lunedì 28 settembre 2009

La polvere sotto al tappeto

Anche oggi inizio con Radio Londra… Scusate se sono noioso e ripetitivo, ma non è che la Zanzara di venerdì 25 settembre abbia offerto molto altro su cui discutere. Forse le quote rosa, tema legato alla vicenda dello scioglimento della provincia di Taranto, varrebbero un post, che però si ridurrebbe ad un semplice concetto: in teoria le quote rosa non hanno senso, in pratica sono necessarie.

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Non che ci sperassi davvero, però pensavo che Radio Londra, se non venir abolita, potesse per lo meno diventare un po' meno maniacale, concentrandosi su soggetti e dichiarazioni - possibilmente non dei soliti noti - che di volta in volta guadagnano autonomamente la ribalta, senza andarli a cercare con il lanternino.

Mi sono quindi cascate per l'ennesima volta le braccia, quando Giuseppe Cruciani, pur di non far passare due giorni di fila senza Radio Londra, se l'è presa con lo scrittore portoghese José Saramago per delle dichiarazioni, peraltro non disponibili in audio (ripeto, non disponibili in audio), rilasciate al Corriere della Sera e pubblicate nell'edizione di venerdì a pagina 15. Per la cronaca, Saramago definiva Berlusconi “vergogna per l'italia” e “incubo”. Dichiarazioni molto ostili, certo, ma dove non si fa cenno né a regimi, né a dittature, né al fascismo.

(Aperta parentesi, dopo aver ascoltate le ennesime intemerate di Berlusconi, alla chiusura del festa del PDL, sui “comunisti” e su l'opposizione “che brucia in piazza le sagome dei nostri soldati”, personalmente mi viene difficile non provare empatia per Saramago. Chiusa parentesi).

E pensare che, se proprio Radio Londra doveva essere, c'erano su un piatto d'argento le parole molto pesanti di Giorgio Bocca (“Una cosa è il regime, una cosa il desiderio di farlo. Noi stiamo assistendo al desiderio di trasformare la democrazia in democrazia autoritaria. […] C'è un tentativo di uccidere la democrazia.”) ad AnnoZero, perfettamente disponibili in audio, ascoltate da oltre 5 milioni di italiani, parole che, al contrario di quelle di Saramago, toccavano i concetti di regime e democrazia e pertanto erano molto più in tema Radio Londra

Pur rallegrandomene, ho trovato comunque davvero sorprendente che Cruciani abbia fatto finta di niente. Non so darmi una spiegazione, se non quella che iscrivere Bocca nel giochino di Radio Londra sarebbe stato un po' irriguardoso, tenendo in conto che lo scrittore piemontese alla lotta partigiana, ai tempi della seconda guerra mondiale, vi ha pertecipato per davvero. Ad ogni modo, questa omissione, ad opera di colui-che-non-guarda-in-faccia-nessuno, ha del clamoroso.


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Un aspetto molto atteso dell'ultima Zanzara era legato alla possibile reazione di Cruciani a quel micidiale “” pronunciato da Filippo Facci ad AnnoZero a seguito della domanda postagli da Corrado Formigli sull'esistenza di un restringimento degli spazi di libertà dell'informazione. L'avrebbe ignorato, o lo avrebbe approfondito? Né l'una né l'altra cosa: Cruciani ha sì mandato l'audio di Facci, ma poi si è affrettato a mettere la polvere sotto al tappeto, preferendo dedicarsi ad altro.

Nell'immaginario di Cruciani, in apparenza, esistono solo due categorie di persone. Quelle che dicono che in Italia c'è il regime mediatico e la dittatura (e giù sberleffi) e quelli che dicono che la libertà di stampa e di espressione c'è-punto-e-non-se-ne-parli-più. Non c'è spazio per le sfumature, per i distinguo.

Ebbene, su questo punto, io preferisco di gran lunga un Filippo Facci che nell'ammettere, pur a suo modo e con le sue motivazioni tutt'altro che sinistroidi, l'esistenza di un problema (definitomilitarizzazione dell'informazione”), rivendica la propria indipendenza, che non il negazionista Cruciani che la sua indipendenza pretende ed esige sia sempre data per scontata.

17 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma a Bocca non piaceva il regime? Dalla sua storia personale ero convinto che il regime fascista non è che proprio gli dispiacesse..
Ant

Paolo il femminista ha detto...

Buongiorno,
riguardo alla trasmissione di venerdì, mi ha colpito la sufficienza con la quale è stato trattato il tema della giunta di Taranto dichiarata illegittima dal TAR perché tutta al maschile.

In prima battuta mi ha colpito una considerazione di Cruciani che avvalorava il fatto che i giudici capirebbero della legge meno degli amministratori locali (il che mi pare moooolto azzardato, non per cieca fiducia nei giudici, ma visti i criteri di reclutamento della nostra classe politica).

In seconda battuta la questione ha fatto riemergere in me il ricordo delle considerazioni sulle quote rosa, di cui si era parlato alcuni anni fa per le politiche, e che vedo confermate da quanto emerge in:

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2009/09/quote-rosa-rischio-1600-giunte.shtml

In un mondo ideale il meccanismo delle quote di genere sarebbe una aberrazione, ma probabilmente non se ne parlerebbe neppure. Ma in un mondo in cui il 20% delle giunte è “men only”, in cui un numero ancora maggiore di giunte annovera una sola donna e in cui alle donne arrivano solo deleghe “minori”, temo che le quote rosa siano più indispensabili che utili.

La discriminazione de facto di genere preclude allo stato la possibilità di beneficiare dell’apporto di capacità e competenze del 50% della popolazione: uno spreco che non possiamo permetterci.

Con buona pace di un Giovanardi al limite del delirio che pensa che il problema sia la “discriminazione” del poveraccio che era stato nominato dai partiti e potrebbe perdere il cadreghino per far posto a “donne qualsiasi” (è bello notare anche che si dà per scontato che debba trattarsi di un adempimento formale).

Saluti

Paolo il femminista

Anonimo ha detto...

Proporrei di mettere a capo della giunta la paladina del femminismo rosso, Concita de Gregorio, velina antiveline, onniperdente in qualsiasi confronto pubblico o televisivo che sia ma sempre pronta a fare la vittima con lacrimoni in quanto donna... Celebri le sue figure barbine ad Annozero e Ballarò e le sue comparsate ad Unomattina, della quale resteranno impresse nella memoria: «Le donne hanno resistenza al dolore, ci sono abituate. Se prendono in mano una caffettiera bollente non la mollano, perché pensano che poi devono pulire, passare lo strofinaccio sul pavimento. Invece gli uomini la lasciano cadere subito»
«L'uomo non pulisce il WC»
oppure: «Inoltre gli uomini non tirano lo sciacquone quando vanno in bagno, e (aggiunge) non si lavano nemmeno.» Vice-giunta proporrei Ritanna Armeni, altra della serie "una donna un perchè"

Donne così mi rendono sempre più misogino..
Ant

Anonimo ha detto...

@ Antonio

ti diverti sempre come un bambino a fare quel giochino idiota del taglia-cuci-incolla da quel foglio che SCOTTEX usa in magazzino per riparare i cartoni......

In tema di donne.....
Parlami di quello che ha detto Facci piuttosto, a proposito di quanto voleva scrivere su quello stesso foglio della ministra OCCHI-DI-CERBIATTO e la sua legge anti-prostitute, e che NON GLI HANNO PERMESSO di pubblicare!

Anonimo ha detto...

@ Anonimo: Ora Weathercock Facci è diventato, dopo Mentana, Fini e Guzzanti, un paladino degli elettori di sinistra. Evviva! Bandiera rossa la trionferà (quando non si sa..)
Ant

Anonimo ha detto...

@ Antonio

ok l'assuefazione al Verbo di Feltri ti ha completamente devastato!

Anonimo ha detto...

@ Antonio

sempre in tema di donne.... sabato mattina a Omnibus c'era tra gli altri ospiti, tra cui Miriam Mafai (alquanto rintronata!) la Mussolini, il tema era quello della vicenda di Taranto e sentenza del TAR di Lecce etc.
Il discorso è finito anche su Annozero e la D'Addario.
La Musso dice "Ma chi è questa, ma che vuole, perche' la dobbiamo far parlare, chissenefrega di quello che dice!"
Premetto che la signora Musso ha ben specificato di non aver seguito la trasmissione per vedere con il figlio Romano i Power Ranger (molto piu' istruttivi a suo dire).

Abbella!
La D'Addario, di professione puttana, con il suo bel faccino e corpicino faceva bella mostra di se sui manifesti elettorali del PDL (non è ANCHE il suo partito, Sig.ra Alessandra???) nella lista LA PUGLIA PRIMA DI TUTTO!!!!!!!

Anonimo ha detto...

http://scanzi-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/09/25/piu-nobel-per-tutti-silvio-grande-e/

ANCORA SUL NOBEL DEL SECOLO.... FATEVI DUE RISATE!!!!!

Anonimo ha detto...

Sulle infelici uscite di Berlusconi sugli Obamas', dal Times di oggi:
http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article6852051.ece
..interessanti anche i commenti dei lettori.

L'inghilterra non e' una terra di santi e puri, tuttavia e' molto abile a lavare i panni sporchi in casa propria.

Non so perche noi dobbiamo farci del male e avere un Primo Ministro che e' il primo a provocare e fomentare questo sputtanamento intercontinentale.
Altro che Repubblica e stampa avversa...

Perche lo fa? Qualcuno me lo sa dire? Non me lo spiego...
E' a detta di tutti uno dei piu grandi imprenditori Italiani, a detta del 60% (70%?) degli Italiani uno straordinario leader di partito e a detta sua il miglior Primo ministro degli ultimi 100 anni....

Stupido non credo che sia, forse un principio di Alzheimer?
Perche lo fa?
Qual'e' il giovamento?
Illuminatemi.

Zecca

Anonimo ha detto...

MA COME, L'ERBA DEL VICINO NON ERA SEMPRE PIù VERDE? VUOI VEDERE CHE MALE MALE NON SI STA DA NOI..
Ant
PARIGI - Ancora un suicidio a France Telecom. Oggi a togliersi la vita è stato un dipendente in Alta Savoia, che si è gettato sull'autostrada da un cavalcavia. L'uomo ha lasciato una lettera di addio in cui denuncia "il clima all'interno dell'azienda". Sale così a 24 il numero dei lavoratori dell'azienda telefonica francese che si sono suicidati dal febbraio 2008.

L'ultimo, 51 anni, lavorava in un call center ad Annecy, nel sud della Francia, e si è ucciso gettandosi da un ponte sull'autostrada A41. Sposato e padre di due figli, l'uomo ha lasciato in macchina "una lettera per la moglie - precisa la prefettura - nella quale spiega che il clima in azienda lo ha spinto all'atto". Un portavoce di France Telecom ha confermato che l'uomo era un "collaboratore" dell'azienda. Il presidente, Didier Lombard, si è recato sul posto".

I sindacati. I sindacati denunciano da diversi anni l'atmosfera di stress a France Telecom, un gruppo che dà lavoro a 187mila persone, e le "pressioni" sul personale da quando è stato privatizzato nel 2004, ma soprattutto dal momento in cui è stato annunciato il piano di ristrutturazione che si è tradotto in 22mila "dimissioni volontarie" tra il 2006 e il 2008. A fronte del crescente malessere fra i dipendenti l'azienda ha deciso di bloccare, almeno fino al 31 ottobre, il programma di mobilità.

Anonimo ha detto...

X l'Anonimo che mi accusa sempre di copia e incolla con il giornale per il pesce, questo l'ho copiato e incollato con il giornale da mettere sugli armadi per evitare la polvere, Repu.
Ant

Anonimo ha detto...

Authan,

vista l'apertura di oggi su Bocca, sembra che Cruciani sia molto sensibile alle tue note.
Per favore facciamo finta che Radio Londra non esista, altrimenti Cruciani continua fino al 2020 (Felice non è felice, e neanche noi ...)

un abbraccio e conservati cosi'.

Anonimo ha detto...

un appello a Cruciani se legge questo sito, per favore metta un avviso prima dei violini, altrimenti devo spiegare sempre ai colleghi perche' sono piegato in due dalle risate

Anonimo ha detto...

Finalmente un po di contraddittorio alla Zanzara, stancanti tutti i lecca-Cruciani che chiamavano in trasmissione negli ultimi tempi...compresi i detrattori ("...le devo tirare le orecchie Dott. Cruciani" , " ...spesso non sono d'accordo con lei ma la sua trasmissione e' meravigliosa..."...che noia!!!!!!)
fatelo incazzare un po, almeno tira fuori le unghie il tigrotto!

Zecca

Anonimo ha detto...

@ Antonio

se a vuoi mettere sul piano dei suicidi di chi ha perso il posto di lavoro non ti seguo.
Anche Luigi Tenco molti anni fa si tolse la vita per una questione di esclusione.
E allora?

Ti invito invece seriamente ad ascoltare l'utile trasmissione di RADIO24 in onda dalle 17 alle 18.30 il cui titolo è FOCUS ECONOMIA.
il conduttore usuale è Sebastiano Barisoni, bravo, pacato e competente oltre che molto equilibrato.
Questa sera ha ospitato il Dott. Gincarlo Dallera, dal maggio 2009 e per il quadriennio fino al 2013, Presidente degli Industriali della Provicia di Brescia, che conta circa 1200 aziende PMI, il 50% settore metalmeccanico, il piu' colpito dalla crisi, il restante diviso tra alimentare, chimico-plastico e nel ramo edile.
Ad un mese dall'accordo con le banche con la mediazine del governo per la moratoria dei debiti (mutui, leasing, rateizzazioni varie) ha verificato attraverso la risposta di 120 aziende (circa il 10% quindi degli aderenti) se l'accordo dalle parole si sia tradotto in fatti concreti.
Il 97% di questi 120 operatori economici ha dichiarato che la situazione è per lo piu' immutata e in vari casi persino peggiorata a causa degli spreads o delle aumentate commissioni bancarie.

Ieri Berlusoni alla festa di Milano ha invitato gli imprenditori all'ottimismo, agli investimenti, ribadendo che il suo governo ha fatto tanto, 6 provvedimenti negli ultimi mesi a sostegno delle imprese, ha fatto di piu' e meglio di qualsiasi altro governo, oltre che degli ultimi 150 anni (aggiungo io) anche di altri Paesi europei.
Dell'accordo tra banche, PMI e governo il premier ha magnificato anche a Porta a Porta blindata la famosa sera del 15/09 per la consegna delle prime case (quelle pagate dalla CRI e fabbricate dalla Regione Trentino per intenderci), spacciandolo per realtà effetiva.

Ultima cosa, il Presidente degli Industriali di Brescia ha chiuso ribadendo quasi con disperazione la necessità urgente dell'abolizione dell'IRAP già promessa a piu' riprese.


Ora continua pure a leggere quel fogliaccio che ci si sporca solo a nominarlo.

Io oltre a REPU che compro ogni giorno, ho pure l'abbonamento a IL FATTO QUOTIDIANO.

Anonimo ha detto...

buongiorno,
oggi mi aspetto dall'autore di questo meraviglioso blog un "pezzo" memorabile, poichè ieri sera ci sono stati interventi davvero interessanti.
Mi permetto di suggerire come contributo musicale:

http://www.youtube.com/watch?v=2ZZiHkWJAoc

per significare che Cruciani tira dritto in mezzo alle tempeste con il traguardo della "sua" primavera che potrebbe ANCHE vederlo trasmigrare verso altri e ALTI lidi!

Anonimo ha detto...

Certo che Feltri è proprio bravo!
Lui la campagna per l'innocenza di Alberto Stasi l'aveva promossa mesi orsono.
Ed ora i FATTI gli danno ragione.
Grande direttore!!
Speriamo scovi con la sua micidiale polizia segreta qualche piccante dossier sui brutti detective che avevano accusato quell'angelo biondo e ce li sbatta in prima pagina chiedendone il trasferimento o, meglio, l'allontanamento dai pubblici uffici.

Intanto pero', quasi quasi aderisco anch'io alla campagna ANTI-CANONE RAI, tanto abbiamo scoperto che, pur mantenendo la natura di tributo e quindi se non pagato configura il reato di evasione fiscale, nessuno viene a suggellarti l'apparecchio TV nel sacco di juta.
Davvero, basta!
Non se ne può più di sovvenzionare col nostro denaro «Porta a Porta» e il Tg1.!!