e razzola male” e che farebbe bene a scavarsi un buco e a seppellirsi dentro (non in quanto omosessuale, sia chiaro, ma in quanto ipocrita).

Tuttavia, anche di fronte ad una delegittimazione morale di Boffo, non si capisce perché qualcuno debba trarre delle conclusioni sul caso Berlusconi/escort. Il fatto, cioè, che uno dei detrattori di Berlusconi possa essere un ipocrita non cambia di una virgola l'evidenza che ci dice come il cavaliere si sia reso protagonista di comportamenti non consoni al ruolo e di dichiarazioni menzognere e contraddittorie. Insomma, il caso Boffo è insignificante da questo punto di vista.

Ciò detto, l'unico aspetto rilevante che indirettamente viene messo in luce dal caso Boffo è il cinismo con cui un famoso giornalista, Feltri, ha scelto di manganellare una persona, Boffo, non per quello che questa persona è, a prescindere, ma unicamente per rappresaglia in conseguenza di un paio di editoriali, peraltro molto soft, apparsi sull'Avvenire contro Berlusconi. E' proprio questo, ripeto, il punto più interessante di tutta la vicenda: lo sputtanamento mediatico usato come ritorsione, che si innesta nella nuova linea integralista dell'house organ berlusconiano (a maggior ragione sempre più "foglio buono solo per incartare il pesce"), basata sul principo del "chi tocca il premier muore".

La campagna di Repubblica contro Berlusconi e quella del Giornale contro Boffo, vorrei far notare, non sono neanche lontanamente paragonabili tra loro. La prima nasce come inchiesta giornalistica (opportuna o inopportuna, ognuno avrà la sua libera idea), la seconda come mera ritorsione operata da una guardia pretoriana con licenza di uccidere (metaforicamente). Sono due approcci molto diversi. Quello di Repubblica nei confronti di Berlusconi è un attacco politico (che, ripeto, si può anche non condividere). Quello del Giornale verso Boffo è un attacco personale, squadrista, paramilitare, intimidatorio e anche un po' mafiosetto, che francamente lascia sgomenti.

Tra Ezio Mauro e Vittorio Feltri c'è la stessa differenza che intercorre tra un pubblico ministero (Berlusconi è stato invitato a dare delle spiegazioni e a rispondere a delle domande) e un killer prezzolato (Boffo è stato impallinato senza preavviso per vendetta). E alla fine, il succo del discorso, la summa di tutte le parole che sono state dette e scritte su questa vicenda, sta proprio lì; sta nel concetto dello sparare e in quello del fare le domande, e, soprattutto, sta nell'ordine con qui queste due opzioni vengono concretizzate.

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Sigla finale: "James Bond Theme", nella versione di Moby (1997).



15 commenti:

Anonimo ha detto...

@ Authan: stavolta non sono daccordo con te: una "lieve condanna penale" per molestie a una donna è pur sempre una condanna. Altrimenti perché non minimizzare anche lo stupratore Bianchini, sbeffeggiare la legge sullo stalking? Constato la discrepanza tra questo bel blog, dove il 99,9% degli utenti sono contro Berlusconi e il suo operato, e gli ascoltatori della Zanzara che, specie negli ultimi giorni sono sempre più filogovernativi.
Antonio

Anonimo ha detto...

Bravo Authan.
Ottimo post.
Hai il solo difetto di essere sempre così squisitamente moderato.

T'invidio.

P.S. ma anche tu come "dottcruciani" non conosci indignazione?

;)

Grace

Vigneron ha detto...

Post molto bello Authan, condivido al 100 % e non ho nulla da aggiungere.

Per Antonio.
E' interessante quello che dici e indovina perché quelli che parlano alla Zanzara (non gli ascoltatori e nemmeno quelli che chiamano, semplicemente quelli a cui viene data la parola) sono sempre più filogovernativi?

Francesca ha detto...

Essere omosessuale (eventuale) non configura un reato..... per ora!

Andare con prostitute si, da che questo governo ha emanata una legge che lo prevede.

Boffo non ha cariche istituzionali di rappresentanza della nazione, o di amministrazione della Cosa pubblica; semmai il suo conflitto sarebbe con la CEI che lo stipendia dal 1994 e con i lettori cattolici.

SB ha il dovere di osservare un DECORO, a garanzia del prestigio della Nazione nelle residenze note come potrebbero essere il N° 10 di Downing Street a Londra.
E di non approfittare del privilegio della carica per interesse privato (VOLI DI STATO per amici e parenti allegramente ospiti della CERTOSA di PAPI!)

Da privato cittadino puo' frequentare chicchessia e vivere non stop in un bordello.
Ma non glielo ha chiesto nessuno di fare il PDC se non il tornaconto personale.


Bravissimo Authan.
(Grande Toro!!)

Paolo lingerie raider ha detto...

Buongiorno,
ho trovato la puntata di una noia estrema: poco mi interessavano i safari di SB tra la lingerie altrui, ancor meno mi interessano le tendenze sessuali di Boffo.

Le cose interessanti non stanno nelle notizie in sé e per sé, ma nel contorno:

1)perchè un direttore di quotidiano con un tale score nel campo della diffamazione viene assunto da una delle principali testate del paese? Azzardo una risposta: a casa mia se serve un muratore assumo un muratore, se serve un elettricista assumo un elettricista, se serve un diffamatore ...

2)Il background culturale italiano e del vaticano è omofobo (anche se cruciani dirà di no). E' questo il motivo della pubblicazione della lettera anonima in allegato agli atti processuali: per rivelare l'onta. Probabilmente sarà l'estremo per richiedere risarcimento danni (non che la cosa spaventi Feltri)

3) Non mi risulta che a Fabrizio Corona si rimproverino le avventure con tutte le signorine maggiorenni e consenzienti che ritiene. Perchè non ha obblighi di rappresentanza nei confronti dello stato Italiano. Come Boffo e Mauro e a differenza di SB. Ero sicuro che ci fosse una differenza.

4) Qualcuno parla spesso di lune, dita e stolti: ipotizziamo anche che boffo sia un turpe individuo maniaco pluripregiudicato e non abbia titolarità per aprire bocca su alcunchè: perchè questo dovrebbe inficiare la validità delle contestazioni mosse a SB?

4)vi suggerisco la lettura di:

http://www.wolfstep.cc/1595/the-doomsday-weapon/#more-1595

come al solito una analisi significativa

Tutto ciò premesso temo sia vero che Repubblica si senta ormai IL partito di opposizione e che molti credano che l'opposizione si fa così. E questo è semplicemente terribile.

Saluti

Paolo lingerie raider

Anonimo ha detto...

La dietrologia non mi appassiona, come del resto al nostro Cruciani (che un po' mi manca pero'...), ma in questa vicenda non ci vedo per nulla chiaro.

Come mai Feltri, messo al posto di Giordano alla direzione del Giornale proprio pochissime settimane fa, ha scelto il giorno della famosa Perdonanza (29/08) per sferrare il colpo basso a Boffo, sulla base di documenti abbastanza improbabili??

Forse che Silvio non aveva (piu'??)l'intenzione di approfittare dell'occasionissima di stagione, l'indulgenza celestiniana, che pero' gli richiedeva la confessione, il pentimento e la dichiarazione di voler cambiare vita? Lui che ha a piu' riprese detto di non dover chiedere scusa a nessuno, di non aver incontrato consapevolmente donnacce....di avere il favore degli italiani per i suoi comportamenti etc.

Forse non gli garbava di andare a l'Aquila quel giorno temendo proteste degli attendati???

Il modo di ricucire con il Vaticano SB ce l'ha in mano quando si riparlerà di RU486 e legge sul testamento biologico e la banda Sacconi-Roccella-Quagliariello si scatenerà.

Credo che serva questa mossa a SB per mandare un segnale chiaro all'alleato padano e al nemico presidente della Camera, rintuzzando le critiche del Vaticano sul decreto sicurezza ("Giusti i respingimenti, non possiamo far entrare tutti") usando il definitivo varo della legge di cui sopra dopo il passaggio alla Camera, come merce di scambio.

Vigneron ha detto...

La Repubblica si sente IL partito di opposizione perché quello vero latita, troppo impegnato a guardar se stesso.

Non piace neanche a me ma è così.

Anonimo ha detto...

@ Vigneron: provo a ipotizzare il perché: forse perché il consenso verso questo governo è sempre maggiore al punto da avere acquisito gran parte degli elettori del defunto PDei valori? Purtroppo se l'unica opposizione è rappresentata da SantoroVauroTravaglio, Repubblica, D'Addario, Fini, Veronica Lario e Noemi Letizia è normale che ciò avvenga. Poi, se vogliamo raccontarci balle e fare finta di essere sul set di Mediterraneo di Tornatore, va bene. Comunque il Mistero Boffo rimane..
Antonio

Anonimo ha detto...

@ Antonio
hai un bel coraggio a parlare di consensi in aumento!
Eccomemai non c'è aria in giro di sondaggi da qualche tempo?

I pecoroni lobotomizzati son sempre tanti, ma diminuiscono, credimi!
E a breve aspettiamoci scosse, ma che dico?
SCOSSONI!

In realtà molti che avevano creduto a quel roboante slogan elettorale RIALZATI ITALIA han visto che le chiacchiere, gli spot, gli annunci, il governo li ha fatti, ma la ciccia rimane sempre poca.

Visto a quanto è lievitata la spesa pubblica?
E la pressione fiscale.... come mai non diminuisce?
Ah già, colpa di Prodi e Tommaso Padoa Schioppa che han messo le mani nelle tasche degli italiani!!

Anonimo ha detto...

A tutti quelli che criticano l'opposizione:

PD
IDV
UDC

chiedo e domando:

Franceschini critica quotidianamente e ha fatte anche buone proposte, secondo me (poi gli devono sempre chiedere scusa i figli di SB neh?!)

Di Pietro pure, pure troppo!

Casini (evabbé pure Perferdi è opposizione no??) non le manda a dire (vedi federalismo etc.)

COSA DOVREBBERO FARE DI PIU' CON TUTTA L'INFORMAZIONE MANIPOLATA E DISTORTA (PRESTO RAITRE, ULTIMO BALUARDO DI VERITA', NORMALIZZATA)??

Comunque se REPU è un partito di sinistra e d'opposizione e magari CIDIBBI si candida alle primarie del PD.... quasi quasi lo voto!

Mistero Buffo ha detto...

@ Antonio

http://www.repubblica.it/2009/09/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-24/boffo-feltri2/boffo-feltri2.html

leggi un po' qui e guarda chi molestava chi!

authan ha detto...

Una cosa per grace. Mi piace il tuo "squisitamente moderato", lo prendo come un complimento anche se tu parli scherzosamente di difetto :-)) A sbraitare sono capaci tutti :-)

Grazie a tutti per i numerosi commenti. Scusate se rispondo di rado ma finche' non diventero' un blogger professionista il tempo sara' sempre tiranno. E scusate i numerosi errori di editing/ortografia. Come sempre confidate che, prima o poi, ripasso, rileggo e correggo.

Ciao a tutti,
authan

PS: La pagina delle perle della zanzara e' di nuovo up and running.

Scarpantibus ha detto...

Ottimo articolo, condivido parola per parola.
@Antonio: se anche la condanna di Boffo fosse "pesante" continuo a non vedere il problema. Boffo è il direttore di un quotidiano, non copre incarichi pubblici, e pertanto della sua vita privata non deve rispondere a nessuno.
Se le sua condotta o la sua fedina penale sono compatibili con il ruolo di direttore deve deciderlo il suo editore, non Vittorio Feltri.

Scarpantibus

Collettivo ha detto...

ho visto lunedì il "passaparola" di travaglio e mi hanno colpito due punti da lui sottolineati: lo spazio massimo, 9 colonne come titolo principale in prima pagina e pagina 3 (travaglio si chiedeva: e se succede al presidente della repubblica, quanto spazio danno?) e la frase "cominciamo da dino boffo", messaggio mafioso a tutti gli altri. per altro, secondo me la scelta di boffo non è casuale perché non è uno "sporco comunista" ma uno che può non piacere anche a molti a sinistra.

per chi volesse saperlo, vicenda riportata dal libro "Papi", berlusconi aveva una storia con un'annunciatrice rai sposata (e poi separata) con uno del sismi che a seconda del momento veniva promosso e degradato (più promosso, visto che sapeva tante cose :-))

PS Antonio, prova a chiamare la zanzara e, se prendi la linea, quando ti chiedono di cosa vuoi parlare sii molto critico con berlusconi (dai ce la puoi fare...) e vedi cosa succede. come esperimento eh, non sto dicendo che non ti passano in diretta.

Cristiano ha detto...

Ma perché quello di Repubblica sarebbe un attacco politico? Io lo vedo semplicemente come dovere di cronaca. Se la stampa in Italia non fosse quella che è, tutti i giornali se ne sarebbero occupati diffusamente perché, innanzitutto i cittadini come elettori hanno il diritto di essere informati sulle persone a cui hanno affidato il mandato (tanto più quando la persona in questione si è fatta paladina di crociate contro la prostituzione o ha eletto a ministro o parlamentare delle persone per il semplice fatto di averci fatto del sesso) e secondariamente perché gli scandali fanno vendere più copie.
Io francamente vorrei che un qualche giornale cominciasse a fare domande su come mai Silvio Berlusconi riceveva, da onorevole, lettere da Bernardo Provenzano che gli chiedevano di sostenere con le sue televisioni la causa mafiosa. È normale questa cosa secondo voi? Tra l'altro, visto come è andata mediaticamente, -criminalizzazione dei giudici dei pentiti fatta dalla metà anni 90 sino ai giorni nostri- sarebbero delle domande piuttosto pertinenti.
Perché nessuno le fa?