martedì 15 settembre 2009

Culturame parassitario

Aggiornamento body count. Officer down. Ieri alla Zanzara è stato colpito il segretario del PD Dario Franceschini per aver detto, riferendosi allo show mediatico di stampo nordcoreano (oh no! Che ho scritto! Ora devo andare anch'io in montagna coi resistenti!) della consegna delle prime case ai terremotati abruzzesi in procinto di andare in onda stasera nello speciale Porta a Porta, che “anche Ceausescu avrebbe avuto un po' di coraggio nel dire no a una rappresentazione così”.

Naturalmente anche un bambino capirebbe che quella di Franceschini è solo una metafora, un paradosso. Se la poteva risparmiare? Può darsi, ma in fondo anche Giulio Tremonti qualche giorno fa aveva paragonato fior di economisti al mago Otelma. E' la stessa identica tecnica comunicativa, fatta di accostamenti provocatori, volutamente esagerati per rendere meglio l'idea. Ma, come si suol dire, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. E il sordo in questione non è né Franceschini, né Tremonti.

***

Ma c'è un altro show che ieri in trasmissione l'ha fatta da padrone: quello del ministro Renato Brunetta (video) conto il “culturame parassitario” (“cineasti, finti orchestrali, finti cantanti, scenografi...”) che sopravvive solo perché mantenuto dallo stato.

Io non vivo nel mondo dello spettacolo e non ne ho sufficiente conoscenza per stabilire se gli stanziamenti pubblici per il FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo) siano troppi o troppo pochi. Non voglio parlare di cose che non so. Aspetto di leggere e sentire qualche replica e controreplica delle parti in causa per aver maggiori elementi per capire se l'invettiva si Brunetta poggia su basi solide o se è solo dettata dalle sue ossessioni e dalle sue manie di protagonismo.

Ciò detto, il tema del finanziamento pubblico percepito quasi come male assoluto, specie se indirizzato a soggetti o entità incapaci poi di generare ricavi apprezzabili da un punto di vista economico, è interessante. Ma lo è solo a patto di ragionare a 360 gradi, senza limitarsi al mondo dello spettacolo. Se i denari pubblici dati a fondo perduto o quasi sono uno sbaglio, sono uno sbaglio sempre, non solo quando fa comodo dirlo a Brunetta per fare il suo show anti Placido.

Tanto per dirne una, secondo me, "per coerenza", il nostro Brunetta dovrebbe scagliarsi con eguale intensità anche contro il finanziamento pubblico all'editoria. Di giornali che sopravvivono grazie ai finanziamenti pubblici, infatti, l'Italia è stracolma. Sono anche lì tutti dei parassiti, mantenuti, gente incapace di confrontarsi con il mercato? Sono individui che meritano di sentirsi dire “andate a la-vo-ra-re” (in miniera?). Così, solo per sapere…

Confesso. Questo mio tirare in ballo i finanziamenti all'editoria non è casuale. Il fatto è che il Brunetta mandato in onda ieri mi ha ricordato in tutto e per tutto un altro personaggio molto sanguigno, uno che contro i soldi pubblici elargiti, a suo dire, a sproposito ha picchiato e picchia sodo: Beppe Grillo. Avete presente Beppe Grillo quando urla, sbraita, si agita come un ossesso demolendo a parole l'attuale sistema di finanziamento pubblico all'editoria?

Cercate su YouTube qualche comizio di Grillo e poi confrontatelo con il Brunetta anti-Placido. Uguali. Identici. Spiaccicati. Le stesse parole (pensate a "parassiti"), gli stessi gesti, la stessa mimica, gli stessi occhi iniettati di sangue, lo stesso sguardo compiaciuto verso la platea adorante e osannante. Ci rifletta, su questo, il nostro caro Cruciani, prima di gongolare come un bambino in un negozio di dolci, mentre il suo mito rovina con le parole il 90% della bontà delle sue idee.

Un ultimo appunto: nel suo j'accuse, ad un certo punto, Brunetta, parlando di questo pezzo di Italia, quella fatta dai mantenuti dal FUS, la definisce “leggermente schifosa”, testuale. Ecco, la nonchalance con cui Cruciani ha accolto quell'espressione, francamente censurabile, mi ha colpito in un modo che ora come ora non riesco bene a descrivere. Nel frattempo, ad ogni modo, io prendo nota, non si sa mai.

"Leg-ger-men-te schi-fo-sa si può di-re". Voilà, scritto.

24 commenti:

Anonimo ha detto...

Nel video di Brunetta sono fenomenali le sue movenze. Notate come ruota la testa insieme al busto e come muove a scatti le manine. E' fantastico, sembra di stare al teatrino delle marionette.

Anonimo ha detto...

La Zanzara di ieri sera ha avuto un Cruciani partito bene con le distanze prese dallo spottone TV del premier con la diretta da Vespa di stasera a danno di Floris.
E anche Peppino Caldarola alla fine meglio del solito.

E anche diversi interventi di ascoltatori intelligenti.

E Cruciani simpatico con i violini di sottofondo a quei (pochi) ascoltatori fans del miracolismo del premier!!!

Per rispondere all'anonimo di cui sopra, Brunetta non è solo disgustoso per come si muove, ma per la rozzezza, la violenza e l'esagerazione che impegna con le parole.
Ha ragione Authan, pare di sentire Grillo!

E allora Cruciani come la mettiamo???

Anonimo ha detto...

Credo che Brunetta sia di quelli che parla a braccio.
Se si dovesse risentire.... non so se si approverebbe in toto.
A me veniva da ridere pensando all'intervista soft che rilascio' alla Boralevi e che ci rivelo' confidenze mooooooolto intime, ma da sbellicarsi dalle risate!
Chissà come saran contenti i veneziani, dopo un filosofo, di avere cotato amateur come sindaco!!

Anonimo ha detto...

Cruciani .... stai in campana!
Feltri ha un dossier scottante sul tuo conto!!!
(una vecchia storia.....una donna sposata, con uno famoso...ehm....)

Paolo il fedele ha detto...

Buongiorno,
ricalco in parte il post di Authan perchè il mio è un precotto.
Poco di nuovo nella trasmissione di ieri: era scontato che l’attenzione di Cruciani sarebbe andata molto più ad una battuta infelice di Franceschini che accostava Berlusconi a Ceausescu, trattata con abbondanza di sarcasmo (peraltro meritato) piuttosto che alla preparazione della trionfale serata propagandistica di stasera, dove nulla deve dare ombra ne dubbio sul miracolo abruzzese, per cui deve essere assegnata a giornalista dichiaratamente accondiscendente quale Vespa in luogo di altro un po’ meno acritico (ricordiamoci sempre che il ferocissimo Floris ha un passato in Radio Tirana, o no?) e non deve avere possibili concorrenti a sottrarre pubblico, per cui chi voglia una tv di informazione non deve avere nemmeno l’alternativa di Matrix. Cruciani ammette che si tratta di un errore madornale, purchè se ne parli il meno possibile, senza sarcasmi, musichette, violini e registrazioni di Radio Londra (Pardon, in questo caso sarebbe stato meglio passare Appelius).

La logica direbbe che si tratta di una prova (o almeno un indizio MOLTO forte) del fatto che qualcuno influenza l’informazione a suo uso e consumo, ma questo al conduttore evidentemente sfugge. Probabilmente anche lui è dipendente della propria coscienza, anche se stipendiato da altri.

Divertente invece il fatto che Brunetta abbia rivolto i suoi strali contro obiettivi diversi dai fannulloni. Recentemente il Corriere e l’Espresso hanno dimostrato direttamente o indirettamente un po’ di cose:

1) Che le statistiche fornite dal ministro sul crollo dell’assenteismo non erano veritiere (erano basate su un campione non omogeneo né esaustivo né significativo ottenuto su base volontaria – trad: questo mese ho meno assenze allora comunico il dato al ministero, il mese prossimo ne ho di più per cui non lo faccio) e che quindi la riduzione è in realtà probabilmente molto anzi MOOOLTO inferiore delle cifre fantascientifiche prodotte dal ministro, come peraltro alcuni tendenziosi comunisti avevano già insinuato in tempi non sospetti (IO!).
2) Che il ministro ha dei grossi problemi di credibilità: un professore universitario di economia dovrebbe capirci qualcosa di statistica, per cui o era un professore incapace (proprio lui che riteneva di meritare il nobel!) oppure ha deliberatamente fornito ai cittadini dei dati fuorvianti a mero scopo propagandistico.
3)Che i rutilanti risultati vantati non hanno avuto un impatto significativo nella produttività della PA, e quindi che Brunetta ha scelto di operare sulla leva sbagliata, sbandierandolo a destra e a manca. In una realtà aziendale sul mercato (quelle che tanto piacciono al ministro) questo normalmente costa la testa al responsabile. Restiamo speranzosi in trepidante attesa.
4)Che nessun progresso nell’introduzione della meritocrazia nella PA è stato fatto, né ve ne sono si significativi nell’aumento dell’efficienza.
5)Che conseguentemente Brunetta non ritiene di applicare a sé quello che vorrebbe per gli altri, se no avrebbe coerentemente tratto le sue conclusioni da una simile serie di successi.

Probabilmente è per questo che il ministro preferisce improvvisarsi critico d’arte, con la stessa arroganza e la stessa improvvisazione: Bertolucci, Fellini, Rossellini, Visconti,… erano solo gente di spettacolo, non artisti, cosa vi pensavate! Al pari dei musicisti da piano bar.

E Cruciani, insieme a molti altri, rimane acriticamente adorante dell’acrimonioso produttore del nulla: questa non è ammirazione, è FEDE!

Saluti

Paolo il fedele

StingRay ha detto...

...e Furio Colombo non se la merita una citazione nel body count? mi pare abbia parlato esplicitamente di "regime", ad un Cruciani annichilito (nel senso che non ha osato dire "bau").

authan ha detto...

Metto quelli che si beccano la sigletta di Radio Londra... Ieri anche un ascoltatore se l'e' beccata a dire il vero, ma conteggio solo i personaggi pubblici.
Ciao,
authan

Anonimo ha detto...

Non metterei sullo stesso piano Grillo e Brunetta:
1) Grillo è un comico e non è ministro di alcunchè;
2) Grillo non è al soldo di nessuno se non di se stesso;
3) Grillo non ha mai detto che il cinema è solo spettacolo paragonabile a una discoteca e un night - club. Fino a prova contraria il Cinema è (anche) arte;
4) Grillo ha solo evidenziato una verità sotto gli occhi di tutti: i giornali finanziati dai partiti non possono essere indipendenti.
Che poi si rubacchi anche in quel mondo può essere vero. Per questo buttiamo via il bambino con l'acqua sporca?
Pasquino

F®Ømß°£ ha detto...

Buongiorno,

come sempre, dopo authan e Paolo è difficile aggiungere qualcos'altro.

Personalmente sono più vicino alla linea "dura" di Paolo nei confronti di Brunetta. Mi pare infatti che l'uomo di valido dica molto poco.

La sua specialità sono piuttosto sparate, bugie e volgarità. Sulla base di antipatie personali e complessi di inferiorità sembrerebbe.

Vorrei proporre un ragionamento a proposito di questa polemica indirizzata a Placido (personaggio pessimo a mio parere, come dimostra la figura dell'altro giorno).

Visto che Brunetta la mette sul piano dei schei, credo che Placido sia proprio il bersaglio sbagliato. Se c'è uno che al botteghino rientra dei soldi è lui. In altre parole i suoi film non sono a fondo perduto. Questo dimostra la solita malafede.

Sulla grevità delle sue espressioni, mi fa schifo anche solo ripensarci.

Saluti

Tommaso fannullone

amalonuagen ha detto...

1) la differenza tra Grillo e Brunetta è che Grillo non stà guadagnando soldi per un incarico politico o com' era prima Brunetta, per l' indennità di parlamentare europeo (comunque meritati perché trattasi di persona capace). Lui guadagna sugli spettatori che ha, e pare averne (non credo siano allocchi, come sostiene Forbice di Zapping, vero grande allocco embedded col potente di turno). Propositivi entrambi ma in fondo Grillo è meno arrogante e ... lui un comico? Ma quando mai?! Dice in modo tagliente verità che la c.d. gente perbene tace: era sempre Bertoldo a corte a dire verità scomode ridendo.
2) Il Cruciani-coniglio sfugge come sempre alle domande scomode: verso la fine ha chiuso con un ascoltatore che aveva notato sue contraddizioni, dicendo che doveva mandare in onda altri ascoltatori (più marchette fa + il programma guadagna), gli è che subito ha mandato ancora in onda i discorsi di Brunetta e poi un altro solo chiamante.

Paolo il cineasta ha detto...

A proposito del FUS:

http://www.spettacolodalvivo.beniculturali.it/attivit%C3%A0/relfus/2007/relazione_07.pdf

guardatevi la tabella 15 di pg. 214.
A vederla da qui, con i titoli che compaiono, mi pare che l'iniziativa non sia proprio il male assoluto: è vero che si tratta di prestiti, ma insomma: Caos Calmo, Gomorra Sei Storie Brevi, Il passato è una terra straniera, Il divo, Generazione mille euro, Vincere, Tutta la vita davanti, ... forse varrebbe la pena di pensarci un po' prima di sparare.

Saluti

Paolo il cineasta

Anonimo ha detto...

viziaccio italico:
quando una cosa viene gestita male o in maniera discutibile, anziché riformarla e farla funzionare che si fa? la si elimina...

... e poi, vogliamo invocare il mercato? bene, creiamo le condizioni perché ci sia davvero e sia libero: cominciamo dunque col limitare lo strapotere di Medusa nella proprietà delle sale cinematografiche, non vi pare?

Anonimo ha detto...

ottimo Brunetta, ruvido nei toni , ma nella sostanza ha straragione, e gli italiani lo sanno

ora la gallina tale Valentina sta sproloquiando con toni isterici da Cruciani e sta annoiando,metto su Forbice. Cruciani, devi imparare quando tagliare gli ascoltatori isterici e noiosi che urlano perchè a casa non li fanno parlare. Se hanno da dire qualcosa va bene, se devono berciare su cose che non interessano nessuno, allora metti giù il telefono.Altrimenti l'audience cala, uno che fa radio deve capirlo al volo.Che palle.

Anonimo ha detto...

giusto , limitiamo Medusa, così il cane Placido i film li fa con Fandango e non sputa nel piatto dove mangia.Cialtrone.

Anonimo ha detto...

se credete nel cinema, pagatevelo di tasca vostra, non si vede perchè un contribuente deve lavorare x pagare la plastica facciale o la villa sulla Appia di una Melato o le vacanze esotiche del tracagnotto semianalfabeta Scamarcio, che forse ha la terza media. Forse. Bello , i contribuenti, quindi anche i poveri, pagano i privilegi e i lussi delle star ricche che si spacciano per artisti, quando invece sono solo dei fannulloni che fanno cinema solo perchè battevano il 3 in matematica a scuola.

Dammi i tuoi soldi, che devo fare l'attore, sono un artista, ho il cuoricino sensibile come Margherita Buy, non vedi come sgrano gli occhioni ?
No.
FAscista ! Qaalunquista !

A LAVORARE, PARASSITI DI CELLULOIDE

Anonimo ha detto...

Se è per questo il contribuente sono almeno trent'anni che paga anche lo stipendio di Brunetta il quale non pare abbia lavorato granchè all'università visti i suoi impegni esterni e la qualità dei suoi contributi scientifici.

Luigi

Anonimo ha detto...

Nel merito sono daccordo sia con Anonimo che con Luigi. A proposito della puntata di ieri e del rifiuto di Franceschini di partecipare ad una puntata della settimana prossima mi sembra un po' come una riserva che si rifiuta di entrare nel secondo tempo dopo che l'attaccante (in questo caso Berlusconi) ha segnato tre gol.
Antonio

Anonimo ha detto...

Piero Sansonetti è l'emblema del giornalista "di sinistra": sul giornale leone, poi, quando si trova di fronte all'"imputato", diventa un mite agnellino. Non è la prima volta che lo fa, e non a caso è uno dei giornalisti comunisti più invitati da Vespa e sulle reti Mediaset. Senza vergogna..
Antonio

Vigneron ha detto...

@ Antonio

Berlusconi ha segnato tre gol?
Io non li ho visti ma mi sembra che abbia giocato con l'arbitro dalla sua parte, senza il portiere della squadra avversaria (Sansonetti al massimo può fare il raccattapalle) e con la porta larga 120 metri...
Non era così difficile segnare (se per tre gol intendi le menzogne, l'autocelebrazione, l'attacco ai comunisti e ai giornalisti farabutti)

@ anonimo pieno di odio dei tre messaggi di ieri sera

Datti una calmata, i tuoi toni da ultras sono solo il prodotto dell'imbarbarimento che piace tanto a Brunetta e non servono assolutamente a chiarire come stanno le cose.
Un consiglio: urla meno e pensa di più!

Pale ha detto...

Se devo essere onesto Cruciani mi sta piacendo sempre meno. Mi fa arrabbiare quando richiede ragionamenti binari agli ascoltatori e poi fa il qualunquista e quello che ha sempre dubbi. Salvo poi non vedere (o far finta) le cause o le implicazioni dei fatti che racconta.

Ad esempio il caso Feltri. Nell'attacco Boffo e' piuttosto debole l'affermazione che "Feltri aveva questo colpo in canna e l'ha semplicemente sparato". Anche volendo crederci, pero', una persona intellettualmente onesta (o almeno pensante!!) non puo' non vedere che dietro gli attacchi a Fini ci sia la volonta' di coprire Berlusconi. Che poi il premier glielo abbia detto o no esplicitamente non e' rilevante. Aveva ragione Buttiglione con la storia del cane e del padrone. Feltri e' stato messo li' per rispondere ad una situazione difficile del premier. Non si puo' far finta di non sapere che Berlusconi non sapeva chi stava (indirettamente, per carita'... tramite il fratello) assumendo!

Pale ha detto...

Per quanto riguarda Brunetta, trovo molto arguto il parallelismo di authan con Grillo. E' vero, vi sono differenze, ma lo stile del "fanno tutti schifo" e' lo stesso. Inoltre il nostro esimio ministro cerca l'applauso ed il consenso con il populismo di coloro che attaccano i lavoratori pubblici, gli artisti (o sedicenti tali), affermando che la gente che lavora non ne puo' piu'.

Cruciani avrebbe dovuto entrare nel cuore del discorso, anziche' essere d'accordo all'80%. Il cinema e' arte? In generale, e' giusto che lo stato finanzi il cinema (e l'editoria, i festival, etc?). Secondo me si'. Un film come il Postino, Roma citta' aperta, La vita e' bella e altri, sono cultura. E come i quadri, non e' detto che un film venga apprezzato e riconosciuto come importante nei soli 3 mesi dopo il lancio. Alcune pellicole vengono riscoperte decenni dopo... proprio come i quadri. Ovviamente da qui a finanziare tutto ne passa. Aveva ragione il regista che e' intervenuto ieri (di cui, ignoranza mia, ho gia' dimenticato il nome) a dire che i finanziamenti devono essere cercati soprattutto fra i privati e che il mercato deve selezionare. Sono anche d'accordo con Cruciani che diceva che lo Stato. Una via di mezzo, efficiente, si puo' trovare. Soprattutto la strada degli sgravi fiscali mi sembra da perseguire (e non solo in questo caso, ma in tutta l'industria del paese).

Anonimo ha detto...

Porta a porta" con il premier capitola nel confronto con "L'onore e il rispetto"
La serie ha ottenuto il 22.61% di share, al presidente del Consiglio solo il 13.47%
Ascolti, Vespa battuto da Canale 5
la fiction va meglio di Berlusconi
Parte del pubblico ha scelto anche le dirette delle partite di Champions
ma pure "L'ispettore Coliandro" (RaiDue) e "Dirty Dancing" (Italia1)



Berlusconi a
ROMA - Gabriel Garko batte Silvio Berlusconi: la fiction L'onore e il rispetto in onda ieri sera su Canale 5 ha avuto la meglio, quanto ad ascolti, sulla puntata di Porta a porta che ospitava il presidente del Consiglio: l'ammiraglia Mediaset ha ottenuto il 22.61% di share con 5.750.000 di spettatori contro il 13.47% e 3.219.000 spettatori di RaiUno.

Una puntata preceduta dalle polemiche, quella condotta ieri sera da Bruno Vespa, per lo slittamento del debutto di Ballarò su RaiTre e di Matrix su Canale 5, due programmi di approfondimento che avrebbero rappresentato una valida alternativa a Porta a porta.

Ma scongiurare il rischio di un'eccessiva concorrenza non è stato sufficiente: a complicare le cose sono state anche anche le dirette delle partite di Champions - giocavano sia la Juventus che il Milan - e altre offerte, come il film Dirty Dancing su Italia Uno (in onda in occasione della scomparsa dell'attore protagonista, Patrick Swayze), o l'appuntamento con un'altra serie, L'ispettore Coliandro, su RaiDue.

Il programma di Bruno Vespa, alla fine, non è riuscito a ottenere il favore del pubblico, che gli ha preferito la saga mafioso-melodrammatica della famiglia siciliana protagonista di L'onore e il rispetto.

Anonimo ha detto...

@ Vigneron: E' vero, forse i tre gol sono a porta (a porta) vuota, ma se la sinistra è inesistente non è mica colpa sua.. (l'assenza totale di Di Pietro, Donadi e il resto dell'IDV è preoccupante, roba da "chi l'ha visto", del resto evidentemente era troppo ricattabile se è bastata una minaccia velata di Feltri per zittire un intero partito per mesi..)
Antonio

Anonimo ha detto...

http://cinema.versiliainrete.com/2009/08/02/con-barbarossa-torna-renzo-martinelli-il-regista-dei-kolossali-flop-cineblog-it/


il promo glielo ha fatto direttamente il ministro delle riforme(della minkia) !!

A parer mio, con un Raz Degan doppiato, sarà una CAGATA PAZZESCA!!

ps: ma un padano in grado di recitare un film da oratorio non l'han trovato??